Barbo, fondi Pnrr vadano a opere davvero utili

Barbo, fondi Pnrr vadano a opere davvero utili

 
“Possono dire quello che vogliono, ma la valanga di obiezioni, ricorsi e adesso pure voci contrastanti da Roma, prefigura la fine ingloriosa dell’ovovia, e la responsabilità di tutto ciò è politica, di una giunta che non ha mai realmente provato a percorrere ipotesi alternative. Dipiazza agisca immediatamente perché i 60 milioni arrivino e siano impiegati per opere davvero utili. E sia chiaro che provare a percorrere ipotesi alternative non significa semplicemente mandare una mail agli uffici per chiedere se si può cambiare progetto. L’impressione è che l’ovovia si allontana sempre di più e c’è il serio rischio che svaniscano anche le risorse del Pnrr per il nostro territorio”. Così in sintesi il pensiero del capogruppo Pd in Consiglio comunale Giovanni Barbo, oggi in conferenza stampa, dopo che da notizie di stampa si è appreso che al ministero delle Infrastrutture si starebbe ipotizzando uno stop alla cabinovia di Trieste, nell’ambito di una revisione generale dei progetti finanziati dal Pnrr.

Ukmar: Comune Trieste non ha giurisdizione su comunella Opicina

Nel merito delle problematiche opposte alla Variante che inserisce il percorso della funivia nel Piano regolatore comunale è entrato oggi in conferenza stampa il consigliere comunale Stefano Ukmar (Pd), che ha illustrato le ragioni per cui sarebbe impossibile modificare la destinazione d’uso delle particelle catastali di proprietà della comunella Jus Opcine per consentire il passaggio della cabinovia.

“Il Comune di Trieste non ha nessuna giurisdizione su quei terreni dal punto di vista amministrativo – ha spiegato Ukmar – non si può fare un mutamento di destinazione d’uso di terreni soggetti a uso civico se c’è un tribunale che dice che l’uso civico non esiste. La delibera passata in Circoscrizione e che deve approdare in commissione e in Consiglio, è carta straccia. I comitati avranno gioco facile a demolirla, qualora l’Amministrazione comunale dovesse insistere”.

“I terreni non sono soggetti alla legge del 1927 sugli usi civici e quindi – ha aggiunto il consigliere dem – la procedura messa in campo dal Comune con questa delibera è completamente sbagliata”.

Margherita Hack: Pucci, Dipiazza ripensi a statua

Margherita Hack: Pucci, Dipiazza ripensi a statua

“Il mondo della ricerca si è fatto sentire chiaro e forte, deluso per il 'no' della Giunta Dipiazza alla statua in memoria di Margherita Hack, e anche la volontà popolare pare orientata in questa direzione, a quanto si apprende da indagini dei media”. La consigliera comunale Rosanna Pucci (Pd) interviene nel dibattito in corso su una statua da dedicare alla scienziata Margherita Hack.
“Invito il sindaco Dipiazza e l’assessore Rossi a ripensarci perché – spiega la consigliera dem – convinta che quest'opera andrebbe a onore di tutta la città, dei proponenti e della stessa Giunta comunale. L'hanno già approvata una volta, tengano la barra dritta”.
“In ogni caso – annuncia Pucci – riproporrò la statua alla Hack con un emendamento a una mia mozione sull’argomento, sperando che con il tempo prevalgano orgoglio e ragionevolezza”.

Salvati, per lavoratori soluzione sia rapida

Salvati, per lavoratori soluzione sia rapida

“Oggi in commissione Trasparenza è stata prospettata dall'assessore Rossi l'intenzione di trovare soluzioni migliorative per i lavoratori Euro&Promos, attraverso un intervento del Comune e quota parte della società appaltatrice. Attendiamo e vigiliamo affinché la soluzione sia individuata in tempi rapidi ormai dopo anni di pressioni, auspicando anche in un mutato atteggiamento di Euro&Promos. A cui proposito rimane da sottolineare la situazione dell'assessore regionale Bini, al contempo membro della giunta Fedriga e azionista di controllo del 40% di Euro&Promos”. Lo afferma il consigliere comunale Luca Salvati (Pd), al termine della seduta della commissione Trasparenza, da lui richiesta per avere un report delle attività svolte dal Comune di Trieste relativamente ai contratti dei lavoratori di Euro&Promos impiegati nei musei civici e retribuiti 5 euro l'ora.
“Dal momento che il valore stimato dell'appalto è stato individuato – spiega il consigliere dem – avendo come riferimento il CCNL Servizi, il Comune potrà dare indicazione che, al rinnovo, si scriva una nuova gara d'appalto prendendo in considerazione contratti più adeguati alle mansioni e di maggior tutela dei lavoratori”.
Consiglio comunale commemora Grilz: Barbo, centrosinistra fuori aula

Consiglio comunale commemora Grilz: Barbo, centrosinistra fuori aula

“Quanto avvenuto venerdì in via Paduina ci impedisce oggi di presenziare alla commemorazione in Consiglio della figura di Almerigo Grilz. Il massimo rispetto per ogni morte, soprattutto per la morte di un giornalista in zona di guerra, non può però ignorare né l’azione politica di Grilz in questa città, né tantomeno quanto avvenuto alcuni giorni fa”. Lo ha detto oggi il capogruppo del Pd nel Consiglio comunale di Trieste Giovanni Barbo, intervenendo a nome dei gruppi consiliari del centrosinistra per spiegare le ragioni della loro assenza alla commemorazione in aula della figura di Almerigo Grilz, reporter di guerra e dirigente nazionale del Msi.
“Questa città ha sofferto enormemente nel XX secolo: rievocare saluti e slogan di quella pagina complessa e dolorosa – ha continuato Barbo – non può certo far parte della cartina di tornasole della Trieste del 2023, né del modo in cui la città si vive, né del modo in cui si presenta al mondo. Ancora più grave è che a quella commemorazione a cui il saluto romano ha dato una chiara connotazione neofascista abbiano preso parte rappresentanti delle istituzioni: su questo non possono esserci tentennamenti”.
“È per questo che abbiamo presentato una mozione urgente che – ha concluso il capogruppo dem – speriamo la maggioranza vorrà discutere in questo Consiglio: ognuno si assuma la responsabilità della propria posizione sulla Trieste che ritiene di dover e voler rappresentare”.
A margine, Barbo ha sottolineato che “nel centrodestra si sono addirittura volute fare due commemorazioni distinte, da FDI e Forza Italia, non si capisce se per distinguersi o per esigenza di visibilità”.

Serracchiani, Governo assuma iniziativa

Serracchiani, Governo assuma iniziativa

La parlamentare oggi ai cancelli dello stabilimento triestino

“Strategico, industriale, che salvaguardi la filiera: solo così può essere un progetto accettabile di reindustrializzazione del sito Wartsila di Bagnoli. Il Governo assuma immediatamente ogni iniziativa per evitare che l’azienda se ne vada lasciando dietro di sé il deserto. Questa è un’opzione inaccettabile per il Paese, per il nostro manifatturiero e per il territorio triestino: deve essere chiaro anche in Finlandia”. Lo ha detto oggi la deputata Debora Serracchiani (Pd), davanti ai cancelli dello stabilimento Wartsila a Bagnoli della Rosandra (Trieste), dove si è tenuta un’assemblea in sciopero proclamata dal coordinamento Fim-Fiom-Uilm.

Rojc, Giorgetti se ne occupi direttamente

Rojc, Giorgetti se ne occupi direttamente

“Wartsila sta facendo un gioco pericoloso, e non vogliamo dire altro per non alzare la temperatura di una crisi già molto calda. Lanciare nomi di società su un tavolo ministeriale e poi annunciarne il ritiro significa toccare un limite grave di credibilità. A questo punto il Governo deve davvero prendere in mano le redini della trattativa, com'era previsto negli accordi, e andare a un confronto diretto con la società. Se ci crede sul serio che il sito e la produzione di Bagnoli sono strategici per il Paese, sia direttamente il ministro Giorgetti a occuparsi energicamente del progetto di reindustrializzazione”. Lo dichiara la senatrice Tatjana Rojc (Pd), dopo che il gruppo Wärtsilä ha reso noto che Imr Industries avrebbe comunicato di non essere interessata al polo di Trieste.

Galleria Foraggi: Barbo, Dipiazza risponda di ritardi

Galleria Foraggi: Barbo, Dipiazza risponda di ritardi

“Siamo a fianco di tanti cittadini che chiedono conto all'amministrazione dei troppi ritardi e delle promesse non mantenute da Dipiazza sui lavori pubblici. La galleria di piazza Foraggi è bloccata da 400 giorni non da 40 come annunciato e i disagi ormai pesantissimi si aggiungono alla presa in giro di ripetuti proclami e sopralluoghi-spettacolo fatti dal Sindaco”. Lo ha affermato il capogruppo Pd in Consiglio comunale Giovanni Barbo, partecipando oggi, assieme alla segretaria provinciale del Pd Caterina Conti e a una delegazione del partito, all’assemblea pubblica contro il “cantiere infinito” della galleria di Piazza Foraggi a Trieste.
“Dipiazza ascolti – ha scandito il capogruppo dem – non l'opposizione ma un autorevolissimo esponente della sua giunta nonché presidente della sua lista civica che ha parlato di ‘7 anni di balle’: si riferiva all'ex Fiera distante solo 200 metri dalla galleria ma vale per troppe opere incompiute. E’ ora di smetterla. I triestini sono esasperati, ci sono responsabilità precise, il Sindaco e la sua giunta devono risponderne”.

Conti, offensivi cori e saluti romani

Conti, offensivi cori e saluti romani



Commemorazione di Almerigo Grilz diventa raduno in centro città

“Ritrovarsi in strada e fare il saluto romano significa manifestare adesione e sostegno al fascismo, essere contro la Repubblica e la democrazia. Un raduno nella via un tempo nota in città come 'zona fascista' non può essere la normalità e non deve passare come nostalgia o goliardata”. Così la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, dirigente nazionale del partito, stigmatizza cori e saluti romani che hanno segnato la commemorazione del giornalista e dirigente del Msi Almerigo Grilz nel 40/o della morte, organizzata lo scorso 19 maggio dall'associazione “Nessuno Resti Indietro” nella centrale via Paduina, già sede del Fronte della Gioventù.

“È uno spettacolo inguardabile e offensivo – ha affermato la segretaria dem – dopo la dittatura con le leggi razziste, la Risiera a Trieste, dopo Salò e le contrapposizioni laceranti che la città ha patito negli anni ‘70 e ‘80. La presenza di un assessore regionale impone al presidente Fedriga atti conseguenti: lo mandi via. Chi ha organizzato questa adunata e chi vi ha partecipato – puntualizza Conti – non ha ricordato un reporter morto quarant'anni fa, lo ha usato per provocare, per resuscitare pubblicamente l'ideologia che ha distrutto l'Italia”.

Ex Fiera: Barbo, se giunta Dipiazza dice “balle” ne risponda

Ex Fiera: Barbo, se giunta Dipiazza dice “balle” ne risponda

“Lettera assessore Rossi apre valutazioni puntuali”

“A questo punto è doveroso cominciare a chiarire cosa e quando verrà fatto nell'area ex Fiera, e se il sindaco o qualcuno dei suoi assessori ha raccontato ‘balle’ ne risponda di fronte ai cittadini. Va riconosciuta all’assessore Rossi la disponibilità di confrontarsi in commissione Trasparenza e nettezza nelle relazioni con gli uffici. La comunicazione che abbiamo ricevuto in tanti è forse frutto di un disguido tecnico ma apre una serie di valutazioni rilevanti e puntuali, dalla questione Euro&Promos al futuro dell’ex Fiera, e anche sui rapporti tra maggioranza e opposizione”. Lo dichiara il capogruppo Pd nel Consiglio comunale di Trieste Giovanni Barbo, a seguito della ricezione via posta elettronica, assieme ad altri destinatari, di un messaggio dell’assessore comunale alla Cultura e Turismo Giorgio Rossi, in merito alla gestione di problematiche relative al trattamento di lavoratori di società di servizi e alla riqualificazione di aree urbane, cui si riferisce citando “7 anni di balle”.
“Gli approfondimenti sull’ex Fiera vanno fatti – spiega il capogruppo dem, primo firmatario di un’interrogazione sulle tempistiche dei lavori – per rispetto dei cittadini che vivono nella zona e poi perché nella variante approvata a inizio 2020, contestualmente alla variazione di destinazione, erano previsti una serie di interventi di riqualificazione dell'area a carico dell'acquirente. E proprio su questo tema stiamo predisponendo una richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale straordinario”.

Conti, hotspot su testa Comuni no grazie

Conti, hotspot su testa Comuni no grazie

Migranti: Conti (Pd), hotspot su testa Comuni no grazie

“Il Governo Meloni ha deciso che in Fvg non bastano Gradisca e Udine, e allora si deve piazzare una struttura anche sul Carso, perché è evidente che la vorranno fare là. Fedriga e la destra all'opposizione ululavano per manciate di migranti nei comuni e ora muti e contenti aprono le porte addirittura a un hotspot. Lo diciamo chiaro: nessun hotspot sulla testa di nessun Comune, non si duplichino sui comuni carsici i problemi di Gradisca”. Lo afferma la segretaria del Pd provinciale di Trieste e membro della Direzione nazionale del partito Caterina Conti, commentando quanto emerso dall’incontro di ieri con il commissario per l'emergenza migranti, Valerio Valenti e i prefetti del Fvg, a cui ha partecipato anche la Regione.

“Il fallimento totale della gestione dei migranti dalla destra al Governo – continua la dirigente dem – è plasticamente rappresentato dalla decisione che è stata comunicata in prefettura a Trieste. Nemmeno osano più parlare di fermare i migranti perché sanno che non ci riescono. Altro che blocco navale e fototrappole, sarebbe come se si volesse curare un malanno grave con un cerotto. I rimpatri saranno come adesso una minima parte degli arrivi, in sostanza chiacchiere. È vero – conclude Conti – siamo la Lampedusa del nord e adottano qui i metodi di Lampedusa: strutture di contenimento che non risolveranno niente”.