Si è svolto questa mattina presso il Bazovski dom di Basovizza l’incontro pubblico dal titolo “Vivere i confini dell’Europa nell’epoca dei nuovi nazionalismi”, promosso dalla componente slovena del Partito Democratico insieme al PD di Trieste.
La giornata è iniziata con una visita dell’onorevole Gianni Cuperlo al Poligono di tiro di Opicina, luogo della memoria profondamente legato alla storia della comunità slovena e destinato ad accogliere il futuro Parco della Pace. Accompagnato da esponenti politici e culturali del territorio, tra cui la senatrice Tatjana Rojc, Cuperlo ha potuto constatare personalmente lo stato di abbandono in cui versa il sito. Lasciando il luogo, ha annunciato, assieme alla senatrice Rojc, l’intenzione di intraprendere un’azione parlamentare affinché il Poligono, riconosciuto non solo dalla comunità slovena ma dalla collettività tutta, riacquisisca la dignità che gli spetta.
Successivamente, nel cortile del Bazovski dom, si è tenuto l’incontro pubblico, che ha visto un partecipato confronto tra Gianni Cuperlo e Jadran Vecchiet, esperto delle dinamiche storiche e politiche delle minoranze e delle aree di confine europee. Il dialogo si è incentrato sulle sfide poste dai nuovi nazionalismi e sulle responsabilità civili e culturali in un’Europa sempre più attraversata da spinte identitarie.
A fronte di questo potere che si arroga il diritto di rivedere le radici della storia, il nostro compito principale è consegnare in eredità lo stesso patrimonio di principi e valori che senza alcun merito ci è stato offerto, richiamando il dovere della politica di difendere la memoria e il senso europeo della convivenza».
Lo ha affermato Cuperlo nel suo apprezzato intervento.
L’incontro è stato aperto dalla senatrice Tatjana Rojc, che ha ribadito l’impegno per la tutela dei diritti delle minoranze e per il rafforzamento di uno spirito europeo inclusivo. Ha portato il suo saluto anche Maria Luisa Paglia, segretaria provinciale del Partito Democratico, mentre i lavori sono stati moderati da Valentina Repini, coordinatrice regionale degli Sloveni nel PD.
L’evento ha visto una partecipazione numerosa e attenta di cittadine e cittadini che credono in un’Europa dei diritti, della memoria condivisa e della solidarietà tra popoli e culture.