Primarie 26 febbraio: dove si vota a Trieste

Primarie 26 febbraio: dove si vota a Trieste

Domenica 26 febbraio 2023 dalle 8.00 alle 20.00 si terranno le Primarie del Partito Democratico per scegliere il nuovo segretario nazionale.

Di seguito trovi l’elenco dei seggi con le relative sezioni elettorali di competenza per Trieste e i Comuni limitrofi. È necessario recarsi nel seggio corrispondente alla propria sezione elettorale.

Ricorda di presentarti con un valido documento d’identità e la tessera elettorale. Ogni elettore ed elettrice sottoscriverà la nuova Carta dei Valori, frutto del percorso della Costituente delle Idee per un nuovo PD, e verserà un contributo minimo a partire da 2€ per sostenere il partito.

Conti: il tema carceri entri in campagna elettorale

Conti: il tema carceri entri in campagna elettorale

Va raccolto l'appello del Garante nazionale delle persone detenute, facendo entrare nel dibattito elettorale l’enorme questione sommersa del mondo carcerario. Il livello di civiltà e l’attuazione dello Stato di diritto si misura dalle condizioni degli ultimi, e tra questi vi sono i carcerati. Sono persone che pagano alla società la pena per i loro delitti con la finalità della riabilitazione e del reinserimento, non della vendetta tribale. Invece i 57 suicidi in carcere nei primi otto mesi dell’anno sono l’indicatore di una situazione drammatica, peggiorata con la pandemia. Dunque tra gli obiettivi che ci poniamo ci sono investimenti in più personale di custodia ed educatori, più istruzione e formazione dei detenuti, la riduzione del sovraffollamento, snellimento dei tempi della giustizia”. Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste e candidata alla Camera Caterina Conti, dopo che il Il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale ha lanciato un appello a tutti i partiti politici e ai loro leader, denunciando che “il carcere è assente perché porta pochi voti”.

Bilancio comunale 2022-2024: gli emendamenti del Pd

Bilancio comunale 2022-2024: gli emendamenti del Pd

Con 26 emendamenti proposti dai nostri Consiglieri al Bilancio comunale di previsione 2022-24 (Dup), intendiamo dare come Partito Democratico il nostro contributo per supplire a un piano evidentemente carente di visione e coerenza, incompleto e poco attento rispetto ai bisogni dei cittadini e dei rioni svantaggiati. 

A questo LINK è possibile trovare tutti gli emendamenti.

 

Questi i temi su cui si concentrano le nostre proposte:

– interventi a favore di famiglie e anziani

– reti fra Comune e sanità

– maggiori incentivi a microaree e piani di zona

– interventi a favore di scuole e palestre

– manutenzione di strade e marciapiedi

– fondi per ampliare immediatamente la platea dei centri estivi

– interventi per migliorare la pulizia della città

– una maggior copertura della fibra ottica

– risposta certa e solerte e coperture sicure per l’intervento sulla piscina terapeutica

– raddoppio dei fondi disponibili per la gestione autonoma di ogni circoscrizione

– promozioni di attività culturali e educative con la riqualificazione di spazi abbandonati nei quartieri

– contenitore pubblico ad Altura destinato all’aggregazione e alla socialità e sede di servizi

– più aree verdi, nuove aree gioco e fitness

– maggiore sostegno alle iniziative culturali

– completare la riqualificazione del Parco della Pace-Park Miru a Opicina

– rendere definitiva la rotonda fra via Valmaura e Ratto della Pileria.

Lavoratori sottopagati Euro&Promos: serve una verifica immediata

Lavoratori sottopagati Euro&Promos: serve una verifica immediata

«Piena solidarietà con il personale della Euro&Promos precario e sottopagato che lavora nei musei di Trieste, per il quale è in corso una mobilitazione di sensibilizzazione. Chiediamo all’azionista di controllo della società, che è anche assessore regionale al Turismo e ha un un imponibile di circa 850 mila euro nella dichiarazione 2021, di intervenire a fronte di una situazione che vede ripetersi un disagio che confina con lo sfruttamento. Un malessere che è già venuto alla luce in passato a Trieste e più recentemente a Ferrara, e al quale non è accettabile si risponda con toni minacciosi. Anzi, ci aspettiamo che il Comune di Trieste, che paga Euro&Promos per i servizi, verifichi il rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori. Non ci si arricchisce alle spalle dei lavoratori.» Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, dopo che è stata annunciata una raccolta di firme per sensibilizzare il pubblico dei musei del capoluogo giuliano sulle condizioni di lavoro personale assunto dalla società Euro&Promos, che ha in appalto la gestione dei servizi museali ed espositivi triestini.

Della segreteria provinciale del partito intervengono anche Marina Coricciati, delegata alla cultura, e Giancarlo Ressani, delegato al lavoro, per i quali «è molto grave ciò che sta emergendo dalle denunce dei sindacati sulla condizione dei lavoratori nei nostri musei. Sarebbe ora di smetterla di pensare che chi lavora nel settore culturale debba venire sfruttato. Alcuni dicono che “con la cultura non si mangia” e in un certo senso – evidenziano i due esponenti dem – è vero se le condizioni sono quelle che si stanno palesando anche nella nostra città. Le denunce che riportano una retribuzione diversa e più bassa alle mansioni svolte sono indicative di una preoccupante situazione di irregolarità e sfruttamento dei lavoratori della cultura di Trieste. Esiste un CCNL ad hoc per i lavoratori del settore culturale, l’Amministrazione comunale appaltatrice si impegni a farlo applicare», concludono Coricciati e Ressani.

Circoscrizioni, Barbo: prima i soldi e poi le regole

Circoscrizioni, Barbo: prima i soldi e poi le regole

«Si apra un dibattito sul tema delle circoscrizioni. Il Pd di Trieste e il nostro candidato sindaco lo avevano individuato come priorità nel programma, ma come opportunità di andare incontro alle esigenze concrete dei cittadini. Per noi i contenuti di metodo sono in secondo piano rispetto alle cose che si possono fare già ora, con le competenze che abbiamo e che sono in capo alle circoscrizioni.» Lo afferma il capogruppo Pd nel Consiglio comunale di Trieste Giovanni Barbo, in merito alla proposta di FdI e AT di rivedere le regole che riguardano le circoscrizioni.
«Il gruppo di maggioranza assoluta del centrodestra – continua il capogruppo dem – che esprimeva ed esprime l’assessore ai lavori pubblici, se vuole davvero fare sul serio metta a bilancio risorse vere per quei lavori pubblici che le periferie attendono da anni e che le circoscrizioni segnalano continuamente.»
«Il centrodestra di cui Fratelli d’Italia fa parte in pieno – indica Barbo – ha avuto i numeri per cinque anni e continua ad averli. Dove sono i risultati? Dove sono le opere e la cura dei rioni? Della proposta di ‘rivoluzionare’ le circoscrizioni non rimane che una conferenza stampa, se non si mettono soldi, non si condivide un percorso nelle sedi istituzionali e – ribadisce l’esponente del PD – se si continua a cercare visibilità in vista delle prossime scadenze elettorali.»
Cabinovia – Direzione Pd: contrari al progetto, sosteniamo la raccolta firme

Cabinovia – Direzione Pd: contrari al progetto, sosteniamo la raccolta firme

La Direzione provinciale di Trieste, dopo il rinnovo dei suoi organismi, ha ribadito la propria posizione in merito al progetto “CABINOVIA METROPOLITANA TRIESTE – PORTO VECCHIO – CARSO”, presentato nel dicembre 2020. Qui di seguito il documento approvato sul tema.

 

1 – Il Partito Democratico di Trieste considera di fondamentale importanza che la cittadinanza sia ascoltata e coinvolta, da parte dell’Amministrazione cittadina, prima della realizzazione di tale progetto che potrebbe cambiare l’aspetto di una parte della città e avere pesanti ricadute economiche in futuro. Per questo sostiene il referendum consultivo che consentirà un’espressione informata da parte dei cittadini.

 

2 – Il PD, avendo approfondito i dati tecnici, il progetto di fattibilità e le valutazioni preliminari sulla sostenibilità economica di gestione, sui flussi di utenza, nonché le numerose criticità in ordine alla fattibilità dell’opera riguardo la geologia dei terreni, la sicurezza dell’aerea, l’impatto ambientale e paesaggistico, l’impatto sociale, i costi di gestione, assume una posizione contraria alla realizzazione di questo progetto. Si tratta di una posizione politica non ideologica sul progetto già presentato che consta di numerosi punti di debolezza e criticità.

 

3 – Le criticità del progetto riguardano l’inadeguatezza di questa cabinovia come risposta efficace al problema dell’ingresso da nord della città di Trieste, il pesante impatto ambientale e l’utilizzo di importanti finanziamenti pubblici in contrasto con gli obiettivi di salvaguardia e valorizzazione del territorio del PNRR. Si ricorda, inoltre, che esiste un vincolo nell’area silvo-pastorale del crinale carsico di Opicina tutelata dalla legge n. 168/2017 e dalla sentenza del luglio 2021 (Bosco Bovedo e Campo Romano).

Come segnalato dal II Circolo del PD-Altipiano Est, per corrispondere alla domanda di accesso dal nord alla città di Trieste, articolata in tre vettori (utenza locale residente sul Carso, lavoratori provenienti da fuori città e turisti), è necessario che sia organizzato in modo più efficiente e sostenibile il trasporto pubblico locale (TPL), ivi incluso la ripresa del transito del tram di Opicina, fermo da diversi anni.

Va inoltre ripensata la sostenibilità del traffico nell’area urbana, che dovrebbe dare attuazione a una mobilità rifondata sul TPL elettrico, in primo luogo lungo il mare, sulla ciclabilità sicura e sull’urbanistica della “città dei 15 minuti”.

 

4 – Il PD sollecita l’amministrazione comunale a riconsiderare il progetto tenendo conto di una programmazione di più ampio raggio e più coerente con i bisogni reali della città, ripensando il sistema del trasporto pubblico locale sul Carso e in relazione agli spostamenti tra città e altipiano, ricordando che il Piano Urbanistico per la Mobilità Sostenibile (PUMS) del Comune di Trieste, generato nel 2021 da un progetto europeo focalizzato sui problemi di accessibilità delle strutture portuali, non ha dato soluzioni e deve essere rivisto radicalmente.

 

5 – Il PD crea al suo interno un gruppo di studio tecnico sulla questione cabinovia, anche per i risvolti che pone e alle richieste relative, approfondendo in particolare le possibili alternative da porre in essere per non disperdere il finanziamento e rispondere alle esigenze del territorio.

 

6 – Il PD sostiene la raccolta delle 12.000 firme necessarie a ottenere l’indizione del referendum consultivo, come organizzato dal Comitato “NO OVOVIA”. Si suggerisce che il referendum si tenga nello stesso giorno in cui si terranno i Referendum nazionali, per convogliare l’uso di denaro pubblico.

Famulari: l’assemblea del Pd appoggia Russo candidato sindaco

Famulari: l’assemblea del Pd appoggia Russo candidato sindaco

“Appoggio pieno all’ipotesi di candidatura a sindaco di Trieste di Francesco Russo, auspicando che le sue condizioni personali rendano possibile quanto prima sciogliere ogni riserva in questo senso”.

Si è espressa così l’Assemblea provinciale del Partito Democratico di Trieste, riunita ieri sera, ufficializza la posizione del partito sulla figura del vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Russo, quale candidato a primo cittadino del capoluogo giuliano.
“Un passaggio non solo formale – spiega la segretaria provinciale Pd Laura Famulari – ma pieno di sostanza politica e programmatica. Il Pd indica un candidato con un profilo di competenze, di innovazione e cambiamento, di cui oggi Trieste ha assoluto bisogno. Occorre una netta sterzata dall’inerzia della gestione Dipiazza e uscire dal tunnel della decadenza: serve aria nuova”.
“L’assemblea ha anche approvato – aggiunge la segretaria – il documento ‘Trieste Rinasce’, che rappresenta la base programmatica in vista delle elezioni amministrative, su cui cominciare a  lavorare da qui in avanti, anche assieme alla coalizione che si costruirà attorno al candidato sindaco. Una Trieste dove c’è lavoro, che investe sempre di più sul suo porto e sull’industria sostenibile, verde, pulita e solidale, più vivibile per giovani e anziani, attenta alle periferie e alla cultura per tutti: idee semplici – conclude – ma essenziali che aspettano di essere realizzate”.

Famulari: “La giunta Dipiazza rinuncia a fare cultura e la compra”

Famulari: “La giunta Dipiazza rinuncia a fare cultura e la compra”

“La rinuncia della giunta Dipiazza a ‘fare cultura’ sul serio emerge anche dal programma delle mostre ed eventi, che ha l’arroganza di estendersi fino al 2022 ben oltre la fine del mandato. Una Giunta che da anni non ha le forze e l’ambizione di realizzare esposizioni in autonomia con le nostre strutture museali, valorizzando le collezioni: non basta aprire cantieri milionari per fare nuovi musei, occorre sapere come organizzare gli spazi e cosa metterci dentro”. Lo afferma la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari, commentando il programma di eventi culturali, allestimenti ed esposizioni dei Musei civici annunciato dall’assessore alla Cultura Giorgio Rossi.
“Questo programma presentato in pompa magna porta alla luce una volta di più la mancanza di una politica culturale cittadina. Si evidenzia una forte distanza dalla città, dai suoi artisti e dai cittadini”, afferma Marina Coricciati, responsabile del Forum Cultura PD Trieste.
“Si sarebbe potuto trasformare i rioni, le piazze e gli spazi – continua Coricciati – in luoghi al servizio della cultura e dell’arte. Un modo per coinvolgere tutta la città dal mare al carso in un periodo in cui il tempo meteorologico permette di stare all’aperto, condizione peraltro favore alla situazione pandemica attuale e dei prossimi mesi. Sarebbe stata un’occasione per ripartire tutti insieme, dando anche la possibilità di avere un luogo per coloro i quali è impossibile riaprire a breve le porte dei propri spazi”.
“Il Magazzino 26 – aggiunge Famulari – invece di diventare una struttura culturale organica ed efficiente, si sta avviando a essere un ibrido, a tornare almeno in parte ‘magazzino’, dove progetti svariati si depositano in base a richieste che arrivano sul tavolo della giunta o esigenze particolari che via via si presentino. Ma la mancanza di visione di questa Giunta si vede proprio dalle mostre che – sottolinea al segretaria dem – sono in realtà mere proposte commerciali di operatori indifferenti alla realtà, alle opportunità e alle necessità locali. Oppure sono conferme di rapporti ‘storici’ di associazioni o singole personalità con l’Amministrazione”.

Famulari: supermercato al Mercato coperto, ignorati di nuovo gli interessi dei triestini

Famulari: supermercato al Mercato coperto, ignorati di nuovo gli interessi dei triestini

«Voler trasformare in supermercato lo storico Mercato coperto di largo Barriera è l’ulteriore prova che l’amministrazione Dipiazza non ha capito niente dei bisogni dei triestini, oppure che niente gli importa. Basta girare lo sguardo attorno all’edificio e chiunque si chiede: manca davvero un altro supermercato in Barriera Vecchia? Bisogna proprio stravolgere e azzerare un pezzo della nostra storia? Oppure quello che manca è un luogo che la gente possa frequentare senza fretta, a misura umana, dedicata se possibile ai prodotti e ai produttori del nostro territorio, un posto dove le relazioni tra le persone non siano incasellate in file di scansie tutte uguali, con in fondo una cassa. Un posto dove anche gli anziani trovino la loro dimensione. Massimo rispetto per la grande distribuzione che assolve un compito fondamentale, ma una città non vive di soli supermarket, soprattutto quando ne ha già 100. Ancora una volta vince la volontà di questa giunta Dipiazza di fare un affare facile e veloce, di evitare qualsiasi impegno vero di ripensare un pezzo di città come Barriera, condannato a diventare ancora più anonimo e impersonale. E tanto peggio se altri negozi chiuderanno soffocati dall’accerchiamento dei supermercati. Abbiamo una struttura particolare, un’archiettura di pregio che, valorizzata, può cambiare l’impronta sociale del rione, mettersi a servizio. E invece no. Si rinuncia a un progetto innovativo per asseriti motivi di risorse, ma quando si vuole, quando interessa sul serio, le risorse arrivano, chi apre i cordoni della borsa si trova.» È il commento della segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari, dopo che è stata resa nota la notizia che l’amministrazione comunale guidata da Roberto Dipiazza sarebbe intenzionata a cedere alla grande distribuzione gli spazi dello storico mercato coperto di Barriera Vecchia.

Le nostre iniziative per la rappresentanza femminile in Regione

Le nostre iniziative per la rappresentanza femminile in Regione

Garantire l’equilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini nei Consigli regionali non è solo un auspicio e un obiettivo di giustizia, ma una legge dello Stato, la n. 20/2016. Eppure, il Friuli Venezia Giulia – nel cui Consiglio siedono solo 7 donne su 49 membri – è una delle pochissime Regioni a non averla ancora recepita, nonostante le promesse del presidente Massimiliano Fedriga.
Giovedì 25 marzo il Consiglio regionale avrà una nuova opportunità per rimediare. Verrà infatti discussa la proposta di legge del centrosinistra, primo firmatario il consigliere Francesco Russo, che prevede la possibilità — non l’obbligo! — di votare anche un secondo candidato o candidata, purché di sesso diverso dal primo o dalla prima.
A sostegno di questa iniziativa il Partito democratico invita a firmare la petizione lanciata dalla nostra consigliera comunale Fabiana Martini e diretta al presidente Fedriga, cliccando a questo link.
Per sensibilizzare chi dovrà votare la proposta di legge si è inoltre pensato di innescare un “mailbombing” indirizzato ad alcuni esponenti della Giunta e ai capigruppo in Consiglio regionale. Queste le istruzioni per partecipare:
  1. Copiare e incollare in una mail il seguente messaggio: «Gentile Presidente / Assessora / Consigliere/a, giovedì 25 tornerà in Aula la proposta di legge sulla doppia preferenza di genere: speriamo che anche grazie al suo intervento e al suo voto non si sprechi l’ennesima occasione per garantire anche in Friuli Venezia Giulia il diritto all’uguaglianza sancito dall’art. 3 della nostra Costituzione. Cordialmente,»
  2. Firmare e spedire la mail al presidente Fedriga, al presidente del Consiglio regionale Zanin, all’assessora Rosolen e ai capigruppo Moretti (Pd), Bordin (Lega), Centis (Cittadini), Dal Zovo (M5S), Di Bert (Progetto FVG), Giacomelli (FdI), Honsell (Misto), Moretuzzo (Patto per l’Aut.) Nicoli (FI). È sufficiente copiare i seguenti indirizzi nel campo “Destinatario”: presidente@regione.fvg.it; presidente.consiglio@regione.fvg.it; assessorelavoro@regione.fvg.it; diego.moretti@regione.fvg.it; mauro.bordin.consiglio@regione.fvg.it; tiziano.centis@regione.fvg.it; ilaria.dalzovo@regione.fvg.it; mauro.dibert@regione.fvg.it; claudio.giacomelli@regione.fvg.it; furio.honsell@regione.fvg.it; massimo.moretuzzo@regione.fvg.it; giuseppe.nicoli@regione.fvg.it