Porto di Trieste: a rischio continuità e sviluppo, grave danno per l’economia locale

Porto di Trieste: a rischio continuità e sviluppo, grave danno per l’economia locale

La vicenda che ha portato alla destituzione del dottor Vittorio Torbianelli dal ruolo di segretario generale dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale è l’ennesima dimostrazione di una politica che stenta a riconoscere e valorizzare la competenza, la professionalità e la continuità amministrativa.”

Con queste parole, Maria Luisa Paglia, segretaria del Partito Democratico provinciale, denuncia una scelta incomprensibile e dannosa, che appare dettata unicamente da pressioni di partito, in particolare da parte delle forze del centrodestra, e che non tiene in alcun conto la necessità di garantire stabilità e capacità decisionale in uno snodo strategico per l’economia non solo regionale ma nazionale ed europea.

Tutta la portualità triestina, compresi lavoratori e sigle sindacali, avevano auspicato una continuità virtuosa dopo la gestione di D’Agostino come presidente e Torbianelli come segretario generale.
Ora la possibile scelta di Antonio Gurrieri non sembra andare verso la continuità auspicata.

Il dottor Torbianelli ha dimostrato in questi anni un impegno costante e un profondo senso delle istituzioni, accompagnati da una visione chiara per lo sviluppo del nostro porto. La sua improvvisa estromissione, a una sola settimana dalla nomina da parte dello stesso commissario Gurrieri, rappresenta un atto che non solo mina la credibilità dell’Autorità portuale, ma rischia di bloccare progettualità in corso, interrompere relazioni consolidate con operatori internazionali e generare confusione gestionale. La distribuzione temporanea delle deleghe tra i dirigenti, in attesa di un nuovo assetto, non è una soluzione: è l’effetto diretto di una logica che mette il potere di partito davanti al bene comune.”

Lo afferma Maria Luisa Paglia.

Il Partito Democratico di Trieste esprime la forte preoccupazione: il porto ha bisogno di guida stabile, autorevole e competente. La continuità amministrativa non è un capriccio burocratico: è condizione essenziale per garantire produttività, investimenti e sviluppo.

Chiediamo al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e alle forze politiche di centrodestra di rispettare la dignità e il ruolo del nostro porto.  La politica dovrebbe servire i cittadini e non servirsene. In questo caso, la città di Trieste subirebbe l’ennesimo danno per responsabilità di chi antepone le ambizioni personali agli interessi collettivi.

Barbo (PD): “La destra smentisce sé stessa. La cabinovia è un progetto senza senso: fermatevi”

Barbo (PD): “La destra smentisce sé stessa. La cabinovia è un progetto senza senso: fermatevi”

Con la mozione sottoscritta da tutta la maggioranza che propone di estendere la cabinovia fino a Monte Grisa, percorrendo l’intero ciglione carsico, il centrodestra ha gettato la maschera: l’attuale progetto non è sostenibile, e loro lo sanno benissimo. Ma invece di fermarsi, rilanciano con un’ipotesi ancora più devastante per il territorio, scollegata da ogni logica di trasporto pubblico e orientata esclusivamente a fini turistici.

È gravissimo che la maggioranza abbia impedito di discutere subito una mozione che di fatto stravolge completamente il progetto, ma intanto continua a portare avanti l’iter urbanistico per approvare l’opera nella sua versione originaria. È un insulto all’intelligenza dei cittadini e una palese violazione di ogni buon senso istituzionale.»

A dichiararlo è Giovanni Barbo, capogruppo del Partito Democratico, che denuncia il cortocircuito politico e amministrativo andato in scena in questi giorni in Consiglio comunale.

L’eventuale estensione fino al Santuario di Monte Grisa non solo cancella ogni residua pretesa di reale pubblica utilità, ma dimostra che il progetto si configura come un costoso luna park per turisti, totalmente sganciato dalle reali esigenze di mobilità della città. Con l’aggravante di aumentare il rischio di stop per Bora e di cancellare ulteriori porzioni di territorio carsico, che verrebbero irreversibilmente compromesse.

Ci chiediamo se qualcuno, tra i banchi della maggioranza, abbia davvero letto le opposizioni dei cittadini, le osservazioni sul dissesto idrogeologico, sull’impatto acustico e visivo, sulla svalutazione degli immobili, sulla violazione della privacy. La città ha bisogno di trasporto pubblico efficiente e sostenibile, non di scommesse  sospese nel vuoto.

Infine, Barbo stigmatizza i toni offensivi utilizzati dal Sindaco Dipiazza sui social, che ha definito “bugiardi” i consiglieri Russo e Sclip per aver riportato dati di sondaggio sgraditi.

Un primo cittadino che reagisce con insulti invece di confrontarsi nel merito dimostra di essere a corto di argomenti. Questo stile aggressivo e divisivo è inaccettabile, e conferma il nervosismo di chi non riesce più a difendere il proprio stesso progetto.»

Il PD e la città chiedono di fermarsi prima che sia troppo tardi: prima che questo progetto, già ampiamente bocciato dai cittadini, trascini con sé risorse pubbliche, patrimonio ambientale e credibilità istituzionale. Il Partito Democratico continuerà a battersi per una Trieste che guarda avanti, non per una città ostaggio dell’ostinazione di pochi e del delirio di taluni.

Memoria e identità: con Cuperlo, il PD tra il Poligono e l’Europa

Memoria e identità: con Cuperlo, il PD tra il Poligono e l’Europa

Si è svolto questa mattina presso il Bazovski dom di Basovizza l’incontro pubblico dal titolo “Vivere i confini dell’Europa nell’epoca dei nuovi nazionalismi”, promosso dalla componente slovena del Partito Democratico insieme al PD di Trieste.

La giornata è iniziata con una visita dell’onorevole Gianni Cuperlo al Poligono di tiro di Opicina, luogo della memoria profondamente legato alla storia della comunità slovena e destinato ad accogliere il futuro Parco della Pace. Accompagnato da esponenti politici e culturali del territorio, tra cui la senatrice Tatjana Rojc, Cuperlo ha potuto constatare personalmente lo stato di abbandono in cui versa il sito. Lasciando il luogo, ha annunciato, assieme alla senatrice Rojc, l’intenzione di intraprendere un’azione parlamentare affinché il Poligono, riconosciuto non solo dalla comunità slovena ma dalla collettività tutta, riacquisisca la dignità che gli spetta.

Successivamente, nel cortile del Bazovski dom, si è tenuto l’incontro pubblico, che ha visto un partecipato confronto tra Gianni Cuperlo e Jadran Vecchiet, esperto delle dinamiche storiche e politiche delle minoranze e delle aree di confine europee. Il dialogo si è incentrato sulle sfide poste dai nuovi nazionalismi e sulle responsabilità civili e culturali in un’Europa sempre più attraversata da spinte identitarie.

A fronte di questo potere che si arroga il diritto di rivedere le radici della storia, il nostro compito principale è consegnare in eredità lo stesso patrimonio di principi e valori che senza alcun merito ci è stato offerto, richiamando il dovere della politica di difendere la memoria e il senso europeo della convivenza».

Lo ha affermato Cuperlo nel suo apprezzato intervento.

L’incontro è stato aperto dalla senatrice Tatjana Rojc, che ha ribadito l’impegno per la tutela dei diritti delle minoranze e per il rafforzamento di uno spirito europeo inclusivo. Ha portato il suo saluto anche Maria Luisa Paglia, segretaria provinciale del Partito Democratico, mentre i lavori sono stati moderati da Valentina Repini, coordinatrice regionale degli Sloveni nel PD.

L’evento ha visto una partecipazione numerosa e attenta di cittadine e cittadini che credono in un’Europa dei diritti, della memoria condivisa e della solidarietà tra popoli e culture.

 

 

Partecipazione, consapevolezza e impegno: la Segretaria incontra iscritti e simpatizzanti

Partecipazione, consapevolezza e impegno: la Segretaria incontra iscritti e simpatizzanti

Si è svolta il 12 giugno un’importante assemblea del Partito Democratico di Trieste, aperta a iscritti e simpatizzanti, che ha visto un’ampia e partecipe presenza. Un momento di confronto vivo e sentito, nel quale la Segretaria Maria Luisa Paglia ha presentato una relazione approfondita, toccando con lucidità e rigore i principali temi dell’attualità politica.

Nel suo intervento, Paglia ha affrontato il quadro della politica internazionale e nazionale, soffermandosi in particolare sull’esito dei recenti referendum.

È stato sottolineato come il risultato sia stato fortemente condizionato da una campagna caratterizzata da disinformazione e da un preoccupante silenzio mediatico. Ancora più grave, l’invito esplicito all’astensione proveniente da alte cariche dello Stato, che ha tradito il principio democratico della partecipazione attiva.”

In questo contesto, è stato ribadito come la linea del Partito Democratico debba restare saldamente ancorata ai valori dell’informazione, della formazione politica e della consapevolezza civica.

La destra ha costruito un progetto politico basato su divisione sociale, paura e semplificazioni pericolose. A questo impianto non si può rispondere con un semplice quesito referendario, ma con un lavoro continuo e radicato sul territorio.”

Paglia ha inoltre voluto ringraziare pubblicamente i consiglieri comunali del PD per la battaglia condotta con determinazione e coraggio contro il progetto della cabinovia. Un’opposizione ferma e motivata che, come dimostrano anche i sondaggi e il clima cittadino, ha incontrato il favore della maggioranza dei triestini.

Questa condivisione ci rafforza e ci dà la spinta per proseguire con ancora maggiore determinazione nel nostro impegno per una città più giusta, partecipata e sostenibile.”

San Dorligo – Dolina apre la strada al Bilancio Partecipativo: un modello innovativo

San Dorligo – Dolina apre la strada al Bilancio Partecipativo: un modello innovativo

Oggi mercoledì 11 giugno, l’Amministrazione comunale di San Dorligo – Dolina ha presentato ufficialmente il Bilancio Partecipativo, uno strumento innovativo che rappresenta una vera e propria rivoluzione nel modo di amministrare e coinvolgere attivamente la cittadinanza.

Si tratta di un’importante novità non solo per il nostro territorio, ma anche a livello regionale: San Dorligo – Dolina sarà il primo comune del Friuli Venezia Giulia ad adottare questo modello, e uno dei primi tra i comuni di piccole dimensioni in tutta Italia.

Il Partito Democratico di Trieste guarda con grande interesse a questa esperienza, nata in un’amministrazione a guida progressista, e ritiene che possa diventare un esempio virtuoso anche per la città, dove esiste da tempo la necessità di rilanciare il ruolo delle Circoscrizioni e ricostruire un rapporto più diretto, partecipato e trasparente con i rioni e i cittadini, spesso percepiti come distanti dall’amministrazione comunale.

Lo afferma la segretaria provinciale Maria Luisa Paglia. 

La partecipazione democratica non è solo un principio, ma un metodo di governo che restituisce voce e protagonismo alle persone nei processi decisionali. L’esperienza di San Dorligo – Dolina dimostra che anche nei piccoli Comuni si possono realizzare strumenti all’avanguardia, capaci di rafforzare la fiducia nelle istituzioni e rendere più efficace e condivisa la gestione delle risorse pubbliche.

 

nota: 

Cos’è un bilancio partecipativo?

È uno strumento attraverso cui i cittadini contribuiscono attivamente alle scelte di bilancio di un ente locale. Nella pratica, si raccolgono proposte dal basso, che vengono poi votate dalla comunità: quelle più sostenute ricevono finanziamento e vengono realizzate. È già una realtà consolidata in molte città europee e in alcune grandi città italiane. Ora finalmente arriva anche nei piccoli Comuni, grazie al coraggio e alla visione di San Dorligo – Dolina.

Il PD lancia la campagna 2×1000: “Grazie ai 3.262 triestini che ci hanno sostenuto”

Il PD lancia la campagna 2×1000: “Grazie ai 3.262 triestini che ci hanno sostenuto”

Il Partito Democratico della provincia di Trieste lancia la nuova campagna per la destinazione del 2×1000 dell’IRPEF a favore del PD, un gesto semplice, gratuito e anonimo che consente di rafforzare la presenza democratica sui territori.

Vogliamo iniziare con un grande grazie ai 3.262 cittadini della provincia di Trieste che, lo scorso anno, hanno deciso di destinare il loro 2×1000 al Partito Democratico. Un risultato straordinario, con un +15% rispetto all’anno precedente, che conferma il PD come il partito più scelto anche a livello provinciale. Un risultato che ci dà forza e che accogliamo con responsabilità.”

Lo dichiara Maria Luisa Paglia, segretaria provinciale del PD.

Quest’anno, però, la sfida cresce: il PD punta a coinvolgere una percentuale ancora più ampia dei circa 15 mila elettori che rappresentano il proprio bacino stabile di consenso sul territorio.

“Sappiamo che possiamo fare ancora di più e che tanti altri elettori democratici possono contribuire con un piccolo gesto a rendere il nostro partito più forte, più radicato e più indipendente.”

Continua Paglia.

La campagna mette al centro tre concetti chiave: gratitudine, trasparenza e autonomia

Il risultato del 2024 è motivo di orgoglio e di fiducia. Migliaia di cittadine e cittadini hanno scelto di sostenere il PD attraverso uno strumento che valorizza la partecipazione e la trasparenza, dimostrando che esiste ancora spazio per una politica fatta di passione civile e impegno collettivo.

La novità significativa è che una parte consistente delle risorse raccolte con il 2×1000 tornerà direttamente a Trieste, per finanziare progetti locali, attività pubbliche e percorsi di partecipazione promossi dal PD provinciale. Un impegno concreto per una politica che non resta astratta, ma si trasforma in azioni visibili nei quartieri, nelle piazze, nei circoli.

Questo significa che chi sostiene il PD con il 2×1000 non solo rafforza un partito libero e radicato, ma contribuisce concretamente allo sviluppo della propria comunità. Vogliamo che queste risorse siano un motore per la politica buona, quella che si mette al servizio delle persone”.

Lo afferma Daniela Ciac, tesoriera provinciale del PD di Trieste.

Il Partito Democratico ha scelto con chiarezza una strada: niente finanziamenti da aziende o grandi interessi economici. Come ribadito dal tesoriere nazionale Michele Fina, il PD ha azzerato i contributi da soggetti economici privati, puntando su un modello di autofinanziamento fondato sul 2×1000, sul tesseramento e sulle donazioni individuali. È una scelta di indipendenza, coerenza e trasparenza.

La politica ha bisogno di parlare alle persone-con il 2×1000, possiamo continuare a farlo in modo libero, dignitoso e coerente con i nostri valori”.

Conclude Daniela Ciac.

Per sostenere il Partito Democratico basta scrivere il codice M20 nella propria dichiarazione dei redditi e confermare l’indicazione con una firma.

Il 2×1000 non costa nulla al contribuente perchè è una quota IRPEF già prevista, inoltre la scelta è anonima, ma può fare una grande differenza per la democrazia e per il futuro del nostro territorio.

 

Il PD di Trieste in visita ai luoghi della memoria: dal campo di Visco alla Casa dei Fratelli Cervi

Il PD di Trieste in visita ai luoghi della memoria: dal campo di Visco alla Casa dei Fratelli Cervi

Nell’ambito del percorso di formazione politica promosso dal Partito democratico di Trieste e inserito all’interno delle iniziative del Comitato 25 aprile, un gruppo del Partito Democratico ha recentemente visitato due luoghi simbolo della memoria antifascista: il campo di concentramento di Visco e la Casa dei Fratelli Cervi a Gattatico.

Il campo di concentramento di Visco, attivo dal febbraio al settembre 1943, fu uno dei luoghi in cui il regime fascista internò civili jugoslavi, tra cui sloveni, croati e bosniaci, sospettati di simpatie partigiane. La visita ha permesso di riflettere sulle atrocità commesse e sull’importanza di preservare la memoria di questi eventi per le generazioni future.

Successivamente, la delegazione si è recata alla Casa dei Fratelli Cervi, simbolo della Resistenza italiana. I sette fratelli furono fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943 per la loro attività partigiana. La loro casa è oggi un museo che testimonia il loro impegno per la libertà e la democrazia.

Questi momenti di riflessione sull’importanza della memoria storica ci spingono a rilanciare il nostro impegno continuo per la difesa dei valori democratici, anche lottando per la dignità dei luoghi della memoria del nostro territorio.”

Lo afferma Štefan Čok, consigliere dem e responsabile Formazione politica del PD di Trieste.

Il Partito Democratico rinnova il suo impegno a promuovere iniziative che rafforzino la consapevolezza storica e la partecipazione civica.”

Aggiunge la segretaria provinciale Maria Luisa Paglia.

 

 

 

 

Giovani, Sport e Costituzione: un allenamento alla cittadinanza

23 Maggio ore 17:30 19:30

Un dialogo per scendere in campo da cittadini consapevoli

il Forum Sport del Partito Democratico di Trieste promuove un’iniziativa aperta a tutta la cittadinanza, con particolare attenzione alle giovani generazioni, al mondo della scuola e delle società sportive.

L’incontro nasce dalla presentazione del libro di Franco Dal Campo «Sport e Costituzione», un volume che mette in luce il rapporto profondo, spesso invisibile, tra la pratica sportiva e i valori fondanti della nostra Repubblica.

Dialogheranno con l’autore Mitja Gialuz e Furio Baldassi.

Non si tratta solo di un testo per addetti ai lavori, ma di uno strumento educativo e formativo pensato per accompagnare i giovani in un percorso che li renda cittadini più consapevoli, responsabili e liberi di inseguire i propri sogni.

Introduce
Manuela Mandler coordinatrice Forum PD Trieste

Modera
Furio Baldassi presidente Ordine dei Giornalisti FVG

Intervengono
Franco Del Campo direttore Centro federale di Trieste della FIN
Mitja Gialuz professore ordinario di Diritto processuale penale all’Università di Genova

Conclude
Maria Luisa Paglia segretaria provinciale PD Trieste

L’evento si inserisce in un percorso più ampio del Partito Democratico per valorizzare lo sport come strumento di inclusione sociale e crescita civica, nella convinzione che i luoghi dello sport siano oggi fondamentali per formare la società del futuro.

 

Via San Niccolò 20
Trieste, TS 34121 Italia
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Ovovia: saremo in piazza in questa battaglia di democrazia

Ovovia: saremo in piazza in questa battaglia di democrazia

Il Partito Democratico di Trieste aderisce convintamente alla manifestazione promossa dal Comitato No Ovovia per lunedì 19 maggio alle ore 19 in Piazza Unità.

Saremo in piazza perché questa non è solo una battaglia contro un progetto insostenibile sotto il profilo ambientale, economico e urbanistico. È, prima di tutto, una battaglia di democrazia .“

Lo afferma la segretaria dem Maria Luisa Paglia.

La Giunta comunale ha scelto di chiudere ogni spazio di ascolto e confronto, dimostrando un atteggiamento autoritario e antidemocratico. Ha avuto paura delle ragioni dei cittadini, raccolte dall’accurato lavoro di analisi, proposta e trasparenza portato avanti da mesi dai professionisti del Comitato No Ovovia.

Invece di aprire un dialogo pubblico e civile, l’Amministrazione ha preferito negare la partecipazione, marginalizzare il dissenso e umiliare il principio stesso di cittadinanza attiva. Il risultato è una città ridotta al silenzio, in cui chi governa non accetta critiche e ignora il principio basilare della democrazia: ascoltare la voce di chi ha idee diverse.”

Il 19 maggio saremo in piazza per restituire voce a quella parte di Trieste che non si rassegna all’arroganza del potere e vuole una città più giusta, partecipata, attenta all’ambiente e al buon senso.

Invitiamo tutte e tutti a partecipare. Perché la partecipazione è la forma più autentica di protesta democratica.” l’appello di Paglia. “E in questa piazza, finalmente, saranno le cittadine e i cittadini a parlare.

Il golpe dell’ovovia: cittadini ignorati, regole calpestate

Il golpe dell’ovovia: cittadini ignorati, regole calpestate

Ennesima porcheria – non ci sono parole più neutre per descrivere quello che è accaduto ieri in commissione».

Con questo affondo, il consigliere comunale Giovanni Barbo (PD) apre il sipario su una seduta che, invece di garantire trasparenza, ha cancellato in poche ore più di 3000 osservazioni di associazioni e cittadini. Per la precisione tremilacentotrentasei in quattro ore!

La voce dei triestini? Silenziata.

Terminato lo sfogo iniziale, Barbo ricostruisce in modo circostanziato la mattinata in VI Commissione: il Regolamento prevedeva un’analisi per temi o in ordine cronologico, ma la maggioranza di destra ha chiuso i lavori mentre diversi consiglieri attendevano di parlare. Un blitz che trasforma il diritto a intervenire in un privilegio revocabile a piacere. Il risultato? I cittadini, venuti con dossier dettagliati e speranze di ascolto, sono stati liquidati con un «abbiamo parlato abbastanza».

Un abuso istituzionale senza precedenti

Nel 2015, per analizzare 800 osservazioni al Piano Regolatore, si lavorò per mesi. Ora, con oltre il triplo dei contributi da parte dei cittadini, la Giunta ha scelto di asfaltare tutto in una sola mattina. Questo non è solo malgoverno. È abuso di potere, è umiliazione della cittadinanza attiva, è tradimento dello spirito democratico che dovrebbe animare ogni amministrazione pubblica.

Un progetto che pesa sul bilancio e sul paesaggio

La corsa a testa bassa verso l’ovovia ignora i nodi più delicati: l’assenza di coperture dopo la perdita dei fondi PNRR, il continuo rialzo dei costi e l’impatto sull’area Natura 2000 di Bosco Bovedo. Secondo le stime, il conto finale ricadrebbe sulle casse comunali, sottraendo risorse ad altre priorità e lasciando in eredità un’infrastruttura scenografica ma poco utile alla mobilità. Un macabro monumento alla vanità di Dipiazza.

Lunedì ci sarà uno scatto di orgoglio civico

Di fronte all’arroganza istituzionale, l’appuntamento è per lunedì 19 maggio alle 19 sotto le finestre del Consiglio comunale.

L’obiettivo è trasformare in piazza ogni voce ignorata in aula: far capire che Trieste non è terra di conquista, ma comunità consapevole dei propri diritti. Partecipare significa difendere non solo il bosco o il bilancio, ma un principio essenziale: le regole democratiche non si sospendono quando risultano scomode”.

Lo afferma la segretaria PD, Maria Luisa Paglia.

La voce dei triestini è stata silenziata su un progetto che pesa sul bilancio e sul paesaggio. Un abuso istituzionale senza precedenti. Lunedì ci sarà uno scatto di orgoglio civico.”

Conclude Paglia.

Democrazia o scempio del territorio: la scelta è adesso

La Variante 12 non è un semplice tratto di cavo tra Bovedo e Opicina; è il termometro di un metodo di governo che preferisce la forzatura al confronto. Restare a guardare equivale ad accettare che il futuro della città venga deciso in una stanza chiusa, a microfoni spenti. Lunedì, dunque, non sarà solo una manifestazione contro l’ovovia, ma una prova di resistenza democratica: Trieste merita un’amministrazione che ascolti, non che imponga.