Marketing della paura: la destra non vuole vera sicurezza e punta sulla propaganda

Marketing della paura: la destra non vuole vera sicurezza e punta sulla propaganda

Il centrosinistra in IV Circoscrizione ha votato contro la mozione presentata da Fratelli d’Italia che propone un semplice passaggio serale, dalle 21:00 alle 23:00, di guardie giurate in tre giardini pubblici: Piazzale Rosmini, Piazza Carlo Alberto e Viale Romolo Gessi. 

Si tratta dell’ennesima misura di facciata: un intervento minimo e simbolico, pensato per modificare la percezione della sicurezza, non per migliorarla.

Il centrodestra propone la presenza di soggetti privati che non possono intervenire in situazioni critiche e che nulla hanno a che vedere con un presidio reale del territorio. Non si tratta di un servizio strutturato, ma di una risposta inefficace e superficiale a una questione seria e urgente.

E non è una novità: già con la proposta sul controllo di vicinato si era tentato di trasferire la responsabilità della sicurezza pubblica sui cittadini, senza neanche chiedere un rafforzamento delle Forze dell’Ordine. Oggi si ripete lo stesso schema, peggiorato dalla totale assenza di visione. 

Trieste è scivolata al 19° posto nella classifica sulla Qualità della Vita del Sole 24 Ore, perdendo 18 posizioni in tre anni, a causa soprattutto di un forte peggioramento nell’indicatore “Giustizia e sicurezza”. 

Gli episodi di “spaccate” – anche in pieno centro – sono ormai quotidiani. Alcuni esercizi commerciali hanno subito tre furti in un breve periodo. E mentre la situazione peggiora, chi governa Comune, Regione e Stato ignora il tema degli investimenti veri nella sicurezza pubblica. Va inoltre sottolineato che i danneggiamenti nei giardini pubblici, che hanno motivato la proposta del passaggio delle guardie giurate, si sono verificati a notte fonda, ben oltre l’orario previsto dal servizio (21:00– 23:00), rendendo la misura ancora più inefficace. 

È paradossale che si proponga un servizio privato notturno quando è stata proprio la destra a volere armare la Polizia Locale per garantirne l’operatività nelle ore serali e notturne. 

Serve coerenza: non si può pretendere di rappresentare le Forze dell’Ordine e poi non metterle in condizione di operare, investendo risorse che dovrebbero essere a loro destinate in soggetti privati. Ogni euro sottratto alle Forze dell’Ordine è un euro tolto alla sicurezza vera. Le destre governano a tutti i livelli istituzionali – in Comune dal 2016, in Regione dal 2018 e a livello nazionale dal 2023 – e si sono sempre dette a favore del rafforzamento delle forze di sicurezza. Ma ora che hanno la responsabilità di governare, non investono su di loro, ma destinano risorse ad altri soggetti.» 

Lo sottolinea Luca Bressan, capogruppo PD in IV Circoscrizione.

Per garantire la sicurezza nei parchi pubblici serve ben altro: lavorare sulla prevenzione sociale, con il coinvolgimento delle comunità locali e un coordinamento efficace con le forze dell’ordine pubbliche. Prevedere l’impiego di guardie giurate significa semplicemente spendere soldi pubblici per un’operazione di immagine, senza alcuna ricaduta concreta. È il solito marketing elettorale a uso e consumo delle destre.» 

Continua Tommaso Vaccarezza, capogruppo di AT in Quarta Circoscrizione

Abbiamo espresso voto contrario alla proposta di Fratelli d’Italia perché riteniamo che la sicurezza non vada demandata ai soggetti privati. È invece fondamentale intensificare i passaggi della polizia locale nelle zone a bordo strada, per garantire interventi più immediati e diretti. Queste iniziative sono pura propaganda e non offrono soluzioni concrete. È sorprendente che sia il centrodestra, che ha fatto della sicurezza il suo baluardo in campagna elettorale, a proporle, dimostrando di non saperla gestire. Se vogliamo davvero lavorare sulla sicurezza e sul decoro urbano, servono politiche serie e lungimiranti. Il centrosinistra continuerà a battersi per una sicurezza vera, pubblica e garantita dallo Stato e dalle istituzioni. Basta slogan: servono responsabilità e investimenti concreti.»

Lo dichiara Martina Machnich, capogruppo di Lista Russo Punto Franco.

ZTL e parcheggi. Bressan: “No a interventi a spot, serve una strategia organica”.

ZTL e parcheggi. Bressan: “No a interventi a spot, serve una strategia organica”.

Dopo aver presentato un’interrogazione per chiedere una Zona a Traffico Limitato (ZTL) estesa a tutto il centro cittadino e una gestione intelligente della sosta, il gruppo del Partito Democratico in IV Circoscrizione – con il capogruppo Luca Bressan e i consiglieri Marina Coricciati, Andrea Abrami e Alberto Fileti – ha scelto di astenersi sulla mozione proposta da Fratelli d’Italia relativa all’installazione di segnaletica orizzontale e telecamere in alcune ZTL esistenti.

Abbiamo riconosciuto la legittimità delle preoccupazioni espresse nella mozione, ma non possiamo condividere un approccio frammentario e settoriale. Serve una strategia complessiva per la mobilità urbana, che metta al centro la qualità della vita dei residenti e dei lavoratori del centro, e la tutela ambientale.”

Lo ha dichiarato Luca Bressan.

La mozione di Fratelli d’Italia si concentra su due tratti specifici, via Genova e via Torrebianca, proponendo interventi mirati per migliorare il rispetto delle interdizioni al traffico.

Il gruppo PD ha proposto un emendamento per subordinare tali interventi all’ampliamento della ZTL a tutto il centro cittadino e all’inserimento in un piano organico di gestione del traffico e della sosta.

L’emendamento non è stato accolto dal gruppo proponente, che ha preferito mantenere un’impostazione limitata a singole aree.

Una situazione che, secondo Bressan, si riflette anche nella percezione delle attuali ZTL. Oggi le ZTL esistenti risultano piuttosto arbitrarie perché poco estese, mentre le reali esigenze di limitazione del traffico sono uguali per tutto il centro storico. È vero che le multe possono far rispettare i divieti, ma senza un disegno coerente e organico, si rischia di alimentare sfiducia e conflitto.

Il gruppo PD ha inoltre ribadito che la crescente pressione turistica rende urgente affrontare il tema della mobilità in modo strutturale. Un centro storico congestionato, dove i turisti girano a lungo in auto alla ricerca di parcheggio, non solo peggiora la qualità dell’aria, ma compromette anche la vivibilità per chi in centro vive e lavora.

In molte altre città italiane, sistemi di controllo automatico per le ZTL sono stati introdotti già da 10-15 anni. A Trieste, l’installazione delle telecamere sarebbe stata possibile da tempo, ma l’inazione dell’Amministrazione solleva il dubbio che si sia evitato di procedere per non alimentare malcontento in altre zone del centro, dove permangono criticità simili. Un intervento solo su alcune vie, come proposto nella mozione, rischia così di apparire come un privilegio, anziché come una risposta equa e necessaria.

Anche il presidente della IV Circoscrizione, Marco Rossetti Cosulich, ha scelto di astenersi, condividendo la necessità di un approccio più ampio e pianificato.

L’interrogazione del gruppo PD resta un punto fermo: si chiede all’Amministrazione comunale di chiarire se intenda finalmente dotarsi di strumenti digitali per la gestione della sosta, attivare parcheggi scambiatori collegati al trasporto pubblico e istituire una ZTL estesa, equa e coerente con le linee guida nazionali.

Solo così Trieste potrà dotarsi di una mobilità urbana realmente sostenibile e a misura di cittadino.

 

 

ZTL per residenti e lavoratori: il PD chiede interventi urgenti per il centro di Trieste

ZTL per residenti e lavoratori: il PD chiede interventi urgenti per il centro di Trieste

Il capogruppo del Partito Democratico in IV Circoscrizione, Luca Bressan, insieme ai consiglieri Marina Coricciati e Andrea Abrami, ha presentato un’interrogazione al Comune di Trieste per chiedere l’istituzione di una Zona a Traffico Limitato (ZTL) dedicata ai residenti e lavoratori del centro cittadino e il potenziamento dei sistemi informativi per la gestione dei parcheggi

Nel testo si evidenziano i gravi problemi di congestione e inquinamento legati al traffico nel cuore di Trieste, aggravati dalla crescente presenza turistica e dalla endemica carenza di posti auto, aggravata dalla momentanea chiusura del parcheggio del Molo IV nell’agosto 2024 e dalla riduzione temporanea dei posti auto sulle Rive durante le giornate di attracco delle navi da crociera.

I problemi di traffico e sosta nel centro di Trieste si stanno aggravando. È urgente adottare misure strutturali, come l’istituzione di una ZTL per tutelare chi vive e lavora in centro, e migliorare l’informazione e la gestione dei parcheggi con tecnologie digitali. Non possiamo più aspettare e permettere che i turisti arrivino nel cuore storico della città con i propri mezzi.”

Lo dichiara Luca Bressan.

L’interrogazione chiede inoltre al Comune di chiarire se siano in corso progetti per migliorare concretamente la gestione della sosta in città. In particolare, si sollecita l’installazione di pannelli elettronici che indichino in tempo reale la disponibilità dei parcheggi, la promozione dei parcheggi di cintura attraverso tariffe agevolate e l’attivazione di navette o un potenziamento del trasporto pubblico. Viene inoltre proposta l’adozione di un sistema digitale integrato che consenta una gestione più intelligente della sosta, facilitando la prenotazione e la localizzazione dei posti disponibili, così da ridurre il tempo trascorso alla ricerca di parcheggio.

Trieste soffre già di una significativa carenza di parcheggi e una gestione più efficiente è indispensabile. I turisti, che visitano la città per svago, hanno tempo e modo di muoversi in modo più sostenibile lasciando l’auto nei parcheggi di cintura, che devono essere ben segnalati e valorizzati dall’amministrazione. Quando viaggiamo all’estero infatti, è prassi non poter raggiungere il centro storico in auto. Anche Trieste deve governare i flussi turistici, per tutelare la vivibilità urbana e migliorare la qualità dell’aria.”

Conclude il capogruppo PD Luca Bressan.

PD Trieste, IV Circolo: Luca Bressan è il nuovo segretario

PD Trieste, IV Circolo: Luca Bressan è il nuovo segretario

Durante l’assemblea del IV Circolo del Partito Democratico di Trieste, tenutasi ieri sera e presieduta dalla Segretaria provinciale Maria Luisa Paglia, è stato eletto il nuovo segretario del Circolo: Luca Bressan, attuale capogruppo del PD nella IV Circoscrizione.

All’incontro ha partecipato anche la coordinatrice dei Circoli PD triestini, Rossana Zagaria.

Nel corso dell’assemblea, la Segretaria Paglia ha espresso un sentito ringraziamento a Federico Buttò, segretario uscente, per l’impegno e il lavoro svolto in questi anni, sottolineando il gesto di responsabilità e attenzione verso la comunità politica dimostrato con le sue dimissioni per motivi personali.

Il dibattito tra gli iscritti è stato vivace e partecipato, segno di una comunità politica attenta e motivata. Sono stati affrontati molti temi, tra cui il degrado del verde pubblico, il mancato governo dei flussi turistici, il peggioramento della situazione sul fronte sicurezza e altri ancora.

Il neo eletto Luca Bressan ha espresso la volontà di rafforzare le relazioni all’interno del Circolo, promuovendo una maggiore sinergia con i forum tematici del Partito e con gli amministratori locali del PD, a partire dal gruppo consiliare in IV Circoscrizione, con l’obiettivo di rendere sempre più efficace il radicamento del Partito sul territorio.

Il mio impegno sarà quello di costruire un Circolo sempre più aperto, dinamico e connesso alle esigenze del quartiere e della città. Uno spazio di riflessione e di proposta politica sui cambiamenti che sta vivendo la città, con le sue opportunità e criticità. Emblematica, da questo punto di vista, è la crescita dei flussi turistici: di per sé un fatto positivo, ma il mancato governo dei flussi sta snaturando il tessuto commerciale cittadino, creando tensioni con i residenti e aggravando i problemi di traffico e parcheggio in centro città.”

Lo ha dichiarato Bressan.

Il Partito Democratico di Trieste augura buon lavoro al nuovo segretario e rinnova il proprio impegno per una politica vicina ai cittadini, fondata sui valori della democrazia, della solidarietà e della giustizia sociale.

 

A seguire il documento programmatico di Luca Bressan 

 

 

 

Aree archeologiche di Trieste, PD chiede aggiornamenti urgenti e interventi concreti

Aree archeologiche di Trieste, PD chiede aggiornamenti urgenti e interventi concreti

Il Consiglio della IV Circoscrizione del Comune di Trieste ha approvato nella seduta del 27 maggio una mozione che chiede aggiornamenti urgenti e interventi concreti su tre importanti aree archeologiche della città: il cantiere di via di Crosada, il Teatro Romano e il complesso di San Giusto.

Presentata dal consigliere Luca Bressan, capogruppo PD, insieme a Marina Coricciati, Andrea Abrami e Alberto Fileti, la mozione sollecita l’Amministrazione comunale a fare chiarezza sui tempi di conclusione degli scavi ancora aperti e a intervenire per garantire pulizia, decoro e accessibilità ai luoghi di interesse storico.

Trieste ha una straordinaria vocazione culturale e turistica ma per valorizzarla davvero serve un impegno costante nella manutenzione e promozione del nostro patrimonio. Il degrado in cui versano alcune aree archeologiche, come San Giusto, o la prolungata chiusura del Teatro Romano, sono segnali preoccupanti. È fondamentale garantire ai residenti e ai visitatori una fruizione dignitosa e continua dei luoghi simbolo della nostra storia. Penso anche a via di Crosada, dove un cantiere aperto da oltre un anno ha avuto un impatto significativo sulla vita quotidiana e sull’economia delle attività che vi insistono.»

Lo dichiara Luca Bressan.

Il documento approvato sottolinea come l’offerta culturale possa incidere positivamente anche sulla qualità del turismo, in un contesto in cui – sebbene i flussi siano in aumento – la spesa media per turista resta piuttosto contenuta. Migliorare l’accessibilità e la narrazione dei siti archeologici può attrarre un turismo più attento, curioso e rispettoso della città.

Nel dettaglio, la mozione chiede aggiornamenti sui lavori in via di Crosada, dove un cantiere archeologico aperto il 22 ottobre 2023 ha interrotto il collegamento pedonale tra via dei Capitelli e via del Teatro Romano, causando disagi quotidiani e un calo di passaggio per le attività commerciali della zona.

Si richiedono inoltre informazioni puntuali sullo stato del Teatro Romano, chiuso dal 2022 per un articolato intervento finanziato dal Ministero della Cultura: il progetto prevedeva passerelle, nuove balaustre, abbattimento delle barriere architettoniche e la realizzazione di un piccolo edificio per eventi culturali, ma i tempi di completamento non sono mai stati aggiornati pubblicamente.

Infine, si sollecita un piano di intervento per l’area archeologica di San Giusto, oggetto negli ultimi anni di scavi e ricerche, ma ancora in parte trascurata: numerose segnalazioni da parte di cittadini e stampa locale denunciano la presenza di rifiuti, la scarsa manutenzione del verde e la mancanza di strumenti adeguati per la valorizzazione del sito.

Il testo della mozione

Giardino San Michele: in miglioramento, ma ancora in sospeso il destino della casetta

Giardino San Michele: in miglioramento, ma ancora in sospeso il destino della casetta

A praticamente un anno dagli interventi straordinari, il Giardino di via San Michele mostra alcuni segnali di miglioramento: è stata avviata una manutenzione ordinaria programmata, sono riprese le ispezioni periodiche e, nel maggio 2024, è stato installato un nuovo gioco per bambini.

Tuttavia, resta del tutto irrisolto il nodo principale: il futuro della casetta collocata sul lato destro del giardino (entrando da via San Michele), chiusa ormai da fine 2023 e un tempo gestita dall’associazione AnDanDes, che per oltre vent’anni ha contribuito a rendere il giardino un luogo più vissuto, presidiato e accogliente — specialmente per i più giovani, vista la prossimità all’area gioco.

Il Comune conferma che la concessione ad AnDanDes non è stata rinnovata e che il giardino è stato inserito nel calendario degli sfalci e delle potature. Il Servizio Verde Pubblico ha rimandato per competenza la questione relativa alla concessione della casetta al Servizio Immobiliare, senza che sia arrivata alcuna risposta da quest’ultimo, così che ad oggi è impossibile sapere se vi siano in corso valutazioni per riassegnare l’immobile — eventualmente anche alla stessa associazione — né se siano previsti interventi manutentivi per un suo riutilizzo.

La ripresa della manutenzione ordinaria è un segnale positivo ma è insufficiente. Non possiamo accettare che il futuro della casetta resti avvolto nel silenzio. È un patrimonio e un luogo simbolo per il giardino. Tenerla chiusa a tempo indeterminato, senza una prospettiva, rischia di vanificare gli sforzi fatti per migliorare il giardino. Chiediamo al Comune di chiarire subito se si intende riassegnare la casetta, e se siano previsti eventuali interventi di ammodernamento necessari alla sua riapertura. Se così non fosse, sarebbe ancor meno comprensibile mantenerla inutilizzata”.

Lo dichiara Luca Bressan, capogruppo PD in IV Circoscrizione

Dal Comune risulta inoltre che la fontana decorativa superiore è priva d’acqua da diversi anni per problemi di infiltrazioni. “Chiediamo che l’amministrazione chiarisca se vi siano progetti per il suo recupero, in modo da restituire al giardino tutte le sue funzioni originarie e valorizzarne il potenziale come spazio pubblico di qualità,” afferma lo stesso Luca Bressan.

 

 

 

Villa Bazzoni: l’Amministrazione conferma il degrado e rinuncia a nuovi interventi

Villa Bazzoni: l’Amministrazione conferma il degrado e rinuncia a nuovi interventi

Bressan (PD):“Inaccettabile l’abbandono di un parco storico costato mezzo milione di euro”

L’Amministrazione comunale ha risposto in tempi rapidi, ma con contenuti tutt’altro che rassicuranti, all’interrogazione presentata lo scorso 18 aprile dal capogruppo del Partito Democratico in IV Circoscrizione, Luca Bressan, firmata anche dai consiglieri Marina Coricciati, Andrea Abrami e Alberto Fileti, in merito allo stato di conservazione e manutenzione del Parco di Villa Bazzoni, sito in via dei Navali 9.

Dalla risposta emerge un quadro sconfortante, che conferma le segnalazioni avanzate dai consiglieri: aiuole incolte, roseto pressoché scomparso, area superiore del parco abbandonata al degrado e statua centrale della cosiddetta “Lupa romana” ancora danneggiata.

Il Comune ammette che «ci sarebbe la necessità di un intervento a ripristino con opere strutturali», ma dichiara che tali opere non sono né pianificate né finanziate, citando tra le cause il deterioramento del muro di confine a seguito di lavori edilizi in aree adiacenti. L’Amministrazione segnala inoltre che l’assenza di un impianto di irrigazione permanente, dovuta sia all’inaccessibilità ai mezzi sia alla presenza di alberature storiche con apparati radicali superficiali, rende particolarmente complesso ogni tentativo di recupero delle aree verdi. Una situazione che sottolinea la mancanza di una progettazione adeguata fin dall’origine del recupero.

Alcuni tentativi di ripristino del roseto sarebbero falliti, secondo la versione fornita, a causa della presenza di cani lasciati liberi nell’area. Una giustificazione che appare debole, se si considera che già nel 2022, su sollecitazione degli utilizzatori e con oltre 200 firme raccolte, la Circoscrizione aveva approvato una mozione per la creazione di un’area di sgambamento cani in una zona perimetrale del parco, rimasta senza risposta da parte dell’Amministrazione.

Facile dare la colpa ai cani e ai loro proprietari però qui si parla di un Comune che da un lato dovrebbe curare maggiormente il verde pubblico e dall’altro soddisfare la richiesta di più di 200 sottoscrittori della raccolta firme, che chiedono un’area cani proprio in quel giardino. Sarebbe un modo per permettere agli amici a quattro zampe di sgambare in sicurezza e al tempo stesso contribuire al mantenimento del patrimonio arboreo cittadino.”

Lo afferma la consigliera Marina Coricciati, proponente della mozione –

Quanto alla parte centrale del parco, l’Amministrazione afferma che è stata parzialmente mantenuta grazie alla delimitazione con catenelle e agli interventi ordinari di manutenzione. Nulla si muove, invece, sul fronte del restauro della statua della Lupa, nonostante nel 2018, all’atto della riapertura del parco, il Sindaco avesse dichiarato concluso con successo un progetto di recupero del verde e delle sculture “per quanto possibile”.

L’unico intervento in corso riguarda la disinfestazione dalle zanzare, per cui – si legge nella risposta – già dallo scorso anno è in uso un prodotto antilarvale applicato in diversi punti del parco.

Luca Bressan, capogruppo PD in IV Circoscrizione, ha così commentato:

È grave che, a sette anni dalla riapertura e dopo un investimento da mezzo milione di euro, il Comune abbandoni progressivamente il Parco di Villa Bazzoni. Parliamo di un bene monumentale riconosciuto dal Ministero della Cultura, di un patrimonio storico, culturale e ambientale nel cuore della città. L’assenza di pianificazione e l’abbandono della manutenzione straordinaria sono inaccettabili. La tutela delle opere scultoree presenti, a partire dal restauro della statua della “Lupa” danneggiata probabilmente da un atto vandalico, così come il ripristino del roseto, la cura continuativa del verde pubblico e la messa in sicurezza del muro perimetrale, devono essere priorità.”

Continua Bressan:

Se poi l’Amministrazione ritiene, in modo piuttosto fantasioso, che i tentativi di ripristino del roseto siano falliti a causa della presenza di cani lasciati liberi, allora dovrebbe almeno rispondere alla mozione approvata dalla Circoscrizione nel 2022, che chiedeva di valutare l’istituzione di un’area cani in una porzione perimetrale del giardino.”

Il gruppo del Partito Democratico in IV Circoscrizione continuerà a monitorare la situazione, affiancando i cittadini che chiedono spazi verdi pubblici decorosi, sicuri e curati, all’altezza delle promesse fatte e degli impegni assunti dal Comune.

 

 

 

Area giochi Villa Bazzoni: i consiglieri PD presenti si astengono

Area giochi Villa Bazzoni: i consiglieri PD presenti si astengono

Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio della IV Circoscrizione, i consiglieri del Partito Democratico presenti in aula si sono astenuti sulla mozione relativa all’installazione di giochi per bambini nel giardino di Villa Bazzoni.

Una proposta analoga era già stata presentata e approvata nel settembre 2022. Il testo comprendeva non solo l’introduzione, in prospettiva, di giochi e panchine, ma anche la richiesta – supportata da oltre 200 firme – di realizzare un’area di area di sgambatura per cani in una zona perimetrale del parco.

È importante dare seguito alla richiesta per un’area di libero movimento per gli amici a quattro zampe, per consentire ai cani di muoversi in libertà e sicurezza, senza arrecare disturbo ai frequentatori del giardino, favorendone al contempo la cura e il rispetto.”

Lo sottolinea la consigliera Marina Coricciati prima firmataria della mozione del 2022

Nel caso in cui la realizzazione dell’area cani all’interno di Villa Bazzoni non fosse praticabile, i consiglieri ritengono che l’Amministrazione debba comunque individuare soluzioni alternative adeguate, in risposta alle istanze dei cittadini firmatari.

Nel rispetto della continuità istituzionale, sarebbe stato inoltre opportuno richiamare esplicitamente il testo approvato nel 2022 – come richiesto con un emendamento del capogruppo PD non accolto – così da mettere anche l’attuale assessore al Verde Pubblico, Michele Babuder (in carica dal 2023), nelle condizioni di conoscerne i contenuti e valutare l’attuale proposta in relazione a quella precedente.

Villa Bazzoni è un parco di valore monumentale, di dimensioni contenute e con una conformazione in pendenza. Tali caratteristiche, insieme alla presenza di vincoli paesaggistici e storici, rendono necessari approfondimenti specifici e valutazioni tecniche puntuali prima di introdurre nuove strutture o funzioni.

Parallelamente, il capogruppo PD Luca Bressan ha recentemente presentato un’interrogazione firmata anche dai consiglieri Coricciati, Abrami e Fileti per sollecitare interventi urgenti di manutenzione nel parco di via dei Navali. La situazione attuale – tra aiuole incolte, roseti scomparsi, statue danneggiate e presenza di insetti molesti – risulta ben distante da quella che sarebbe dovuta essere un’eccellenza cittadina, soprattutto alla luce dell’investimento di mezzo milione di euro effettuato nel 2018.

La riapertura del parco di Villa Bazzoni avrebbe dovuto rappresentare un segnale forte di valorizzazione del patrimonio storico e ambientale della città. Oggi, invece, riceviamo continue segnalazioni di incuria e degrado: roseti scomparsi, sculture danneggiate, sentieri impraticabili, ristagni d’acqua e infestazioni di zanzare. È doveroso che l’Amministrazione intervenga con urgenza per restituire decoro e funzionalità a un luogo che dovrebbe essere motivo di orgoglio per la comunità, e non simbolo di abbandono.”

Lo dichiara Luca Bressan.

Parco di Villa Bazzoni, interrogazione sul degrado. Bressan: “Riqualificato con fondi pubblici, ora rischia l’abbandono”

Parco di Villa Bazzoni, interrogazione sul degrado. Bressan: “Riqualificato con fondi pubblici, ora rischia l’abbandono”

È stata depositata in IV Circoscrizione un’interrogazione a firma del capogruppo del Partito Democratico Luca Bressan, riguardante lo stato di conservazione del Parco di Villa Bazzoni, sito in via dei Navali 9. Dopo il restauro del 2018, costato circa 500.000 euro, l’area verde – un tempo giardino privato, oggi spazio pubblico – versa in condizioni critiche che ne compromettono il valore storico e la fruibilità da parte dei cittadini.

La riapertura del parco di Villa Bazzoni doveva rappresentare un segnale importante di valorizzazione del patrimonio storico e ambientale della città, Oggi, invece, riceviamo continue segnalazioni di incuria e abbandono: aiuole e roseto in degrado, sculture danneggiate, sentieri inaccessibili, e addirittura problemi di ristagni d’acqua e presenza di zanzare”,

Lo dichiara Luca Bressan, capogruppo PD in IV Circoscrizione e primo firmatario dell’interrogazione.

È doveroso da parte dell’Amministrazione intervenire tempestivamente per restituire decoro e funzionalità a un parco che dovrebbe essere un orgoglio per la comunità e non un simbolo di trascuratezza.

L’atto chiede in particolare se il Comune sia a conoscenza della situazione attuale e se intenda attuare interventi di ripristino delle aiuole, del roseto, della statua centrale raffigurante la Lupa, e delle aree superiori del parco, oltre a verificare il corretto funzionamento delle caditoie e la possibilità di procedere con interventi di disinfestazione nel periodo estivo.

Oltre a Luca Bressan, l’interrogazione è stata sottoscritta anche da Marina Coricciati, Andrea Abrami e Alberto Fileti.

Manufatto del Giardino di via San Michele, Bressan (PD): il Comune ne chiarisca il futuro

Manufatto del Giardino di via San Michele, Bressan (PD): il Comune ne chiarisca il futuro

A quasi un anno dall’avvio degli interventi straordinari, il Giardino di via San Michele mostra segni di miglioramento, ma resta irrisolta una questione fondamentale: il destino del manufatto storico, cuore pulsante di quell’area per decenni.”

Con queste parole Luca Bressan, capogruppo del Partito Democratico in IV Circoscrizione, commenta il deposito di una nuova interrogazione, sottoscritta anche dai consiglieri Marina Coricciati, Andrea Abrami e Alberto Fileti (PD), che torna a puntare l’attenzione sulla gestione e manutenzione del Giardino di via San Michele, con particolare riferimento all’edificio un tempo affidato all’associazione AnDanDes.

Nel 2023 avevamo chiesto alla giunta un intervento urgente per contrastare il degrado. Dopo mesi di silenzi, qualcosa si è mosso: sono stati avviati lavori di manutenzione straordinaria e installato un nuovo gioco per bambini. Ma resta ancora senza risposta un nodo centrale: che futuro avrà il manufatto all’interno del giardino?

Secondo quanto emerso in audizione pubblica l’8 aprile, la struttura non è di competenza dell’assessorato al verde, ma del patrimonio immobiliare comunale. Questa distinzione burocratica non può giustificare ulteriori ritardi. Vogliamo sapere se il Comune intende rinnovare l’affidamento ad AnDanDes, se ci sono altri soggetti interessati, e soprattutto se sono previsti lavori di messa in sicurezza e adeguamento.

Bressan ribadisce inoltre l’importanza di una gestione continua e strutturata del verde pubblico.

Chiediamo un calendario chiaro per lo sfalcio del prato, la potatura delle siepi, la manutenzione dei terrazzamenti e della fontana. La qualità della vita si misura anche nella cura degli spazi comuni.”

La IV Circoscrizione è disponibile a definire insieme all’amministrazione un piano di interventi periodici da monitorare. Il Giardino di Via San Michele è una risorsa preziosa per il rione e per tutta la città: merita risposte concrete, non promesse a metà.