Forum «Economia e Lavoro»: le crisi industriali e le prospettive future

La riunione che ha visto la partecipazione di sindacalisti delle tre Confederazioni e dei Consiglieri regionali del PD, è stata convocata per fare il punto sulle situazioni di crisi industriale e sulle prospettive future per il territorio giuliano.

 Breve report sull’incontro

 

Interventi dei sindacalisti presenti Antonio Rodà (UILM) , Michele Pepe (FIM) , Umberto Salvaneschi (FIM), Marco Relli (FIOM)

Situazione generale

Se guardiamo i dati della occupazione (vedi dati IRES pubblicati su «Il Piccolo» del 1° maggio) la provincia di Trieste può registrare finalmente una crescita della occupazione rispetto al 2008 (più 4.500). È il dato migliore rispetto alle altre province della regione. In realtà l’occupazione è aumentata nel settore turistico-alberghiero e nei servizi: lavoro decisamente più precario e meno redditizio. È diminuito nel settore industriale e edilizio. Settori che garantiscono un lavoro più stabile. Il numero complessivo delle ore lavorate appare in diminuzione. Siamo quindi lontani da un assestamento positivo definitivo.

 

Settori in crisi

SERTUBI.  60- 70 lavoratori entro l’anno andranno a casa. Il prodotto non riesce ad entrare in Europa con il marchio made in Italy. Il tubo indiano, a minor costo, vende di più. Non c’è pertanto la volontà di restare. Dall’inizio della crisi di questa azienda, a fine agosto di quest’anno avranno perso e perderanno il lavoro tutte le 200 persone originariamente occupate. L’Area in cui è insediata la Sertubi è di proprietà della Duferco, cui la Sertubi paga l’affitto.  E la Duferco, a suo tempo ha pagato a prezzo ridotto quell’area.  Si attivi pertanto per nuovi investitori. È un’area preziosa, appetibile per altri insediamenti. I nuovi investimenti potrebbero assorbire i lavoratori persi dalla Sertubi.

WARTSILA. Dopo aver preso molti incentivi in passato per mantenere la produzione e l’occupazione dei lavoratori, resta sempre in crisi. Presto sapremo la situazione e la quantità di esuberi che verrà dichiarata. Si parla di 100 esuberi circa.

FERRIERA. È difficile al momento attuale prevederne gli sviluppi. Sulla possibilità di un intervento cinese per un riutilizzo di quell’area, nulla si sa di concreto. Potrebbe sparire solo la cokeria?  Se le prospettive saranno queste salterebbero 100 lavoratori. Verrà soppressa tutta l’area a caldo? Sparirebbero 500 lavoratori! Al momento nulla si sa di accordi con il cav. Arvedi in proposito. La trattativa è in corso.  Anche qualora l’intera area a caldo venga destinata ad area puramente logistica, potrà assorbire all’incirca 75 lavoratori, non di più. Resta pertanto la precarietà del tutto. Va però puntualizzato e chiarito che l’idea circolante che la maggioranza dei lavoratori dell’attuale Area a Caldo potrebbe essere rioccupata alla demolizione dell’impianto non trova una reale possibilità di realizzo. Per questo tipo di impianti ci vogliono imprese e personale specializzato e mezzi particolari (dati rilevati da altre esperienze).

BURGO. Ottanta licenziamenti sono in atto e su questi è difficile intervenire. Si sta lavorando per una loro ricollocazione, che peraltro potrà essere solo molto parziale. L’azienda è nazionale, ed è a livello nazionale che si dovrebbe intervenire per scongiurare il definitivo licenziamento di oltre 120 lavoratori.

PRINCIPE. Sono 115 i dipendenti dello stabilimento Principe di S. Dorligo della Valle che rischiano il licenziamento a breve. Nelle richieste di concordato preventivo infatti richiesto dalla famiglia Dukcevich non rientra lo stabilimento di S.Dorligo. Le richieste di incontro dei sindacati non hanno dato alcun esito. La proprietà non dà comunicazioni sul futuro assetto.

 Prospettive positive

  • I PUNTI FRANCHI che si sono resi disponibili. Finora si è fatto un gran parlare ma si è visto poco. Solo la Seleco si è inserita nel retro banchina. Eppure è una grande chance che va sfruttata: può offrire la occasione di centinaia di posti di lavoro. Non possono essere utilizzati solo per operazioni di stoccaggio, ma vanno insediate industrie del manifatturiero. A che punto siamo della situazione?
  • LA PIATTAFORMA LOGISTICA: doveva essere pronta per giugno ma pare lo sarà solo per l’inizio del prossimo anno. Quando entrerà in funzione assorbirà uno stock significativo di lavoratori, che ora è difficile quantificare.
  • IL PORTO VECCHIO: quali insediamenti sono previsti? Con quali ricadute sui posti di lavoro? Quali risistemazioni edilizie? Finora è tutto molto poco chiaro.

 

Interventi dei Consiglieri regionali Roberto Cosolini e Francesco Russo

I due consiglieri ribadiscono il loro impegno a farsi portavoce nelle istituzioni nelle quali sono presenti dei problemi dei lavoratori e delle proposte per il rilancio dell’economia. Sottolineano ulteriormente la necessità di puntare sulle nuove prospettive di sviluppo economico – occupazionale: Punti Franchi, Piattaforma logistica, Porto Vecchio.

Suggeriscono di costruire una sinergia strategica anche con realtà tradizionalmente diverse, come la Confindustria e Confcommercio, ambedue interessate alla tenuta della economia e dei posti lavoro.

Chiedono inoltre:

  • Che il Partito democratico si doti al più presto di una piattaforma di proposte nel campo, da indicare anche in un documento specifico di carattere strategico, che sia di riferimento anche per i propri rappresentanti istituzionali al Parlamento, in Regione e in Comune.
  • Che si prepari, nell’immediato, in occasione della audizione sulla economia che si terrà lunedi 6 maggio in Consiglio Comunale, una mozione che richieda la presenza del presidente della regione Massimiliano Fedriga in Comune a relazionare sulle due più imminenti aree di crisi occupazionale: Sertubi e Wartsila.
  • Tutti sono d’accordo sulla proposta.
  • Non si è parlato di una nuova crisi occupazionale possibile nel breve periodo: la perdita del lavoro di coloro che attualmente sono occupati nella accoglienza diffusa a Trieste. Si parla di 200 persone a rischio. I bandi, appena emessi dalla prefettura infatti, riducono gli stanziamenti giornalieri per i soggetti che gestiscono la accoglienza di circa il 40 % (da 35 euro al giorno a 21,5 euro). Io credo che ad una eventuale richiesta di intervento di Fedriga vada richiesta anche la sua posizione su questo.

Forum Istruzione e Scuola: 23 marzo: un incontro per discutere della regionalizzazione dell’istruzione

Dopo aver preso in esame la nuova legge sul diritto allo studio e analizzato i passi relativi alle differenze (in particolare, la soppressione dei progetti speciali e dei finanziamenti alle consulte studenti), nell’incontro del 23 marzo il focus del Forum è stato rappresentato dalla regionalizzazione dell’istruzione in Friuli Venezia Giulia. Partendo da quanto già avviato durante la precedente legislatura ma rimasto bloccato in sede di commissione paritetica, ci si è interrogati su quali possano essere le prospettive e le proposte dell’attuale governo regionale: al momento, infatti, trapelano ben poche informazioni. La Regione ha approvato dei finanziamenti a supporto delle scuole in reggenza e ha avviato un interpello tra i dipendenti regionali che andranno a integrare l’organico dell’Ufficio scolastico regionale, ma di una riforma vera e propria non vi sono indizi.

Le proposte sulla scuola provenienti da Veneto ed Emilia sono molto più radicali di quanto sarebbe per noi preferibile e ciò sta riscuotendo profondo dissenso tra i sindacati. Il nodo della questione sarà capire come si vogliono strutturare i rapporti con il Ministero della Pubblica istruzione: si tratterà di una gestione mista o si intenderà intervenire anche sugli obiettivi nazionali? Si vorrà operare un protezionismo degli organici a difesa dei docenti residenti della regione o il sistema concederà ancora la possibilità di trasferimenti extra regione? Sarà una riforma a costo zero o un vero investimento che miri al sistema Trentino?

Sono questi i principali dubbi emersi. Aggrava la situazione, come detto, la poca chiarezza da parte del governo Fedriga. Su temi di tale rilevanza sarebbe invece quanto mai proficuo un confronto con l’opposizione e con tutti gli attori coinvolti.

Gruppo PD in Consiglio Comunale: l’aggressione alla consigliera Famulari

Un fatto gravissimo ha macchiato la seduta del Consiglio comunale del 15 aprile. Durante la discussione di una mozione urgente, l’assessore all’educazione Brandi ha prima invitato la segretaria del Partito Democratico e consigliera comunale, Laura Famulari, a uscire dall’aula e poi l’ha aggredita fisicamente, strattonandola con forza. Episodi del genere sono inaccettabili ovunque, ma lo sono ancora di più all’interno di un consiglio comunale, dove testimoniano della degenerazione verso un clima di violenza e di mancanza di rispetto. Per questo, Pd, OpenFVG e i Cittadini hanno chiesto le dimissioni dell’assessore Brandi, dimostratasi inadeguata rispetto al ruolo che ricopre.

Gruppo PD in Consiglio Comunale: la riqualificazione di piazza Sant’Antonio

Il 4 aprile la quarta commissione si è riunita per un ulteriore approfondimento della riqualificazione di piazza Sant’Antonio. Con Giovanni Barbo e Antonella Grim abbiamo evidenziato la contrarietà a non aver scelto un concorso pubblico di idee. Vi è inoltre il rischio di una condivisione con la cittadinanza che porti allo svuotamento di responsabilità da parte dell’amministrazione.

 

Rassegna stampa

TriestePrima.it

 

Gruppo PD in Consiglio Comunale: 1 e 2 aprile: sessioni dedicate al bilancio 2019

Con importanti tagli ai servizi sociali e alla cultura e l’aumento delle tariffe Tari (tassa sui rifiuti), il bilancio del Comune per il 2019 si presenta sciatto e fallimentare. La giunta di centrodestra ha deciso infatti di far pagare a tutti noi la conclamata assenza di qualsiasi politica seria e pluriennale per il miglioramento della raccolta differenziata e il risultato è che, a fine maggio, ci ritroveremo tutti tariffe Tari più salate! E servizi sempre uguali, purtroppo, con l’eccezione di qualche contenitore per deiezioni canine in più e qualche giardino ripulito. Inoltre, cosa mai accaduta fino ad ora, sono stati tagliati importanti fondi destinati al sociale e alla cultura, con procedure poco trasparenti e nella totale mancanza di dialogo con le opposizioni.

Il gruppo consiliare del Pd ha cercato di fare un’opposizione ferma ma costruttiva e ha presentato diversi emendamenti, dalla richiesta di aumento dei posti negli asili nido convenzionati, all’aumento delle corse degli autobus nel fine settimana, a un ulteriore incremento delle risorse per la ristrutturazione dei serramenti nelle scuole. Esito? Tutti bocciati.

Persiste dunque l’atteggiamento di chiusura da parte dell’attuale amministrazione, che nega sistematicamente all’opposizione una discussione nel merito dei contenuti e sembra essersi dimenticata che il suo compito è gestire il presente e costruire il futuro della città: da mesi, infatti, preferisce concentrare tutta la sua attenzione sul passato, strumentalizzandolo quotidianamente a fini politici.

 

Rassegna stampa

Il Piccolo di Trieste
TriestePrima.it 


 

1° Maggio: Famulari, Trieste ha bisogno di unità e solidarietà

1° Maggio: Famulari, Trieste ha bisogno di unità e solidarietà

Questo è un momento di reale difficoltà per tante famiglie, ci attende un futuro che non riusciamo a interpretare ma che ci preoccupa tutti, e la città assieme ai suoi vertici istituzionali, politici, sociali e anche religiosi ha un grande bisogno di unità e di solidarietà. Auspico in piena sincerità che il 1° Maggio possa essere l’occasione per rinsaldare la condivisione di quei valori che tengono assieme una comunità, e il lavoro è la base della dignità e della speranza per ognuno e per tutti”.

Lo afferma la segretaria provinciale del Pd di Trieste Laura Famulari, alla vigilia della Festa del Lavoro.

Auspico con altrettanto vigore – aggiunge Famulari – che il 1° Maggio non sia per Trieste un altro giorno di divisione artificiale, capace di rigettare la Città della Scienza indietro di 70 anni. Non esistono più i graniciari, la minaccia comunista è merce che si vende dal robivecchi, e i pochissimi individui che si presentano con certe bandiere, fuori luogo e fuori tempo, esistono solo quando una mozione li riporta sotto i riflettori. Resuscitare per un giorno i fantasmi del passato può servire a qualcuno ma fa perdere il senso delle priorità. E oggi in modo particolare – puntualizza – non ci deve sfuggire che senza lavoro, stabile e sicuro, Trieste non può andare lontano”.

Italia-Israele: Grim, Roberti ha fatto pessima figura “Fuori dalla storia chi contesta Brigata Ebraica”

Italia-Israele: Grim, Roberti ha fatto pessima figura “Fuori dalla storia chi contesta Brigata Ebraica”

Da troppe parti si continua a distorcere la storia e a fare uso strumentale di celebrazioni ed eventi pubblici: anche l’assessore Roberti non ha resistito e ha rimediato una pessima figura. Intanto dovrebbe sapere che, per quanto alta sia la sua autostima, non si fa il padrone in casa d’altri e non si pongono veti quando non si è il mittente degli inviti. E poi avrebbe potuto evitare il doppio salto carpiato di attribuire al Pd la responsabilità della sua assenza. Roberti non è venuto e ha sbagliato, punto”.

Lo afferma la consigliera comunale del Pd Antonella Grim, commentando l’assenza dell’assessore alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, alla tavola rotonda organizzata ieri a Trieste dall’associazione Italia-Israele. Per Grim

sono fuori dalla storia coloro che ogni anno contestano la bandiera della Brigata Ebraica, come lo sono quelli che da destra si aggrappano ai gruppi di autonomi solo per fare d’ogni erba un fascio. Spiacente, assessore Roberti, il Pd non si prende le responsabilità di gruppi estremisti e lei non gliela attribuisca indebitamente.
La bandiera della Brigata Ebraica – spiega Grim – ci ricorda nei cortei del 25 Aprile il suo naturale posto nella storia, perché i cinquemila giovani ebrei provenienti dalla Palestina e dall’Europa che combatterono in quella formazione contribuirono in modo fondamentale allo sfondamento della Linea gotica. Quegli ebrei contribuirono alla liberazione del nostro Paese dal nazifascismo.
Se questo Paese non diventerà una democrazia matura – conclude la consigliera dem – sarà anche colpa di chi fa da megafono ai provocatori, come Roberti, tirando per la giacchetta la memoria per giustificare il loro esistere nel presente”.

“Il punto di ascolto Mobbing del Comune di Trieste: quello che si è fatto, la situazione attuale, le prospettive future”

“Il punto di ascolto Mobbing del Comune di Trieste: quello che si è fatto, la situazione attuale, le prospettive future”

La Conferenza delle Donne Democratiche di Trieste invita iscritte e iscritti ad un incontro informativo su: 

“Il punto di ascolto Mobbing del Comune di Trieste: quello che si è fatto, la situazione attuale, le prospettive future”

Interverranno
Maria Luisa Paglia – Coordinatrice Conferenza Permanente Donne Dem Trieste

Gerarda Urcioli
Gabriella Taddeo
Adele Pino

Enfap, Via S. Francesco D’Assisi, 25