Ovovia: saremo in piazza in questa battaglia di democrazia

Ovovia: saremo in piazza in questa battaglia di democrazia

Il Partito Democratico di Trieste aderisce convintamente alla manifestazione promossa dal Comitato No Ovovia per lunedì 19 maggio alle ore 19 in Piazza Unità.

Saremo in piazza perché questa non è solo una battaglia contro un progetto insostenibile sotto il profilo ambientale, economico e urbanistico. È, prima di tutto, una battaglia di democrazia .“

Lo afferma la segretaria dem Maria Luisa Paglia.

La Giunta comunale ha scelto di chiudere ogni spazio di ascolto e confronto, dimostrando un atteggiamento autoritario e antidemocratico. Ha avuto paura delle ragioni dei cittadini, raccolte dall’accurato lavoro di analisi, proposta e trasparenza portato avanti da mesi dai professionisti del Comitato No Ovovia.

Invece di aprire un dialogo pubblico e civile, l’Amministrazione ha preferito negare la partecipazione, marginalizzare il dissenso e umiliare il principio stesso di cittadinanza attiva. Il risultato è una città ridotta al silenzio, in cui chi governa non accetta critiche e ignora il principio basilare della democrazia: ascoltare la voce di chi ha idee diverse.”

Il 19 maggio saremo in piazza per restituire voce a quella parte di Trieste che non si rassegna all’arroganza del potere e vuole una città più giusta, partecipata, attenta all’ambiente e al buon senso.

Invitiamo tutte e tutti a partecipare. Perché la partecipazione è la forma più autentica di protesta democratica.” l’appello di Paglia. “E in questa piazza, finalmente, saranno le cittadine e i cittadini a parlare.

Cabinovia – Direzione Pd: contrari al progetto, sosteniamo la raccolta firme

Cabinovia – Direzione Pd: contrari al progetto, sosteniamo la raccolta firme

La Direzione provinciale di Trieste, dopo il rinnovo dei suoi organismi, ha ribadito la propria posizione in merito al progetto “CABINOVIA METROPOLITANA TRIESTE – PORTO VECCHIO – CARSO”, presentato nel dicembre 2020. Qui di seguito il documento approvato sul tema.

 

1 – Il Partito Democratico di Trieste considera di fondamentale importanza che la cittadinanza sia ascoltata e coinvolta, da parte dell’Amministrazione cittadina, prima della realizzazione di tale progetto che potrebbe cambiare l’aspetto di una parte della città e avere pesanti ricadute economiche in futuro. Per questo sostiene il referendum consultivo che consentirà un’espressione informata da parte dei cittadini.

 

2 – Il PD, avendo approfondito i dati tecnici, il progetto di fattibilità e le valutazioni preliminari sulla sostenibilità economica di gestione, sui flussi di utenza, nonché le numerose criticità in ordine alla fattibilità dell’opera riguardo la geologia dei terreni, la sicurezza dell’aerea, l’impatto ambientale e paesaggistico, l’impatto sociale, i costi di gestione, assume una posizione contraria alla realizzazione di questo progetto. Si tratta di una posizione politica non ideologica sul progetto già presentato che consta di numerosi punti di debolezza e criticità.

 

3 – Le criticità del progetto riguardano l’inadeguatezza di questa cabinovia come risposta efficace al problema dell’ingresso da nord della città di Trieste, il pesante impatto ambientale e l’utilizzo di importanti finanziamenti pubblici in contrasto con gli obiettivi di salvaguardia e valorizzazione del territorio del PNRR. Si ricorda, inoltre, che esiste un vincolo nell’area silvo-pastorale del crinale carsico di Opicina tutelata dalla legge n. 168/2017 e dalla sentenza del luglio 2021 (Bosco Bovedo e Campo Romano).

Come segnalato dal II Circolo del PD-Altipiano Est, per corrispondere alla domanda di accesso dal nord alla città di Trieste, articolata in tre vettori (utenza locale residente sul Carso, lavoratori provenienti da fuori città e turisti), è necessario che sia organizzato in modo più efficiente e sostenibile il trasporto pubblico locale (TPL), ivi incluso la ripresa del transito del tram di Opicina, fermo da diversi anni.

Va inoltre ripensata la sostenibilità del traffico nell’area urbana, che dovrebbe dare attuazione a una mobilità rifondata sul TPL elettrico, in primo luogo lungo il mare, sulla ciclabilità sicura e sull’urbanistica della “città dei 15 minuti”.

 

4 – Il PD sollecita l’amministrazione comunale a riconsiderare il progetto tenendo conto di una programmazione di più ampio raggio e più coerente con i bisogni reali della città, ripensando il sistema del trasporto pubblico locale sul Carso e in relazione agli spostamenti tra città e altipiano, ricordando che il Piano Urbanistico per la Mobilità Sostenibile (PUMS) del Comune di Trieste, generato nel 2021 da un progetto europeo focalizzato sui problemi di accessibilità delle strutture portuali, non ha dato soluzioni e deve essere rivisto radicalmente.

 

5 – Il PD crea al suo interno un gruppo di studio tecnico sulla questione cabinovia, anche per i risvolti che pone e alle richieste relative, approfondendo in particolare le possibili alternative da porre in essere per non disperdere il finanziamento e rispondere alle esigenze del territorio.

 

6 – Il PD sostiene la raccolta delle 12.000 firme necessarie a ottenere l’indizione del referendum consultivo, come organizzato dal Comitato “NO OVOVIA”. Si suggerisce che il referendum si tenga nello stesso giorno in cui si terranno i Referendum nazionali, per convogliare l’uso di denaro pubblico.