25 aprile: giorno di memoria e impegno per la libertà e la democrazia

25 aprile: giorno di memoria e impegno per la libertà e la democrazia

Il 25 aprile rappresenta una pietra miliare nella storia del nostro Paese, un simbolo di resistenza e di liberazione dall’oppressione nazifascista, un momento in cui l’Italia ha abbracciato i valori fondamentali della democrazia.

È un dovere morale per tutti noi onorare la memoria di coloro che hanno sacrificato le proprie vite per la libertà e la democrazia. Dobbiamo impegnarci senza riserve affinché simili tragedie non si ripetano mai più. Non possiamo permettere che il ricordo di questi avvenimenti cruciali sfumi nel tempo o venga distorto dalla manipolazione politica o dalla totale ignoranza dei fatti.

Il 25 aprile non è solo una data nel calendario, ma una tappa cruciale nella nostra storia nazionale. È il momento in cui abbiamo abbandonato lo status di sudditi per abbracciare appieno il ruolo di cittadine e cittadini consapevoli e responsabili della nostra nazione.

Dobbiamo preservare e difendere il significato di questa giornata, non solo per onorare il passato, ma anche per garantire un futuro di pace, democrazia e giustizia per le generazioni a venire. Il 25 aprile è un richiamo costante alla nostra responsabilità di custodi della libertà e della democrazia, e una promessa solenne di non dimenticare mai il prezzo pagato per conquistarle.”

Così Maria Luisa Paglia, segretaria del PD Trieste.

Antiabortisti nei consultori, un nuovo attacco alle donne. Mozione urgente

Antiabortisti nei consultori, un nuovo attacco alle donne. Mozione urgente

Lo scorso martedì è stata approvata in fretta e furia e inserita senza dibattito nel brevissimo iter di esame del provvedimento in commissione una norma con il solo scopo di fare entrare nei consultori associazioni antiabortiste.

La stessa legge 194/78 sull’interruzione volontaria di gravidanza prevede già che i consultori possano avvalersi della «collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possano anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita».

È evidente che lo scopo sia quello di garantire un finanziamento pubblico a realtà vicine al governo: quelle contro l’aborto.

Lo dichiarano congiuntamente Monica Hrovatin, portavoce Donne Democratiche Trieste e Maria Luisa Paglia Segretaria provinciale PD Trieste.

Riteniamo si tratti di un attacco ai principi fondamentali della Legge 194 se, in un Paese come l’Italia dove il tasso di accesso all’aborto è tra i più bassi a livello globale, dove l’obiezione di coscienza è garantita dalla legge e in alcune regioni non si trovano medici non obiettori nelle strutture pubbliche, dove servirebbero più risorse per potenziare e riqualificare l’attività dei consultori, il Governo piazza i volontari anti-aborto nei consultori femminili. 

E lo fa con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), continuando a sottrarre risorse alla sanità pubblica, che potrebbero invece essere indirizzate ad attuare soluzioni per migliorare interi settori della sanità come quella delle lunghe liste di attesa per visite specialistiche.

Ci opporremo con fermezza in difesa del diritto delle donne di decidere del loro corpo, diritto conquistato grazie alla determinazione delle donne italiane, che, evidentemente, non possiamo dare ancora per acquisito.

Per questo, i consiglieri del PD con Laura Famulari prima firmataria, in data 18 aprile 2024, hanno presentato una mozione urgente, chiedendo che risorse pubbliche non vengano destinate al finanziamento delle associazioni che dovessero intervenire nei consultori pubblici per favorire l’applicazione di questa nuova norma.

Mozione urgente in difesa della Legge 194

Premesso che:

  • Il 12 aprile la Commissione Bilancio della Camera ha approvato il disegno di legge per la conversione in legge del decreto 2 marzo 2024, n. 19  “Pnrr-quater” che contiene una serie di misure per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. 
  • nel testo definitivo, all’articolo 44-quinquies, è stato inserito un emendamento, presentato dal Deputato Lorenzo  Malagola del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia,  approvato con voto di fiducia richiesto dal Governo, che recita : «Le Regioni organizzano i servizi consultoriali nell’ambito della Missione 6, Componente 1, del Pnrr e possono avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del Terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità».
  •  l’articolo 3 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea stabilisce che ogni individuo ha diritto alla propria integrità fisica e psichica;
  •  l’articolo 32, comma 2, della Costituzione stabilisce che la legge in nessun caso può violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana, cosicché neanche il Parlamento all’unanimità potrebbe imporre ad alcuno qualcosa che violi il rispetto della sua persona;
  •   la Corte costituzionale, nella sentenza numero 438 del 2008, ha affermato che il diritto del paziente al consenso informato è sintesi di due diritti fondamentali della persona: quello alla salute e quello all’autodeterminazione, al fine di garantire la libera e consapevole scelta da parte del paziente e, contestualmente, la sua stessa libertà personale conformemente all’art. 32, comma 2, della Costituzione;
  • nel caso del diritto alla salute o di altri diritti essenziali di pari rango a causa del loro carattere essenziale di inerenza alla persona che essi rivestono, la rilevanza centrale del principio di autodeterminazione vale a qualificarli come veri e proprio diritti di libertà.
  • l’articolo 2 della legge 194/1978, che quest’anno compie 46 anni, recita: “I consultori familiari assistono la donna in stato di gravidanza: a) informandola sui diritti a lei spettanti […] e sui servizi sociali, sanitari e assistenziali concretamente offerti dalle strutture operanti nel territorio; b) informandola sulle modalità idonee a ottenere il rispetto delle norme della legislazione sul lavoro a tutela della gestante; d) contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza. I consultori sulla base di appositi regolamenti o convenzioni possono avvalersi, per i fini previsti dalla legge, della collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita”.
  • Il Decreto legislativo 196/2003 relativo alla tutela della riservatezza dei dati personali, prevede che, per la sanità, la privacy entra in gioco in diverse situazioni. Oltre al trattamento dei dati personali, infatti, è importante che vengano garantiti la riservatezza durante i colloqui, la distanza di cortesia e che le notizie al pronto soccorso o nei reparti (sulla presenza o meno di una persona) vengano date solamente a persone legittimate (es. famigliari e conoscenti) previo accordo con l’interessato.

Considerato che:

  •  la maggioranza di governo e parlamentare non dovrebbe intervenire al fine di sostituire le proprie decisioni a quelle libere e consapevoli dell’interessato, mentre devono intervenire al fine di favorire e assicurare il rispetto di tali libere decisioni.
  • dopo un lungo iter, il Congresso francese ha approvato il progetto di legge firmato da Emmanuel Macron per riconoscere nella Costituzione la libertà garantita ad ogni donna di accedere all’interruzione volontaria di gravidanza.
  • il Parlamento europeo pochi giorni fa ha votato a favore dell’inserimento  della interruzione di gravidanza nella Carta dei Diritti fondamentali della Unione Europea;
  • l’approvazione dell’emendamento del deputato Malagola consentirà alla Associazioni anti abortiste di presidiare i consultori pubblici dove le donne si recano per avviare le pratiche di interruzione della gravidanza violando il loro diritto alla riservatezza e alla autodeterminazione in tema di maternità consapevole.
  • I consultori fanno prevenzione finalizzata alla salute riproduttiva per le gravidanze consapevoli e danno sostegno psicologico informato e assistenza medica alla libera decisione in merito al proseguimento o alla interruzione della gravidanza.

Il Consiglio Comunale: 

esprime la sua ferma disapprovazione per una Norma che considera una vera e propria minaccia alla libertà delle donne e un attacco ben specifico alla laicità delle Istituzioni pubbliche;

invita il Presidente della Giunta Regionale e l’Assessore competente a non favorire chi si oppone all’applicazione delle Norme che ledono il diritto delle donne, delle coppie e delle famiglie ad una decisione libera anche da impropri condizionamenti, informata, consapevole e autonoma e dunque di non favorire la presenza di tali Associazioni nei consultori del territorio regionale.

Sicurezza: è ora di affrontare seriamente il problema, a tutti i livelli

Sicurezza: è ora di affrontare seriamente il problema, a tutti i livelli

In merito all’accoltellamento avvenuto in una scuola superiore di Trieste tra ragazzi quindicenni, ci sentiamo di esprimere la nostra più profonda preoccupazione per il ripetersi di questi episodi e l’assenza di iniziative concrete per porvi rimedio, a tutti i livelli.

Lo dichiarano Michele Tarlao, coordinatore del Forum Sicurezza e Coesione Sociale del PD di Trieste e Maria Luisa Paglia, segretaria provinciale del PD, commentando i fatti di questa mattina.

Uno degli assi portanti dell’impegno del PD è sempre stato migliorare la sicurezza delle nostre strade, anche attraverso la riduzione della cosiddetta “criminalità da coltello”.

Si tratta di un progetto che non può essere risolto solo dalle “agenzie di sicurezza” o dalla sola legislazione, ma dall’azione mirata, coordinata e congiunta di tutti i diversi attori coinvolti: polizia, servizi per i giovani, servizi sociali, fornitori di servizi di salute mentale, scuole, aziende tecnologiche, supporto alle famiglie, tribunali per i minorenni, e il ruolo chiave svolto dalle organizzazioni/associazioni caritatevoli e comunitarie che possono fornire un intervento tempestivo e precoce sul territorio.

I nostri obiettivi sono contrasto alla “criminalità da coltello” e lotta alle cause di questo tipo di reati, da ottenersi tramite punizione rapida con un’applicazione più efficace delle norme esistenti e, prima di tutto, tramite prevenzione, devono essere affrontate le cause di questo tipo di criminalità in modo precoce e sistematico, prevenendo l’attrazione dei giovani per questi crimini, individuando le persone più a rischio di esservi coinvolte e creando un pacchetto di sostegno che impedisca loro di prendere in mano un’arma.

Sicuramente vanno rinforzate le leggi esistenti anche per reprimere la vendita incontrollata di questo tipo di armi.

Finora il Governo, la Regione, il Comune, con messaggi allarmistici di varia natura che hanno contribuito a innalzare la percezione di insicurezza dei cittadini, hanno promesso di risolvere il problema della sicurezza. È ora che si diano da fare per affrontare seriamente il problema, a tutti i livelli.

Ostello Scout per i migranti del silos: Dipiazza e la Giunta comunale continuano a vendere fumo!

Ostello Scout per i migranti del silos: Dipiazza e la Giunta comunale continuano a vendere fumo!

Servono trasparenza e soluzioni concrete!

Rispetto alla “soluzione” annunciata dalla Giunta comunale in merito all’accoglienza dei migranti, attualmente alloggiati presso il Silos tra topi e fango,  Maria Luisa Paglia, Segretaria provinciale del PD di Trieste ricorda che:

lo spazio dell’Ostello scout è stato dedicato come dormitorio già dal 2020. Da allora ha continuato a funzionare come tale senza alcuna interruzione. La soluzione per l’emergenza dovrebbe essere quella di aprire lo spazio sito in via Gioia come dormitorio di bassa soglia per i transitanti, su cui ci fu un iniziale accordo con il sindaco, poi mandato all’aria probabilmente da qualcuno dei suoi alleati.

Il percorso adeguato dovrebbe essere quello di convocare un tavolo tra prefetto e amministratori locali per tenere in considerazione anche quanto indicato dai residenti alla sindaca di Sgonico Monica Hrovatin.
Criticità evidenti sulle quali si possono prevedere soluzioni concrete. Potenziare l’illuminazione per salvaguardare l’incolumità di chi cammina per la strada locale durante la sera e conseguentemente tutelare gli automobilisti che la percorrono.

Potenziare le corse dei bus, anche in alcune ore della giornata, affinché non ci sia disagio per gli studenti, i residenti e chi obbligatoriamente deve recarsi in città presso Caritas o questura.
Potenziare il numero degli educatori per attivare percorsi di studio della lingua e del territorio per facilitare l’apprendimento della cultura e usi locali ed evitare inutili attriti e diffidenze reciproche.

Le soluzioni non si assumono senza l’ascolto del territorio e di chi li rappresenta, è questo il ruolo degli amministratori ed è su questo che dovrebbe impegnarsi la Giunta comunale di Trieste.

Non serve vendere fumo per evitare nell’immediato che personalità nazionali possano vedere con i loro occhi una situazione di gravissimo disagio indotta ed aggravata dalla scelta deliberata di non agire da parte della Giunta di Trieste e del Sindaco Dipiazza, un atteggiamento che è una precisa scelta politica e che perdura ormai da sette anni.

 

Pd: Maria Luisa Paglia, partono Forum aperti a confronto e proposte

Pd: Maria Luisa Paglia, partono Forum aperti a confronto e proposte

Mandler: saranno cuore pulsante del partito

“Avviamo in forma organica e strutturata i Forum tematici del Pd di Trieste. Partono con grande slancio e nuovi volti spazi aperti e liberi di confronto e costruzione programmatica, dove gli iscritti al partito, i sostenitori non iscritti, gli elettori e i cittadini senza nessuna etichetta possono partecipare e contribuire alla costruzione di visioni e iniziative concrete su specifici temi di interesse pubblico”.

Così la segretaria del Pd di Trieste Maria Luisa Paglia ha annunciato oggi, nel corso di una conferenza stampa dedicata alla presentazione dei Forum Tematici del partito e dei loro coordinatori, con la partecipazione di Manuela Mandler che è stata delegata al coordinamento dei forum nella segreteria provinciale.
“Vogliamo favorire la formazione e l’informazione – ha precisato la segretaria dem – promuovere la partecipazione attiva, costruire azioni concrete, coinvolgere e allargare senza filtri nella costruzione del programma per le prossime elezioni comunali. Sono soddisfatta del mix di nomi noti e volti nuovi – ha aggiunto – alla guida di questi tavoli di lavoro”.
I coordinatori e i forum sono: Sergio Persoglia per Ambiente e scienza, Nicola Cernigoi per Comunicazione politica e nuovi media, Sabrina Morena per la Cultura, Štefan Čok per la Formazione politica, Roberto Zingirian e Daniele Vatta per Lavoro e sviluppo economico, Roberto Decarli per Maturità e benessere attivo, Alberto Fileti per Normative, procedure e attività di governo degli Enti locali, Paolo Peretti al Porto e trasporti, Flavio Paoletti per Salute e Welfare, Michele Tarlao per Sicurezza e coesione sociale, Andrea Boltar allo Sport. Sono in via di attivazione i forum dedicati a Immigrazione e accoglienza e alla Scuola.
“Sviluppare e coordinare 13 forum è una grande sfida”, ha detto Mandler, puntualizzando che avrà “un ruolo di supporto, stimolo, promozione e connessione fra i vari forum, fra loro e il partito e i nostri rappresentanti istituzionali ai vari livelli. L’obiettivo è che diventino il cuore pulsante del Partito democratico di Trieste”.

Migranti: Pd, incontro con Prefetto Trieste su degrado Silos

Migranti: Pd, incontro con Prefetto Trieste su degrado Silos

Abbiamo chiesto e ottenuto in tempi brevissimi un incontro al prefetto di Trieste affinché sia fatta pervenire al Governo nazionale la preoccupazione per il perdurare della situazione critica nell’edificio del Silos, dal punto di vista umanitario e sotto altri aspetti di più generale gestione del fenomeno migratorio.
Anche le recenti espressioni sorte dalla società civile convincono a chiedere ancora una soluzione definitiva rispetto a un fenomeno di degrado difficile da giustificare, anche sotto il punto di vista della legalità”.
Lo hanno affermato i consiglieri regionali dem Roberto Cosolini e Francesco Russo, che nei giorni scorsi, assieme alla segretaria provinciale del Pd di Trieste Maria Luisa Paglia, hanno incontrato il prefetto di Trieste Pietro Signoriello.
Palazzo Carciotti, Maria Luisa Paglia, chiarezza in iter alienazione

Palazzo Carciotti, Maria Luisa Paglia, chiarezza in iter alienazione

“Chiediamo fin da subito chiarezza in ogni passaggio e tutela del pubblico interesse nella gestione della vendita di Palazzo Carciotti come di ogni altro bene immobile affidato all’Amministrazione comunale.

Pur bisognoso di interventi di consolidamento e restauro, parliamo di un gioiello dell’architettura civile neoclassica collocato in un punto prestigioso della città, e la logica dell’alienazione non può mirare solo a sbarazzare la Giunta Dipiazza di un fastidioso problema”. Lo afferma la segretaria del Pd provinciale di Trieste Maria Luisa Paglia, dopo che è stata resa nota l’offerta, pari a 6,5 milioni di euro, di Generali real estate sgr. per l’acquisto dello storico Palazzo Carciotti sulle rive.

“Generali è una realtà che fa molto per il nostro territorio – prosegue la segretaria dem – e contiamo possa continuare a essere protagonista di investimenti e iniziative, ma il suo ruolo di soggetto privato è diverso da quello della Pubblica Amministrazione, che risponde a obblighi di carattere generale verso la collettività. Dalla trattativa che si prefigura – ammonisce Paglia – deve essere sgombrato ogni dubbio che il nostro patrimonio pubblico se ne va a prezzi di saldo”.

“Lasciano perplessi le persistenti difficoltà di questa Amministrazione – annota l’esponente del Pd – nell’attrarre soggetti privati a investire su questo edificio, con continui annunci e altrettanti colpi a vuoto. Siamo al punto che, invece di rappresentare un’opportunità di valorizzazione del tessuto urbano, quel palazzo sembra diventato un intoppo e quindi – ribadisce – oggetto di una valutazione al ribasso”.

“E’ oggettivo – rileva Paglia – che negli anni non è stato fatto il necessario per mantenere il valore dell’immobile, soggetto a un degrado progressivo che lo ha deprezzato, tutto scommettendo sulla vendita salvifica. Lo testimonia il degrado del portone storico, ormai probabilmente irrecuperabile”.

“Dunque valutazioni corrette, procedure impeccabili, iter trasparente, chiare destinazioni d’uso e – conclude la segretaria – niente colpi di mano in Consiglio comunale”.

Rifiuti: Maria Luisa Paglia, Giunta Dipiazza alza bandiera bianca

Rifiuti: Maria Luisa Paglia, Giunta Dipiazza alza bandiera bianca

Dopo sette anni di centrodestra al comando, i numeri dell’assessore Babuder equivalgono a una bandiera bianca alzata sui rifiuti abbandonati e sui costi sostenuti per recuperarli. Non potendo scaricare il barile sulla Giunta Cosolini la colpa è del destino cinico e baro in combutta con i cittadini maleducati”.

Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste Maria Luisa Paglia, replicando all’assessore comunale alle Politiche del territorio Michele Babuder, il quale lamenta la quantità dei rifiuti abbandonati e i costi connessi per il recupero.
“Ricordo all’assessore Babuder che nella precedente consiliatura – puntualizza Paglia – da capogruppo Pd in V circoscrizione avevo sollecitato diverse volte il controllo della zona presentando diverse foto e la risposta fu che non ci sono abbastanza risorse per fare dei controlli e che non era pensabile di installare telecamere ad ogni angolo. A quanto pare la Giunta Dipiazza sta rivedendo le sue posizioni e, con ritardo, comincia ad ascoltare il Pd. Ma non si fermi agli annunci e vada fino in fondo, faccia un’informazione capillare, anche con volantini multilingui in tutte le buche della posta, con indicazioni chiare su come sbarazzarsi dei rifiuti ingombranti”.
“E siccome occorrono anche dei deterrenti per gli irriducibili del conferimento irregolare – aggiunge la segretaria dem – l’assessore potrà informarsi meglio e scoprire che oggi esistono dei sistemi di sorveglianza elettronica all’avanguardia, efficienti e poco costosi. Basta farsi un giro in qualche Comune della nostra regione per scoprire che le soluzioni ci sono”.

Consultori familiari, Maria Luisa Paglia, rappresentanti dem in prima linea

Consultori familiari, Maria Luisa Paglia, rappresentanti dem in prima linea

Allarmante sentire l’assessore alla Salute che ora teorizza la ‘razionalizzazione’ dopo averla già messa in atto chiudendo servizi pubblici e dirottando le risorse al privato. Riccardi lo abbiamo visto all’opera con le cesoie in mano a Trieste.

E’ anche per ribadire il nostro No a questo smantellamento della sanità pubblica che il Partito democratico sarà presente all’incontro in difesa Consultori familiari, pronti a contribuire ad un’azione comune. La nostra mobilitazione coinvolge tutti i rappresentanti istituzionali del Pd, consiglieri comunali e regionali fino al Parlamento se necessario. Siamo in prima linea”.
La segretaria del Pd provinciale di Trieste Maria Luisa Paglia, con il Forum Salute del partito, interviene sulla situazione dei servizi sanitari territoriali nel capoluogo giuliano, alla vigilia dell’incontro promosso dai comitati contro lo smantellamento dei consultori familiari.
“Sono importanti i centri di eccellenza che richiamano anche i pazienti da altre regioni eppure – rileva Paglia – proprio in questi giorni a Trieste è stato sospeso a data da destinarsi il Centro disforia di genere della Clinica Urologica. Gli ospedali per funzionare hanno bisogno di professionisti e tecnologie adeguate e di processi e protocolli operativi funzionali creati dai professionisti stessi e non calati dall’alto come accette”.

Fine vita: oggi 6/12 a Trieste incontro pubblico con Roberto Cosolini, Laura Famulari e Maria Luisa Paglia

Fine vita: oggi 6/12 a Trieste incontro pubblico con Roberto Cosolini, Laura Famulari e Maria Luisa Paglia

Intervengono Paoletti, Isola (Coscioni) e Pitacco (Consulta Bioetica)

Oggi 6 dicembre a Trieste, alle 17 nella sala Tessitori in piazza Oberdan 5, si tiene l’incontro dedicato a “Questione di diritto e di diritti nel fine vita”.

Intervengono la segretaria provinciale Pd Maria Luisa Paglia, Giuliana Pitacco della Consulta di Bioetica Onlus, il coordinatore della Cellula Coscioni Trieste Gabriele Isola e Laura Famulari vicepresidente del Consiglio comunale di Trieste e responsabile diritti del Pd Fvg. Presiede il consigliere regionale Pd Roberto Cosolini e modera il coordinatore Forum Salute Pd Flavio Paoletti.
Il diritto di ogni individuo di prendere decisioni autonome riguardo alla propria vita e alla fine della propria sofferenza, assistiti da professionisti qualificati, è un principio fondamentale. Tuttavia, le preoccupazioni etiche legate al rischio di abusi, decisioni affrettate o coercizioni sono altrettanto importanti.
Si parlerà di questo e di altri temi, come la confusione tra termini come suicidio assistito, sedazione profonda e eutanasia attiva.