Partecipate: Pd Trieste, Monassi in CdA Hera è passato che torna

Partecipate: Pd Trieste, Monassi in CdA Hera è passato che torna

“La possibile nomina di Marina Monassi nel consiglio di amministrazione di Hera è espressione di un modo di far politica che speravamo appartenesse al passato. Invece questo è un passato che torna da decenni. Il riproporre gli stessi nomi nel tempo, e questo in particolare, indica che il sistema di potere che li esprime è sempre vivo e i referenti politici sempre gli stessi, e il metodo della spartizione sempre quello. Non sentono nemmeno l’esigenza di mascherarsi dietro un apparente ricambio di volti”. Lo dichiara Francesco Bussani, delegato allo Sviluppo economico nella segreteria nel Pd provinciale di Trieste, in merito alla ventilata nomina di Marina Monassi nel CdA della multiutility Gruppo Hera

 

 

Mobilità: Rojc, ok ragioni comitato “no ovovia” a Trieste

Mobilità: Rojc, ok ragioni comitato “no ovovia” a Trieste

Prima di decidere opere che incidono il paesaggio, suscitano dubbi di sostenibilità economica, geologica e ambientale, è sempre saggio ascoltare i cittadini. Nell’incontro con i rappresentanti del comitato ‘Trieste; cabinovia? anche no, grazie!’ mi sono state confermate tutte le criticità giàsollevate dal territorio e le ho pienamente condivise. Bisogna fare molta attenzione a impegnare la città su grandi opere che ne modificano per sempre il volto, senza portare un autentico vantaggio trasportistico né turistico. Sosterrò con convinzione il referendum, sperando che serva a far riflettere l’Amministrazione comunale”. Lo ha affermato la senatrice Tatjana Rojc (Pd) nel corso di un incontro avuto recentemente con rappresentanti del comitato “Trieste; cabinovia? anche no, grazie!” e altri cittadini contrari all’opera.

I ‘no’ sono stati declinati con cognizione di causa – riferisce la senatrice – indicando in particolare per l’ambiente la biodiversità di bosco Bovedo, l’inadeguatezza geologica, le difficoltà di esecuzione connessa alle betoniere cui è preclusa Strada del Friuli, che ad esempio è già franata in vari punti, per i costi di gestione insostenibili da una città con 200mila abitanti. Tra le difficoltà oggettive – precisa Rojc – è stato evidenziato come il progetto sia poco dettagliato enon tenga conto della composizionedel terreno”.

Commercio: Conti, Dipiazza cambi rotta per salvarlo

Commercio: Conti, Dipiazza cambi rotta per salvarlo

Bussani: supermercati e mega opere non sono risposte giuste
“Dopo quasi sei anni di amministrazione Dipiazza i nodi vengono al pettine. Comincino col riconoscere che il ‘momento magico’ non esiste e che è necessario cambiare rotta, mettere le mani nel corpo vivo dell’economia triestina e darle una direzione. Intanto si parta dal fatto che il terziario e in specie il commercio non vive sospeso nell’aria ma è parte di un tessuto produttivo che crea valore aggiunto, che non solo consuma beni”. Lo afferma la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti che commenta, assieme al delegato per lo sviluppo economico Francesco Bussani, i dati che segnalano la scomparsa a Trieste di 500 attività commerciali negli ultimi nove anni.
“Degli elementi segnalati come criticità alcuni come l’e-commerce – osserva Bussani – sono probabilmente irreversibili e allora bisogna puntare a renderli opportunità, altri come la pandemia potevano essere gestiti meglio. L’incognita della guerra è ancora insondabile. Comunque difficile credere che il fiorire di nuovi supermercati e la realizzazione di mega opere siano le risposte giuste a questa crisi”. 
“Il calo demografico non è solo una concausa delle criticità del commercio ma – aggiunge Bussani – è esso stesso una questione fondamentale che il Comune non ha ancora affrontato con la necessaria incisività”.

Cabinovia – Direzione Pd: contrari al progetto, sosteniamo la raccolta firme

Cabinovia – Direzione Pd: contrari al progetto, sosteniamo la raccolta firme

La Direzione provinciale di Trieste, dopo il rinnovo dei suoi organismi, ha ribadito la propria posizione in merito al progetto “CABINOVIA METROPOLITANA TRIESTE – PORTO VECCHIO – CARSO”, presentato nel dicembre 2020. Qui di seguito il documento approvato sul tema.

 

1 – Il Partito Democratico di Trieste considera di fondamentale importanza che la cittadinanza sia ascoltata e coinvolta, da parte dell’Amministrazione cittadina, prima della realizzazione di tale progetto che potrebbe cambiare l’aspetto di una parte della città e avere pesanti ricadute economiche in futuro. Per questo sostiene il referendum consultivo che consentirà un’espressione informata da parte dei cittadini.

 

2 – Il PD, avendo approfondito i dati tecnici, il progetto di fattibilità e le valutazioni preliminari sulla sostenibilità economica di gestione, sui flussi di utenza, nonché le numerose criticità in ordine alla fattibilità dell’opera riguardo la geologia dei terreni, la sicurezza dell’aerea, l’impatto ambientale e paesaggistico, l’impatto sociale, i costi di gestione, assume una posizione contraria alla realizzazione di questo progetto. Si tratta di una posizione politica non ideologica sul progetto già presentato che consta di numerosi punti di debolezza e criticità.

 

3 – Le criticità del progetto riguardano l’inadeguatezza di questa cabinovia come risposta efficace al problema dell’ingresso da nord della città di Trieste, il pesante impatto ambientale e l’utilizzo di importanti finanziamenti pubblici in contrasto con gli obiettivi di salvaguardia e valorizzazione del territorio del PNRR. Si ricorda, inoltre, che esiste un vincolo nell’area silvo-pastorale del crinale carsico di Opicina tutelata dalla legge n. 168/2017 e dalla sentenza del luglio 2021 (Bosco Bovedo e Campo Romano).

Come segnalato dal II Circolo del PD-Altipiano Est, per corrispondere alla domanda di accesso dal nord alla città di Trieste, articolata in tre vettori (utenza locale residente sul Carso, lavoratori provenienti da fuori città e turisti), è necessario che sia organizzato in modo più efficiente e sostenibile il trasporto pubblico locale (TPL), ivi incluso la ripresa del transito del tram di Opicina, fermo da diversi anni.

Va inoltre ripensata la sostenibilità del traffico nell’area urbana, che dovrebbe dare attuazione a una mobilità rifondata sul TPL elettrico, in primo luogo lungo il mare, sulla ciclabilità sicura e sull’urbanistica della “città dei 15 minuti”.

 

4 – Il PD sollecita l’amministrazione comunale a riconsiderare il progetto tenendo conto di una programmazione di più ampio raggio e più coerente con i bisogni reali della città, ripensando il sistema del trasporto pubblico locale sul Carso e in relazione agli spostamenti tra città e altipiano, ricordando che il Piano Urbanistico per la Mobilità Sostenibile (PUMS) del Comune di Trieste, generato nel 2021 da un progetto europeo focalizzato sui problemi di accessibilità delle strutture portuali, non ha dato soluzioni e deve essere rivisto radicalmente.

 

5 – Il PD crea al suo interno un gruppo di studio tecnico sulla questione cabinovia, anche per i risvolti che pone e alle richieste relative, approfondendo in particolare le possibili alternative da porre in essere per non disperdere il finanziamento e rispondere alle esigenze del territorio.

 

6 – Il PD sostiene la raccolta delle 12.000 firme necessarie a ottenere l’indizione del referendum consultivo, come organizzato dal Comitato “NO OVOVIA”. Si suggerisce che il referendum si tenga nello stesso giorno in cui si terranno i Referendum nazionali, per convogliare l’uso di denaro pubblico.

Barbo, c’è un progetto per il dopo-Tripcovich?

Barbo, c’è un progetto per il dopo-Tripcovich?

Si ricordi il barone de Banfield che ne fu promotore
“Da giunta del fare a giunta del disfare è un attimo: non si celebrano più le ‘grandi opere’ che non ci sono, ma si convocano conferenze stampa per annunciare abbattimenti. Attendiamo ancora di sapere cosa si intende fare al posto di una sala che pure ha avuto un’importante funzione culturale: al momento l’immagine è quella di una spianata di cemento in mezzo agli assi viari ad alto scorrimento che sono appena stati realizzati nell’ambito della riqualificazione di piazza Libertà. Ma c’è un progetto che aggiunga valore urbanistico al vuoto che si crea? Interessante saperlo, ma non dato. Speriamo almeno che sarà fatto il dovuto per ricordare il barone de Banfield che tanto si è adoperato per la musica a Trieste, e cui la sala era intitolata. Intanto i cantieri che la città aspetta, dal tram di Opicina alla galleria di Montebello passando per il Ponte Verde, sono fermi”. Lo dichiara il capogruppo del Pd nel Consiglio comunale di Trieste Giovanni Barbo, dopo che la Giunta Dipiazza ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per la demolizione della Sala Tripcovich.

 

 

Ucraina: Conti, Pd Trieste mobilitato per aiuti

Ucraina: Conti, Pd Trieste mobilitato per aiuti

Sosteniamo Ucraina, cuore calpestato della nostra Europa
“Tutto il Partito Democratico di Trieste esprime la sua vicinanza al popolo ucraino per la tremenda situazione che sta vivendo, e anche ai cittadini russi che subiscono con preoccupazione e dissentendo dalle decisioni dell’autocrazia di Putin”. Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, annunciando le prime iniziative del partito a fronte dell’emergenza umanitaria.
“La comunità ucraina è molto radicata nella nostra città, dove vive lavorando in pace – spiega la segretaria dem – spesso aiutando e sostenendo molte nostre famiglie. Rivolgiamo il nostro pensiero a quanti in Russia esprimono il loro dissenso e ne pagano il prezzo con arresti in massa. Rivendichiamo la coerenza del nostro partito che ha sempre tenuto ferma la barra sui valori della democrazia, dei diritti e dell’europeismo. La nostra volontà, il nostro cuore e le nostre azioni sono tese al ritorno della pace e della libertà in Ucraina. Lavoriamo per porre fine a un conflitto che strazia l’Europa e la riporta ai suoi anni più bui e distruttivi. Ci assumiamo la responsabilità – sottolinea Conti – di stare dalla parte di chi sta sotto le bombe, dalla parte delle donne e dei bambini che fuggono davanti ai blindati”. 
“Per questo, oltre ad avere già attivato una colletta di beni di prima necessità in consegna in queste ore, sosteniamo la raccolta di solidarietà di Croce Rossa, Unhcr e Unicef e – è l’appello di Caterina Conti – invitiamo tutti a chiamare il numero 45525 per sostenere l’Ucraina, il cuore calpestato della nostra Europa. Siamo a disposizione come punto di riferimento per chi volesse dare una mano, a prescindere da qualsiasi appartenenza”.

Pd Trieste, per centrodestra non se ne deve discutere

Pd Trieste, per centrodestra non se ne deve discutere

Famulari e Coricciati dopo la bocciatura in IV Circoscrizione
 “Per il centrodestra non deve esistere un luogo istituzionale dove discutere dei problemi della sanità triestina: si subisca in silenzio il volere di Riccardi. Sentire rispondere che la sanità ‘non è competenza delle circoscrizioni’ fa il paio con il trattamento riservato alla mia mozione sullo stesso tema, sottoscritta da tutta l’opposizione: non è nemmeno stata discussa in commissione e chissà quando approderà in Consiglio comunale, dove è già stato comunicato che l’assessore Riccardi non vuole partecipare alla contemporanea convocazione richiesta insieme ai vertici di Asugi. Esercizio del potere e bavaglio”. Lo dichiara la consigliera comunale Laura Famulari (Pd) dopo che la maggioranza di centrodestra del ‘parlamentino’ della Quarta circoscrizione ha rigettato la mozione delle opposizioni che chiedevano di rivedere l’atto aziendale di Asugi.
 Per Marina Coricciati, prima firmataria della mozione presentata in IV Circoscrizione e sottoscritta da tutto il centrosinistra, “ancora una volta la destra dimostra di non conoscere le regole della democrazia e dichiara strumentalmente che il tema non sarebbe di pertinenza della circoscrizione solo perché in realtà vuole difendere le posizioni di un’amministrazione amica, a loro volta alimentate da scelte di appartenenza politica che nulla hanno a che fare con la reale efficienza dei servizi erogati ai triestini. Fortunatamente i cittadini e i loro rappresentanti non abboccano più a questi trucchetti. Il tema era pienamente di pertinenza della circoscrizione e del dibattito democratico che il regolamento comunale le assegna. Se non si vuole discutere un tema perché politicamente scomodo si abbia coraggio di dirlo a viso aperto e non ci si nasconda dietro vuoti tecnicismi”.

Ovovia: Barbo, disturba Dipiazza se cittadini si esprimono?

Ovovia: Barbo, disturba Dipiazza se cittadini si esprimono?

“Se Dipiazza oggi gonfia il petto sul Porto vecchio e si fa vanto dei risultati del porto commerciale, lo deve a chi nel centrosinistra ha lavorato per la città. Quindi non ci provi neppure Dipiazza a buttarla in politica e a spacciare il centrosinistra come quello del ‘no se pol’. L’ovovia non c’entra con destra o sinistra, non ci si appiccica un’etichetta per dividere la città ‘o con me o contro di me’. Il Pd chiede che i triestini possano esprimersi: disturba? E se per Dipiazza quelli che la pensano come lui sono ‘persone intelligenti’, vorremmo sapere come giudica tutti gli altri. In ogni caso noi daremo il nostro contributo alla raccolta delle firme”. Lo afferma il capogruppo Pd nel Consiglio comunale di Trieste Giovanni Barbo, replicando al sindaco Roberto Dipiazza, secondo cui il “no” al progetto dell’ovovia dal Porto Vecchio al carso, sarebbe “politico”.

Ovovia: Conti, tanti cittadini condividono partecipazione

Ovovia: Conti, tanti cittadini condividono partecipazione

“E’ bello vedere tanti cittadini oggi in fila sotto la pioggia che condividono e danno corpo alla nostra idea di ampia partecipazione democratica. Il ‘no’ all’ovovia nasce all’interno del centrosinistra e molti esponenti del Pd hanno firmato stamattina per fermare un progetto che non ci convince e su cui chiediamo che la cittadinanza sia coinvolta. E’ un progetto che a nostro avviso non risolverebbe il problema dell’accesso alla città dal nord, con rilevanti aspetti di impatto paesaggistico e ambientale, e i cui costi rischierebbero di ricadere in futuro sui triestini. Chiediamo che l’Amministrazione ascolti i cittadini senza pregiudizi: spendere non significa per forza spendere bene”. Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, commentando l’alto afflusso di cittadini ai punti di raccolta firme allestiti in città per richiedere un referendum sulla realizzazione della cosiddetta “ovovia”.

Conti, basta “no greenpass” contro istituzioni

Conti, basta “no greenpass” contro istituzioni

La destra a Roma è contro emergenza, a Trieste a favore
“Il teppista ‘no greenpass’ che ha interrotto il Consiglio comunale dopo aver hackerato il sistema online ha commesso un violenza ingiustificabile, è stata l’ennesima squallida prevaricazione di chi distorce il concetto di libertà per imporre la propria presenza. Basta aggressioni alle istituzioni”. Lo afferma la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, dopo che la riunione del Consiglio comunale del capoluogo è stata interrotta dall’intrusione di un hacker “no greenpass” che ha postato una serie di messaggi contro il Governo instaurando parallelismi con il nazismo.
La segretaria dem auspica che “si agisca a norma di legge sporgendo denuncia per interruzione di pubblico servizio” e chiede che “i lavori del Consiglio comunale riprendano in presenza, non solo per evitare il rischio di altre intrusioni ma soprattutto perché, mentre le forze di destra protestano a Roma contro lo stato di emergenza, a Trieste lo tengono in vita per motivi inspiegabili”