Accoglienza migranti a Trieste, presentato esposto per violazione diritti

Accoglienza migranti a Trieste, presentato esposto per violazione diritti

Durante l’incontro organizzato da AMeC dal titolo “Attendendo un sussulto di dignità”, che si è tenuto il 23 novembre, abbiamo appreso con grande attenzione dell’azione intrapresa dall’Associazione Avvocato di Strada odv, nella persona del suo presidente Antonio Mumolo. L’associazione ha presentato un esposto presso la Procura della Repubblica per accertare eventuali violazioni di legge e reati relativi alla mancata accoglienza dei richiedenti asilo a Trieste, con particolare attenzione ai minori.

Come Partito Democratico di Trieste riteniamo che la tutela dei diritti umani e il rispetto delle leggi debbano essere al centro dell’azione di ogni amministrazione. Siamo e continueremo a essere vigili su questa vicenda, come abbiamo fatto finora, affinché la gestione dell’accoglienza avvenga nel pieno rispetto della legalità e della dignità delle persone.

Lo afferma Maria Luisa Paglia, segretaria del Pd Trieste.

Vogliamo ricordare a chi ci governa che è pagato dai cittadini per risolvere i problemi, non per crearli. La strumentalizzazione delle situazioni di vulnerabilità per ottenere consenso politico è un atto di irresponsabilità gravissima, che calpesta i principi di solidarietà e dignità umana sanciti dalla nostra Costituzione e dalla coscienza collettiva della nostra comunità.

Siamo grati ad associazioni come Avvocato di Strada odv, che con coraggio e determinazione lavorano per difendere i diritti dei più fragili, richiamandoci tutti a un dovere di umanità.”.

Sgombero di Porto Vecchio: Paglia (Pd), gestione o propaganda?

Sgombero di Porto Vecchio: Paglia (Pd), gestione o propaganda?

Con lo sgombero di Porto Vecchio dai migranti che vi avevano trovato rifugio, sembra volersi inscenare uno “show mediatico”, piuttosto che affrontare in modo strutturale e umano una questione tanto complessa quanto urgente.

Ci chiediamo: è davvero diverso lo sgombero di Porto Vecchio da quello di un alloggio, di un albergo, o di un’abitazione abusivamente occupata? O si tratta solo di un’operazione una tantum, volta più a suscitare clamore che a trovare soluzioni concrete?”

Queste le domande che si pone Maria Luisa Paglia, segretaria del Pd di Trieste.

Questo intervento, infatti, rivela inefficienza e incapacità di pianificazione. I trasferimenti annunciati con grande enfasi e senza alcun confronto con le associazioni che quotidianamente si occupano delle persone senza dimora si limiteranno a spostare il problema altrove, senza alcuna risposta di lungo periodo.

Da stanotte altri arriveranno, riempiendo di nuovo quegli stessi spazi o trovandone di nuovi in città. A meno che l’Amministrazione non intenda presidiare ogni angolo dove uomini, donne e bambini possano cercare riparo e la questione si ripresenterà, lasciando tutti nel medesimo stato di abbandono.

È questo il futuro che vogliamo? Una città che risponde ai bisogni umani con clamore mediatico, senza mai cercare soluzioni integrate? 

Chiediamo invece di pensare davvero a queste persone e alla sicurezza di tutti i cittadini, lavorando per offrire percorsi regolari e sostenibili di accoglienza; prevenire fenomeni come il taglieggiamento e i ricatti, che emergono in un contesto di abbandono totale; collaborare con chi opera ogni giorno sul campo per garantire risposte umane e dignitose.


Trieste ha bisogno di visione, non di propaganda. La sicurezza di tutti passa attraverso l’inclusione, il dialogo e la capacità di pianificare.”

Presentazione del libro «ItaliApartheid», incontro con l’autore Leonardo Palmisano

Presentazione del libro «ItaliApartheid», incontro con l’autore Leonardo Palmisano

12 Settembre ore 18:00 20:00

L’evento è un’opportunità unica per riflettere su un tema cruciale come il razzismo in Italia.

Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ha espresso l’auspicio che, dopo aver letto «ItaliApartheid», lettrici e lettori non solo provino indignazione, ma sentano anche l’urgenza di agire.

È con questo spirito che il PD di Trieste ha deciso di organizzare questa presentazione, invitando l’autore a condividere con le ragioni che lo hanno spinto a raccogliere le toccanti testimonianze riportate nel libro.

«ItaliApartheid» offre anche uno sguardo diretto sulla drammatica realtà dei migranti privi di permesso di soggiorno, spesso intrappolati in Italia a causa delle rigide disposizioni della legge Bossi-Fini.

Presenta e modera:

  • Maria Luisa Paglia, segretaria PD Trieste

Interventi:

  • Leonardo Palmisano, scrittore, sociologo, docente universitario, autore di «ItaliApartheid»
  • Jean Jules Tchakounte Nzoumeni, insegnante e già ricercatore che interverrà sul tema: diversità, inclusione, pari opportunità
  • Amnesty International Italia, un referente del FVG
via Cesare Battisti 18
Trieste, Trieste 34125 Italia
+ Google Maps

+39 040 366 833

Visualizza il sito dell'Organizzatore

Mercato del lavoro: le sfide del domani

Mercato del lavoro: le sfide del domani

17 Giugno ore 17:45 20:00

Tavola rotonda promossa dal Forum Lavoro e Sviluppo Economico del PD in collaborazione con il Circolo della Stampa di Trieste.

Intervengono: Maria Luisa Paglia, Pier Luigi Sabatti, Roberto Zingirian, Alessandro Russo, Paola Stuparich, Michelangelo Agrusti. Francesco Russo.

Presente banchetto per la raccolta firme per la proposta di legge popolare  sul salario minimo.

+39 040 366 833

Visualizza il sito dell'Organizzatore

via Cesare Battisti 18
Trieste, Trieste 34125 Italia
+ Google Maps
Migranti: Rojc, serve presidio polizia in comune San Dorligo (Trieste)

Migranti: Rojc, serve presidio polizia in comune San Dorligo (Trieste)

Un’attenzione e una vigilanza particolare siano attribuite al tratto di confine italo-sloveno che delimita il Comune di San Dorligo della Valle/Dolina, in questi mesi particolarmente esposto all’attraversamento di flussi migratori via terra.

Lo chiede la senatrice Tatjana Rojc (Pd) in un’interrogazione al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, facendo seguito alle segnalazioni giunte dal Comune di San Dorligo della Valle/Dolina, situato sul Carso triestino e interessato dal fenomeno dei flussi migratori provenienti dalla rotta balcanica.

In attesa di vedere sul territorio le pattuglie miste italo-slovene rinforzate nei ranghi e destinate a presidiare il confine, come previsto da accordi bilaterali”, la senatrice chiede al Ministro dell’Interno “se, acquisite tutte le informazioni utili dal Prefetto e dal Questore di Trieste, non ritenga necessario potenziare il presidio di Polizia sul territorio del Comune di San Dorligo/Dolina, dislocando un adeguato numero di personale delle Forze dell’ordine per intensificare i controlli.

I cittadini del Comune di San Dorligo/Dolina hanno sempre tenuto un atteggiamento estremamente civile e composto a fronte di questi eventi ma – aggiunge Rojc – anche per questo meritano considerazione, rassicurazione e tutela.

Migranti: Serracchiani “Soddisfazione per attenzione Viminale verso Fvg”

Migranti: Serracchiani “Soddisfazione per attenzione Viminale verso Fvg”

Esprimiamo soddisfazione per l’attenzione dimostrata concretamente dal Viminale verso il Friuli Venezia Giulia, che ha ascoltato le esigenze di un territorio esposto più di altri ai transiti via terra. Il raddoppio dei pattugliamenti è una decisione significativa che risponde alle richieste di implementazione fatte pervenire al ministro Lamorgese e al viceministro Mauri, e che auspichiamo siano il primo passo verso un rafforzamento del dispositivo di sicurezza in Friuli Venezia Giulia, trascurato dal precedente Governo

Lo afferma la deputata dem Debora Serracchiani, commentando l’annuncio che raddoppieranno i pattugliamenti misti tra Polizia italiana e slovena lungo la fascia confinaria delle province di Trieste e Gorizia.

Per la parlamentare:

bisogna riconoscere lungimiranza all’accordo sottoscritto nel 2007 assieme al Governo sloveno dal Governo Prodi con il ministro dell’Interno Amato, che permette oggi una collaborazione rafforzata tra i due Paesi.

 

 

Trieste: Grim, Polidori non fa sicurezza e crea allarme

Trieste: Grim, Polidori non fa sicurezza e crea allarme

Altro che ‘politiche invasionistiche’, Polidori e tutta la Lega a Trieste stanno facendo il doppio gioco: gridano l’allarme sicurezza e non danno risposte alla domanda di sicurezza dei cittadini. Loro, che sono al governo in città, in Regione e a Roma, con il decreto sicurezza hanno fatto di tutto per avere i migranti in mezzo alle strade, e hanno permesso che piazza Libertà diventasse un accampamento. In questo modo si è favorita l’esplosione di tensioni che poi hanno visto accadere un gravissimo fatto di sangue. E questo magari vorrebbero imputarlo al Pd. No! È una precisa scelta non governare migranti e territorio, per poi chiedere misure d’emergenza, i militari in mimetica a pattugliare Trieste. La città che vuole la Lega deve avere paura, a qualunque costo”.

Lo afferma la consigliera comunale del Pd Antonella Grim, a seguito delle prese di posizione del vicesindaco di Trieste con delega alla Sicurezza Paolo Polidori, che aveva parlato delle “politiche invasioniste” della sinistra.

Manifestazione a difesa dei liberi confini  #NoMuri   #BrezZidov  #NoWall

Manifestazione a difesa dei liberi confini #NoMuri #BrezZidov #NoWall

Negli ultimi giorni la nostra Regione è stata al centro della discussione politica nazionale a causa della sciagurata proposta, avanzata con forza dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini e rilanciata anche dal Presidente della Regione Massimiliano Fedriga, di alzare un muro al confine fra l’Italia e la Slovenia, proposta motivata con la necessità di porre un freno ai fenomeni migratori in atto.

L’annuncio dell’arrivo di Salvini a Trieste venerdì 5 luglio ha agito da catalizzatore, determinando nella società civile la volontà di reagire.

Molto ci sarebbe da dire sulla propaganda che in questi mesi è stata fatta sull’immigrazione e sull’inefficacia degli approcci adottati (che vanno dall’andare in conflitto con regole di buonsenso e umanità e con obblighi internazionali al disertare completamente le sedi europee in cui poter adottare politiche di ampio respiro sul tema), ciò che ci preme sottolineare oggi è però una cosa che, se il Ministro dell’Interno non sa, perlomeno il Presidente della Regione dovrebbe sapere. Parlare di chiusura dei confini in una regione come il Friuli Venezia Giulia è un insulto al passato, al presente e al futuro di queste terre.

Il PD di Trieste ha da subito avviato contatti con le forze politiche, sindacali, sociali, al fine di realizzare le più ampie forme di mobilitazione. Proprio con l’intento di contribuire con i propri sforzi alla riuscita di una mobilitazione ampia il PD ha anche reputato di rimodulare l’iniziale proposta di organizzare alcuni presidi con orari fissi presso i principali valichi di confine fra Italia e Slovenia.

Il PD di Trieste ha deciso quindi di aderire alla mobilitazione promossa da CSI/MSS-Consiglio Sindacale Interregionale Nord Est Friuli Venezia Giulia/Slovenia/Medregijski sindikalni svet Severovzhod Furlanija Julijska krajina/Slovenija, di cui si allega la piattaforma.

Il PD di Trieste invita quindi a partecipare all’evento conclusivo della mobilitazione, che si terrà a Rabuiese alle ore 18.00.

Contestualmente il PD di Trieste ha ritenuto di organizzare, nell’ambito dei comuni sforzi volti a garantire la maggiore partecipazione possibile della cittadinanza, una serie di presidii lungo i valichi maggiori e minori nell’area di Trieste.

I presidii si svolgeranno nel corso del pomeriggio di venerdì 5 luglio a partire dalle ore 15:00 , come momento preparatorio all’evento finale di Rabuiese.

L’invito è di partecipare ai presidii, scattando una volta sul confine una foto con un cartello o un foglio di carta con l’hashtag        #NoMuri            #BrezZidov                #NoWalls    pubblicando quindi la foto sui social media.

L’obiettivo è di dimostrare che lungo tutto il nostro territorio alla proposta di erigere nuovi muri, concreti o ipotetici, si risponderà con un forte e deciso NO. Si allega l’elenco dei presidii con i recapiti delle persone di riferimento. Vi invitiamo a partecipare a uno dei presidii, contattando il referente per concordare luogo e orario d’incontro. Vi alleghiamo inoltre un fac-simile di foglio A4 con l’hashtag della manifestazione, invitandovi a stamparlo per la foto.

Trasmettiamo un messaggio chiaro al ministro Salvini e al presidente Fedriga:

#NoMuri            #BrezZidov                #NoWalls

 

—–

V teh dneh je naša dežela v središču vsedržavnega političnega diskurza zaradi drastične izjave notranjega ministra Mattea Salvinija, ki uživa podporo guvernerja Dežele FJK Massimiliana Fedrige, o postavitvi zidu na meji med Italijo in Slovenijo z namenom zaustavitve nezakonitih prehodov meja. Najava prihoda Salvinija v Trst v petek, 5.julija je sprožila v civilni družbi potrebo po reakciji.

Priča smo le politični propagandi in predvsem nesposobnosemu upravljanju migracij (tovrstno ravnanje ni razsodno in nasprotuje načelom človečnosti ter mednarodnim obvezam, v isti sapi pa se beleži odsotnost na evropskih omizji na temo migracijskih politik). Če ni notranji minister seznanjen o naši stvarnosti, bi se moral deželni guverner zavedati, da takšno ravnanje bi namreč pomenilo globoko nerazumevanje zgodovine, vrednot in posebnosti naših krajev.

Tržaška Demokratska stranka se je nemudoma povezala s političnimi, sindikalnimi in socialnimi akterji s ciljem, da se sproži širšo mobilizacijo.V ta namen je DS preoblikovala začetni predlog, da bi  ob določenih urnikih organizirala mirne proteste na glavnih mejnih prehodih med Italijo in Slovenijo. Demokratska stranka v Trstu se je odločila, da podpre mobilizacijo-Medregijskega sindikalnega sveta Severovzhoda Furlanije Julijske krajine/Slovenije/ (MSS). V priponki dostavljamo politični dokument. Demokratska stranka vabi na udeležbo zaključnega dogodka, ki se bo odvijal na mejnem prehodu Škofije, ob 18. uri.

V sklopu skupnih pobud in  z namenom spodbujanja najširše  možne udeležbe, tržaška Demokratska stranka organizira mirne proteste na glavnih in stranskih mejnih prehodih v tržaški pokrajini, ki se bodo odvijali v petek, 5.julija v  popoldanskih urah kot priprava na zaključni dogodek na Škofijah. Udeleženci so vabljeni, da se na mejnem prehodu fotografirajo s tablo ali listom s hashtag-om #NoMuri BrezZidov #NoWalls,in da fotko objavijo na družbenih omrežjih. Cilj pobude je jasno povedati, da smo se na našem ozemlju  rešili pregrad na meji in nočemo, da bi se postavljalo nove. Dostavljamo seznam lokacij s podatki referenčnih oseb. Vabljeni, da se nam pridružite in da se za morebitna vprašanja posvetujete z referenti. V priponki  list A4 s hashtag-om, ki ga natisnete za fotografirajo.

 

Posredujmo jasno in glasno sporočilo ministru Salviniju in guvernerju Fedrigi:

NoMuri BrezZidov NoWalls

 

 

  1. Ermada
  2. Provinciale Prepotto/Praprot-Gorjansko
  3. Lanaro
  4. Provinciale Monrupino/Repentabor-Dutovlje
  5. Fernetti/Fernetiči
  6. Strada Trebiciano/Trebče-Orlek
  7. Gropada
  8. Strada Basovizza/Bazovica-Lipica
  9. Pesek
  10. Bottazzo-Botač/Beka
  11. Caresana/Mačkovlje
  12. Rabuiese/Škofije
  13. Santa Barbara/Korošci
  14. Muggia Vecchia Chiampore/Kolomban
  15. Lazzaretto
  16. Prebeneg/Socerb
Migranti, Shaurli: Fedriga non giochi con la storia del FVG

Migranti, Shaurli: Fedriga non giochi con la storia del FVG

È da incoscienti anche solo lanciare l’idea di un muro tra Italia e Slovenia, e Salvini lo ha fatto parlando chiaramente di ‘barriere fisiche’. Fedriga non si faccia prendere dalla smania di fare sempre il pappagallo del suo ‘capitano’, misuri le parole come deve fare un presidente di Regione, e soprattutto dica altrettanto chiaramente che queste barriere non ci saranno mai. Basta propaganda: questa è una cosa seria, qui ci vivono persone vere che lavorano, si spostano, commerciano, e che spesso hanno sofferto e lottato per non  essere più intrappolati da nessun ostacolo”.
 
Lo afferma il segretario regionale del Pd Fvg Cristiano Shaurli, commentando l’intervista rilasciata dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga al Fatto Quotidiano, in cui conferma a proposito di “un muro o altro”, da erigere sul confine tra Italia e Slovenia in funzione antimigranti. 
 
Fedriga la smetta di alzare il livello della tensione – aggiunge Shaurli – rispetti la storia della Regione che temporaneamente lo ha eletto presidente e si renda conto delle conseguenze delle sue parole. L’Italia e’ già abbastanza isolata senza che lui vada in soccorso del suo capo: a far danni non ha bisogno d’aiuto”. Per l’esponente dem “invece di occuparsi di cose più grandi di lui, Fedriga inizi a fare il presidente, a seguire in prima persona i gravi problemi economici e occupazionali del Friuli Venezia Giulia, la sanità che annaspa. Dopo un anno sarebbe ora”.
Migranti: Shaurli, muro in Fvg è fallimento Salvini e Fedriga

Migranti: Shaurli, muro in Fvg è fallimento Salvini e Fedriga

Siamo di fronte a una pericolosa presa in giro. I flussi migratori non si affrontano rimettendo garitte e filo spinato al confine: serve autorevolezza internazionale per parlare con l’Europa e con i governi dei Balcani, perché la rotta balcanica non si controlla con sparate mediatiche. La nostra Regione ha già patito il soffocamento del confine e ha gioito quando quelle barriere sono cadute. Non saranno certo Salvini e Fedriga a rimetterle per giustificare il loro completo fallimento.

Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, commentando l’ipotesi lanciata dal ministro dell’Interno Salvini sulla costruzione di “barriere fisiche al confine” tra Italia e Slovenia. Il segretario dem ricorda che

Salvini è stato votato anche per la promessa di centinaia di migliaia di rimpatri mai fatti, Fedriga si è vantato per mesi di aver ridotto i migranti, ha tagliato risorse e schierato i forestali sul confine, e ora tutti e due non hanno altro da proporre che tirar su un muro. Hanno fallito”.