Famulari : sindaco Dipiazza assente su emergenza Covid

Famulari : sindaco Dipiazza assente su emergenza Covid

Ancora una volta il sindaco Dipiazza è assente e inerte di fronte all’emergenza Covid: il primo garante della salute dei triestini è stato messo sotto tutela dal prefetto e dal presidente della Regione.
Lo afferma la segretaria provinciale  Laura Famulari, dopo che, su invito del prefetto del capoluogo Valerio Valenti, il presidente Fvg Massimiliano Fedriga ha firmato un’ordinanza che impone la chiusura dei locali nel Comune dalle dalle ore 23.00 di oggi fino alle ore 5.00 di domani.
Per la segretaria:
è già gravissimo che il prefetto abbia dovuto intervenire sollecitando le Autorità locali a esercitare le loro prerogative ma ancor più preoccupante è il fatto che il sindaco non abbia fatto sentire la sua voce e non abbia fatto nulla. Quanto al vicesindaco che vorrebbe tenere più aperti i locali – aggiunge Famulari – pensi a impiegare la forza pubblica per controllare gli assembramenti piuttosto che quattro ambulanti di colore.
Famulari: Dipiazza chiarisca punti critici sul Piano pandemico

Famulari: Dipiazza chiarisca punti critici sul Piano pandemico

Il Piano pandemico anti-Covid da poco reso noto dall’assessore Riccardi arriva nel Consiglio comunale di Trieste.
In evidenza ci sono dei punti critici, già rilevati da alcuni tecnici, che hanno indicato come problematico il fatto che parte dell’attività chirurgica routinaria dei pazienti dell’area giuliana venga garantita dagli ospedali isontini. E poi il fatto che lo stato di emergenza rischia di interferire con i previsti lavori di ristrutturazione dell’ospedale di Cattinara.
E’ la segretaria provinciale del Pd Laura Famulari a coinvolgere direttamente il sindaco Dipiazza con una ‘domanda di attualità’ articolata, chiedendo al primo citttadino di dire in Aula
se sia stato messo al corrente delle motivazioni tecnico-scientifiche sulle quali si fondano le scelte della Regione e dell’Asugi.
Famulari nel suo documento ricorda che
nel Piano pandemico è stabilito che entrambi gli ospedali cittadini (Maggiore e Cattinara) siano ospedali Covid, mentre gli ospedali della stessa Azienda sanitaria (ASUGI) di Monfalcone e Gorizia non vengono destinati al trattamento di questi pazienti e rimangono no-Covid.
Ha già suscitato interrogativi e perplessità – evidenzia Famulari – la scelta che parte dell’attività chirurgica routinaria dei pazienti dell’area giuliana venga garantita dagli ospedali isontini, nel malaugurato caso di un innalzamento del livello ad una Fase pandemica. Nella prima fase dell’emergenza – spiega la segretaria dem – l’assessore Riccardi e Asugi hanno deciso, contrariamente a quanto indicato dal Ministero della Salute, di non avere un solo ospedale dedicato esclusivamente ai malati Covid, bensì due ospedali Covid, il Maggiore e Cattinara. Ora la scelta è che a Trieste ci sono solo ospedali Covid mentre per le attività di routine i triestini dovranno andare a Monfalcone o Gorizia, entrambi no-Covid.
Ancora da fare per area verde Ex Cinema di Servola

Ancora da fare per area verde Ex Cinema di Servola

In grave ritardo sugli impegni presi e anche con ‘buchi’ nell’allestimento della cornice gestionale: a completare la sospirata apertura dell’area verde Ex Cinema di Servola manca qualunque provvedimento a sostegno della cordata di associazioni che se ne faranno carico. Perché non basta tagliare nastri e dire ‘abbiamo aperto’: ora c’è la necessità di sostenere la capofila ASD Servolana, seguita da Carnevale Maschere Lalo, Falisca, Millenium, Grbec e associazione Commercianti
Lo rileva la consigliera comunale Valentina Repini (PD), a lungo impegnata per la riapertura dell’area, assieme a Roberto Decarli, della segreteria provinciale del Pd e storico rappresentante del territorio.
In questo periodo l’ASD Servolana – spiega Repini – ha ultimato a proprie spese i lavori di manutenzione, di pulizia e sgombero dell’area per renderla fruibile alla cittadinanza. Ora  l’Amministrazione comunale si deve impegnare a sostenere le associazioni, già gravate dal pagamento di un canone e dalla stipula di un’assicurazione. Chi ha lavorato per la collettività non deve esser lasciato solo in questo importante percorso di rivitalizzazione di un’area, rimasta chiusa per due anni
Per Repini
è necessario che il Comune intervenga assumendosi i costi delle utenze sostenendo le associazioni nell’opera di rivitalizzazione di un’area dalle grandi potenzialità, attraverso le tipiche attività aggregative, culturali e sportive.
Famulari: sulla piattaforma logistica Dipiazza non ha toccato palla

Famulari: sulla piattaforma logistica Dipiazza non ha toccato palla

È stato sindaco vent’anni durante i quali Dipiazza è diventato sempre più fastidioso con questo modo di appropriarsi di tutto quanto accade di positivo a Trieste, su cui non ha toccato palla come la piattaforma logistica. E al contrario resta muto e immobile sulle tante magagne della nostra città. Quando non tace il sindaco si esibisce in annunci ‘risolutori’ di problemi che aveva lasciato fermi dal tempo del suo primo mandato. Gli risparmiamo ora un elenco che va dall’area dell’ex Polstrada di Roiano al tram di Opicina alla piscina terapeutica, alla crisi dell’industria e del commercio a Trieste. E sulla Ferriera, verso cui abbiamo avuto un approccio diverso dal suo, abbia l’onestà di riconoscere che non l’ha chiusa lui e nulla ha fatto per chiuderla, o dobbiamo ricordargli i ‘cento giorni’?”

Lo afferma la segretaria provinciale del Pd di Trieste Laura Famulari, replicando al sindaco Roberto Dipiazza il quale, in relazione alla firma dell’accordo tra Hhla e Piattaforma logistica Trieste, ha rivendicato la coincidenza temporale con la chiusura della Ferriera, per cui ha detto di aver sostenuto “venti anni di attacchi”.

 

Orgogliosi di aver creduto in «regista» D’Agostino

Orgogliosi di aver creduto in «regista» D’Agostino

La realizzazione della piattaforma e l’alleanza tra i porti di Trieste e Amburgo sono eventi che superano le immediata implicazioni logistiche ed economiche, che sono già grandissime: oggi si apre un rapporto strategico per l’Europa. Qui dimostriamo di avere l’intelligenza e la volontà per fare sistema e competere con le nostre infrastrutture e professionalità migliori, a nord e a sud del continente. La Germania è storicamente un partner commerciale e politico di primo livello soprattutto per quest’area del Paese, che conferma di avere potenzialità attrattive su cui si deve continuare a puntare, proseguendo ad esempio sulla strada tracciata con la partecipazione della Regione alla Fiera Transport Logistic. A Zeno D’Agostino va riconosciuto il merito di essere regista del rilancio e del consolidamento del porto di Trieste sulla scena globale: siamo orgogliosi di aver creduto nelle sue qualità e abbiamo fiducia che continuerà bene anche in questo periodo difficile.

Lo ha affermato oggi a Trieste la presidente della commissione Lavoro della Camera, Debora Serracchiani, partecipando alla cerimonia della firma dell’accordo che segna l’ingresso dei tedeschi della Hhla di Amburgo nella gestione della Piattaforma logistica.

 

Scuola: tempi per tamponi creano gravi disagi

Scuola: tempi per tamponi creano gravi disagi

Anche dopo la tardiva emissione di una circolare esplicativa, famiglie e pediatri continuano a denunciare difficoltà nel fare i tamponi per gli  scolari entrati nel percorso di prevenzione covid. Nonostante il grande lavoro svolto dagli operatori dei Dipartimenti di Prevenzione e dagli operatori dei Laboratori dedicati, i tempi che intercorrono dalla richiesta del tampone, da parte dei medici di medicina generale o dei pediatri, alla risposta, non sono inferiori ai sei-sette giorni, creando gravi disagi agli scolari e alle loro famiglie. In Veneto procedono alla diagnosi con tempi e metodiche molto più rapide”.
È la denuncia di Roberto Trevisan, responsabile Sanità del Pd del Friuli Venezia Giulia.
Per l’esponente dem
l’inverno alle porte produrrà un aumento esponenziale del numero delle persone in situazioni cliniche dubbie per le quali sarà necessario escludere un contagio da Sars-Cov2. Se la Regione continua con questa insufficiente organizzazione, rischiamo il tracollo dei sistemi, scolastico e sanitario. Il recente Piano per la Medicina Territoriale parla bensì di rafforzamenti, di assunzioni, ma quando? Se aspettiamo anche solo pochi mesi sarà troppo tardi. Chiediamo quindi un immediato rafforzamento degli organici dei Dipartimenti di Prevenzione e dei Laboratori, l’avvio di metodologie diagnostiche più rapide, una comunicazione univoca e chiara, uguale per tutta la Regione, che metta in sicurezza, scolari, famiglie e insegnanti; l’istituzione di un numero verde regionale dedicato alle informazioni sulla pandemia, dotato di un numero adeguato di operatori, formati e in grado di orientare i cittadini. E’ tempo di fare investimenti seri ed efficaci e uscire – conclude Trevisan – dai tour informativi che sanno più di propaganda che di gestione delle gravi problematiche che gravano sulla comunità regionale.
Famulari, fondi Parco del Mare per centro congressi

Famulari, fondi Parco del Mare per centro congressi

“Per concludere i lavori del centro congressuale ed espostivo serve ancora 1 milione e mezzo di euro.  Oggi ho proposto in commissione di chiedere alla Camera di commercio di utilizzare parte delle risorse accantonate per il progetto del Parco del Mare. A fronte di un progetto ormai invecchiato e superato per la città, ci sono soldi che possono essere utilizzati subito per completare un’opera e renderla completamente operativa”. Lo afferma la segretaria provinciale del Pd di Trieste Laura Famulari, che è intervenuta oggi durante la seduta della seconda commissione del Consiglio comunale, che si è tenuta proprio nel centro congressi in Porto Vecchio.
 “Sono stati spesi circa 15 milioni e – ricorda Famulari – recentemente abbiamo messo 800mila euro di fondi del Comune e 1,5 milioni di privati. Al di là delle scelte di gestione futura su cui gravano ancora delle incognite, è chiaro che è interesse della città accelerare il completamento. Dove ci sono risorse ferme da anni che possono essere utilizzate subito – conclude – sarebbe bene sbloccare e spenderle”.
Famulari (Pd), case di riposo sempre punto sensibile

Famulari (Pd), case di riposo sempre punto sensibile

 

“L’assessore Riccardi dovrebbe essere più cauto nel manifestare sicumera e fastidio verso chi gli chiede dati e gli sollecita più attenzione sulle case di riposo, che non sono nate per gestire l’emergenza ma la cronicità e inevitabilmente sono un punto sensibile del sistema sociosanitario. Purtroppo l’impennata record dei contagi conferma che siamo ancora tutti a rischio e gli anziani in modo particolare”. Lo afferma la segretaria provinciale del Pd di Trieste, alla luce del nuovo focolaio individuato in una casa di riposo del territorio triestino e degli ultimi dati sui contagi.
“L’esperienza dolorosa del passato sulla quale in tanti avremmo voluto fosse fatta luce da una commissione consiliare d’inchiesta – spiega la segretaria dem – dovrebbe indurre a prudenza nell’esibire primati e certezze, o nello scaricare responsabilità su amministrazioni precedenti.
Stiamo tutti lottando dalla stessa parte”. 

Scuola: servizi integrativi con stesse rette e meno posti

Scuola: servizi integrativi con stesse rette e meno posti

 

Da assessore Brandi nessuna volontà di garantire continuità a SIS
Nota del Gruppo Pd nel sesto Consiglio circoscrizionale

In data mercoledì 2 settembre 2020 si è tenuta la seduta di Consiglio della VI Circoscrizione, alla presenza dell’assessore Brandi, con all’ordine del giorno l’unico punto “il nuovo anno scolastico”.
L’assessore Brandi con delega all’Educazione e alla scuola, ma anche al Decentramento, ha chiesto che l’incontro avvenisse a porte chiuse, violando gli articoli n. 1 e n. 14 del regolamento riguardante il funzionamento delle Circoscrizioni che recitano rispettivamente che “Il Consiglio circoscrizionale è strumento di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica” e che “le sedute dei Consigli circoscrizionali
sono pubbliche”. Così facendo l’assessore si è poi sottratto ai primi doveri di un pubblico amministratore: il confronto con i cittadini e i soggetti coinvolti nella questione, nello specifico famiglie e scuole. Nonostante questo, come gruppo PD della VI Circoscrizione abbiamo partecipato alla seduta con senso di responsabilità e secondo il mandato affidatoci dai cittadini.
A fine incontro il nostro disappunto si è trasformato in profonda delusione date le risposte evasive e non esaustive forniteci dall’Assessore, nonché per la mancanza di volontà di adoperarsi affinché in particolare il servizio di pre-accoglimento previsto con il SIS, indispensabile per molte famiglie, possa trovare continuità.
Ancora: le rette del SIS continueranno ad essere le stesse, nonostante il servizio ridotto, e i ricreatori non potranno accogliere lo stesso numero di bambini dell’anno scorso.
Questi elencati sono solo alcuni dei disagi cui le famiglie andranno incontro con l’inizio del nuovo anno scolastico.
Invitiamo l’Amministrazione Dipiazza a fare molto di più, stipulando accordi con il territorio per poter usufruire di ulteriori spazi, garantendo l’accesso ai ricreatori allo stesso numero di bambini degli anni passati con un numero congruo di educatori, attivandosi per garantire alle famiglie il servizio di pre-accoglimento presso gli istituti scolastici che abbiano spazi idonei (come da richiesta delle famiglie dell’Istituto IQBAL MASIH).
Ci permettiamo infine di invitare l’Amministrazione a collaborare con la Regione, referente per gli istituti superiori, coordinandosi per non lasciare inutilizzati spazi che potrebbero essere indispensabili a scongiurare la didattica a distanza in un periodo di non emergenza.
Un’amministrazione che si è sempre dichiarata dalla parte dei cittadini ha l’obbligo di dare maggiori risposte ai cittadini stessi e alle famiglie. E di rassicurarli, non negandosi al confronto pubblico.

Luca Salvati, Sandra di Febo, Gentian Metani e Elisabetta Schiavon
Partito Democratico della sesta Circoscrizione

 
Referendum: Pd Trieste, votare in sedi alternative alle scuole

Referendum: Pd Trieste, votare in sedi alternative alle scuole

"Stiamo formalizzando una richiesta al sindaco Dipiazza affinché verifichi la possibilità di votare al referendum in sedi alternative alle scuole. Questa scelta è già stata fatta nella nostra regione dal comune di Pordenone, che ha avuto il via libera dalla Commissione circondariale prefettizia, e crediamo che anche a Trieste si debba tentare in tutti i modi di evitare disagi a studenti, docenti e famiglie". Così la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari annuncia l’iniziativa del gruppo dei Democratici nel Consiglio comunale del capoluogo giuliano.
"Spero che il Sindaco e la Giunta vorranno prendere in seria considerazione questa possibilità – continua la segretaria dem – che permetterebbe di evitare la chiusura delle scuole a brevissima distanza dalla riapertura del 16 settembre. Crediamo che valga la pena di fare uno sforzo organizzativo per ottenere un risultato che sarebbe senza dubbio apprezzato da tutta la cittadinanza".

Per Famulari "tra Comune e Regione dovrebbe essere possibile reperire spazi adeguati, anche dal punto di vista della sicurezza sanitaria, in cui svolgere le operazioni di voto. Senza recriminare sul tempo già passato, abbiamo due settimane in cui ci si può dedicare all’organizzazione e all’informazione per cui – conclude – usiamole nel modo migliore".