Primo maggio: Paglia, PD in marcia per diritti, giustizia sociale, sicurezza sul lavoro

Primo maggio: Paglia, PD in marcia per diritti, giustizia sociale, sicurezza sul lavoro

Il Partito Democratico era presente al corteo del Primo Maggio di Trieste, con diversi iscritti, molti componenti della segreteria, tra cui la segretaria, Maria Luisa Paglia, che dichiara:

Abbiamo, ancora una volta, voluto dimostrare così il nostro impegno concreto a favore dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori: la partecipazione della comunità politica rappresenta un segno tangibile del sostegno alle battaglie per la giustizia sociale, la sicurezza sul lavoro e l’inclusione.”

I membri del Partito Democratico hanno marciato fianco a fianco con lavoratori, sindacati e altre organizzazioni della società civile, con cui si condivide l’obiettivo di promuovere condizioni di lavoro dignitose e uguaglianza di opportunità per tutti.

Il Partito Democratico ringrazia la CGIL per la riuscita organizzazione del corteo del Primo Maggio di Trieste e rinnova il proprio impegno a lavorare incessantemente per costruire una società più giusta, equa e solidale per tutti i cittadini e le cittadine.

 

 

 

Gestione stadi, il dem Salvati replica a Giacomelli, Cinquepalmi, Tremul

Gestione stadi, il dem Salvati replica a Giacomelli, Cinquepalmi, Tremul

Non si placa la polemica sulla gestione degli stadi Grezar e Rocco. Se si sono schierati anche il consigliere regionale Claudio Giacomelli e due consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Gabriele Cinquepalmi e Corrado Tremul, significa che le parole del consigliere dem Luca Salvati hanno toccato un punto sensibile sulla questione della Triestina e tante altre: il grande capo dei patrioti locali certo sa che l’assessora Lodi è problema gigantesco per la giunta e per FDI e deve correre in difesa.
I rappresentanti di FDI facciano ‘mea culpa’ invece di continuare imperterriti e temerari a difendere l’indifendibile: qualsiasi sia la delega, in tutte le partite significative della città, Lodi ha dimostrato di essere clamorosamente inadeguata e il suo operato è sotto gli occhi di tutta la cittadinanza: dal tram di Opcina alla Galleria di Piazza Foraggi, i fallimenti sono accertati, e anche sullo sport ormai la misura è colma da un pezzo.”
Così il consigliere comunale PD Luca Salvati.
Nel caso oggetto della bizzarra replica di Fratelli d’Italia, si sono espressi chiaramente i vertici della FIDAL per l’atletica e i gruppi del tifo organizzato per la Triestina, anche nell’ultima partita in casa contro il Novara, con cori e striscioni discutibili ma inequivocabili.
Ringraziamo i vertici di Fratelli d’Italia che continuano a sostenere l’operato della loro assessora, perché così semplificano l’opposizione e soprattutto aiutano le persone di buon senso a farsi un’opinione chiara su chi amministra Trieste.
25 Aprile, scontro Fedriga-ANPI: il Partito Democratico al fianco della presidente Rizzetto

25 Aprile, scontro Fedriga-ANPI: il Partito Democratico al fianco della presidente Rizzetto

Durante le celebrazioni dello scorso 25 aprile alla Risiera di San Sabba, la presidente dell’ANPI di Padova Floriana Rizzetto, nel corso del suo intervento, sembra aver irritato il presidente della Regione Fedriga nel passaggio: “Anche le complesse vicende del confine orientale continuano a essere strumentalizzate per portare acqua alla propria parte politica spesso con autentiche manipolazioni di quanto è stato”.
Messaggio che è stato probabilmente travisato e che condividiamo come Partito Democratico perché si proietta verso la costruzione di un’Europa unita, senza più confini o filo spinato, senza respingimenti per coloro che scappano da guerre e persecuzioni, in cerca di un loro 25 aprile di speranza e democrazia.
Dichiara la segretaria del PD provinciale, Maria Luisa Paglia.
La presidente dell’ANPI ha definito “complesse” le vicende del confine orientale e che non meritano riduzionismo da parte di nessuno. A chi, da rappresentante delle istituzioni, parla di riduzionismo, replichiamo che dire che sui conflitti del passato ci sono forze politiche che speculano non è riduzionismo – tranne per chi, da esponente politico, si sente tirato in causa, evidentemente.
Continua Paglia: “La Resistenza non è solo un importante fatto storico, ma costituisce memoria vivente, attiva ed educante, in quanto da questo movimento di persone e idee hanno preso forma quelle Istituzioni che garantiscono oggi la convivenza dei cittadini in libertà anche con la coesistenza di opinioni diverse.”
Il modello migliore come riferimento può essere lo spirito dell’incontro tra i due Presidenti, non da ultimo ribadito in occasione del conferimento della laurea honoris causa a entrambi da parte dell’Università di Trieste, dove è stata ribadita la necessità di costruire un percorso sulla base degli elementi che ci uniscono e non che ci dividono, per continuare a costruire un cammino di pace per le nostre terre. Ed è questa la responsabilità maggiore a cui siamo chiamati oggi, con il voto alle europee, continuare a garantire anche questa libertà.
25 Aprile: imbrattato il monumento ai caduti nella Guerra di Liberazione di Servola, Sant’Anna e Coloncovez

25 Aprile: imbrattato il monumento ai caduti nella Guerra di Liberazione di Servola, Sant’Anna e Coloncovez

È un gesto incivile e inaccettabile uno sfregio che rappresenta un’offesa gravissima e un’ulteriore ferita a chi, anche a costo della vita, scelse senza esitazioni da che parte stare: dalla parte della libertà, della giustizia, della democrazia – dalla parte giusta. Questo è un luogo in cui si diffondono quotidianamente messaggi di pace, di rispetto della  Costituzione e con l’impegno costante affinché il pensiero delle giovani generazioni trovi spazio e rappresentanza. Proprio ieri sono state ospitate, infatti, diverse scolaresche in visita al Monumento che hanno reso onore ai caduti.

Lo affermano la consigliera comunale PD Valentina Repini e la consigliera circoscrizionale Majda Kodrič, che fanno parte del Comitato per il monumento, mentre la segretaria provinciale Maria Luisa Paglia ha commentato che

La memoria è il fondamento su cui si costruisce il futuro. Chiediamo alle istituzioni locali di fare tutto il possibile per individuare i responsabili di questo gesto e di assicurarli alla giustizia. Non possiamo permettere che la memoria dei nostri eroi venga macchiata dall’ignoranza e dalla mancanza di rispetto”

Cabinovia e linea ferroviaria. Trasparenza su potenziali rischi di interferenza

Cabinovia e linea ferroviaria. Trasparenza su potenziali rischi di interferenza

Si è tenuta oggi, 26 aprile, la conferenza stampa organizzata dal Comitato no Ovovia per segnalare a RFI e ANSFISA i potenziali rischi di interferenza della cabinovia con la linea ferroviaria, anche a causa del rischio geologico del sito dove è previsto uno dei piloni.

Con le evidenze emerse dai nuovi studi sui rischi connessi con le interferenze della cabinovia sulla linea ferroviaria, diventa sempre più preoccupante la possibile realizzazione del progetto quando, oltre alle conseguenze sugli aspetti ambientali e di sostenibilità economica, ora entriamo in una zona rossa di rischi legati alla sicurezza e all’isolamento del nostro territorio dai collegamenti tranviari con le ripercussioni gravissime che questo può avere per la nostra città e per il Porto.”
afferma la vicepresidente del consiglio comunale, Laura Famulari, presente alla conferenza.
E aggiunge: “Con questa evidenza si dimostra ancora una volta come il Sindaco e la sua giunta portino avanti il progetto senza tener conto degli studi e verifiche necessarie richieste dalla popolazione attraverso il comitato e forse sottovalutando tanti, troppi aspetti. Appare poca trasparenza in tutto il percorso, tutti i gruppi hanno fatto svariate interrogazioni, mozioni, richieste e sostanzialmente non abbiamo ricevuto risposte, molti documenti non sono stati palesati, come quelli che sono stati resi pubblici grazie al lavoro del Vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Russo.”
Conclude Famulari: “Attendiamo quindi ansiosi di conoscere la posizione che vorranno prendere gli Enti avvisati, qualora si superasse gli attuali scogli di un parere comunque negativo sulla VAS (Valutazione Ambientale Strategica), e sulle misure molto controverse di compensazione della VINCA (Valutazione di Incidenza Ambientale).”

Alla conferenza è intervenuta anche la deputata Debora Serracchiani, che aveva incontrato il Comitato qualche mese fa e aveva suggerito in quella sede di far arrivare lo studio tecnico a RFI e Ansfisa:

L’opera è costata fino a oggi 1.379.579 euro: sarebbe interessante capire come sono stati rendicontati, visto che alla fine abbiamo il no della sovraintendenza, il no della sovraintendenza speciale istituita sui fondi del PNRR, come anche il no sulla possibile compatibilità con il piano paesaggistico regionale. Dopo il grande lavoro fatto in questi anni dal Comitato, dalle opposizioni in consiglio comunale e regionale, credo siamo ora al momento più importante: adesso la responsabilità non è più soltanto del Comune ma è soprattutto delle altre istituzioni, in primis della Regione e anche del Ministero, ora il progetto o va avanti o finisce.”

Continua: “Personalmente ho depositato 3 interrogazioni 10 giorni fa: una al Ministero dell’ambiente, che dovrà dire il “sì” forse più importante alla fine del processo autorizzativo che si farà in Regione, un’altra al Ministero della cultura, dal quale dipendono tutte le sovraintendenze, e quindi al quale il “no” della sovraintendenza speciale del PNRR dovrebbe interessare, a un’ultima al Ministero delle infrastrutture che fornisce i fondi.”

25 aprile: giorno di memoria e impegno per la libertà e la democrazia

25 aprile: giorno di memoria e impegno per la libertà e la democrazia

Il 25 aprile rappresenta una pietra miliare nella storia del nostro Paese, un simbolo di resistenza e di liberazione dall’oppressione nazifascista, un momento in cui l’Italia ha abbracciato i valori fondamentali della democrazia.

È un dovere morale per tutti noi onorare la memoria di coloro che hanno sacrificato le proprie vite per la libertà e la democrazia. Dobbiamo impegnarci senza riserve affinché simili tragedie non si ripetano mai più. Non possiamo permettere che il ricordo di questi avvenimenti cruciali sfumi nel tempo o venga distorto dalla manipolazione politica o dalla totale ignoranza dei fatti.

Il 25 aprile non è solo una data nel calendario, ma una tappa cruciale nella nostra storia nazionale. È il momento in cui abbiamo abbandonato lo status di sudditi per abbracciare appieno il ruolo di cittadine e cittadini consapevoli e responsabili della nostra nazione.

Dobbiamo preservare e difendere il significato di questa giornata, non solo per onorare il passato, ma anche per garantire un futuro di pace, democrazia e giustizia per le generazioni a venire. Il 25 aprile è un richiamo costante alla nostra responsabilità di custodi della libertà e della democrazia, e una promessa solenne di non dimenticare mai il prezzo pagato per conquistarle.”

Così Maria Luisa Paglia, segretaria del PD Trieste.

Antiabortisti nei consultori, un nuovo attacco alle donne. Mozione urgente

Antiabortisti nei consultori, un nuovo attacco alle donne. Mozione urgente

Lo scorso martedì è stata approvata in fretta e furia e inserita senza dibattito nel brevissimo iter di esame del provvedimento in commissione una norma con il solo scopo di fare entrare nei consultori associazioni antiabortiste.

La stessa legge 194/78 sull’interruzione volontaria di gravidanza prevede già che i consultori possano avvalersi della «collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possano anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita».

È evidente che lo scopo sia quello di garantire un finanziamento pubblico a realtà vicine al governo: quelle contro l’aborto.

Lo dichiarano congiuntamente Monica Hrovatin, portavoce Donne Democratiche Trieste e Maria Luisa Paglia Segretaria provinciale PD Trieste.

Riteniamo si tratti di un attacco ai principi fondamentali della Legge 194 se, in un Paese come l’Italia dove il tasso di accesso all’aborto è tra i più bassi a livello globale, dove l’obiezione di coscienza è garantita dalla legge e in alcune regioni non si trovano medici non obiettori nelle strutture pubbliche, dove servirebbero più risorse per potenziare e riqualificare l’attività dei consultori, il Governo piazza i volontari anti-aborto nei consultori femminili. 

E lo fa con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), continuando a sottrarre risorse alla sanità pubblica, che potrebbero invece essere indirizzate ad attuare soluzioni per migliorare interi settori della sanità come quella delle lunghe liste di attesa per visite specialistiche.

Ci opporremo con fermezza in difesa del diritto delle donne di decidere del loro corpo, diritto conquistato grazie alla determinazione delle donne italiane, che, evidentemente, non possiamo dare ancora per acquisito.

Per questo, i consiglieri del PD con Laura Famulari prima firmataria, in data 18 aprile 2024, hanno presentato una mozione urgente, chiedendo che risorse pubbliche non vengano destinate al finanziamento delle associazioni che dovessero intervenire nei consultori pubblici per favorire l’applicazione di questa nuova norma.

Mozione urgente in difesa della Legge 194

Premesso che:

  • Il 12 aprile la Commissione Bilancio della Camera ha approvato il disegno di legge per la conversione in legge del decreto 2 marzo 2024, n. 19  “Pnrr-quater” che contiene una serie di misure per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. 
  • nel testo definitivo, all’articolo 44-quinquies, è stato inserito un emendamento, presentato dal Deputato Lorenzo  Malagola del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia,  approvato con voto di fiducia richiesto dal Governo, che recita : «Le Regioni organizzano i servizi consultoriali nell’ambito della Missione 6, Componente 1, del Pnrr e possono avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del Terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità».
  •  l’articolo 3 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea stabilisce che ogni individuo ha diritto alla propria integrità fisica e psichica;
  •  l’articolo 32, comma 2, della Costituzione stabilisce che la legge in nessun caso può violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana, cosicché neanche il Parlamento all’unanimità potrebbe imporre ad alcuno qualcosa che violi il rispetto della sua persona;
  •   la Corte costituzionale, nella sentenza numero 438 del 2008, ha affermato che il diritto del paziente al consenso informato è sintesi di due diritti fondamentali della persona: quello alla salute e quello all’autodeterminazione, al fine di garantire la libera e consapevole scelta da parte del paziente e, contestualmente, la sua stessa libertà personale conformemente all’art. 32, comma 2, della Costituzione;
  • nel caso del diritto alla salute o di altri diritti essenziali di pari rango a causa del loro carattere essenziale di inerenza alla persona che essi rivestono, la rilevanza centrale del principio di autodeterminazione vale a qualificarli come veri e proprio diritti di libertà.
  • l’articolo 2 della legge 194/1978, che quest’anno compie 46 anni, recita: “I consultori familiari assistono la donna in stato di gravidanza: a) informandola sui diritti a lei spettanti […] e sui servizi sociali, sanitari e assistenziali concretamente offerti dalle strutture operanti nel territorio; b) informandola sulle modalità idonee a ottenere il rispetto delle norme della legislazione sul lavoro a tutela della gestante; d) contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza. I consultori sulla base di appositi regolamenti o convenzioni possono avvalersi, per i fini previsti dalla legge, della collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita”.
  • Il Decreto legislativo 196/2003 relativo alla tutela della riservatezza dei dati personali, prevede che, per la sanità, la privacy entra in gioco in diverse situazioni. Oltre al trattamento dei dati personali, infatti, è importante che vengano garantiti la riservatezza durante i colloqui, la distanza di cortesia e che le notizie al pronto soccorso o nei reparti (sulla presenza o meno di una persona) vengano date solamente a persone legittimate (es. famigliari e conoscenti) previo accordo con l’interessato.

Considerato che:

  •  la maggioranza di governo e parlamentare non dovrebbe intervenire al fine di sostituire le proprie decisioni a quelle libere e consapevoli dell’interessato, mentre devono intervenire al fine di favorire e assicurare il rispetto di tali libere decisioni.
  • dopo un lungo iter, il Congresso francese ha approvato il progetto di legge firmato da Emmanuel Macron per riconoscere nella Costituzione la libertà garantita ad ogni donna di accedere all’interruzione volontaria di gravidanza.
  • il Parlamento europeo pochi giorni fa ha votato a favore dell’inserimento  della interruzione di gravidanza nella Carta dei Diritti fondamentali della Unione Europea;
  • l’approvazione dell’emendamento del deputato Malagola consentirà alla Associazioni anti abortiste di presidiare i consultori pubblici dove le donne si recano per avviare le pratiche di interruzione della gravidanza violando il loro diritto alla riservatezza e alla autodeterminazione in tema di maternità consapevole.
  • I consultori fanno prevenzione finalizzata alla salute riproduttiva per le gravidanze consapevoli e danno sostegno psicologico informato e assistenza medica alla libera decisione in merito al proseguimento o alla interruzione della gravidanza.

Il Consiglio Comunale: 

esprime la sua ferma disapprovazione per una Norma che considera una vera e propria minaccia alla libertà delle donne e un attacco ben specifico alla laicità delle Istituzioni pubbliche;

invita il Presidente della Giunta Regionale e l’Assessore competente a non favorire chi si oppone all’applicazione delle Norme che ledono il diritto delle donne, delle coppie e delle famiglie ad una decisione libera anche da impropri condizionamenti, informata, consapevole e autonoma e dunque di non favorire la presenza di tali Associazioni nei consultori del territorio regionale.

Ovovia, Debora Serracchiani interroga il Governo

Ovovia, Debora Serracchiani interroga il Governo

Testo dell’interrogazione a risposta orale ai Ministri della Cultura e delle Infrastrutture e dell’Ambiente

Premesso che:

  • Con decreto n. 448 del 16 novembre 2021 del Ministero delle infrastrutture è stato finanziato il progetto relativo alla cabinovia metropolitana Trieste- Porto vecchio- Carso;
  • Suddetto progetto si articola su due tratte, la prima da Opicina a Bovedo e la seconda da Bovedo a Trieste, con la previsione di quattro stazioni: Opicina, Bovedo, Porto vecchio e Trieste al Porto;
  • Nell’ottobre del 2022 la competente Soprintendenza esprime parere negativo alla richiesta di adeguamento al PPR della Variante al Piano Regolatore Generale comunale di livello c;
  • La Soprintendenza invia suddetto parere alla Conferenza di servizi evidenziando le numerose criticità registrate, sia per quel che riguarda l’impatto dell’intervento nell’ambito delle aree tutelate, sia per la compatibilità dello stesso rispetto ai numerosi provvedimenti di tutela diretta e indiretta riguardanti l’area e le relative prescrizioni;
  • A seguito di ulteriore richiesta di parere da parte del Comune di Trieste, la Soprintendenza rilascia, nel novembre 2022, parere positivo con prescrizioni;
  • In sede di Conferenza di servizi per il Progetto di fattibilità tecnica ed economica integrato ai fini dell’affidamento congiunto di progettazione ed esecuzione dei lavori del parco lineare verde di archeologia industriale, la Soprintendenza rilasciava un parere nel quale evidenziava l’esistenza di numerose criticità concernente il progetto di cabinovia, in particolare nel tratto del Porto vecchio;
  • Nell’aprile del 2023 la Soprintendenza speciale PNRR, insediata presso il Ministero della Cultura, rilasciava parere non favorevole nell’ambito della consultazione VAS al PRG del Comune denominato “Accesso nord: mobilità sistematica e turistica”, confermando, di fatto, lo stesso parere formulato dalla Soprintendenza;
  • Con verbale n. 10 del 18 settembre 2023 i comitati tecnico scientifici della DG archeologia belle arti e paesaggio del Ministero esprimevano numerose e rilevanti perplessità relative al progetto auspicando una revisione del progetto in questione

Si chiede pertanto ai ministri interrogati qual è attualmente lo stato dell’opera in oggetto, a che punto è il procedimento relativo alla Vas, in particolare, quali sono gli intendimenti generali del Governo, alla luce del parere negativo della Soprintendenza e della Soprintendenza speciale PNR.R e se intendano proseguire nella realizzazione della cabinovia metropolitana Trieste- Porto vecchio- Carso.

 

Sicurezza: è ora di affrontare seriamente il problema, a tutti i livelli

Sicurezza: è ora di affrontare seriamente il problema, a tutti i livelli

In merito all’accoltellamento avvenuto in una scuola superiore di Trieste tra ragazzi quindicenni, ci sentiamo di esprimere la nostra più profonda preoccupazione per il ripetersi di questi episodi e l’assenza di iniziative concrete per porvi rimedio, a tutti i livelli.

Lo dichiarano Michele Tarlao, coordinatore del Forum Sicurezza e Coesione Sociale del PD di Trieste e Maria Luisa Paglia, segretaria provinciale del PD, commentando i fatti di questa mattina.

Uno degli assi portanti dell’impegno del PD è sempre stato migliorare la sicurezza delle nostre strade, anche attraverso la riduzione della cosiddetta “criminalità da coltello”.

Si tratta di un progetto che non può essere risolto solo dalle “agenzie di sicurezza” o dalla sola legislazione, ma dall’azione mirata, coordinata e congiunta di tutti i diversi attori coinvolti: polizia, servizi per i giovani, servizi sociali, fornitori di servizi di salute mentale, scuole, aziende tecnologiche, supporto alle famiglie, tribunali per i minorenni, e il ruolo chiave svolto dalle organizzazioni/associazioni caritatevoli e comunitarie che possono fornire un intervento tempestivo e precoce sul territorio.

I nostri obiettivi sono contrasto alla “criminalità da coltello” e lotta alle cause di questo tipo di reati, da ottenersi tramite punizione rapida con un’applicazione più efficace delle norme esistenti e, prima di tutto, tramite prevenzione, devono essere affrontate le cause di questo tipo di criminalità in modo precoce e sistematico, prevenendo l’attrazione dei giovani per questi crimini, individuando le persone più a rischio di esservi coinvolte e creando un pacchetto di sostegno che impedisca loro di prendere in mano un’arma.

Sicuramente vanno rinforzate le leggi esistenti anche per reprimere la vendita incontrollata di questo tipo di armi.

Finora il Governo, la Regione, il Comune, con messaggi allarmistici di varia natura che hanno contribuito a innalzare la percezione di insicurezza dei cittadini, hanno promesso di risolvere il problema della sicurezza. È ora che si diano da fare per affrontare seriamente il problema, a tutti i livelli.

Ostello Scout per i migranti del silos: Dipiazza e la Giunta comunale continuano a vendere fumo!

Ostello Scout per i migranti del silos: Dipiazza e la Giunta comunale continuano a vendere fumo!

Servono trasparenza e soluzioni concrete!

Rispetto alla “soluzione” annunciata dalla Giunta comunale in merito all’accoglienza dei migranti, attualmente alloggiati presso il Silos tra topi e fango,  Maria Luisa Paglia, Segretaria provinciale del PD di Trieste ricorda che:

lo spazio dell’Ostello scout è stato dedicato come dormitorio già dal 2020. Da allora ha continuato a funzionare come tale senza alcuna interruzione. La soluzione per l’emergenza dovrebbe essere quella di aprire lo spazio sito in via Gioia come dormitorio di bassa soglia per i transitanti, su cui ci fu un iniziale accordo con il sindaco, poi mandato all’aria probabilmente da qualcuno dei suoi alleati.

Il percorso adeguato dovrebbe essere quello di convocare un tavolo tra prefetto e amministratori locali per tenere in considerazione anche quanto indicato dai residenti alla sindaca di Sgonico Monica Hrovatin.
Criticità evidenti sulle quali si possono prevedere soluzioni concrete. Potenziare l’illuminazione per salvaguardare l’incolumità di chi cammina per la strada locale durante la sera e conseguentemente tutelare gli automobilisti che la percorrono.

Potenziare le corse dei bus, anche in alcune ore della giornata, affinché non ci sia disagio per gli studenti, i residenti e chi obbligatoriamente deve recarsi in città presso Caritas o questura.
Potenziare il numero degli educatori per attivare percorsi di studio della lingua e del territorio per facilitare l’apprendimento della cultura e usi locali ed evitare inutili attriti e diffidenze reciproche.

Le soluzioni non si assumono senza l’ascolto del territorio e di chi li rappresenta, è questo il ruolo degli amministratori ed è su questo che dovrebbe impegnarsi la Giunta comunale di Trieste.

Non serve vendere fumo per evitare nell’immediato che personalità nazionali possano vedere con i loro occhi una situazione di gravissimo disagio indotta ed aggravata dalla scelta deliberata di non agire da parte della Giunta di Trieste e del Sindaco Dipiazza, un atteggiamento che è una precisa scelta politica e che perdura ormai da sette anni.