Conti (Pd), per nuova segreteria sviluppo in primo piano

Conti (Pd), per nuova segreteria sviluppo in primo piano

Congresso apre fase di rinnovamento politico e generazionale

Il congresso del Partito democratico di Trieste aprirà una fase di rinnovamento politico e generazionale, mettendo in primo piano lo sviluppo di Trieste e i tanti problemi lasciati in ombra dalla destra con Dipiazza. Vogliamo rafforzare i rapporti con le categorie produttive, con le parti vive della città come i piccoli imprenditori e iprofessionisti, che con il loro lavoro danno forza a Trieste. Sarà fitto il dialogo sul lavoro con le rappresentanze sindacali sui molti fronti che destano preoccupazione nella transizione innescata dalla pandemia. Pari attenzione anche alle associazioni, al terzo settore, al mondo cattolico, a tutto il volontariato che opera nella vita quotidiana delle persone. Il Pd deve essere un partito che accompagna chi sta dimostrando un grande spirito di resistenza e iniziativa, nonostante le difficoltà della lunga fase che attraversiamo, e non dimentica i deboli”. Sono i concetti espressi oggi a Trieste dalla candidata unica alla segreteria provinciale del Partito democratico provinciale, Caterina Conti, in una conferenza stampa che ha illustrato le linee guida del suo programma. Conti ha 35 anni, è esperta di comunicazione istituzionale, ha alle spalle esperienze anche nazionalinella vita di partito. Presenti la segretaria uscente e consigliera comunale Laura Famulari, il segretario regionale del partito Cristiano Shaurli e la senatrice Tatjana Rojc.

L‘esponente dem si è soffermata sui punti di forza della città, come il porto e l’economia del mare, la logistica e la vocazione scientifica, ma ha sottolineato anche “l’insufficienza dei collegamenti ferroviari e aerei, che frenano lo sviluppo e vanno affrontati nel rapporto con il partito nazionale e le autorità centrali dello Stato”. Conti ha lanciato un allarme per il calo demografico di Trieste, “in cui la natalità è molto bassa e la città viene abbandonata dai giovani, perché poco attrattiva per chi cerca lavoro e prospettive”.

Nelle relazioni con le altre forze politiche, per Conti “il Pd deve rafforzarsi nel suo ruolo di perno su cui costruire alleanze, in dialogo con realtà civiche come Adesso Trieste e Punto Franco, forze politiche di riferimento nazionale e altre esperienze emerse nell’ultima tornata elettorale”. Il proposito operativo della nuova segreteria sarà “un radicamento forte nei rioni e nelle Circoscrizioni”, mentre “il primo obiettivo sarà il 2023, con le elezioni regionali e nazionali”.

Il congresso si svolgerà nei circoli del PD nel mese di gennaio.

Gruppo Pd, da Giunta Dipiazza variazione incoerente

Gruppo Pd, da Giunta Dipiazza variazione incoerente

“Contradditoria, incorente e spesso irrispettosa dei tempi”. E’ il giudizio dei consiglieri comunali  del Pd che accompagna il voto contro la variazione di bilancio di cui la Giunta Dipiazza ha chiesto la ratifica in Consiglio comunale.
Tra gli interventi bocciati, piegano i dem “un parcheggio multipiano in Porto Vecchio di cui non si capisce l’utilità, visto il sottoutilizzo di Silos e Molo IV, e neppure la coerenza visto l’obiettivo di non far arrivare le macchine in centro. Un ridimensionamento dell’intervento sul Mercato Coperto, cavallo di battaglia della maggioranza in due campagne elettorali. Un nuovo slittamento dell’intervento su piazza Sant’Antonio, su cui la Giunta aveva addirittura bandito un test di gradimento popolare, con risultato che ancora non si muove nulla”.
Entra nel dettaglio sulla Piscina terapeutica il consigliere dem Luca Salvati: “la giunta Dipiazza ha fatto dietrofront dichiarando la volontà di riqualificare la struttura attuale, ma rimangono ignote le tempistiche e le modalità di coinvolgimento del Comitato promotore e di quanti negli anni si sono adoperati sul tema senza trovare interlocutori nel centrodestra”.
Contro l’abbattimento della Sala Tripcovich la consigliera Rossana Pucci, la quale chiede che “venga ristrutturata e destinata alle scuole di Trieste, che necessitano di grandi e idonei spazi per le attività musicali, teatrali e culturali”.

Barbo, tagliati 250mila Euro a ristrutturazione Mercato Coperto

Barbo, tagliati 250mila Euro a ristrutturazione Mercato Coperto

 
“Un nuovo racconto da ‘momento magico’ di Dipiazza riporta in primo piano il Mercato Coperto: peccato che mentre il sindaco sciorina progetti la sua giunta usa le forbici e taglia 250mila euro previsti per il rilancio del mercato coperto, spostati su altre manutenzioni. Come ci ha annunciato l’assessore Lodi in commissione, il taglio arriverà nella ratifica della variazione di bilancio che voteremo nel prossimo Consiglio, segnando sostanzialmente un disimpegno del Comune dalla ristrutturazione dell’edificio”. Lo afferma il capogruppo Pd nel Consiglio comunale di Trieste Giovanni Barbo, replicando alle idee esposte dal sindaco del capoluogo giuliano Roberto Dipiazza per rivitalizzare lo storici Mercato coperto di via Carducci.
“Purtroppo non possiamo andare a chiedere all’allora vicesindaco Polidori – aggiunge Barbo – che fine abbia fatto la sua proposta di valorizzazione del Mercato Coperto che, diceva, ‘permetterà il mantenimento dell’eredità storica non solo della struttura, ma anche di tutto ciò che contiene’. Nuovamente invitiamo Dipiazza a non andare avanti da solo, a condividere queste decisioni con il Consiglio comunale, con esperti e abitanti del rione: si eviteranno altre giravolte e malcontenti”.

 

 

Salute, Cosolini (PD) – Ussai (M5S): “Atto aziendale ASUGI, evitare ridimensionamento sanità triestina”

Salute, Cosolini (PD) – Ussai (M5S): “Atto aziendale ASUGI, evitare ridimensionamento sanità triestina”

“Ci si fermi per approfondire e ripensare i contenuti di un documento calato dall’alto, facendo tesoro delle osservazioni e delle proposte arrivate non solo dalla politica ma anche dai tecnici”. Lo affermano i consiglieri regionali Roberto Cosolini (PD) e Andrea Ussai (M5S), che hanno tenuto una conferenza stampa in merito alla proposta di atto aziendale di ASUGI. “Si eviti la tentazione di un ridimensionamento immotivato dalla sanità triestina, con il rischio di perdere le ingenti risorse del PNRR per scelte ideologiche o per una resa dei conti con un patrimonio culturale non condiviso, a spese dei cittadini”.
 
“Si tratta di una questione politica, contrariamente a quanto sostiene l’assessore Riccardi che la presenta come un fatto puramente tecnico – sottolinea Cosolini -. Vengono dimezzati i distretti nell’area triestina, portandoli allo stesso numero dell’Isontino, dove vengono seguiti circa 100 mila persone in meno. Non viene riconosciuta fino in fondo la funzione dei distretti stessi come erogatori di servizi, eludendo il tema delle Case della comunità, su cui l’assessore Riccardi ha esternato la propria contrarietà nonostante siano previste dal PNRR, e che si avvicinano proprio all’esperienza dei distretti triestini, che proprio per questo andrebbero rafforzati. Dalla pandemia abbiamo avuto una lezione: la sanità territoriale e domiciliare deve essere potenziata”.
 
“Il depauperamento della sanità triestina si concretizza anche con il preoccupante svuotamento di alcune funzioni strategiche – aggiunge il consigliere del PD -. Vengono infatti dimezzati anche i Centri di salute mentale e vengono indeboliti i dipartimenti delle dipendenze nella loro articolazione organizzativa, portandoli anche in questo caso al livello dell’area isontina, dove però le persone seguite sono 900 a fronte della 4.000 a Trieste. In questo senso, lascia perplessi il parere positivo del Comune di Trieste nell’assemblea dei sindaci che dice sì al taglio delle strutture a fronte di una semplice rassicurazione verbale sul mantenimento dei servizi”.
 
“Siamo di fronte a una grande opportunità di rilanciare la sanità territoriale e i servizi di prossimità ma non è possibile declinare il PNRR senza una visione di insieme e un’integrazione con le strutture che già abbiamo – rimarca Ussai -. In FVG c’è stata l’esperienza dei Centri di assistenza primaria, in altre regioni abbiamo avuto le Case della salute, ne conosciamo i punti di forza e di debolezza e possiamo farne tesoro per progettare la sanità del futuro, alla luce dei 151 milioni di euro che arriveranno in regione per potenziare e riqualificare l’assistenza territoriale”.

Riccardi spieghi tagli in Consiglio comunale

Riccardi spieghi tagli in Consiglio comunale

“L’assessore Riccardi venga a spiegare i tagli alla sanità triestina in Consiglio comunale, dove chiediamo di ascoltare anche i vertici dell’AsuGi e le rappresentanze sindacali. L’atto aziendale di AsuGi che indebolirà pesantemente i servizi sanitari per i cittadini del capoluogo regionale deve essere discusso nella massima assemblea cittadina, non può essere calato dall’alto e digerito dalla città senza una parola. Ne va anche della dignità del nostro Comune”. Lo afferma la consigliera comunale e segretaria edl Pd provinciale di Trieste Laura Famulari, rendendo nota la richiesta di convocazione di un Consiglio comunale per audizione, ai sensi dell’art. 47 dello Statuto comunale, sottoscritta da tutti i membri del gruppo Pd, assieme a 5Stelle, Punto Franco e Adesso Trieste.
Nella richiesta si evidenzia che “viene fortemente indebolito il dipartimento delle dipendenze, ridotti da quattro a due i distretti dell’area giuliana, e ridotti da quattro a due i Centri di Salute Mentale”. 
“Queste scelte – spiega la lettera fatta pervenire al presidente del Consiglio comunale – non sembrano essere coerenti con gli obiettivi del Pnrr in materia di sanità territoriale che in base alle direttive del Pnrr, all’esperienza della pandemia, agli indicatori della ricerca, la sanità territoriale pubblica è una componente necessaria che andrebbe potenziata”.

Famulari (Pd), atto aziendale Asugi cambi radicalmente

Famulari (Pd), atto aziendale Asugi cambi radicalmente

L’atto aziendale di Asugi deve cambiare radicalmente e restituire ai cittadini la certezza che non saranno intaccati i servizi sociosanitari territoriali, anzi saranno aumentatiCon i 148 milioni che toccano al Friuli Venezia Giulia dal riparto dei fondi del Pnrr devono crescere le prestazioni anche a Trieste: potenziare e creare strutture e presidi territoriali, rafforzare l’assistenza domiciliare e fare una più efficace integrazione ditutti i servizi socio-sanitari. Nel decreto del Governo non si parla di tagli,  di distretti né di centri di salute mentale. Si sappia che con provvedimenti come questo si va dritti verso il commissariamento della sanità regionale, previsto in caso di inadempienza a quanto disposto dal decreto del Governo. La Giunta Dipiazza non può esserecomplice di un piano di sfascio del ‘sistema Trieste’ che con la pandemia è stato sempre più sfibrato. Dipiazza abbia coraggio! Parli con gli operatori della sanità triestina, senta le loro preoccupazioni, e schieri il Comune a difesa dell’interesse legittimo dei triestini, almeno quanto fa il sindaco di Monfalcone ‘vicina al cuore’ della Giunta Fedriga. Il Partito democratico metterà in atto tutti i sistemi per evitare questo colpo di mano contro Trieste, prova generale di una demolizione generale della sanità pubblica in Friuli Venezia Giulia”. Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari, commentando i tagli ai servizi sanitari previsti nella bozza dell’atto aziendale rilasciato dall’Azienda sanitaria universitaria Giuliana.

Mobilità: Barbo, parcheggi in centro attraggono traffico

Mobilità: Barbo, parcheggi in centro attraggono traffico

“Liberare le rive dalle macchine non significa soltanto eliminare i parcheggi di superficie ma ridurre drasticamente i flussi veicolari sulla strada che corre lungo il tratto ‘nobile’ del fronte mare di Trieste: questo servirebbe davvero per valorizzare il centro storico della nostra città, incentivando la vera mobilità sostenibile. Se la specialità di Dipiazza è creare parcheggi rivolga altrove la sua attenzione e si occupi di incentivare sul serio l’uso dei parcheggi già esistenti e limitrofi al centro: Silos, via Locchi, Bovedo. Scavare altri parcheggi sotterranei in centro sarà forse meno impattante dal punto di vista estetico (anche questo da discutere, a vedere altri esempi in città e pensando all’impatto visivo sui croceristi) ma otterrebbe l’effetto di fungere da attrattore di traffico. E’ curioso, peraltro, che questo argomento salti fuori negli stessi giorni in cui si discute – ovovia sì, ovovia no – di come ridurre l’arrivo di veicoli dall’altipiano. Come al solito la proposta arriva calata dall’altosenza nessuna condivisione, sopra la testa delle Circoscrizioni che invece hanno come priorità la mobilità sostenibile, la riduzione del traffico, il verde pubblico e la rigenerazione urbana”. E’ la posizione del capogruppo consiliare Pd Giovanni Barbo, a fronte dell’intenzione annunciata dal sindaco di Trieste Roberto Dipiazza di dare il via al progetto di un parcheggio interrato sulle Rive di fronte alla Stazione Marittima.

Violenza sulle donne: Famulari-Barbo, inaugurata l’opera “Urlo di Penelope”

Violenza sulle donne: Famulari-Barbo, inaugurata l’opera “Urlo di Penelope”

Mettiamo la questione femminile in cima all’agenda politica

“La lotta alla violenza sulle donne sia un costante e pressante impegno, uno sdegno e un’angoscia che assilla il nostro lavoro nelle istituzioni e nella società, non il pensiero di un giorno o la retorica buona in tragiche circostanze. Ci assumiamo questa responsabilità e la rendiamo visibile nella sede del Partito democratico, dove da oggi il dolore delle donne ci parla col volto di un archetipo femminile dell’Occidente: Penelope”. Lo annunciano la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari e il capogruppo Pd in Consiglio comunale Giovanni Barbo che, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, hanno inaugurato l’Urlo di Penelope di Francesca Grosso, una calligraphy art contenente i nomi delle vittime di femminicidio dal 2006 al 2020. L’iniziativa è dell’associazione “Inoltre – Alternativa Progressista” che ha commissionato l’opera all’artista.
“L’aumento dei casi di violenza contro le donne registrati a Trieste anche in connessione alla pandemia – hanno spiegato Famulari e Barbo – deve essere un ulteriore stimolo a mettere la questione femminile in cima alla agenda politica: diritti, lavoro, welfare, sono aspetti di un unico fenomeno che è la reale liberazione della donna”.

 

Barbo a Dipiazza, basta inerzia mentre Trieste soffre

Barbo a Dipiazza, basta inerzia mentre Trieste soffre

Dopo la breve parentesi della faccia feroce contro i cortei no vax, Dipiazza si è rituffato nel silenzio e nell’inerzia sul fronte Covid, preferendo occuparsi di lucette e alberettiIntanto Trieste sta soffrendo più di tutti. Noi con la nostra interrogazione vogliamo stimolare il sindaco e la giunta a muoversi e prendere iniziative in tema di promozione delle vaccinazioni e contenimento dei contagi. Non ci si può nascondere dietro le ‘competenze’, perché il sindaco del capoluogo ha un grande potere di influenza istituzionale e quando vuole lo esercitaIn primo luogo pensiamo che il sindaco con i suoi uffici dovrebbe promuovere le vaccinazioni attraverso una comunicazione istituzionale capillare, svolta anche in collaborazione con i soggetti territoriali di carattere associativo, scolastico e religioso”. Il capogruppo Pd nel Consiglio comunale di Trieste Giovanni Barbo illustra l’interrogazione che ha indirizzato al sindaco Roberto Dipiazza, rilevando che “la drammaticità della situazione nelle nostre strutture sanitarie è ormai conclamata ed è tale da mettere a rischio i bisogni sanitari della popolazione”.

Nel dettaglio, il documento dei democratici a Palazzo Sipario chiede al sindaco “se abbia già preso contatto con la dirigenza dell’Asugi e con le rappresentanze sindacali al fine di acquisire informazioni utili a ottimizzare le sinergie tra il Comune e le strutture sanitarie territoriali, o se abbia intenzione di farlo” e lo invita a “coinvolgere il Consiglio comunale nell’azione preventiva e contenitiva del contagio, eventualmente prevedendo di intervenire con un’informativa al Consiglio stesso, contestuale a un’audizione dei sopracitati rappresentanti della sanità nella competente commissione”.

L’interrogazione non manca di tornare sul punto dei consiglieri “no pass”, domandando a Dipiazza di chiedere ai consiglieri comunali di maggioranza di “chiarire la loro posizione rispetto ai vaccini, in modo da evitare di mandare messaggi equivoci alla popolazione in un momento in cui è necessario mostrare compattezza d’intenti e comportamenti di fronte al Covid”.

Lavori pubblici: Famulari-Rossetti (Pd), Dipiazza si scusi per sbagli e ritardi Ponterosso

Lavori pubblici: Famulari-Rossetti (Pd), Dipiazza si scusi per sbagli e ritardi Ponterosso

“Di questo problema l’assessore ai Lavori pubblici doveva essere a conoscenza da mesi ma Dipiazza ha aspettato le elezioni per dire come stanno davvero le cose, e dopo un anno di disagi, sporcizia e puzza inutile risulta incredibile che il sindaco continui a vantarsi di essere l’Uomo del fare. L’impresa chiede di avere il suo compenso al completo perché l’errore di progettazione è del Comune, altro che ‘chi non fa non sbaglia’, qui si sbaglia, si tengono aperti cantieri infiniti con probabili danni economici a carico del pubblico e pure ci si vanta”. Lo affermano la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari e il presidente del la Quarta circoscrizione Marco Rossetti Cosulich, dopo l’annuncio del sindaco Roberto Dipiazza che il cantiere per la ristrutturazione del Ponte verde e del Ponte bianco sul Canal Grande deve ricominciare da zero.
“E’ emerso che c’era già uno studio del ‘93 – spiegano Famulari e Rossetti – che evidenziava il dato relativo al fondale del Canale e che tutti i corsi d’acqua che scendono verso la città sono tutti canalizzati comunque nel sedimento alluvionale e quindi c’è sempre un certo scorrimento de acqua prevalentemente piovana. Ma quel che appare grave è la noncuranza con cui il sindaco dà alla città la notizia che per un anno sono stati fatti lavori sbagliati, e non ha la buona creanza nemmeno di dire una parola di scusa, per i disagi passati e per quelli che ancora dovranno esserci”.