Declino della salute mentale a Trieste, il PD: restituire dignità e continuità alle cure

Declino della salute mentale a Trieste, il PD: restituire dignità e continuità alle cure

La scomparsa di Giulia Bonin, giovane di 25 anni seguita dal Centro di Salute Mentale, riporta al centro del dibattito lo stato della salute mentale a Trieste e le responsabilità delle istituzioni.

La vicenda di Giulia e le domande inevase

La tragica scomparsa di Giulia, una giovane di 25 anni seguita dal Centro di Salute Mentale, lascia in tutti noi un dolore profondo e una domanda urgente: come è possibile che, nonostante le richieste di aiuto della madre e l’invocazione di un TSO, non si sia riusciti a prevenire questo epilogo?

Apprendiamo che l’assessore Riccardi ha chiesto al direttore generale di Asugi, Antonio Poggiana, un rapporto sul caso e accertamenti sul Centro di Salute Mentale di via Gambini. È un passo necessario, ma non sufficiente. Perché questa vicenda non è un episodio isolato: è la punta dell’iceberg di una sanità pubblica depauperata da scelte ideologiche, e, nello specifico, il segnale doloroso di un declino nella gestione della salute mentale.

Trieste, da eccellenza a crisi dei servizi

Trieste è stata per decenni un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale. Oggi, invece, il caso di Giulia – come tanti altri meno gravi, ma non per questo meno sofferti – ci ricorda che abbiamo smarrito la capacità di ascoltare, accogliere e prenderci davvero cura delle persone.

Il Forum Salute e Welfare del PD denuncia ormai da anni le sofferenze dei servizi, confermate dalle numerose richieste di aiuto da parte degli operatori. L’apertura 24 ore su 24 del Centro di Salute Mentale via Gambini continua a essere rimandata di mese in mese.

Continuità delle cure e formazione del personale

Nel frattempo, gli anni passano e gli utenti non riescono più a trovare i riferimenti necessari nell’arco delle 24 ore, dovendosi spostare in altri centri e affidarsi a diverse équipe. Da evidenziare che la stabilità del patto terapeutico con l’utente e della stessa équipe sono elementi fondamentali per la cura di ogni patologia cronica, e ancor più nel campo della psichiatria.

Non basta ordinare verifiche e neanche potenziare gli organici se chi dirige non possiede la formazione all’accoglienza, alla presa in carico, al riconoscimento dell’altro e della sua sofferenza, nessun rapporto potrà restituire ciò che manca

Lo dichiara la segretaria provinciale Maria Luisa Paglia.

Un dovere costituzionale: restituire dignità

Non si può curare per telefono, per email o con visite sporadiche. Serve una relazione costante, servizi calibrati sulla persona, conoscenza diretta, formazione sul campo.

Sul dolore di questa famiglia – e di tutte le famiglie che si sentono sole davanti alla sofferenza dei propri cari – la politica deve fermarsi a riflettere. Riflettere non per rimanere immobili, ma per cambiare. Perché la salute è un diritto costituzionale e la salute mentale ne è parte integrante. Restituire dignità, risorse e umanità a questo servizio non è un atto di buona amministrazione: è un dovere verso ogni cittadino.

Conclusione – Un impegno per Trieste

Il PD Trieste continuerà a vigilare, a raccogliere le istanze dei cittadini e a sollecitare soluzioni concrete per garantire servizi di salute mentale degni della storia e del prestigio di Trieste.

Il PD di Trieste in visita ai luoghi della memoria: dal campo di Visco alla Casa dei Fratelli Cervi

Il PD di Trieste in visita ai luoghi della memoria: dal campo di Visco alla Casa dei Fratelli Cervi

Nell’ambito del percorso di formazione politica promosso dal Partito democratico di Trieste e inserito all’interno delle iniziative del Comitato 25 aprile, un gruppo del Partito Democratico ha recentemente visitato due luoghi simbolo della memoria antifascista: il campo di concentramento di Visco e la Casa dei Fratelli Cervi a Gattatico.

Il campo di concentramento di Visco, attivo dal febbraio al settembre 1943, fu uno dei luoghi in cui il regime fascista internò civili jugoslavi, tra cui sloveni, croati e bosniaci, sospettati di simpatie partigiane. La visita ha permesso di riflettere sulle atrocità commesse e sull’importanza di preservare la memoria di questi eventi per le generazioni future.

Successivamente, la delegazione si è recata alla Casa dei Fratelli Cervi, simbolo della Resistenza italiana. I sette fratelli furono fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943 per la loro attività partigiana. La loro casa è oggi un museo che testimonia il loro impegno per la libertà e la democrazia.

Questi momenti di riflessione sull’importanza della memoria storica ci spingono a rilanciare il nostro impegno continuo per la difesa dei valori democratici, anche lottando per la dignità dei luoghi della memoria del nostro territorio.”

Lo afferma Štefan Čok, consigliere dem e responsabile Formazione politica del PD di Trieste.

Il Partito Democratico rinnova il suo impegno a promuovere iniziative che rafforzino la consapevolezza storica e la partecipazione civica.”

Aggiunge la segretaria provinciale Maria Luisa Paglia.

 

 

 

 

Garanzia tempi prestazioni sanitarie: l’impegno PD per informare comincia a dare i suoi frutti

Garanzia tempi prestazioni sanitarie: l’impegno PD per informare comincia a dare i suoi frutti

Dopo quasi tre anni di intenso lavoro messo in campo dal Forum salute e welfare PD Trieste assieme a tutta la Segreteria, leggiamo con soddisfazione che le richieste di accesso al diritto di garanzia per il mancato rispetto dei tempi di attesa nelle prestazioni sanitarie sono cresciute in modo impressionante nel corso dell’ultimo anno.

In particolare, la nostra campagna informativa è iniziata nell’autunno 2022 con la stampa e la distribuzione fuori dagli ospedali, dai Distretti e da alcune farmacie, del volantino “No sulla nostra pelle!” che spiegava operativamente come poter accedere al sistema di garanzia in modo completamente gratuito al fine di far rispettare il mandato costituzionale del diritto fondamentale di salute per tutti.

La strada è stata molto in salita perché nonostante tale diritto fosse normato a livello nazionale e regionale, di fatto ai cittadini non veniva comunicato in modo chiaro come poter accedere.”

Lo afferma la segretaria PD, Maria Luisa Paglia.

Il Forum salute PD Trieste si è messo subito all’opera informando i cittadini con incontri presso i circoli, organizzando due Convegni, utilizzando tutti i canali comunicativi di partito, ma anche facendo un’interrogazione a livello di Consiglio regionale in merito alla mancata pubblicazione sul sito di ASUGI delle modalità di accesso al sistema di garanzia. 

In questo periodo, inoltre, le modalità di accesso al sistema di garanzia tra un’Azienda sanitaria e l’altra sono state – e lo sono ancora – completamente difformi e anche nella stessa Azienda la procedura è stata cambiata almeno tre volte, creando ancora più confusione nei cittadini, che spesso non sapevano di questa possibilità o alla fine rinunciavano attendendo in silenzio.

Crediamo fortemente che uno dei ruoli dei partiti sia anche quello di tutelare le persone più fragili al fine di accedere ai propri diritti, tanto più in tema di salute e sanità. Siamo contenti anche del fatto che, dopo questo nostro inizio solitario, l’argomento sia diventato oggetto di politica attiva delle Organizzazione sindacali, dei Comitati e delle Associazioni di volontariato”.

L’attenzione del PD su questo tema non calerà e non ci fermeremo fino a quando non vedremo esposti dei tabelloni esplicativi nelle sedi dove si fanno le prenotazioni CUP, che indichino in modo chiaro il percorso da seguire per tutti i cittadini.

 

 

Non sia solo un sogno una biblioteca adeguata a una città del ventunesimo secolo

Non sia solo un sogno una biblioteca adeguata a una città del ventunesimo secolo

Un pubblico coinvolto e interessato ha preso parte questa sera all’evento organizzato dal Forum cultura del PD, coordinato da Sabrina Morena, “Ci vediamo in biblioteca?”

L’iniziativa è nata per affrontare il tema della Biblioteca e della sua missione che non sia solo luogo di conservazione della conoscenza, ma anche luogo della condivisione e della socialità. 

“Abbiamo domandato al Comune quale sia il progetto di biblioteca che sta alla base della riqualificazione, se corrisponda alle necessità della popolazione, profondamente mutate in questi decenni, come profondamente mutata è la nostra società.”

Lo dichiara Maria Luisa Paglia, segretaria del PD e moderatrice dell’incontro.

Temiamo che i finanziamenti non siano sufficienti a terminare i lavori di riqualificazione della Hortis e di restauro di palazzo Biserini e così si protrarranno all’infinito, come accade per molte opere pubbliche che la Giunta Di Piazza non riesce a portare a termine. Le risposte dell’Assessore De Blasio sono state vaghe e poco convincenti.

All’incontro hanno partecipato: Maria Stella Rasetti, dirigente del Servizio Cultura e Tradizioni, Turismo e Informatica del Comune di Pistoia; Diego Marani, scrittore, ex funzionario europeo incaricato della diplomazia culturale dell’UE e già Direttore dell’istituto Italiano di Cultura di Parigi; Bianca Cuderi, già dirigente delle Biblioteche del Comune di Trieste

 

 

 

Emergenza medici di famiglia, PD: situazione grave anche a Trieste

Emergenza medici di famiglia, PD: situazione grave anche a Trieste

Il problema della carenza di medici di famiglia è grave anche a Trieste ed è noto ormai da alcuni anni.

Da tempo chiediamo con forza a Regione e azienda sanitaria di lavorare a delle soluzioni urgenti, per dare risposte ai tanti cittadini senza medico, e contestualmente a delle soluzioni strutturali per superare il problema a medio termine. Molte cose si potrebbero già fare senza attendere soluzioni miracolose dal governo nazionale che, al contrario, alimenta un dibattito talmente confuso e superficiale da creare ancor più incertezza tra i giovani medici che vengono così ulteriormente disincentivati a intraprendere il percorso per diventare medico di medicina generale.

Si esprime così il Forum Salute e Welfare del PD di Trieste.

La Regione ascolti i professionisti e chi li rappresenta e dia finalmente le risposte che servono ai cittadini!”

Conclude Maria Luisa Paglia, segretaria del Pd di Trieste.

Dimissioni anticipate del direttore del Teatro Rossetti: sia fatta chiarezza

Dimissioni anticipate del direttore del Teatro Rossetti: sia fatta chiarezza

Assistiamo con preoccupazione a quanto in questi giorni sta avvenendo all’interno della principale istituzione teatrale di prosa della Regione.”

Lo afferma Sabrina Morena, coordinatrice del Forum cultura del Pd di Trieste.

La scelta improvvisa del Direttore, Paolo Valerio, avviene mentre vi è un Consiglio di Amministrazione in regime di prorogatio. Che un direttore molto prima della scadenza del contratto abbandoni una istituzione prestigiosa per assumere un altro incarico, e che questo avvenga in un periodo molto positivo per il teatro, con incassi e presenze in forte aumento, temiamo sia sintomo di una situazione fortemente conflittuale tra le figure poste alla guida del teatro stesso che, poiché si parla di una istituzione pubblica, è urgente sia portata alla conoscenza della cittadinanza.

È evidente che il teatro si trovi in una situazione di stallo dirigenziale e che la prima azione da mettere in campo per superarlo passa per il nuovo Consiglio di Amministrazione.

Auspichiamo che i membri del nuovo Consiglio siano scelti con le competenze necessarie e non per meri equilibri di partito”.

Conclude Morena.

Il futuro del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia “Il Rossetti” è in gioco e le istituzioni devono garantire il buon funzionamento di un ente di tale importanza per la vita della comunità cittadina e regionale.

Crisi industriale: ampia rappresentanza del PD di Trieste al corteo

Crisi industriale: ampia rappresentanza del PD di Trieste al corteo

Il PD si è presentato numeroso e compatto, questa mattina, a sfilare tra le vie cittadine per difendere il lavoro e denunciare la grave crisi industriale che sta colpendo il nostro territorio.

Il Partito Democratico di Trieste, attraverso il Forum Lavoro, ha portato avanti un percorso di ascolto e confronto con le realtà produttive in difficoltà, dando voce alle aziende in crisi e ai lavoratori. In particolare, segue da anni da vicino la situazione della Flex, simbolo di un sistema industriale che necessita di risposte immediate e di un piano strategico di rilancio.”

Lo afferma il coordinatore del Forum Lavoro PD Roberto Zingirian. 

La difesa del lavoro non può avere colore politico: servono soluzioni condivise e un’azione concreta per proteggere il tessuto produttivo della nostra città. La crisi non si affronta con indifferenza o con slogan, ma con un impegno serio e costante per il rilancio industriale del nostro territorio. Trieste ha bisogno di lavoro, non di promesse.”

Aggiunge la segretaria Maria Luisa Paglia

Crisi Flex, Zingirian (PD): situazione inaccettabile

Crisi Flex, Zingirian (PD): situazione inaccettabile

La situazione emersa dall’incontro presso il MIMIT è allarmante e inaccettabile. La conferma da parte di Flex della trattativa con il fondo Fair Cap, senza alcuna garanzia occupazionale o industriale per il sito di Trieste, rappresenta un grave atto di irresponsabilità nei confronti dei lavoratori, delle loro famiglie e dell’intero tessuto economico della città.

Non possiamo tollerare che Flex, ignorando gli appelli delle organizzazioni sindacali, tenti un’uscita di scena senza assumersi alcuna responsabilità. Ancora più grave è il rifiuto di considerare soluzioni alternative che potrebbero garantire un futuro solido e sostenibile al sito industriale, lasciando invece la porta aperta a un fondo che non offre alcun piano credibile né garanzie di tutela per i lavoratori. Il Partito Democratico di Trieste sostiene con forza la richiesta di risposte chiare e impegni concreti, avanzata dai sindacati, che ha condannato la condotta di Flex e dichiarato di voler adottare ogni misura necessaria, anche di carattere legale, per tutelare il sito e i suoi dipendenti.”

Lo dichiara Roberto Zingirian, coordinatore del Forum Lavoro del partito. 

Trieste non può permettersi di perdere un altro pezzo del suo patrimonio industriale. Rivolgiamo un appello all’amministrazione comunale affinché non si limiti a concentrarsi sul turismo, ma intervenga con determinazione per contrastare questa crisi che rischia di devastare ulteriormente il tessuto economico e sociale della città.

Il PD di Trieste assicura il proprio impegno nel monitorare l’evoluzione della vicenda e nell’operare al fianco dei lavoratori, dei sindacati e delle istituzioni per garantire un futuro al sito industriale e preservare i livelli occupazionali. La difesa del lavoro e dell’industria a Trieste deve essere una priorità per tutti.”

Aggiunge la segretaria, Maria Luisa Paglia

«Dica trentadue!». Grande partecipazione al convegno sulla Sanità organizzato dal Forum Salute e Welfare del PD

«Dica trentadue!». Grande partecipazione al convegno sulla Sanità organizzato dal Forum Salute e Welfare del PD

Si è svolto martedì 14 gennaio il convegno organizzato dal Forum Salute e Welfare del Partito Democratico di Trieste, per discutere delle sfide e delle prospettive del nostro sistema sanitario.

Il confronto si è aperto con i saluti della segretaria provinciale Maria Luisa Paglia: “Oggi affrontiamo temi di fondamentale importanza per la vita di tutti noi. Le liste d’attesa rappresentano una delle principali preoccupazioni dei cittadini, una situazione che ha portato 5 milioni di italiani a rinunciare a curarsi.

Il crescente ricorso alla sanità privata, con una spesa che nel 2023 ha raggiunto i 46 miliardi di euro, sta trasformando la sanità pubblica da un diritto universale a un privilegio per pochi.

La recente manovra di bilancio, con tagli di 14 miliardi ai ministeri e agli enti locali, minano ulteriormente il nostro sistema sociale. La privatizzazione non colpisce solo la sanità e la previdenza, ma si estende anche alla scuola, compromettendo i pilastri fondamentali del nostro welfare.

È intollerabile, inoltre, che si cerchi di attribuire la responsabilità dell’eccesso di spesa nella sanità pubblica ai medici di famiglia, accusati di essere “ostaggi” dei pazienti che si informano su internet e poi richiedono esami specialistici. Questo tipo di retorica non fa che distogliere l’attenzione dalle vere responsabilità e dai necessari investimenti nel settore pubblico.

Infine, è doveroso ricordare che la sospensione o la chiusura delle attività di prenotazione è vietata dalla legge, ma continua a verificarsi, con gravi conseguenze per i pazienti e per la trasparenza del sistema. Divieto già previsto dalla legge 266 del 2005  (art. 1 comma 282).

In questo incontro” conclude Paglia “potremo ascoltare gli operatori del settore, discutere e proporre soluzioni concrete per garantire che il diritto alla salute torni a essere un diritto reale, accessibile a tutti, senza discriminazioni. È una sfida che richiede il contributo e l’impegno di ognuno di noi.”

Dopo i saluti di Caterina Conti e Roberto Cosolini, è intervenuta Marina Sereni, segreteria nazionale PD, responsabile salute e sanità:

La crisi della Sanità italiana è evidente: milioni di cittadini rinunciano alle cure perché non hanno soldi per rivolgersi al privato, medici e infermieri che fuggono dal SSN e quelli che restano costretti a lavorare con retribuzioni basse e turni impossibili. Il Pd chiede di portare l’investimento pubblico per la sanità alla media europea del 7,5% sul Pil, di attuare un piano straordinario di assunzioni, di rafforzare la medicina territoriale e di prossimità con le Case e gli Ospedali di Comunità. Dal Governo Meloni finora abbiamo ascoltato solo propaganda ma noi non ci arrendiamo e continueremo una battaglia nei territori e in Parlamento a fianco dei cittadini e degli operatori e operatrici della Sanita”.



Numerosi sono stati i contributi, tra i quali quello di Cosimo Quaranta, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Trieste, Michael Valentini, Presidente Ordine degli Infermieri di Trieste, moderati da Flavio Paoletti, coordinatore del Forum:

Il SSN non è in salute. È necessario un confronto serio e costruttivo tra istituzioni, sindacati e professionisti per rilanciarlo. La politica deve ascoltare i professionisti. Solo coinvolgendo tutti gli attori in gioco potremo costruire un sistema sanitario che risponda davvero ai bisogni dei cittadini. Solo con la partecipazione allargata dei diversi portatori di interessi potremmo dare un segnale forte e chiaro: il futuro del nostro sistema sanitario dipende da noi tutti.”