Berlusconi: Conti, lutto di Stato è fuori misura

Berlusconi: Conti, lutto di Stato è fuori misura

 
“Il rispetto umano è un dovere sempre, anche per gli avversari politici, e noi abbiamo espresso il nostro cordoglio per la morte di Berlusconi e per la sua comunità politica. Ma abbiamo il dovere di mantenere un equilibrio e quanto sta avvenendo in queste ore è fuori misura: i funerali di Stato sono consoni per chi è stato Presidente del Consiglio e a lungo nelle istituzioni del nostro Paese, ma non lo è il lutto di Stato per un personaggio così divisivo e discusso. Questa è una scelta della destra al Governo che non condividiamo”. Lo ha detto la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, aprendo l’assemblea del partito.
“Noi non possiamo rassegnarci a questa destra – ha continuato la segretaria dem – che permette un cumulo di cariche pesanti come quelle delle due assessore di Trieste, che sono una impegnata alla Camera e l’altra addirittura come sottosegretaria al Mef. Non è un valore aggiunto, è un danno per la città”.
Ringraziato il capogruppo Barbo e il gruppo Pd in Consiglio comunale per “il serio lavoro di controllo e la presenza incessante pur in mezzo a ostacoli di ogni tipo”, Conti ha parlato dei problemi inerenti “lavori pubblici, viabilità e traffico ormai fuori controllo”. L’esponente dem è tornata sulle criticità della sanità che sono “i fronti che consideriamo principali per i bisogni delle persone” come i “consultori dimezzati, l’Aquamarina”, sottolineando che “nel prossimo assestamento di bilancio regionale, ricco di 652 milioni di cui 115 vanno in salute e politiche sociali, è necessario mettere risorse per evitare di tagliare servizi e almeno garantire quello che c’è”.

 

 

Galleria Foraggi: Barbo, 400 giorni d’agonia, giunta si scusi

Galleria Foraggi: Barbo, 400 giorni d’agonia, giunta si scusi

“Un’agonia per chi vive nelle vicinanze di piazza Foraggi e si trova fra il nulla dell’ex Fiera e il cantiere della galleria, un altro ritardo, altri disagi per i cittadini che ogni giorno devono recarsi in centro dalla periferia est. La giunta Dipiazza non si nasconda dietro ai tecnicismi, ma si prenda le proprie responsabilità di fronte alle triestine e ai triestini: dopo i ritardi causati dall’ostinazione tutta politica di voler percorrere la strada del cassero, siamo di fronte a un cantiere da quattrocento giorni, anziché dei quaranta annunciati in pompa magna. Dieci volte quanto dichiarato: la giunta chieda dieci volte scusa a chi quotidianamente subisce i danni della situazione”. Lo dichiara il capogruppo Pd in Consiglio comunale Giovanni Barbo, alla notizia che si prospettano altre due settimane di proroga per il completamento della galleria Foraggi-Montebello.

 

 

 
Decarli, per i consultori sempre con i cittadini

Decarli, per i consultori sempre con i cittadini


“Nella lotta per evitare il taglio dei consultori noi saremo sempre con i cittadini, in ogni presidio e in ogni manifestazione, nelle aule del Comune e della Regione, ovunque occorra e sia utile. Questo è uno di quei casi in cui la forza di chi governa si esercita contro una storia di progresso e di salute pubblica, contro le stesse norme istitutive. Il Partito democratico non molla”. E’ il pensiero di Roberto Decarli, della segreteria del Pd provinciale di Trieste, che ha partecipato, assieme alla vicepresidente del Consiglio comunale Laura Famulari (Pd) e al vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Russo, all’assemblea pubblica “Dimezzano i consultori, aumenta la nostra rabbia”, organizzata oggi da “Non una di meno” in campo San Giacomo.

Famulari, c’è anche rischio residuati bellici

Famulari, c’è anche rischio residuati bellici


“A studiare, se ne aggiunge ogni giorno una nuova: c’è anche il rischio dei residuati bellici a sommarsi a tutti gli altri pesanti argomenti ostativi e prescrittivi finora emersi contro la realizzazione dell’ovovia. Basta leggere la relazione di una società specializzata cui proprio il Comune ha dato l’incarico di eseguire un’attività di supporto tecnico amministrativo alla valutazione del rischio bellico residuo. Lo studio ha definito il livello di rischio applicabile all’intervento progettuale sulle aree del Porto Vecchio di Trieste, e sono le aree del “Parco Lineare Verde e del Viale Monumentale, sulle quali dovrebbe correre anche il tratto di costa dell’ovovia”. Lo rende noto la vicepresidente del Consiglio comunale Laura Famulari (Pd), che ha acquisito una relazione tecnica dedicata alla Verifica preventiva sulla presenza di ordigni bellici nel sottosuolo, nell’area del Porto vecchio di Trieste, e su cui ha depositata un’interrogazione.
“La corposa e documentata relazione comprende un’analisi storiografica – spiega la consigliera dem – sull’attività bellica sul territorio in esame al secondo conflitto mondiale, interessato da un’importante attività bellica documentata (campale e/o aerea) e dove dal 2000 al 2014 sonno stati effettuati alcuni ritrovamenti mediante bonifica bellica occasionale di varie tipologie di ordigni”.
Famulari ha chiesto “conferma che il percorso della cosiddetta Cabinovia in piano attraversa le aree in cui sono state riscontrate anomalie diffuse per le quali il rischio è stato definito ‘non accettabile’ dallo studio, se i costi di bonifica bellica sistematica preventiva di tale entità sono stati accantonati/previsti e su chi ricadono, e se in tal caso – aggiunge l’esponente dem – sono stati considerati gli impatti delle eventuali procedure di bonifica anche in relazione al rispetto dei termini previsti dal PNRR per il compimento della Cabinovia”.

Barbo, Dipiazza fermi percorso minato

Barbo, Dipiazza fermi percorso minato

“Pd pronto ad aiutare per reindirizzo fondi Pnrr”
 “La giunta Dipiazza fermi una volta per tutte l’ovovia. Anche con le ulteriori evidenze sui vincoli per le aree Natura 2000, non ci sono cavilli o deroghe che tengano di fronte al rischio di proseguire su un percorso minato da ostacoli di carattere normativo, prima ancora che politico”. Lo dichiara il capogruppo Pd in Consiglio comunale Giovanni Barbo, a seguito del parere negativo sul progetto Pnrr della cabinovia Trieste-Carso, proposto dal Comune di Trieste, da parte della Soprintendenza per il Pnrr, ufficio territoriale del Ministero dei beni culturali, e resa nota oggi in conferenza stampa dal Comitato No-ovovia.
 “Questo fatto nuovo – spiega il capogruppo -conferma la nostra posizione contraria, pure al di là della funzionalità della cabinovia per il nostro territorio. Chiediamo nuovamente prudenza a chi amministra Trieste, prima che sia troppo tardi, e la capacità di interloquire a livello politico per far sì che da Roma arrivino a Trieste risorse per opere davvero utili e sostenibili. Confermiamo la già dichiarata disponibilità delle nostre parlamentari – aggiunge Barbo – a sostenere un reindirizzo dei fondi Pnrr”.

Marcia contro i muri: Conti, no hotspot sul Carso

Marcia contro i muri: Conti, no hotspot sul Carso

“C’è anche il Partito democratico a questa testimonianza di apertura, di vero spirito europeo e solidale. Siamo qui per chiedere che le istituzioni a tutti i livelli si adoperino per difendere il diritto di ogni persona di vivere in sicurezza e in libertà, come dice la nostra Costituzione. Lo spazio europeo è prima di tutto uno spazio di democrazia e diritti, che deve essere attivato di fronte alle sfide epocali delle migrazioni. La risposta alla rotta balcanica non può essere un hotspot sul Carso triestino, che replicherebbe i problemi umanitari di Lampedusa, peserebbe su un territorio già messo alla prova, non fermerebbe nemmeno uno dei disperati che si mettono in viaggio”. Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, che oggi con una delegazione del partito ha partecipato alla “Marcia contro i muri e per l’accoglienza” che, nell’ambito del Festival Sabir, ha attraversato il confine tra Italia e Slovenia partendo dal Castello di Socerb (Capodistria) per arrivare nella Piazza centrale di San Dorligo della Valle (Trieste).

Consultori familiari: Barbo, grave no urgenza a mozione

Consultori familiari: Barbo, grave no urgenza a mozione

“La maggioranza si è schierata contro l’interesse dei cittadini, ancora una volta il sindaco non metterà la faccia sulle questioni della salute pubblica. Sbagliato e grave che il centrodestra non abbia consentito che il Consiglio Comunale si esprimesse oggi per opporsi al taglio dei consultori familiari a Trieste. Era ed è urgente occuparsene perché è ormai imminente e avrà ripercussioni su centinaia di famiglie. Non è così che si gestisce con responsabilità la cosa pubblica”. Lo afferma il capogruppo Pd in Consiglio comunale Giovanni Barbo, dopo che è stata negata l’urgenza alla discussione in Consiglio comunale della mozione contro il dimezzamento dei consultori familiari, previsto dall’atto aziendale di Asugi.

Salute mentale: Conti custodire rivoluzione basagliana

Salute mentale: Conti custodire rivoluzione basagliana


La segretaria dem al Roseto di San GIovanni a ricordare Franco Rotelli

“Per noi è un dovere custodire e migliorare senza pregiudizi e con coerenza i frutti della rivoluzione basagliana, che da qui si sono propagati fino alla legislazione nazionale. Il lavoro assiduo per l’inclusione sociale, la solidarietà tra persone, la libertà di essere quello che si è, il diritto per ognuno di avere un volto e una storia: sono un grande lascito di Franco Rotelli a Trieste e a tutto il Friuli Venezia Giulia dove ha tanto operato. Grazie al vescovo Trevisi che ha trovato le parole giuste per ricordare come siamo tutti coinvolti e che ciascuno di noi può essere strumento affinché i ‘miracoli’ possano avvenire”. Così la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, partecipando oggi nel Roseto del Parco di San Giovanni alla Giornata sul futuro della salute mentale dedicata a Franco Rotelli, a 45 anni dall’approvazione della legge 180 del 1978, nota come Legge Basaglia. Presenti all’evento anche altri esponenti dem tra cui i consiglieri regionali Roberto Cosolini e Francesco Russo, e il capogruppo comunale Giovanni Barbo.

Conti, Fedriga taglia servizi territoriali

Conti, Fedriga taglia servizi territoriali

“Pessimo inizio della nuova legislatura regionale, con Trieste presa a schiaffi. Adesso ci provino a convincere i cittadini che dimezzare i consultori familiari significa dare servizi migliori. È una bugia con le gambe corte, cortissime. Ci aspettiamo che Dipiazza insorga contro questa ‘continuità’ nei tagli di Fedriga e Riccardi, in difesa dei triestini. Ma temo che aspetteremo a lungo. Il potenziamento dei servizi sul territorio è uno dei cardini del PNRR, ma il Fvg torna indietro. Ricordo che i consultori familiari sono nati con una legge regionale del 1975 a seguito di un grande fermento sociale e politico, per rispondere a esigenze importanti di prossimità e sostegno. I consultori sono il ‘servizio pubblico’ per eccellenza. Qualunque disegno che ipotizza un loro depauperamento è un grave errore”. Così la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, contro il ridimensionamento dei consultori familiari nel capoluogo, dove le strutture, in base all’atto aziendale, scenderanno da 4 a 2.

Commercio: Conti, Cremcaffé chiude nel silenzio di chi amministra

Commercio: Conti, Cremcaffé chiude nel silenzio di chi amministra


“Lentamente muore la nostra città, con i suoi negozi, bar e ritrovi storici che abbassano la serranda nel silenzio di chi amministra Trieste. Uno dopo l’altro: perdiamo l’identità dei luoghi che rendono Trieste unica e preziosa. Ora tocca al Cremcaffè di piazza Goldoni, locale mitico di ritrovo per generazioni di lavoratori e casalinghe, pensionati e studenti. Affonda nell’anonimato il lascito morale di Primo Rovis, che Trieste l’ha costruita e l’ha amata davvero”. Così la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti riflette sull’annuncio che ha “chiuso definitivamente”, come si legge nella scheda sul web e appare da immagini pubblicate in rete, la degustazione “Cremcaffè”, fondata negli anni ’50 dall’imprenditore del caffè e mecenate Primo Rovis.
“Perdiamo non soltanto un altro luogo di buona socialità ma anche – aggiunge Conti – un presidio fondamentale per piazza Goldoni, che vive una stagione complessa per la sua sicurezza e serenità, come emerge ormai da ripetuti episodi di cronaca. Chi amministra la città ha il dovere di agire con azioni concrete perché a questa luce che si spegne non ne se ne aggiungano altre – conclude – soprattutto in zona”.