Chiusura via Kobler: Pucci (PD), venti famiglie prigioniere

Chiusura via Kobler: Pucci (PD), venti famiglie prigioniere

Dopo la chiusura di via Kobler, per via del crollo del muro di cinta della scuola Primaria “Sergio Laghi”, una ventina di famiglie sono rimaste isolate. Non possono muoversi con i loro veicoli, fermi in garage o davanti alle case, solo a piedi per altre vie, che prevedono scalinate.”

Lo dichiara la consigliera dem Rosanna Pucci.

Sabato mattina, con un gruppo di residenti, abbiamo fatto tutto il percorso alternativo, lungo più di 500 metri, che va da strada di Fiume fino alle abitazioni di via Kobler, connotato da saliscendi e scalinate. Un tragitto che mette a dura prova chiunque abbia un po’ di spesa o qualche borsa da portare, ancor di più se la persona è anziana. Inoltre, va sottolineata la presenza di barriere architettoniche che tolgono la possibilità ai disabili in carrozzina di spostarsi. Infine, non c’è più un passaggio per far arrivare autoambulanze o altri mezzi di soccorso, una situazione che al più presto deve essere risolta in maniera definitiva. 

Così Rosanna Pucci, che dopo la chiusura della strada di via Kobler e il peggioramento del muro della scuola Laghi, ha dato seguito formale alle segnalazioni e ai rilievi del sopralluogo, depositando una interrogazione e una mozione comunali, in cui si chiede urgentemente la riapertura della strada di via Kobler, la messa in sicurezza e il ripristino del muro di cinta della scuola e i tempi entro i quali le operazioni saranno svolte, sperando che siano minimi.

Ripeto ancora una volta che tutta questa situazione poteva essere evitata se l’amministrazione si fosse mossa per tempo. A novembre del 2023 fu avvisata delle cattive condizioni del muro, quest’anno a fine luglio, ho inviato la segnalazione del primo crollo del muro ed anche una mozione, poi ne sono seguite altre, fino alla chiusura totale di via Kobler.

Crediamo che la popolazione sia stanca dei disagi e molto preoccupata, perché non sta vedendo la soluzione a questo problema annoso. Auspichiamo vivamente che il Comune intervenga presto, perché la gente non merita questo trattamento, va rispettata.

Crollo muro scuola Laghi, Pucci (PD): segnalazione inascoltata

Crollo muro scuola Laghi, Pucci (PD): segnalazione inascoltata

In via Kobler, il muro di cinta laterale del sedime della scuola primaria “Sergio Laghi” dell’Istituto Comprensivo “Tiziana Weiss” è crollato definitivamente, si tratta di un manufatto che appartiene ai resti della Chiesa di Santa Maria Maddalena demolita nel 1850, il cui abside è ancora riconoscibile e fa da confine al giardino della scuola.

Il cedimento strutturale della parete interessa e condiziona l’accesso della scuola che è situato proprio all’angolo con Strada di Fiume 155. Via Kobler è attualmente percorribile solo su una carreggiata. 

Una situazione di pericolo che poteva essere evitata poiché, già a fine luglio, avevo inoltrato ai dirigenti degli uffici competenti una segnalazione al riguardo, corredata da puntuali fotografie, gentilmente inviatemi da una cittadina scrupolosa e attiva nel portare all’attenzione un problema serio, che preoccupava da tempo i residenti di Campanelle. Per ragioni di sicurezza, a salvaguardia dell’incolumità degli alunni e delle alunne della scuola e di tutte le persone che frequentano la zona, e per porre fine al disagio dei residenti, ho depositato una mozione in cui si chiede un intervento risolutivo immediato”.

Lo rende noto la consigliera comunale Rosanna Pucci (Pd), che ha dato seguito formale alle segnalazioni ricevute relative alle condizioni precarie e in peggioramento del muro di cinta della scuola.

Va rilevata l’urgenza dei lavori perché proprio su via Kobler si affaccia il cancello di uscita della scuola elementare, attraversato quotidianamente da bambini e dalle loro famiglie. Non si può mettere a rischio la sicurezza delle persone, occorre che il Comune, pur con il vincolo delle belle arti, che crea qualche ritardo, dia subito il via alla ricostruzione del muro!”.

 

Le origini della chiesa sono incerte, nel tempo vi furono ampliamenti e riedificazioni, si suppone che nella zona vi furono luoghi di culto già in epoca precristiana. Nel XIV secolo la zona prese il nome di Santa Maria Maddalena, traslato poi a definire l’intero rione della Maddalena. Sconsacrata nel 1785 e demolita nel XIX secolo, i resti della chiesa costituiscono un segno della memoria che andrebbe preservato, anche a beneficio del decoro del rione di Campanelle.

La trascuratezza dell’amministrazione Comunale ha dunque determinato un doppio danno: un vulnus alla sicurezza degli scolari e un deterioramento del patrimonio storico.

Servizi igienici inclusivi al Galilei: Pucci (PD), soluzione pratica e naturale

Servizi igienici inclusivi al Galilei: Pucci (PD), soluzione pratica e naturale

Ogni giorno nelle famiglie italiane, uomini e donne condividono i bagni nelle loro case. Così fanno i loro figli, fratellini e sorelline, fin dai primissimi anni d’età.

Anche nell’ambiente di lavoro ormai è naturale condividere lo stesso bagno tra uomini e donne, succede a scuola tra professori e professoresse, così come nel palazzo del Comune di Trieste, al primo piano si utilizza un unico bagno, consigliere e consiglieri, di destra e di sinistra, senza che nessuno si sia mai lamentato per questioni legate al genere.

Bisogna preoccuparsi solo di educare bene le nuove generazioni al rispetto del bene comune, nello specifico si deve lasciare il bagno pulito come lo si è trovato, non solo per chi lo utilizzerà dopo ma anche per chi poi lo dovrà pulire.

Lo afferma la consigliera comunale dem Rosanna Pucci.

A ogni modo, l’eliminazione della divisione del genere nei bagni è già in atto da molto tempo, basta guardare ai servizi igienici dedicati alle persone con problemi di mobilità, per questi non c’è distinzione.

La soluzione adottata in via sperimentale al Liceo Galilei – prosegue Pucci – mi sembra naturale e funzionale. Nella scuola, in generale, ci sono tanti altri problemi, ad esempio quelli legati all’edilizia scolastica e, talvolta, anche alla sicurezza delle sedi, però non si leva nessuna voce in merito, né da chi è in Regione né da chi è nell’ufficio scolastico di competenza”.


Nella foto i bagni del Comune di Trieste

Senso unico via San Michele: Pucci (PD), tragitto alternativo linea 24 per via Besenghi

Senso unico via San Michele: Pucci (PD), tragitto alternativo linea 24 per via Besenghi

“Ci sarebbe un’ottima alternativa alla sperimentazione, che a breve verrà messa in atto dal Comune, relativa al percorso in salita, in direzione di San Giusto, degli autobus della linea 24 che prevede, per il momento, il transito per le vie Catraro e Bazzoni. L’alternativa sarebbe quella di considerare il tragitto per le vie Muzio -Besenghi – Tiepolo, già predisposto per gli autobus 30, 15 e 16. Non occorrerebbe apportare nessun cambiamento, né di segnaletica (solo il numero 24 nei cartelloni delle fermate), né ai parcheggi: l’esatto contrario di ciò che richiederebbe il percorso pensato dal Comune”.

Lo propone la consigliera del Pd, Rosanna Pucci, con una mozione comunale già depositata, che nasce dalle molte richieste pervenutele dai residenti della zona di San Vito, in particolare da coloro che abitano in via Catraro e via Bazzoni.

“I residenti sono contrari al passaggio della linea 24,- continua la consigliera dem- innanzitutto, perché sono vie strette e molto trafficate, tant’è che quando si ferma il camion della nettezza urbana per caricare le immondizie si blocca tutto il traffico, mancando una carreggiata per il sorpasso, in secondo luogo perché verrebbero tagliati parcheggi che per quelle zone sono preziosissimi.” Precisa la consigliera Pucci: “Va considerato che il tragitto per via Besenghi manterrebbe la fermata di via Tiepolo, cioè quella utile per scendere verso via San Michele. Pertanto, la fermata di via Navali sarebbe un duplicato non necessario, visto la vicinanza. Con il percorso per via Besenghi, quindi, si eviterebbero nuove zone di divieto di sosta, il taglio dei parcheggi e, soprattutto, il malumore di tanti residenti di via Catraro e via Bazzoni che non vogliono il passaggio della linea 24”.

Opposizioni TS, si dimetta presidente Commissione Pari Opportunità

Opposizioni TS, si dimetta presidente Commissione Pari Opportunità

Dopo la bocciatura della Relazione delle attività svolte nel 2023, la presidente della Commissione pari opportunità del comune di Trieste Margherita Paglino dovrebbe prendere atto di non rappresentare la maggioranza dell’organo cui è preposta e trarne le conseguenze.
La Cpo si trova infatti da mesi in una situazione di stallo inaccettabile: la trattazione delle questioni concrete delle donne è ormai in secondo piano rispetto a tensioni e divergenze sugli argomenti da esaminare e programmi dei lavori. Le cause dello stallo si devono ai continui dissidi interni, alla scarsa condivisione e al mancato coinvolgimento delle commissarie sulle tematiche da trattare”.
Lo dichiarano le commissarie di parità Sarà Gattesco e Sabrina Morena, le consigliere comunali del Pd Rosanna Pucci, Valentina Repini e Laura Familiari, la consigliera Giorgia Kakovic (AT) e Alessandra Ricchetti (M5S), a seguito del voto espresso dalla maggioranza della Commissione pari opportunità del comune di Trieste sulla Relazione delle attività svolte lo scorso anno dalla CPO e presentata durante la seduta dello scorso lunedì 26 febbraio.
Una bocciatura che replica il precedente dello scorso ottobre, quando il programma presentato dalla presidente Paglino è stato respinto in quanto, riferiscono Morena e Gattesco, “ritenuto troppo generico e a tratti incompleto”.
Commissarie e consigliere ricordano che “la Commissione è composta da una collegialità di donne scelte a suo tempo per le elevate capacità culturali e imprenditoriali e per il loro impegno nel sociale e nella realtà cittadina, che dovevano operare per evidenziare e mettere in luce le difficoltà delle donne che vivono e lavorano a Trieste”.
“Considerato lo stallo inaccettabile delle attività e le continue divergenze”, per le esponenti della Commissione e del Consiglio comunali “è auspicabile se non necessaria una svolta nella Cpo, che ha bisogno di nuove proposte e di un cambio al vertice”.
“Occorre una ripresa costruttiva delle attività in un clima sereno e di collaborazione – aggiungono – nel rispetto della missione istituzionale della Commissione e soprattutto nell’interesse delle donne e della comunità”.
Asili nido: Rosanna Pucci (Pd), 600 senza posto in strutture comunali 

Asili nido: Rosanna Pucci (Pd), 600 senza posto in strutture comunali 

A Trieste più di 600 bambini rimarranno fuori dagli asili nido pubblici nel prossimo anno scolastico 2024-2025, poiché ci sono state richieste d’iscrizione per 1182 posti a fronte di un’offerta comunale di 551, che copre meno della metà delle domande.

Questi numeri ci parlano chiaro e ci dicono per l’ennesima volta nei fatti ciò che questa giunta di centrodestra non è riuscita a fare, e cioè a fornire un servizio fondamentale per la cittadinanza. Negli ultimi tre anni, inoltre, la situazione anziché migliorare è peggiorata e chissà quale sorpresa ci aspetta il prossimo anno se non si corre per tempo ai ripari”.
Lo afferma la consigliera comunale Pd, Rosanna Pucci, dopo la pubblicazione dei dati relativi alle iscrizioni negli asili comunali da parte del Comune di Trieste.
“Il centrodestra chiede ai giovani di metter su famiglia, di far figli – aggiunge la consigliera dem – ma a questa richiesta dovrebbero seguire delle azioni politiche concrete di sostegno, in primis quelle che agevolano la genitorialità. E il servizio dell’asilo nido è forse la più importante tra tutte, oltre ad essere significativo per lo sviluppo del bambino”.
Per Pucci “è imbarazzante far arrangiare così tante famiglie triestine fra asili privati e disponibilità dei nonni per un servizio che un Comune dal bilancio fiorente come quello di Trieste potrebbe dare”.

Scuole: Pucci (Pd): 4 piano della “Svevo” ancora chiuso

Scuole: Pucci (Pd): 4 piano della “Svevo” ancora chiuso

Questo cartello ‘Vietato l’accesso’ alla scuola Svevo è appeso ormai da troppi mesi: è giunto il momento che la giunta Dipiazza renda nota la data di riapertura del IV piano con le aule didattiche finora inaccessibili. Ho presentato un’interrogazione e una mozione al sindaco e all’assessore competente con il preciso intento di smuovere le acque e velocizzare i tempi per accedere al piano interdetto”.

La consigliera comunale Rosanna Pucci (Pd) rende noti i suoi passi formali in merito alla piena e definitiva praticabilità di tutto l’edificio della scuola secondaria “Italo Svevo” di Trieste.
“Gli uffici comunali confermano – riferisce la consigliera dem – che sono terminati i lavori per la rimozione dell’amianto, che erano l’impedimento all’utilizzo dell’ultimo piano, e dunque non si comprende perché quegli spazi così preziosi per i bambini non siano ancora pronti per essere fruibili”.
“La scuola Svevo non può rimanere mutilata per così troppo tempo – spiega Pucci – gli spazi didattico-laboratoriali servono e sono una risorsa importante, dove si possono svolgere lezioni con metodologie diverse e al contempo rappresentano essi stessi un fiore all’occhiello per attrarre più studenti nel momento delle iscrizioni. Quindi si riapra tutto il prima possibile”.

Scuole: Rosanna Pucci (Pd), garantire bus per Spaccini Sauro nel 24-25

Scuole: Rosanna Pucci (Pd), garantire bus per Spaccini Sauro nel 24-25

È una mancanza grave che le famiglie degli alunni delle scuole Sauro e Spaccini a pochi giorni dalla scadenza delle iscrizioni non abbiano ancora ricevuto conferma del servizio scuolabus per il prossimo anno scolastico. Il sindaco con l’assessore De Blasio e gli altri assessori competenti provvedano subito a garantire per il prossimo anno scolastico il trasporto gratuito, un servizio che fa gran differenza per le famiglie.
È quanto chiede la consigliera comunale Rosanna Pucci (Pd) con una mozione che impegna la Giunta a garantire il servizio dello scuolabus per l’anno scolastico 2024-2025 agli alunni trasferiti da quest’anno dalla sede di via Tigor alla ‘scuola contenitore’ ‘ex Timeus’ di San Giacomo.
“La scelta della ‘scuola contenitore’ non è stata condivisa dalle famiglie – ricorda la consigliera dem – ma in qualche modo è stata fatta ‘digerire’ con l’assicurazione del servizio gratuito del trasporto, sia pur regolamentato da vincoli numerici stringenti che a distanza di mesi sono stati rispettati”.
“Dato che la Giunta si vanta di avere un bilancio florido come non mai – aggiunge Pucci – non è credibile faccia fatica a trovare i fondi per i servizi fondamentali dedicati alla formazione primaria. È ora che la situazione si sblocchi e – conclude – si esca dall’incertezza”.
Medici di famiglia, Rosanna Pucci: sindaco Trieste faccia sua parte

Medici di famiglia, Rosanna Pucci: sindaco Trieste faccia sua parte

Carenza Mmg in 21 zone: presentata mozione in Consiglio
Il sindaco Dipiazza si attivi per richiedere alla Regione Fvg e al Ministero della Salute interventi finalizzati ad adeguare il numero dei medici di famiglia nel territorio di Trieste. E’ scritto nello Statuto del Comune di Trieste che uno degli obiettivi fondamentali da perseguire è il diritto alla salute per tutti gli abitanti, quindi è necessario che Dipiazza faccia la sua parte e solleciti chi ha competenze e poteri”.
La consigliera comunale Rosanna Pucci (Pd) rende nota la sua mozione, dedicata alla carenza dei medici di medicina generale che si fa sentire a tutti i livelli, inclusa la città di Trieste.
“Attualmente a Trieste sono ben 21 le zone carenti di medici di famiglia – spiega Pucci – ed è un numero che nel breve periodo potrebbe aumentare. Una situazione da gestire e sanare perché questi sono i medici che prestano tutti i servizi sanitari di primo contatto con le persone, sia in ambulatorio che a domicilio, ma che fanno anche prevenzione, controllo e cura delle malattie ‘croniche’.
Il compito dei medici di famiglia – aggiunge la consigliera – è anche quello di evitare accessi non necessari alle strutture ospedaliere e oggi, con gli ospedali in affanno, sappiamo quanto sia importante questa funzione”.