Ovovia: saremo in piazza in questa battaglia di democrazia

Ovovia: saremo in piazza in questa battaglia di democrazia

Il Partito Democratico di Trieste aderisce convintamente alla manifestazione promossa dal Comitato No Ovovia per lunedì 19 maggio alle ore 19 in Piazza Unità.

Saremo in piazza perché questa non è solo una battaglia contro un progetto insostenibile sotto il profilo ambientale, economico e urbanistico. È, prima di tutto, una battaglia di democrazia .“

Lo afferma la segretaria dem Maria Luisa Paglia.

La Giunta comunale ha scelto di chiudere ogni spazio di ascolto e confronto, dimostrando un atteggiamento autoritario e antidemocratico. Ha avuto paura delle ragioni dei cittadini, raccolte dall’accurato lavoro di analisi, proposta e trasparenza portato avanti da mesi dai professionisti del Comitato No Ovovia.

Invece di aprire un dialogo pubblico e civile, l’Amministrazione ha preferito negare la partecipazione, marginalizzare il dissenso e umiliare il principio stesso di cittadinanza attiva. Il risultato è una città ridotta al silenzio, in cui chi governa non accetta critiche e ignora il principio basilare della democrazia: ascoltare la voce di chi ha idee diverse.”

Il 19 maggio saremo in piazza per restituire voce a quella parte di Trieste che non si rassegna all’arroganza del potere e vuole una città più giusta, partecipata, attenta all’ambiente e al buon senso.

Invitiamo tutte e tutti a partecipare. Perché la partecipazione è la forma più autentica di protesta democratica.” l’appello di Paglia. “E in questa piazza, finalmente, saranno le cittadine e i cittadini a parlare.

Il golpe dell’ovovia: cittadini ignorati, regole calpestate

Il golpe dell’ovovia: cittadini ignorati, regole calpestate

Ennesima porcheria – non ci sono parole più neutre per descrivere quello che è accaduto ieri in commissione».

Con questo affondo, il consigliere comunale Giovanni Barbo (PD) apre il sipario su una seduta che, invece di garantire trasparenza, ha cancellato in poche ore più di 3000 osservazioni di associazioni e cittadini. Per la precisione tremilacentotrentasei in quattro ore!

La voce dei triestini? Silenziata.

Terminato lo sfogo iniziale, Barbo ricostruisce in modo circostanziato la mattinata in VI Commissione: il Regolamento prevedeva un’analisi per temi o in ordine cronologico, ma la maggioranza di destra ha chiuso i lavori mentre diversi consiglieri attendevano di parlare. Un blitz che trasforma il diritto a intervenire in un privilegio revocabile a piacere. Il risultato? I cittadini, venuti con dossier dettagliati e speranze di ascolto, sono stati liquidati con un «abbiamo parlato abbastanza».

Un abuso istituzionale senza precedenti

Nel 2015, per analizzare 800 osservazioni al Piano Regolatore, si lavorò per mesi. Ora, con oltre il triplo dei contributi da parte dei cittadini, la Giunta ha scelto di asfaltare tutto in una sola mattina. Questo non è solo malgoverno. È abuso di potere, è umiliazione della cittadinanza attiva, è tradimento dello spirito democratico che dovrebbe animare ogni amministrazione pubblica.

Un progetto che pesa sul bilancio e sul paesaggio

La corsa a testa bassa verso l’ovovia ignora i nodi più delicati: l’assenza di coperture dopo la perdita dei fondi PNRR, il continuo rialzo dei costi e l’impatto sull’area Natura 2000 di Bosco Bovedo. Secondo le stime, il conto finale ricadrebbe sulle casse comunali, sottraendo risorse ad altre priorità e lasciando in eredità un’infrastruttura scenografica ma poco utile alla mobilità. Un macabro monumento alla vanità di Dipiazza.

Lunedì ci sarà uno scatto di orgoglio civico

Di fronte all’arroganza istituzionale, l’appuntamento è per lunedì 19 maggio alle 19 sotto le finestre del Consiglio comunale.

L’obiettivo è trasformare in piazza ogni voce ignorata in aula: far capire che Trieste non è terra di conquista, ma comunità consapevole dei propri diritti. Partecipare significa difendere non solo il bosco o il bilancio, ma un principio essenziale: le regole democratiche non si sospendono quando risultano scomode”.

Lo afferma la segretaria PD, Maria Luisa Paglia.

La voce dei triestini è stata silenziata su un progetto che pesa sul bilancio e sul paesaggio. Un abuso istituzionale senza precedenti. Lunedì ci sarà uno scatto di orgoglio civico.”

Conclude Paglia.

Democrazia o scempio del territorio: la scelta è adesso

La Variante 12 non è un semplice tratto di cavo tra Bovedo e Opicina; è il termometro di un metodo di governo che preferisce la forzatura al confronto. Restare a guardare equivale ad accettare che il futuro della città venga deciso in una stanza chiusa, a microfoni spenti. Lunedì, dunque, non sarà solo una manifestazione contro l’ovovia, ma una prova di resistenza democratica: Trieste merita un’amministrazione che ascolti, non che imponga.

Porto Vecchio, Famulari: concessioni di 50 anni incompatibili con la legge?

Porto Vecchio, Famulari: concessioni di 50 anni incompatibili con la legge?

Alla luce delle recenti notizie sull’affidamento al Comune della gestione delle concessioni lungo la fascia costiera di Porto Vecchio da parte dell’Autorità di Sistema Portuale, la consigliera comunale del Partito Democratico Famulari interviene per segnalare una possibile criticità normativa rilevante nel piano di project financing legato al recupero dell’area.

Il Decreto Legge 131/24, convertito nella Legge 166/24, stabilisce che le concessioni marittime a finalità turistico-ricreativa o sportiva – come stabilimenti balneari, centri wellness o marine – non possano superare i 20 anni di durata. Una previsione molto diversa dai 50 anni richiesti dal gruppo Costim, che sono alla base dell’attuale piano economico approvato dalla maggioranza in Consiglio Comunale.

Già nell’ottobre scorso, insieme al collega Laterza, avevamo chiesto delucidazioni sull’applicazione di questo vincolo normativo al caso di specie e in caso positivo se si rendesse necessario rimodulare. Nessuna risposta è mai arrivata. Ciò solleva dubbi legittimi sulla sostenibilità giuridica e finanziaria dell’intera operazione”,

Precisa Laura Famulari consigliera PD e vicepresidente del Consiglio Comunale

Il rischio è che questa evidente discrepanza venga sollevata in sede di Conferenza dei Servizi, mettendo in crisi la validità del Piano Economico Finanziario. Per questo riteniamo indispensabile che, nel caso in cui si renda necessario rimodulare il progetto per renderlo conforme alla normativa, lo stesso venga nuovamente sottoposto al Consiglio Comunale, con un percorso trasparente e partecipato, aperto al confronto con tutte le componenti sociali, economiche e culturali della città.

La Russa e liceali di Trieste: la scuola pubblica è libera. Il coraggio della memoria contro la censura

La Russa e liceali di Trieste: la scuola pubblica è libera. Il coraggio della memoria contro la censura

Esprimiamo pieno sostegno e la nostra profonda ammirazione per il gruppo di studentesse e studenti del Liceo Carducci-Dante, premiati a Montecitorio per il progetto di ricerca sull’attentato del 1974 alla scuola slovena di San Giovanni, nell’ambito del concorso nazionale «Tracce di memoria».

Dispiace constatare che in un momento di grande valore civile e simbolico, la seconda carica dello Stato abbia scelto il silenzio invece dell’applauso, mostrando imbarazzo di fronte a parole lucide e pacate, che semplicemente restituivano un fatto storico documentato, su cui nessuna autorità dovrebbe permettersi di sorvolare.”

Lo afferma Maria Luisa Paglia, segretaria del PD Trieste.

La scuola pubblica non è mai servile. La scuola pubblica forma coscienze libere e consapevoli. È questo il suo compito più alto: coltivare memoria, restituire dignità alla verità dei luoghi e delle appartenenze, dare voce ai nodi irrisolti della nostra storia, anche quando risultano scomodi.

Siamo orgogliosi di questi ragazzi e ragazze, di Sara che ha saputo esprimere con coraggio e rigore la memoria antifascista della nostra città, e del professor Gabriele Donato, che li ha accompagnati in un lavoro prezioso e serio.

È proprio da esperienze come queste che nasce una cittadinanza democratica. Chi ha responsabilità istituzionali dovrebbe ricordarlo, prima ancora di decidere se applaudire o no.

Sicurezza: Salvati (Pd), confidiamo in lavoro procuratrice Castaldini

Sicurezza: Salvati (Pd), confidiamo in lavoro procuratrice Castaldini

Confidiamo nei propositi e nel lavoro della procuratrice Castaldini, affinché si cominci a dare una risposta alla situazione di grave disagio che affligge intere aree di Trieste, oltre che ovviamente su tutti i fronti che impegnano magistratura e forze dell’ordine”.

Il consigliere comunale Luca Salvati (Pd) interviene sulla situazione della sicurezza a Trieste alla luce delle priorità di azione per il capoluogo giuliano, esposte dalla nuova procuratrice Patrizia Castaldini.

Lucido e da condividere il richiamo all’attività di prevenzione e integrazione da fare per combattere la criminalità di strada e giovanile: auspichiamo sia finalmente ascoltato dall’amministrazione comunale e regionale. Rassicura l’intenzione della procuratrice di intervenire prontamente a tutela della popolazione. I comportamenti violenti, le risse, un clima di paura diffusa tra esercenti e cittadini, ad esempio sulla direttrice tra piazza Perugino e piazza Garibaldi, generano degrado civile e sono un danno economico”. 

Nuovo Papa: ci auguriamo sia punto di riferimento per chi lotta per una società più giusta

Nuovo Papa: ci auguriamo sia punto di riferimento per chi lotta per una società più giusta

Il Partito Democratico di Trieste porge le più sincere congratulazioni al nuovo Papa, eletto oggi come capo della Chiesa Cattolica e Vescovo di Roma.
Al neo eletto Robert Francis Prevost il PD di Trieste augura un buon lavoro e un pontificato fecondo di successi. 

Speriamo che il nuovo Papa continui il percorso iniziato da Papa Francesco, che ha segnato una svolta importante nella storia della Chiesa Cattolica. In particolare, ci auguriamo che il nuovo Papa continui a essere vicino agli ultimi, ai poveri, agli emarginati e a tutti coloro che sono esclusi dalla società. Speriamo che la sua guida possa contribuire a costruire una società più egualitaria, accogliente e giusta.”

Lo auspica Maria Luisa Paglia, Segretaria provinciale del PD di Trieste.

Ci auguriamo che Leone XIV continui il lavoro diplomatico sulla pace già iniziato da Papa Francesco, promuovendo il dialogo e la comprensione tra le nazioni, le culture e le religioni. La pace nel mondo è un obiettivo fondamentale per garantire un futuro sicuro e prospero per tutti.

Il PD di Trieste è convinto che la Chiesa Cattolica possa svolgere un ruolo importante nella promozione della giustizia sociale e della solidarietà, e ci auguriamo che Papa Prevost possa essere un punto di riferimento per tutti coloro che lottano per una società più giusta e più umana.

Garanzia tempi prestazioni sanitarie: l’impegno PD per informare comincia a dare i suoi frutti

Garanzia tempi prestazioni sanitarie: l’impegno PD per informare comincia a dare i suoi frutti

Dopo quasi tre anni di intenso lavoro messo in campo dal Forum salute e welfare PD Trieste assieme a tutta la Segreteria, leggiamo con soddisfazione che le richieste di accesso al diritto di garanzia per il mancato rispetto dei tempi di attesa nelle prestazioni sanitarie sono cresciute in modo impressionante nel corso dell’ultimo anno.

In particolare, la nostra campagna informativa è iniziata nell’autunno 2022 con la stampa e la distribuzione fuori dagli ospedali, dai Distretti e da alcune farmacie, del volantino “No sulla nostra pelle!” che spiegava operativamente come poter accedere al sistema di garanzia in modo completamente gratuito al fine di far rispettare il mandato costituzionale del diritto fondamentale di salute per tutti.

La strada è stata molto in salita perché nonostante tale diritto fosse normato a livello nazionale e regionale, di fatto ai cittadini non veniva comunicato in modo chiaro come poter accedere.”

Lo afferma la segretaria PD, Maria Luisa Paglia.

Il Forum salute PD Trieste si è messo subito all’opera informando i cittadini con incontri presso i circoli, organizzando due Convegni, utilizzando tutti i canali comunicativi di partito, ma anche facendo un’interrogazione a livello di Consiglio regionale in merito alla mancata pubblicazione sul sito di ASUGI delle modalità di accesso al sistema di garanzia. 

In questo periodo, inoltre, le modalità di accesso al sistema di garanzia tra un’Azienda sanitaria e l’altra sono state – e lo sono ancora – completamente difformi e anche nella stessa Azienda la procedura è stata cambiata almeno tre volte, creando ancora più confusione nei cittadini, che spesso non sapevano di questa possibilità o alla fine rinunciavano attendendo in silenzio.

Crediamo fortemente che uno dei ruoli dei partiti sia anche quello di tutelare le persone più fragili al fine di accedere ai propri diritti, tanto più in tema di salute e sanità. Siamo contenti anche del fatto che, dopo questo nostro inizio solitario, l’argomento sia diventato oggetto di politica attiva delle Organizzazione sindacali, dei Comitati e delle Associazioni di volontariato”.

L’attenzione del PD su questo tema non calerà e non ci fermeremo fino a quando non vedremo esposti dei tabelloni esplicativi nelle sedi dove si fanno le prenotazioni CUP, che indichino in modo chiaro il percorso da seguire per tutti i cittadini.

 

 

Primo maggio, Pd Trieste: il lavoro è un diritto, non una scommessa di mercato.

Primo maggio, Pd Trieste: il lavoro è un diritto, non una scommessa di mercato.

Il Primo Maggio è molto più di una celebrazione: è un momento in cui fermarsi a riflettere su cosa significa, oggi, lavorare in Italia. E le risposte, purtroppo, non sono incoraggianti.

Mentre il governo continua a raccontare una realtà che appare distante dalla vita quotidiana di milioni di lavoratrici e lavoratori, la verità è che la produzione industriale è in recessione, i salari perdono potere d’acquisto, i contratti a termine si moltiplicano, le disuguaglianze aumentano.”

Lo afferma Maria Luisa Paglia, segretaria del Pd di Trieste.

Il Pd sarà presente in tutte le piazze del Friuli Venezia Giulia per affermare con convinzione l’adesione al valore costituzionale del lavoro sicuro, dignitoso e giustamente retribuito. Troppi sono ancora i lavoratori sfruttati, che devono lavorare sotto ricatto e senza la garanzia delle tutele previste, con insopportabili divari di genere. Per noi il lavoro è mezzo di emancipazione e riscatto sociali e sollecitiamo nuovi strumenti come la legge sulla rappresentanza e lo sfoltimento dei contratti di lavoro. Per dare diritti e speranza a lavoratori e famiglie”

Fa eco la segretaria regionale del Pd Fvg Caterina Conti, a Trieste in occasione della Festa del Lavoro.

In Italia si lavora di più, ma si guadagna di meno: l’inflazione cresce, i salari restano fermi e molte famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese.” prosegue Paglia. “Le donne continuano a percepire stipendi più bassi rispetto agli uomini, e i giovani, anche dopo anni di studio e formazione, non trovano professioni dignitose o adeguate alle loro competenze, costringendoli spesso ad abbandonare il Paese in cerca di opportunità altrove.

E poi c’è il tema che più di tutti dovrebbe interrogarci: la sicurezza sul lavoro. Ogni morte, ogni incidente, ogni diritto negato è una ferita alla nostra democrazia.

Il lavoro, così come la salute, non sono investimenti su cui puntare per convenienza economica, ma diritti fondamentali tutelati dalla nostra Costituzione. Chi governa ha il dovere di garantire condizioni dignitose, sicure e stabili per tutte e tutti.

Il Partito Democratico di Trieste è sceso in piazza anche quest’anno, al fianco dei sindacati, delle lavoratrici, dei lavoratori e dei giovani, per difendere il valore del lavoro come pilastro della giustizia sociale e della dignità umana.

Il nostro impegno è chiaro: un’Italia più giusta passa solo da un lavoro giusto, sicuro e ben retribuito. E non smetteremo di lottare per questo.

 

 

 

Area giochi Villa Bazzoni: i consiglieri PD presenti si astengono

Area giochi Villa Bazzoni: i consiglieri PD presenti si astengono

Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio della IV Circoscrizione, i consiglieri del Partito Democratico presenti in aula si sono astenuti sulla mozione relativa all’installazione di giochi per bambini nel giardino di Villa Bazzoni.

Una proposta analoga era già stata presentata e approvata nel settembre 2022. Il testo comprendeva non solo l’introduzione, in prospettiva, di giochi e panchine, ma anche la richiesta – supportata da oltre 200 firme – di realizzare un’area di area di sgambatura per cani in una zona perimetrale del parco.

È importante dare seguito alla richiesta per un’area di libero movimento per gli amici a quattro zampe, per consentire ai cani di muoversi in libertà e sicurezza, senza arrecare disturbo ai frequentatori del giardino, favorendone al contempo la cura e il rispetto.”

Lo sottolinea la consigliera Marina Coricciati prima firmataria della mozione del 2022

Nel caso in cui la realizzazione dell’area cani all’interno di Villa Bazzoni non fosse praticabile, i consiglieri ritengono che l’Amministrazione debba comunque individuare soluzioni alternative adeguate, in risposta alle istanze dei cittadini firmatari.

Nel rispetto della continuità istituzionale, sarebbe stato inoltre opportuno richiamare esplicitamente il testo approvato nel 2022 – come richiesto con un emendamento del capogruppo PD non accolto – così da mettere anche l’attuale assessore al Verde Pubblico, Michele Babuder (in carica dal 2023), nelle condizioni di conoscerne i contenuti e valutare l’attuale proposta in relazione a quella precedente.

Villa Bazzoni è un parco di valore monumentale, di dimensioni contenute e con una conformazione in pendenza. Tali caratteristiche, insieme alla presenza di vincoli paesaggistici e storici, rendono necessari approfondimenti specifici e valutazioni tecniche puntuali prima di introdurre nuove strutture o funzioni.

Parallelamente, il capogruppo PD Luca Bressan ha recentemente presentato un’interrogazione firmata anche dai consiglieri Coricciati, Abrami e Fileti per sollecitare interventi urgenti di manutenzione nel parco di via dei Navali. La situazione attuale – tra aiuole incolte, roseti scomparsi, statue danneggiate e presenza di insetti molesti – risulta ben distante da quella che sarebbe dovuta essere un’eccellenza cittadina, soprattutto alla luce dell’investimento di mezzo milione di euro effettuato nel 2018.

La riapertura del parco di Villa Bazzoni avrebbe dovuto rappresentare un segnale forte di valorizzazione del patrimonio storico e ambientale della città. Oggi, invece, riceviamo continue segnalazioni di incuria e degrado: roseti scomparsi, sculture danneggiate, sentieri impraticabili, ristagni d’acqua e infestazioni di zanzare. È doveroso che l’Amministrazione intervenga con urgenza per restituire decoro e funzionalità a un luogo che dovrebbe essere motivo di orgoglio per la comunità, e non simbolo di abbandono.”

Lo dichiara Luca Bressan.

Disagio giovanile e sicurezza: servono risposte strutturali, non solo emergenziali

Disagio giovanile e sicurezza: servono risposte strutturali, non solo emergenziali

In merito ai gravi fatti avvenuti nelle vicinanze di piazza Unità, nella notte del 27 aprile, e all’aggressione di trenta adolescenti a carico di due tredicenni, la segretaria provinciale del Partito Democratico esprime forte preoccupazione: “Episodi come questi non sono casi isolati, né possono essere liquidati come semplici questioni di ordine pubblico: sono piuttosto la manifestazione evidente di un disagio profondo che riguarda la nostra comunità giovanile.”

È ormai chiaro che non esistono confini tra centro e periferia: le fragilità sociali attraversano tutto il tessuto urbano, coinvolgendo ragazzi e ragazze senza distinzioni geografiche. Pensare che questi fenomeni si possano gestire solo come emergenze significa non affrontarne le vere cause “

Lo afferma Maria Luisa Paglia.

Ringraziamo le forze dell’ordine per il loro intervento e per l’impegno costante a tutela della sicurezza pubblica. Tuttavia, è necessario riconoscere che la repressione non può essere l’unica risposta.

Serve un’azione politica seria e strutturata da parte dell’amministrazione comunale: politiche educative, sostegno alle famiglie, spazi di aggregazione, opportunità di crescita, ascolto dei bisogni reali delle nuove generazioni.

Il Partito Democratico chiede che il tema del disagio giovanile venga messo al centro dell’agenda amministrativa.

Non possiamo permetterci di restare indifferenti di fronte a segnali così evidenti di malessere. Solo investendo sulla comunità e sui suoi giovani potremo costruire una città davvero sicura, coesa e inclusiva.”

Conclude la Segretaria.