Emergenza Coroneo, mozione urgente dei consiglieri comunali PD

Emergenza Coroneo, mozione urgente dei consiglieri comunali PD

Miglioramento delle condizioni detentive e potenziamento dei percorsi di formazione nella Casa circondariale Ernesto Mari”.  E’ l’oggetto della mozione urgente depositata dalle consigliere comunali PD Laura Famulari e Valentina Repini e sottoscritta dai consiglieri PD Giovanni Barbo, Štefan Čok, Rosanna Pucci e Francesco Russo.

Il testo della mozione impegna il Sindaco e la Giunta ad attivarsi con tutte le parti interessate per allentare la situazione di tensione e migliorare le condizioni di vivibilità delle persone detenute e del personale che lavora nelle casa circondariale di Trieste, ad avviare un serio tavolo di lavoro con le altre istituzioni del territorio e le associazioni di categoria per potenziare progettualità e strumenti a supporto della struttura, al fine di rafforzare percorsi di formazione e progetti di lavoro decisivi per il riscatto della persona e volti al reinserimento dei detenuti e delle detenute, a trasmettere al Governo l’urgenza di trovare le risorse per aggiornare le strutture carcerarie, per l’adeguamento degli organici del personale penitenziario ed amministrativo, per il miglioramento del servizio sanitario penitenziario, ma anche e soprattutto per il rafforzamento degli strumenti alternativi al carcere, in particolare per le condanne più lievi, anche per attuare fino in fondo l’art.27 della Costituzione.

La mozione nasce e prende corpo dopo la rivolta delle persone detenute nel carcere di via Coroneo lo scorso 11 luglio, che vivono una situazione disumana, destinata ad alimentare la tensione all’interno della casa circondariale. Con questa mozione, abbiamo voluto riportare al centro del dibattito politico in Consiglio Comunale le ragioni della civiltà giuridica e quelle costituzionali del reinserimento sociale dei detenuti e delle detenute.

Sono tanti i problemi presenti nella casa circondariale: dal sovraffollamento, alle precarie condizioni sanitarie, la mancanza del personale, il caldo e altre gravi criticità, che rendono le condizioni detentive critiche. Ecco perché dobbiamo fare tutti uno sforzo, per dare attuazione e mettere in pratica l’insegnamento che ci ha lasciato Cesare Beccaria.” – concludono le consigliere Repini e Famulari – “La mozione è un atto di civiltà dovuto. Come Istituzione e come rappresentanti dei cittadinanza abbiamo una grande responsabilità, lavorare affinché venga messa in campo una progettualità che possa avere una ricaduta positiva sulle condizioni detentive e sul reinserimento sociale e recupero delle persone detenute, e di conseguenza con ripercussioni positive sulla nostra società e sul nostro territorio”.

Porto di Trieste, ampliamento all’area ex Ferriera, Barbo e Repini (PD): soddisfazione per accoglimento ordine del giorno

Porto di Trieste, ampliamento all’area ex Ferriera, Barbo e Repini (PD): soddisfazione per accoglimento ordine del giorno

La condivisione da parte della Giunta di un ordine del giorno del Pd alla delibera 30/24 “Progetto AdSP MAO n. 1951 – “Estensione delle infrastrutture comuni per lo sviluppo del Punto Franco Nuovo nel Porto di Trieste” è un’occasione per esaminare anche gli aspetti del progetto relativo al Parco Urbano di Servola in particolare per quanto riguarda il rapporto tra la sua realizzazione e la coesistenza con i soggetti che si impegnano nell’aggregazione sociale e sportiva sul territorio”.

Il nostro documento tiene conto anche di chi in quell’area svolge un importante ruolo di aggregazione per la comunità e invita la Giunta e il sindaco “a tenere nella dovuta considerazione, nel percorso di riqualificazione e trasformazione delle aree di competenza dell’Autorità Portuale, della funzione e delle esigenze dello storico Circolo della Ferriera.”, che “con i suoi 5 campi da tennis è a tutt’oggi totalmente operativo e rientra nell’area di competenza dell’Autorità Portuale come da Variante 16 al P.R.G.C.”

I consiglieri comunali dem Giovanni Barbo e Valentina Repini, esprimono la loro soddisfazione per l’accoglimento di questo ordine del giorno ad una delibera di grande rilevanza. “Grazie alle scelte strategiche dell’ex Presidente dell’Autorità Portuale Zeno D’Agostino, il porto di Trieste è riuscito a conquistarsi un ruolo di primo piano nel panorama nazionale ed europeo” ricordano i consiglieri dem. “ Riteniamo che il progetto di ampliare le aree portuali nell’ex area della Ferriera sia fondamentale per lo sviluppo della portualità, della logistica e dei collegamenti ferroviari e per le ricadute positive in termini economici e occupazionali per il nostro territorio” concludono Barbo e Repini.

HERA e CSM via Gambini: PD dalla parte dei lavoratori

HERA e CSM via Gambini: PD dalla parte dei lavoratori

Numerose le iniziative di protesta di lavoratori e lavoratrici triestini questa mattina. Diversi rappresentanti del PD cittadino sono stati presenti in varie sedi, per manifestare solidarietà alle ormai imprescindibili richieste.

Giovanni Barbo, capogruppo in Consiglio comunale, presente al presidio indetto dalle sigle sindacali in merito alle criticità di gestione del Gruppo Hera, con i loro riflessi sui lavoratori e sugli utenti:
Condivido la richiesta espressa ai Sindaci di esercitare il ruolo di governance garantito dal patto di sindacato: l’unica volta che abbiamo sentito parlare di Hera nelle scorse settimane in aula è quando Dipiazza è tornato gongolante da Padova per i dividendi appena raccolti. Ma dov’è, il Sindaco, rispetto alle denunce espresse dai lavoratori? Dov’è rispetto alle richieste di una migliore qualità del servizio?”

In stato d’agitazione anche il Centro per la salute mentale di via Gambini, alla cui conferenza stampa erano presenti Francesco Russo, vicepresidente del Consiglio regionale e Paolo Peretti, componente della Segreteria provinciale del PD, che dichiara:
La situazione viene descritta come drammatica a causa di carenza di personale, dagli OSS ai neuropsichiatri infantili. Per questo non si riesce a garantire l’H24 e i pazienti presenti devono essere trasferiti nel periodo notturno in altre strutture ospedaliere. Sul territorio ci sarebbe la necessità di venti neuropsichiatri infantili ne sono disponibili cinque. La psichiatria si inserisce in un degrado più generalizzato della sanità pubblica per cui il PD sarà accanto alle organizzazioni Sindacali che chiedono la sensibilità e l’interessamento per i bisogni dei cittadini.”
È indetto uno sciopero per il prossimo 9 maggio, dalle 8 alle 10, con presidio presso il centro di via Gambini.
25 aprile: giorno di memoria e impegno per la libertà e la democrazia

25 aprile: giorno di memoria e impegno per la libertà e la democrazia

Il 25 aprile rappresenta una pietra miliare nella storia del nostro Paese, un simbolo di resistenza e di liberazione dall’oppressione nazifascista, un momento in cui l’Italia ha abbracciato i valori fondamentali della democrazia.

È un dovere morale per tutti noi onorare la memoria di coloro che hanno sacrificato le proprie vite per la libertà e la democrazia. Dobbiamo impegnarci senza riserve affinché simili tragedie non si ripetano mai più. Non possiamo permettere che il ricordo di questi avvenimenti cruciali sfumi nel tempo o venga distorto dalla manipolazione politica o dalla totale ignoranza dei fatti.

Il 25 aprile non è solo una data nel calendario, ma una tappa cruciale nella nostra storia nazionale. È il momento in cui abbiamo abbandonato lo status di sudditi per abbracciare appieno il ruolo di cittadine e cittadini consapevoli e responsabili della nostra nazione.

Dobbiamo preservare e difendere il significato di questa giornata, non solo per onorare il passato, ma anche per garantire un futuro di pace, democrazia e giustizia per le generazioni a venire. Il 25 aprile è un richiamo costante alla nostra responsabilità di custodi della libertà e della democrazia, e una promessa solenne di non dimenticare mai il prezzo pagato per conquistarle.”

Così Maria Luisa Paglia, segretaria del PD Trieste.

Porto Vecchio: Giovanni Barbo (Pd), non solo due chiacchiere con Toti

Porto Vecchio: Giovanni Barbo (Pd), non solo due chiacchiere con Toti

“Speriamo sinceramente che serva a qualcosa di concreto la task force guidata dal sindaco e dall’assessore al Bilancio fino ai lidi di Cannes alla ricerca di investitori sul Porto Vecchio, non solo a fare due chiacchiere con il governatore Toti. Perché finora di chiacchiere abbiamo fatto il pieno.
Noi continuiamo ad auspicare che dopo anni si sblocchi una situazione di cui non si vede la fine e neanche l’inizio. Fin qui l’unica operazione messa sulla carta è il discutibile spostamento degli uffici regionali”.
Lo dichiara il capogruppo Pd Giovanni Barbo, commentando la notizia che il sindaco Roberto Dipiazza ha presentato il progetto di Porto Vecchio al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
“Sarebbe da chiedere al sindaco – incalza il capogruppo dem – che fine ha fatto l’investimento da 800 milioni sbandierato come imminente dall’assessore al Bilancio. Oppure se siano evaporate le varie dichiarazioni in aula in cui si parlava di chiusura imminente di un accordo con un investitore rimasto top secret. Se sindaco e assessore dopo un anno tornano al mercato immobiliare, l’impressione e la preoccupazione è che siamo punto e a capo, e che il destino di Porto Vecchio è nelle mani di una Giunta del tutto incapace. Il principale fulcro dello sviluppo della città del futuro – conclude Barbo – è abbandonato a se stesso”.
Caro Bollette: Giovanni Barbo-Laura Famulari (Pd), sindaco non sia indifferente

Caro Bollette: Giovanni Barbo-Laura Famulari (Pd), sindaco non sia indifferente

Il sindaco non può restare indifferente al caro-bollette che sta avendo una nuova esplosione e rischia di continuare a colpire molte famiglie anche nei mesi a venire.
Chiediamo al sindaco e alla Giunta di prendere contatto con le associazioni riconosciute nella Consulta Regionale dei Consumatori e degli Utenti affinché anche a Trieste siano organizzati per tempo incontri e occasioni di approfondimento sulla nuova situazione creatasi con il mercato libero dell’energia”.
Lo chiedono con una mozione i consiglieri comunali del Pd Giovanni Barbo e Laura Famulari, dopo che centinaia di famiglie in Friuli Venezia Giulia si sono viste recapitare bollette del gas con l’importo al metro cubo quintuplicato rispetto a quello pattuito alla sottoscrizione del contratto.
“Non tutti i cittadini hanno gli strumenti – precisano i due consiglieri – per poter conoscere e interpretare adeguatamente le proposte delle società fornitrici di energia, con i molti dettagli e variabili previsti dai contratti. A questa clientela più debole ed esposta le istituzioni possono dare supporto – aggiungono Barbo e Famulari – anche mettendo a disposizione locali che sono nelle disponibilità del Comune”.
Palazzo Carciotti: Giovanni Barbo, in 6 anni valore ridotto a 1/3

Palazzo Carciotti: Giovanni Barbo, in 6 anni valore ridotto a 1/3

Il dato certo è che in sei anni il valore di Palazzo Carciotti si ritroverà probabilmente ridotto a meno della metà. Ce n’è abbastanza da farsi delle domande sulla cura che è stata dedicata alla conservazione del valore del bene durante tutto il tempo in cui si tentava di alienarlo e se le procedure messe in atto siano state davvero le migliori per attirare investitori.
Con queste premesse c’è da chiedersi che tipo di investitori si potranno far venire per ‘ricostruire’ un pezzo di città come Porto Vecchio, dove i milioni non si misurano a decine ma a centinaia”.
Lo afferma il capogruppo Pd in Consiglio comunale Giovanni Barbo, in merito alla nuova stima del Palazzo Carciotti, da mettere sul mercato e per cui vi è un’offerta di Generali
“Nel 2018 il prezzo a base d’asta era stato fissato in 22 milioni e 700 mila euro – ricorda Barbo – diventati poi poco meno di 15 milioni, per scivolare ora, a quanto si apprende, sotto i 10 milioni, proprio in un momento in cui il mercato immobiliare è in salute, con società straniere che si sono comprate palazzi interi per farne alberghi.
“A prescindere da quella che sarà la valutazione finale stabilita dagli uffici e dall’esito della trattativa con i possibili acquirenti – aggiunge il capogruppo dem – torniamo a chiedere che si pianifichi la manutenzione ordinaria e straordinaria di monumenti e immobili di pregio della nostra città. Si guardi dall’altro lato del Canale, allo stato in cui versano le facciate di Palazzo Gopcevich”.
“Rispetto alla definitiva destinazione d’uso di Palazzo Carciotti – precisa Barbo –  al sindaco chiediamo rassicurazioni sul mantenimento della fruizione pubblica dell’area nobile dell’edificio”.
Parcheggi: Giovanni Barbo, rivedere piano in zona Rive

Parcheggi: Giovanni Barbo, rivedere piano in zona Rive

Meno multe e più stalli carico/scarico merci
Si metta mano a una revisione del piano parcheggi in città in particolare nella zona delle Rive, e in questa operazione si pensi ad aumentare il numero degli stalli per carico/scarico delle merci, individuando le zone che più ne hanno bisogno di concerto con le associazioni di categoria del commercio e della ristorazione.
La conferma della necessità di intervenire la offre anche il numero di verbali e multe comminate nel 2023, in consistente crescita rispetto all’anno precedente”.
E’ quanto propone il capogruppo Pd in Consiglio comunale Giovanni Barbo in una mozione firmata anche dalla collega Rosanna Pucci.
“Il mutamento delle abitudini d’acquisto – rileva il capogruppo dem – ha portato a un’impennata delle consegne a domicilio che richiedono un maggior numero di stalli per carico/scarico ad uso degli esercizi commerciali. A ciò si aggiunge la diminuzione di parcheggi a disposizione di residenti e negozi, soprattutto nella zona delle rive dove – aggiunge Barbo – la continua presenza di navi da crociera sottrae un consistente numero di parcheggi, al netto del giudizio sul turismo delle crociere”.
“Chi governa la città deve prendere in mano complessivamente il suo sviluppo e – indica Barbo – quando decide quali sono le attività trainanti su cui puntare deve anche tener conto del loro impatto sulla qualità della vita dei cittadini”.
Mobilità: Giovanni Barbo, ciclabile in Porto Vecchio non adeguata

Mobilità: Giovanni Barbo, ciclabile in Porto Vecchio non adeguata

Peretti: superficie per bici troppo esigua e niente cordolo
Viste le tempistiche, la consistenza dei fondi impiegati e lo spazio a disposizione, si poteva far decisamente di meglio, si poteva dare reale attenzione alla mobilità sostenibile come si fa in tutte le moderne città europee, si poteva avere una ciclabile degna di questo nome.
Per tacere del fatto la trionfalistica inaugurazione dello stradone avviene in un Porto Vecchio del cui destino ancora non si sa nulla, perché oggi, e per molti anni ancora, abbiamo una strada riasfaltata che attraverserà il deserto, mentre questa area dovrebbe essere un fulcro di sviluppo per la Trieste del futuro”.
Il capogruppo del Pd in Consiglio comunale Giovanni Barbo commenta l’apertura della nuova strada con pista ciclabile e percorso pedonale che collegherà il centro cittadino al Porto vecchio.
Il responsabile per infrastrutture e mobilità nella segreteria provinciale del Pd di Trieste Paolo Peretti spiega che “è inadeguata la corsia delle biciclette che divide lo spazio con la carreggiata, troppo esigua la superficie ‘riservata’.
Non ci sono grate di scolo e manca del tutto un cordolo che delimiti la corsia, segnalata solo da una linea gialla sull’asfalto. Questo progetto poteva essere esemplare perché c’erano spazio e soldi e invece – aggiunge l’esponente dem – hanno fatto un’opera che va contro l’incentivazione delle biciclette come mezzo di trasporto quotidiano”.
Imposta soggiorno: Giovanni Barbo, vada a musei e restauro monumenti

Imposta soggiorno: Giovanni Barbo, vada a musei e restauro monumenti

Una parte dei proventi dell’imposta di soggiorno sia impiegata per interventi di manutenzione straordinaria degli immobili e dei monumenti di pregio architettonico e culturale. Si impieghino quelle risorse anche per sostenere i costi per l’apertura straordinaria dei Musei civici in occasione di mostre temporanee, ricorrenze o eventi.

E’ la proposta avanzata dal capogruppo Pd in Consiglio comunale Giovanni Barbo, con una sua mozione recante “Utilizzo dell’imposta di soggiorno per la cura di immobili e monumenti di pregio e per l’apertura straordinaria dei Musei”.
Il consigliere osserva che “alcuni immobili e monumenti di pregio architettonico e culturale versano in cattivo stato di manutenzione”, porta come esempio “la situazione critica di Palazzo Carciotti che ha il portone eroso dal tempo e pieno di sigarette, gli sgretolamenti di Palazzo Gopcevich, i danneggiamenti alle fontane”, e sottolinea che “edifici e monumenti sono un biglietto da visita e un incentivo turistico ma c’è anche un diritto dei triestini a godere il decoro della propria città”. “Non ristrutturazioni – precisa Barbo – ma interventi conservativi da fare con urgenza”.
“Il secondo possibile utilizzo – spiega ancora Barbo – riguarda il personale di guardiania e permetterebbe di ampliare gli orari di apertura dei musei che ospitano mostre temporanee, rendendoli quindi maggiormente fruibili a turisti e cittadinanza. Il nostro patrimonio museale è ampio è variegato, ma gli orari in diversi casi non ne consentono un’adeguata valorizzazione”.