Ho trasmesso al ministro Schillaci le evidenze emerse pubblicamente dagli accertamenti della Procura della Repubblica di Trieste sulle liste di attesa per gli esami specialistici del sistema sanitario triestino. Al ministro ho chiesto quali azioni di monitoraggio siano state eventualmente intraprese e se non sia necessario procedere a indagini ispettive intese ad accertare le modalità di gestione delle liste d’attesa in questo e in eventuali altri casi. La strada della giustizia ha sue autonome peculiarità di metodo e di merito che vanno rispettate, ma spetta alla politica agire con i suoi strumenti sulla base degli elementi che vengono portati alla nostra attenzione”.
La senatrice Tatjana Rojc (Pd) rende nota l’interrogazione al ministro della Salute Orazio Schillachi sulla gestione dei tempi di attesa per ottenere una visita specialistica nell’ambito del sistema sanitario triestino e in Friuli Venezia Giulia. L’atto di sindacato ispettivo è stato sottoscritto da altri quattordici senatori del gruppo Pd a Palazzo Madama.
“Al ministro della Salute – riferisce Rojc – ho chiesto se sia a conoscenza di tale situazione che coinvolge non solo l’Azienda ospedaliera giuliana isontina, ma riguarda anche molte altre aziende sanitarie del nostro Paese. Vorremmo anche capire se la dilatazione abnorme dei tempi degli esami diagnostici sia riconducibile a carenze specifiche di Asugi o se coinvolga la gestione del sistema sanitario regionale del FVG”.
Considerando che il decreto-legge “Liste d’attesa” è all’esame del Senato, Rojc auspica che “il Governo vorrà accogliere le iniziative correttive del PD che abbiamo proposto, a cominciare da quanto previsto nel disegno di legge sulla sanità proposto da Elly Schlein”.
“Pd si attiverà in Comune e in Regione”
“Il Forum salute e l’intera Segreteria del Pd Trieste condividono le preoccupazioni espresse dalle organizzazioni sindacali sulla manovra del personale 2024 in Asugi, sottolineando che è inaccettabile prevedere una programmazione di soli 6 infermieri da assegnare all’area triestina. Su questa grave criticità il Pd presenterà una mozione in Consiglio comunale e in Regione.
Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste Maria Luisa Paglia, in merito alla disposizione con cui il direttore generale ASUGI Antonio Poggiana chiede di procedere all’assunzione di soli 6 (sei) infermieri all’Area Giuliana dell’Azienda.
Paglia evidenzia che “per accorgersi che tale programmazione non sta in piedi basta fare un giro nei reparti ospedalieri e nei dipartimenti territoriali dell’area giuliana. Siamo vicini agli operatori che continuano a sopperire a queste gravi carenze attraverso la loro professionalità e disponibilità, ma questa non può essere l’unica strada”.
“Si attiveranno i nostri consiglieri comunali e regionali – aggiunge la segretaria dem – per sollecitare ancora il sindaco Dipiazza, che finora è sempre fuggito dalla sua responsabilità in campo sanitario, e l’assessore Riccardi, che è l’architetto politico di questo disastro perpetrato attraverso la Direzione che ha attuato questa programmazione”.
«La pandemia ha evidenziato la necessità di potenziare la medicina generale e quella territoriale puntando alla risoluzione di scelte irrisolte a cui si deve rispondere con provvedimenti efficaci e quanto mai urgenti». Lo afferma il consigliere regionale del Pd Roberto Cosolini, che ha presentato recentemente un’interrogazione rivolta al vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, con la quale chiede di intervenire sul tema della carenza dei medici di medicina generale.
Parallelamente a questo intervento, c’è stato anche quello della consigliera comunale triestina del Pd, Valentina Repini, che chiedeva direttamente al sindaco di farsi interprete attivo del tema.
I due esponenti dem, inoltre, sottolineano che «la svolta che rivendichiamo per rafforzare la medicina generale e quella territoriale, è dettata anche da fenomeni strutturali che l’attraversano, come la carenza dei medici di famiglia e i numerosi pensionamenti attesi nei prossimi mesi e anni, di conseguenza la sanità regionale potrebbe rischiare il tracollo non solo a causa dell’emergenza coronavirus, ma anche per il perdurare di un certo lassismo nell’ambito delle scelte amministrative. La qualità dell’assistenza dev’essere tutelata e l’estensione del massimale da 1.500 a 1.700 pazienti per ogni medico di famiglia non è la soluzione, sembra invece un rincorrere modelli sanitari che in periodo di pandemia hanno dimostrato di non reggere come il sistema lombardo, dove l’aumento dei pazienti per ogni medico di medicina generale è di 300 unità».
Per Cosolini, «in FVG occorre impegnarsi per delineare, davvero, un sistema sanitario organizzato e fondato su due direttrici: ospedale e territorio. Il medico di medicina generale deve ritornare ad essere il fulcro del rapporto tra il servizio sanitario e il paziente. La Regione si impegni con una pubblicazione straordinaria, dove i medici di famiglia mancano da tempo e dove la situazione è aggravata dalle rinunce dei medici che hanno vinto il concorso, come previsto dall’accordo collettivo nazionale per coprire da subito perlomeno quei posti. Inoltre la Regione acceleri sull’iter burocratico amministrativo per le assunzioni dei nuovi medici di famiglia previste per il 2021».
«Mentre i Comuni si facciano parte attiva, fornendo dei supporti per sopperire alla carenza di medici di base. Mettere a disposizione ambulatori gratuitamente potrebbe essere d’aiuto ai medici, affinché rimangano sul nostro territorio» conclude Repini.
L’approvazione del disegno di legge Roberti sugli enti locali e l’avvio dell’esame sul disegno di legge di riforma della Sanità: sono questi gli eventi più significativi delle ultime settimane di attività del Consiglio Regionale. Si tratta di temi rilevanti, i cui sviluppi avranno impatto diretto sulla vita di tutti noi cittadini. Per questo ritengo sia importante incontrarci, per illustrarvi i provvedimenti, rispondere alle vostre domande, e raccogliere le vostre opinioni sulle proposte ancora aperte, in fase di discussione, come la riforma sanitaria. Siete invitati a due iniziative, organizzate questa settimana.
- Mercoledì 27 novembre, alle ore 18.00 presso la Sala Tessitori, di Piazza Oberdan 5, a Trieste esporrò, a tutti coloro interessati, un mio personale report delle attività del Consiglio Regionale degli ultimi mesi. Spessissimo mi rendo conto che non a tutti è chiara l’attività del Consiglio Regionale, cerchiamo di accorciare le distanze.
- Giovedì 28 novembre, alle 17.30 presso la Sala Tessitori, di Piazza Oberdan 5, a Trieste, assieme a Furio Honsell, Consigliere del Gruppo misto Open – Sinistra Fvg, dialogherò con operatori e cittadini interessati su contenuti e criticità del ddl Riccardi, la riforma della Sanità che andrà in aula per approvazione i primi di dicembre.
L’approvazione del disegno di legge Roberti sugli enti locali e l’avvio dell’esame sul disegno di legge di riforma della Sanità: sono questi gli eventi più significativi delle ultime settimane di attività del Consiglio Regionale. Si tratta di temi rilevanti, i cui sviluppi avranno impatto diretto sulla vita di tutti noi cittadini. Per questo ritengo sia importante incontrarci, per illustrarvi i provvedimenti, rispondere alle vostre domande, e raccogliere le vostre opinioni sulle proposte ancora aperte, in fase di discussione, come la riforma sanitaria.
In questo secondo appuntamento, assieme a Furio Honsell, Consigliere del Gruppo misto Open – Sinistra Fvg, dialogherò con operatori e cittadini interessati su contenuti e criticità del ddl Riccardi, la riforma della Sanità che andrà in aula per approvazione i primi di dicembre.