Barcola: Barbo, scalette a mare ancora malconce

Barcola: Barbo, scalette a mare ancora malconce

“Giunture sbilenche e pezzi di legno a sistemare gli spessori delle scalette malconce, pavimentazione dei marciapiedi sconnessa, giochi recintati. Le scalette nuove dovevano essere pronte per inizio giugno, quindi inutile fare conferenze stampe per autoincensarsi con seguito di tecnici se poi sono queste le condizioni del lungomare di Barcola”. È la denuncia del capogruppo Pd nel Consiglio comunale di Trieste Giovanni Barbo, dopo un sopralluogo alla dotazione infrastrutturale della riva di Barcola.
“La situazione è stata segnalata da tempo – continua il consigliere del – e sono ancora senza risposta le richieste di interventi da parte delle tantissime persone che frequentano uno dei luoghi più popolari di Trieste. Invece di fare annunci, l’assessora si faccia un bel giro, veda con i propri occhi i problemi tuttora irrisolti, prenda nota e si adoperi, perché a Barcola – conclude Barbo – c’è ancora molto da fare”.

In via Forti “Puliamo il nostro rione”

In via Forti “Puliamo il nostro rione”

Si è svolta ieri pomeriggio, con ritrovo alle ore 17 presso il parco giochi di via Forti, la prima iniziativa del Pd organizzata con il Consigliere comunale Luca Salvati e i consiglieri circoscrizionali Giachin, Magnelli e Jodric, denominata “Puliamo il nostro rione”.
“Grazie alla numerosa partecipazione dei residenti, siamo riusciti nell’arco di poco più di un’ora a pulire gran parte dell’area limitrofa al luogo di ritrovo riempiendo più di 10 sacchi, ma c’è ancora tanto lavoro da fare” affermano i consiglieri circoscrizionali e i volontari.
Più volte il Comune è stato sollecitato ad aumentare i fondi straordinari per la pulizia della città a partire dalle periferie. “Speriamo con questa iniziativa cittadina di aver destato l’attenzione dell’Amministrazione Dipiazza che si adoperi quanto prima. La Giunta in sede di avanzo di bilancio ha fatto propria la mia richiesta di una maggiore pulizia, speriamo ciò avvenga prima della prossima campagna elettorale” afferma Salvati.
Inoltre alcuni genitori, nell’assemblea pubblica successiva, hanno sollevato il problema del parco giochi con gli scivoli ormai transennati da tempo, come anche varie strade piene di buche, gli schiamazzi serali e notturni provenienti dall’area giochi nonchè le gare di corsa con vetture che vengono svolte sulle strade adiacenti. Si chiede pertanto il controllo delle forze dell’ordine e della Polizia locale.
Il consigliere Pd Salvati conclude sottolineando come il disagio giovanile e la scarsa sicurezza della città non possano essere più temi da prendere sotto gamba.

Famulari, accesso atti su rispetto norme ambientali

Famulari, accesso atti su rispetto norme ambientali

Ho fatto una richiesta di accesso agli atti per poter leggere le valutazioni preliminari fatte da Regione, Arpa e Sovraintendenza, in quanto il tracciato dell’ovovia è inserito in Zona ZPS e Natura 2000. Ciò doveva essere ben noto agli uffici, dato che il primo e finora ultimo Piano regolatore è stato realizzato con grande attenzione all’ambiente”. Lo rende noto la vicepresidente del Consiglio comunale Laura Famulari (Pd), dopo che è emersa una norma del 2007 che vieta “la realizzazione di impianti di risalita a fune e nuove piste da sci” nelle aree protette, le cosiddette Natura 2000, come quella che dovrebbe essare attraversata dalla cabinovia.

Non essendoci ancora alcuna variante al Piano Regolatore – spiega la consigliera dem – sembra non siano proprio state prese in considerazione le prescrizioni ambientali. Perciò oltre alla norma sugli impianti di risalita, già di per sé abbastanza dirimente e su cui stiamo verificando eventuali pronunce, vogliamo conoscere le osservazioni fatte dagli enti competenti, preliminarmente alla valutazione strategica ambientale”.

La norma venuta alla luce discende a sua volta – puntualizza Famulari – da norme comunitarie che gli uffici comunali non potevano non conoscere: temiamo non se ne sia tenuto conto nella progettazione iniziale che – conclude – non ha minimamente preso in considerazione tutto l’ecosistema in cui l’opera andrebbe ad inserirsi”.

Comune Trieste: Barbo, in riorganizzazione mancata la politica

Comune Trieste: Barbo, in riorganizzazione mancata la politica


“Pare evidente che anche per la riorganizzazione della macchina comunale è mancata la visione politica, nonostante sia un momento fondamentale anche rispetto alle sfide cruciali del PNRR. Non possiamo fare altro che contare sul lavoro del personale che, anche in condizioni difficilissime, ha continuato a erogare servizi”. Lo afferma il capogruppo Pd in Consigli comunale Giovanni Barbo, in merito al nuovo organigramma del Comune di Trieste presentato oggi al Museo Revoltella.
“Non è possibile – spiega il capogruppo dem – che mentre ci si riempie la bocca di cultura e turismo si ratifichi la cancellazione della Direzione di Servizio dei musei civici. Discutibile l’affermazione dell’assessore competente che nella cultura si è ritenuto di puntare sull’aspetto manageriale: un conto dare attenzione all’aspetto economico, un altro considerarlo l’unico rilevante”.
Per Barbo “non si capisce come anziché alleggerire il dipartimento dei Lavori pubblici lo si vada a sovraccaricare di deleghe, a fronte di dati di rendiconto 2021 che parlano di poco più di 25 milioni di euro di lavori pubblici (escludendo quelli di manutenzione) rispetto ai 131 preventivati”. 
“L’impressione è che sia stata calata sulla struttura una visione astratta e che dovrà essere la realtà ad adeguarsi, cosa che – conclude Barbo – di solito non avviene”.

Toponomastica: nuove vie per L. Kozlovich e in Porto Vecchio

Toponomastica: nuove vie per L. Kozlovich e in Porto Vecchio


Bene consenso in commissione, ci sia anche in Consiglio

“Il Comune intitoli una via o uno spazio cittadino a Lidia Kozlovich, grande attrice e intellettuale  di confine, e nelle future scelte toponomastiche per il Porto Vecchio tenga conto del ruolo internazionale della città dando attenzione a Paesi e capitali cui Trieste è fortemente collegata dal punto di vista culturale, economico, storico”. E’ la richiesta formulata dai consiglieri comunali del Pd Valentina Repini e Štefan Čok, in due distinte mozioni presentante nella Prima commissione comsigliare.
“Lidia Kozlovich ha saputo unire spontaneamente e ad altissimo livello le nostre due culture sulla scena nazionale e internazionale – ricorda Repini, che aveva già raccolto l’accordo del Consiglio comunale per la dedica di una targa all’artista – e merita che facciamo il passo che manca inserendo il suo nome nello stradario di Trieste”. Per Čok “è opportuno che nelle nuove arterie del Porto vecchio divenuto città si mostri la dimensione europea e il carattere aperto di Trieste”.
“Siamo lieti – sottolineano i due consiglieri dem – che in Commissione entrambe le mozioni abbiano incontrato il favore dei consiglieri presenti di maggioranza e opposizione. Confidiamo che lo stesso sostegno ci sia anche in fase di discussione in Consiglio comunale, dove speriamo sia presente anche FdI, che in commissione non c’era, mettendo a rischio il numero legale”.

Barbo, sparito dai radar Museo Revoltella Trieste

Barbo, sparito dai radar Museo Revoltella Trieste


Pinguino Marco non basta a coprire buchi in programmazione

“La Giunta Dipiazza annuncia nuovi musei ma non è in grado di gestire e promuovere adeguatamente quelli che ci sono. L’esempio fulgido è il Museo Revoltella, punto di riferimento storico-artistico di Trieste: sparito dai radar, non solo l’amministrazione ha rinunciato ha dargli un ruolo attivo e propositivo, ma non serve più nemmeno a fare da contenitore”. Il capogruppo del Pd in Consiglio comunale Giovanni Barbo prende posizione su quanto emerso, nei lavori della Terza commissione consiliare, dall’illustrazione dell’assessore Giorgio Rossi di eventi culturali e interventi proiettati al 2023.
“Siamo tutti affezionati al Pinguino Marco ma – attacca il capogruppo dem – non basta per coprire i buchi di una programmazione che confonde e sovrappone promozione turistica e attività culturali. Si fanno grandi nomi a effetto, da Bansky a Van Gogh, ma vorremo sapere se un milione e 200mila euro andranno a una società che ci venderà una mostra già aperta altrove o se finalmente a Trieste avremo una vera inaugurazione e non un riallestimento. Magari – aggiunge – con il contributo di studiosi che qua non mancano”.
Per Barbo “va bene l’apertura sui concerti, ma al di là delle idee ingegneristiche di Rossi su dove piazzare il palco, c’è stato o è in programma a brevissimo un confronto con chi li organizza? Per avere concerti da 10mila persone in su, come potrebbe ospitare piazza Unità, bisogna muoversi adesso”.

Commercio: incontro con vertici Fipe su dopo pandemia

Commercio: incontro con vertici Fipe su dopo pandemia


Conti: formazione è chiave per incentivare giovani

“Occorre un impegno maggiore da parte di tutti i soggetti competenti per far crescere la formazione del personale del settore ristorativo, che a Trieste è insufficiente a fronte della crescita dei flussi turistici. Una solida formazione è la chiave per incentivare i giovani a mettersi in gioco nel mondo del lavoro, e in particolare in questo settore che offre grandi prospettive di crescita professionale e personale”. E’ la convinzione espressa dalla segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, nel corso di un incontro avuto, assieme a Francesco Bussani, con la presidente della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE) di Trieste, Federica Suban.
“L’incontro di oggi – ha riferito al termine Bussani – ci ha consentito di analizzare la situazione dei pubblici esercizi triestini nel dopo pandemia. Abbiamo fatto il punto sulle potenzialità del turismo, sui temi dell’avviamento professionale, della sicurezza e dei problemi inerenti il lavoro femminile. Le prospettive di ripresa per il futuro sono potenzialmente buone, ma importanti problemi da risolvere richiedono azioni e riforme da inserire quanto prima nell’agenda dei vari livelli istituzionali. Ringraziamo la presidente Suban e i vertici della FIPE per un confronto molto concreto e ricco di spunti operativi”.

Squadre di vertice triestine, Salvati, periodo di incertezze: più responsabilità e meno proclami.

Squadre di vertice triestine, Salvati, periodo di incertezze: più responsabilità e meno proclami.

Come da triste e consolidata tradizione, anche quest’estate sarà un periodo di incertezza per la gran parte delle squadre di vertice triestine. 
In alcuni casi, su tutti la Pallamano Trieste, già durante l’anno sportivo passato erano emersi segnali inquietanti, che mettevano a serio rischio la permanenza della squadra nella massima divisione, scenari che purtroppo hanno trovato conferma nelle recenti esternazioni della dirigenza della società.
Anche la situazione di precarietà che in queste ore sta vivendo la Pallacanestro Trieste era ampiamente prevedibile già da tempo, vista la consapevolezza del disimpegno di Allianz e il drastico calo di abbonamenti e biglietti venduti.
Il caso più eclatante e meno prevedibile è stato quello della Triestina Calcio: certamente la prematura scomparsa del Presidente Biasin non si poteva mettere in preventivo, ma è altrettanto vero che a pochi giorni dall’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro il quadro nebuloso che circonda la Triestina e il suo futuro lasciano a dir poco preoccupati. 
Il Comune, in questo quadro di incertezze, deve però fare la sua parte: lavorare, preferibilmente in silenzio, per creare le condizioni per un futuro della nostra squadra di calcio, se serve anche attraverso una moral suasion nei confronti del deus ex machina della Triestina, Mauro Milanese. L’Unione deve continuare ad essere un patrimonio della città, tutti dobbiamo remare in questa direzione: il Comune non può intervenire direttamente nella governance di una società privata che fa calcio professionistico, ma evocare l’interessamento di non meglio precisate cordate locali, come ha fatto incautamente il Sindaco, anche sui social, senza che poi vi sia un reale riscontro sul campo, non solo non giova alla causa, ma rischia seriamente di creare un danno ed allontanare eventuali soggetti interessati.
Più responsabilità e meno proclami: di questo ha bisogno la Triestina per sopravvivere, non di presunte cordate inesistenti, che spesso, anche in passato, sono state l’anticamera di fallimenti e assalti alla diligenza di singoli o gruppi che hanno fatto solo il male della Triestina e della citta.

Duca d’Aosta: Pucci, ancora esilio per 300 bimbi

Duca d’Aosta: Pucci, ancora esilio per 300 bimbi

“La giunta Dipiazza ha confermato il ritardo dei lavori alla scuola primaria Duca d’Aosta, il cui termine a questo punto è rimandato a gennaio del 2023, quindi gli alunni non rientreranno nella loro sede con il nuovo anno scolastico. I bambini della D’Aosta, trasferiti nella scuola contenitore ex Timeus, continueranno a condividere gli spazi con la scuola Slataper, incluse la palestra e la mensa. La giunta Dipiazza annunciava il rientro per la metà dell’anno scolastico 2020-2021 o al più tardi all’inizio del ’22: ora è ufficiale che non sarà così e per 300 bambini continuerà l’esilio iniziato quattro anni fa. Di questa risposta non sono insoddisfatta io, ma tutte le famiglie che continueranno a subire disagi, che hanno determinato una forte diminuzione delle iscrizioni e la cancellazione di una prima classe a tempo pieno”. Lo dichiara la consigliera comunale Rosanna Pucci (Pd) commentando la risposta, da parte dell’assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi, alla sua interrogazione sulla “Conclusione lavori di manutenzione straordinaria scuola primaria ‘Duca d’Aosta’ – Istituto Comprensivo ‘Antonio Bergamas’.
Principe: Barbo, crisi entri in Consiglio comunale Trieste

Principe: Barbo, crisi entri in Consiglio comunale Trieste

“Abbiamo chiesto e ottenuto che nella seduta dei capigruppo consiliari del 15 giugno si discuta della nostra proposta di audizione dei sindacati sulla chiusura dello stabilimento ex Principe, viste le ricadute che questo avrà in termini occupazionali. Data l’urgenza con cui è necessario intervenire, chiederemo che l’audizione sia fissata nella prima data utile”. Lo rende noto il capogruppo Pd in Consiglio comunale di Trieste Giovanni Barbo, che ieri sul tema ha avuto uno scambio di corrispondenza con il presidente del Consiglio Francesco Panteca.
Per Barbo “può essere l’occasione per fare il punto sugli sviluppi rispetto alla situazioni di Flex e Wartsila, che avevamo cominciato ad approfondire qualche mese fa. L’insediamento di Bat è un’ottima notizia ma bisogna fare in modo che il tessuto produttivo triestino sia differenziato e sano  nel suo complesso. Perciò siamo convinti che il Consiglio comunale debba farsi carico direttamente – conclude il consigliere dem – delle situazioni più delicate che toccano realtà industriali e occupazionali del territorio”.