![Lavori pubblici: Famulari-Rossetti (Pd), Dipiazza si scusi per sbagli e ritardi Ponterosso](https://pd.trieste.it/wp-content/uploads/2021/11/ponterosso-750x350.png)
Mobilità sostenibile e riduzione del traffico, verde pubblico e rigenerazione urbana, promozione dei processi partecipativi in particolare sull’utilizzo di spazi pubblici, sono alcuni dei punti programmatici su cui il Partito democratico e Adesso Trieste hanno trovato solide ragioni di convergenza e costruito un accordo che assegna ai democratici la presidenza della Quarta Circoscrizione e al soggetto municipalista la guida della Quinta Circoscrizione, prevedendo un avvicendamento a metà mandato. Siamo giunti a questo accordo dopo che, nelle ultime settimane, tutti i consiglieri hanno lavorato a documenti programmatici condivisi, senza decidere nulla a priori.
Lo rende noto la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari.
Le figure che ricopriranno la carica di presidente nelle due Circoscrizioni – precisa Famulari – sono Marco Rossetti Cosulich (Pd) nella Quarta e Michela Novel (AT) nella Quinta. Marco Rossetti Cosulich sarà supportato dalla vicepresidenza Franca Vilevich (AT), Michela Novel da quella di Alex Pellizer (PD). A metà mandato l’avvicendamento nei ruoli in entrambe le Circoscrizioni. A loro e ai Consigli andrà anche il compito di avviare la revisione del regolamento di funzionamento delle Circoscrizioni amministrative, alle quali dovrebbero essere affidate competenze operative, un budget da impiegare per interventi ordinari o manutentivi e strumenti per favorire la partecipazione delle persone, in un’ottica – conclude la segretaria dem – di vero decentramento operativo a contatto con il territorio”.
La convocazione in via telematica del Consiglio comunale è un pessimo inizio per Dipiazza, che manda un bruttissimo e contraddittorio segnale ai cittadini. Non valgono a niente le proteste contro le manifestazioni dei no vax e no pass se poi non si dà esempio di coerenza nelle sedi istituzionali più alte della rappresentanza cittadina. Mentre addirittura il Parlamento si appresta a tornare a lavorare in normale presenza, l’aula del Consiglio comunale di Trieste rimane chiusa”.
Vorremmo almeno sia sgombrato il campo da ogni dubbio – puntualizza l’esponente dem – riguardante l’eventuale indisponibilità di qualche consigliere a esibire il green pass o simili remore. E proprio per questo alla seduta di insediamento ci aspettiamo che ogni singolo consigliere dichiari la propria disponibilità a usare il Green pass nel pieno rispetto della legge perché – spiega Famulari – quanto avvenuto nelle ultime settimane richiede un’assunzione pubblica di responsabilità degli eletti, sia di chi è a favore, sia di chi è contrario”.
Abbiamo vissuto giornate complicate durante le quali Trieste, a partire dalla manifestazione indetta da una parte dei portuali, è diventata a livello nazionale il palcoscenico, reale e mediatico, del movimento “no green pass” e anche “no vax”.
Grazie anche all’ottimo lavoro del Ministero, della Prefettura e della Questura, la situazione è rimasta sotto controllo, ma la protesta continua con il perdurare manifestazioni, assembramenti e accampamenti in Piazza Unità e da domani c’è il rischio di nuove proteste dopo la risposta che il Consiglio dei Ministri dovrà dare ai manifestanti.
Difenderemo sempre il diritto di sciopero e manifestazione, ma anche quello di tutti i cittadini di vivere, lavorare e spostarsi liberamente. Così non è stato per troppi giorni.
Trieste e il suo porto non possono più permettersi una paralisi delle attività e della vita cittadina e tutti i danni che ne conseguono, non solo di immagine ma soprattutto economici, sociali e sanitari.
Siamo ancora nella pandemia. Assembramenti senza misure di sicurezza e una percentuale ancora troppo bassa di popolazione vaccinata fanno sì che Trieste oggi sia la città italiana con l’incremento più alto di contagi. Non possiamo permettere che delle proteste disorganizzate di una minoranza pregiudichino lo sforzo che si sta facendo per uscire dalla pandemia, vanificando i risultati raggiunti grazie a quella maggioranza che con responsabilità si è vaccinata e continua a seguire le regole. E servono misure più incisive per accelerare la campagna vaccinale nella popolazione locale.
Abbiamo tutti bisogno di normalità e tutti aspettiamo ansiosi che arrivi il giorno che il green pass non sia più necessario. Ma questo giorno non è ancora arrivato.
Il Summer Institute è un progetto d’interesse, che può rientrare tra i progetti per il rilancio:: Trieste e il suo porto non sono solo una questione italiana ma europea, che tocca la sostenibilità ambientale e l’energia, i trasporti e i dati. La proiezione naturale e le relazioni solide con i Balcani fanno di Trieste una porta d’Europa da valorizzare. A un anno dall’accordo sul Next Generation EU è il momento di dare concretezza alle risorse e ai progetti del PNRR, per cui Trieste sarà certamente protagonista”.
istituire a Trieste un Summer Institute dedicato alla sostenibilità, sul modello statunitense di Santa Fe o Santa Barbara, che in Italia manca del tutto. Qui apriamo un dialogo tra scienza, imprenditoria e decisori politici. Accettiamo la sfida della sostenibilità e guardiamo attraverso l’Adriatico verso i Balcani”.
il contesto ricchissimo di ricercatori del territorio e la forte sinergia tra le istituzioni scientifiche triestine, insieme all’eredità di Esof e agli accordi come quello tra la Regione Friuli Venezia Giulia e Snam”.