Caterina Conti: la Regione Friuli Venezia Giulia ha smesso di crescere

Caterina Conti: la Regione Friuli Venezia Giulia ha smesso di crescere

Sprecati anni di opportunità e miliardi di euro
La realtà si impone alla narrazione propagandistica e allo spensierato ottimismo della destra al potere. Qualcuno avvisi l’assessore Bini che le cose non vanno bene, poi vedrà lui se informare il presidente Fedriga che il Friuli Venezia Giulia non ‘continua a crescere’ e che certi slogan suonano derisione. Siamo a rischio declino e non abbiamo contromisure”.
Lo afferma la segretaria regionale Pd Fvg Caterina Conti, commentando l’aggiornamento congiunturale sull’economia del Fvg, presentato oggi nella sede di Trieste dalla Banca d’Italia.
“La regione arranca, il credito rallenta per famiglie e imprese – affonda ancora la Conti – lo sviluppo non si vede, la manifattura storicamente trainante è ai box. Anche il calo dei volumi del porto di Trieste è un indicatore della salute economica globale. Sono stati sprecati – è l’accusa di Conti – anni di opportunità e miliardi di euro”.
“Dopo sei anni di ‘siamo i migliori’, finanziarie miliardarie, pioggia di bonus e contributi”, la segretaria dem sottolinea che “facciamo meno del PIL italiano”.
“Bankitalia non deve affrontare le elezioni europee e i dati – aggiunge la segretaria dem – li fornisce come sono. Anche il presidente di Confindustria Bonomi ha dato oggi una netta valutazione della manovra finanziaria del governo Meloni. Nessuna sorpresa, accade quello che stiamo ripetendo da mesi senza essere ascoltati: la Giunta ne prenda atto e apra un confronto con le energie vive della Regione, prima che sia troppo tardi”, conclude.
appello medici a Fedriga è ultima spiaggia

appello medici a Fedriga è ultima spiaggia


“Il presidente Fedriga ascolti e raccolga l’appello dei medici, cambi la rotta che sta portando la sanità del Friuli Venezia Giulia a criticità che sono vero rischio di non ritorno, siamo all’ultima spiaggia. Le precise denunce dell’intersindacale sanitaria sono frutto di esperienza diretta, di competenza riconosciuta e spesso elogiata da tutti e dallo stesso vertice regionale. Qui non c’è colore politico che faccia da schermo”. La senatrice Tatjana Rojc (Pd) interviene dopo che le OO.SS. dell’Intersindacale regionale Dirigenza sanitaria del Friuli Venezia Giulia hanno accusato la gestione della sanità regionale di essere “delirante e incoerente”, chiedendo un “fermo intervento del presidente Fedriga a garanzia, tutela e salvaguardia del nostro sistema sanitario pubblico”.
“Non è la prima volta che allarmi simili vengono lanciati ma – evidenzia la senatrice – nulla è cambiato, anzi la Giunta regionale ha continuato a procedere come uno schiacciasassi, con l’assessore alla Salute sordo a ogni richiamo e infastidito dalla minima critica. La privatizzazione non è più strisciante ma dilagante e rivendicata, il personale resta in trincea ma è stanco e sfiduciato, i cittadini utenti sempre più disorientati e soli. Gli appelli di Riccardi alle opposizioni sono conditi di minacce e condizionamenti che – aggiunge Rojc – li rendono palesemente falsi e, senza una reale inversione di tendenza nel metodo e nella governance, irricevibili”.

Ater: Salvati, per Dipiazza gli affitti possono aumentare

Ater: Salvati, per Dipiazza gli affitti possono aumentare

“Per la Giunta di destra guidata da Dipiazza gli affitti Ater possono aumentare e pesare soprattutto sulle persone sole. E’ questo il significato del ‘no’ alla mozione con cui chiedevamo alla Giunta di trasmettere all’Ater la contrarietà del Comune di Trieste all’aumento dei canoni di locazione. Non è passata nemmeno l’ipotesi di tutelare i redditi più bassi e rivedere le modalità di ripartizione degli eventuali aumenti tenendo conto di indicatori economici. Volevamo evitare che il peso dei rincari si scaricasse su una determinata categoria come le famiglie mononucleari, ma per la maggioranza non se parla proprio”. Il consigliere comunale Luca Salvati (Pd) rende nota la bocciatura, da parte della maggioranza che sostiene la Giunta Dipiazza, della sua mozione urgente recante “No all’aumento dei canoni di locazione per gli inquilini Ater”.
“Il Consiglio d’amministrazione dell’Ater ha deliberato la rimodulazione dei canoni di locazione per il prossimo biennio – ricorda il consigliere dem – prevedendo un aumento dal 4% al 6% degli importi a carico esclusivamente delle famiglie mononucleari. I colpiti saranno soprattutto persone anziane con pensioni minime che rappresentano oltre il 30% degli inquilini Ater. E a difesa di queste persone la Giunta non ha una parola da dire”.
 
 
 
Dl Lavoro: Rojc, emendamento per porto franco Trieste

Dl Lavoro: Rojc, emendamento per porto franco Trieste

“Per il Porto franco internazionale di Trieste abbiamo l'occasione di passare dalle dichiarazioni di principio agli atti concreti. Con l'emendamento depositato al Dl Lavoro si danno al Governo sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge per porre in atto tutte le iniziative occorrenti per presentare alla Commissione europea una comunicazione volta a formalizzare la proposta di modifica del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio, finalizzata all'esclusione della zona franca del porto di Trieste dal territorio doganale dell'Unione europea”. Lo afferma la capogruppo Pd nella commissione Politiche europee Tatjana Rojc, rendendo noto l'emendamento all'articolo 36 del Dl Lavoro, con cui si vuol far entrare in legge l'obbligo per il Governo di chiedere alla Commissione europea di dare piena attuazione al principio dell’extradoganalità della zona franca del porto di Trieste.
“C'è stato il fondamentale decreto attuativo per il Porto franco internazionale di Trieste –  ricorda la senatrice dem – propiziato da Serracchiani e firmato nel 2017 da Delrio e Padoan, poi l'approvazione al Senato della mia risoluzione e il ddl che ho depositato nelle due ultime legislature, più di recente un ordine del giorno di maggioranza alla Camera: credo sia giunto il momento di porre un punto fermo e auspico che l'accordo sarà trasversale. Questa legge – sottolinea Rojc – è nell'interesse di un porto nazionale, di un territorio europeo per vocazione, di tutto il Paese”.
Nel testo dell'emendamento, articolato in due commi, si precisa che “costituiscono operazioni non imponibili: a) le cessioni di beni destinati a essere collocati in una zona franca o nelle aree dei punti franchi del porto di Trieste; b) le prestazioni di servizi inerenti alle cessioni di beni di cui alla lettera a); c) le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nei luoghi di cui alla lettera a)”. Le disposizioni indicate “entrano in vigore a seguito della procedura legislativa europea di esclusione dei punti franchi del porto di Trieste dal territorio doganale dell'Unione europea”.

Piscina terapeutica: Coricciati, basta silenzio Giunta

Piscina terapeutica: Coricciati, basta silenzio Giunta

“E’ ancora senza seguito la delibera che prevede di avviare ‘con priorità massima’ la procedura di affidamento della realizzazione della nuova piscina terapeutica. Deve finire questo silenzio immobile della Giunta comunale su una ferita che la città si porta addosso ormai da quattro anni”. E’ in sintesi quanto chiede un’interrogazione a prima firma della consigliera Pd della Quarta circoscrizione Marina Coricciati, sostenuta dai colleghi Andrea Abrami, Luca Bressan, Alberto Fileti.
Nel dettaglio i consiglieri dem vogliono sapere dal sindaco e dall’assessore ai Lavori pubblici “il sito dove il Comune ha deciso di costruire la nuova piscina terapeutica e le caratteristiche individuate della struttura”. Chiedono inoltre di conoscere “il cronoprogramma della ricostruzione, i tempi previsti per la realizzazione e la possibilità di utilizzo del nuovo sito”. Nel documento c’è anche la richiesta di intervenire nel frattempo per “aiutare l’ex utenza dell’Acquamarina che deve percorre ben più di 30 chilometri per accedere alle cure del Sistema sanitario regionale”.
 
 
Ricreestate: Čok-Salvati, Giunta non risponde su graduatorie

Ricreestate: Čok-Salvati, Giunta non risponde su graduatorie

“Sono patrimonio della città, abbiamo proposte concrete”

“Insisteremo a confrontarci con la Giunta comunale sui problemi di Ricreestate e dei centri estivi, che sono uno dei patrimoni largamente condivisi di cui dispone questa città. Sulle problematiche delle graduatorie c’è un’interrogazione in attesa di risposta, cui oggi l’assessora Matteoni poteva rispondere in commissione, ma purtroppo ha preferito appigliarsi a questioni formali e non ha offerto le spiegazioni richieste”. Lo affermano i consiglieri comunali Štefan Čok e Luca Salvati, in relazione alla richiesta di convocazione avanzata, con altri consiglieri di opposizione, della V commissione per audire l’assessora alle Politiche dell’Educazione Nicole Matteoni sulle attività dei Ricreestate e centri estivi.
“Manterremo alta la vigilanza sugli aspetti dove si sono manifestate criticità come – precisa Čok – la pubblicazione di graduatorie sbagliate o deficit di offerta rispetto alle domande delle famiglie. Da parte nostra ci sono proposte concrete – aggiunge il consigliere dem Luca Salvati – per migliorare un servizio importantissimo, tra cui l’introduzione di un criterio di premialità per l’accesso al Ricreestate che tenga conto della continuità del percorso nel ricreatorio durante l’anno”.

 
 
Berlusconi: Conti, lutto di Stato è fuori misura

Berlusconi: Conti, lutto di Stato è fuori misura

 
“Il rispetto umano è un dovere sempre, anche per gli avversari politici, e noi abbiamo espresso il nostro cordoglio per la morte di Berlusconi e per la sua comunità politica. Ma abbiamo il dovere di mantenere un equilibrio e quanto sta avvenendo in queste ore è fuori misura: i funerali di Stato sono consoni per chi è stato Presidente del Consiglio e a lungo nelle istituzioni del nostro Paese, ma non lo è il lutto di Stato per un personaggio così divisivo e discusso. Questa è una scelta della destra al Governo che non condividiamo”. Lo ha detto la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, aprendo l’assemblea del partito.
“Noi non possiamo rassegnarci a questa destra – ha continuato la segretaria dem – che permette un cumulo di cariche pesanti come quelle delle due assessore di Trieste, che sono una impegnata alla Camera e l’altra addirittura come sottosegretaria al Mef. Non è un valore aggiunto, è un danno per la città”.
Ringraziato il capogruppo Barbo e il gruppo Pd in Consiglio comunale per “il serio lavoro di controllo e la presenza incessante pur in mezzo a ostacoli di ogni tipo”, Conti ha parlato dei problemi inerenti “lavori pubblici, viabilità e traffico ormai fuori controllo”. L’esponente dem è tornata sulle criticità della sanità che sono “i fronti che consideriamo principali per i bisogni delle persone” come i “consultori dimezzati, l’Aquamarina”, sottolineando che “nel prossimo assestamento di bilancio regionale, ricco di 652 milioni di cui 115 vanno in salute e politiche sociali, è necessario mettere risorse per evitare di tagliare servizi e almeno garantire quello che c’è”.

 

 

Galleria Foraggi: Barbo, 400 giorni d’agonia, giunta si scusi

Galleria Foraggi: Barbo, 400 giorni d’agonia, giunta si scusi

“Un’agonia per chi vive nelle vicinanze di piazza Foraggi e si trova fra il nulla dell’ex Fiera e il cantiere della galleria, un altro ritardo, altri disagi per i cittadini che ogni giorno devono recarsi in centro dalla periferia est. La giunta Dipiazza non si nasconda dietro ai tecnicismi, ma si prenda le proprie responsabilità di fronte alle triestine e ai triestini: dopo i ritardi causati dall’ostinazione tutta politica di voler percorrere la strada del cassero, siamo di fronte a un cantiere da quattrocento giorni, anziché dei quaranta annunciati in pompa magna. Dieci volte quanto dichiarato: la giunta chieda dieci volte scusa a chi quotidianamente subisce i danni della situazione”. Lo dichiara il capogruppo Pd in Consiglio comunale Giovanni Barbo, alla notizia che si prospettano altre due settimane di proroga per il completamento della galleria Foraggi-Montebello.

 

 

 
Fine vita: Serracchiani, la politica non può chiamarsi fuori

Fine vita: Serracchiani, la politica non può chiamarsi fuori

 
“Angosciante si debba andare in tribunale per esercitare un diritto di libertà e dignità personale sancito dalla Corte costituzionale. Il rifiuto dell’azienda sanitaria Giuliano Isontina di verificare le condizioni di una triestina malata di sclerosi multipla va contro questa sentenza e prolunga crudelmente le sofferenze di una persona per cui ogni giorno è una pena. Sarebbe grave se una pubblica amministrazione fosse guidata da scelte ideologiche rispetto a garanzie costituzionali”. Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd, interviene sul caso di una donna triestina di 55 anni, affetta da sclerosi multipla, che ha denunciato per rifiuto/omissione d’atti d’ufficio l’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI), per non aver proceduto alle verifiche previste dalla “sentenza Cappato” della Corte costituzionale.

“Ci eravamo avvicinati a recepire la sentenza della Consulta sul fine vita – ricorda la parlamentare – approvando lo scorso anno alla Camera una legge sulla morte medicalmente assistita, passandola poi al Senato, ma con la caduta di Draghi è decaduta, ma ora tutto è più difficile con questa maggioranza. Il Pd l’ha comunque ripresentata. La politica ha un dovere e non può chiamarsi fuori. Colpisce la gelida indifferenza con cui il caso viene derubricato a ‘compito dei professionisti’ da un esponente della giunta regionale. Siamo ancora il Friuli Venezia Giulia di Eluana Englaro? Pensiamo – conclude Serracchiani – che può accadere a ognuno di noi”.

 

 

 
Fine vita: Famulari, politica garantisca libera scelta

Fine vita: Famulari, politica garantisca libera scelta


“Auspico che sul tema cruciale del fine vita riusciremo a portare in Consiglio regionale una normativa di attuazione, con procedure e tempi, per accedere a un diritto fondamentale qual è quello di scegliere una morte dignitosa. In questa circostanza condivido la posizione del presidente Zaia e sono convinta che la politica debba garantire la libera scelta per chiunque si trovi in una situazione di irreversibile sofferenza e con i requisiti previsti, come si è espressa la Corte Costituzionale nel 2019, si deve poter decidere in modo autonomo”. Lo ha dichiarato la vicepresidente del Consiglio comunale di Trieste Laura Famulari (Pd), che in qualità di consigliere comunale autentica le firme della campagna per la proposta di legge di iniziativa regionale “Liberi Subito”, elaborata dall’Associazione Luca Coscioni, per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria nel rispetto delle competenze regionali.

“Vengono a firmare le persone più diverse – ha osservato Famulari – con una consapevolezza precisa del gesto che compiono, la sensibilità dei cittadini su questi temi è assai più grande di quanto appaia. Ci sono temi che non si possono legare a uno schieramento politico piuttosto che a un altro, o alla maggioranza di turno”.