Pd Trieste, nel 2024 potrebbe cadere la Giunta Dipiazza

Pd Trieste, nel 2024 potrebbe cadere la Giunta Dipiazza

Tanti annunci ma Giunta assente su sanità, sicurezza e sport

Le elezioni europee ridefiniranno gli equilibri di forza dentro al centrodestra e nel 2024 le divisioni dentro la maggioranza potrebbero portare alla fine anticipata della giunta. Sono in molti che aspettano quel risultato. In ogni caso il 2024 sarà l’anno in cui verrà alla luce il grande bluff di annunci e promesse non mantenute: mercato ittico, acquario, lavori sul Canal grande, campus di via Rossetti, fino all’ovovia da cui risulterà evidente l’incapacità di portare a termine anche questa partita. Di fronte si trovano i cittadini organizzati come non mai in comitati e un’opposizione granitica e unica.

E’ la sintesi del consigliere comunale e già candidato sindaco di Trieste Francesco Russo, nella conferenza stampa del gruppo consiliare con la segretaria provinciale del partito Maria Luisa Paglia e il capogruppo Giovanni Barbo.
“Saremo sempre più il partito della gente normale, ancora di più sul territorio – ha annunciato Paglia – faremo nuove iniziative nelle piazze e nei rioni, e per stare ancora più vicini alle persone lanciamo un osservatorio permanente sul benessere e gli anziani, guidato da Roberto Decarli. Proseguiremo il dialogo avviato con le forze politiche d’opposizione all’interno e all’esterno del Consiglio comunale”.
“Assenza di apertura della giunta sui grandi temi – ha denunciato Barbo – dal Porto vecchio al turismo, che impatta sui cittadini senza che sia governato creando problemi di parcheggi e viabilità”. Indice puntato sulla disoccupazione e in particolare sulla sanità, dove il sindaco è “totalmente assente”.
La vicepresidente del Consiglio comunale Laura Famulari ha squadernato il dossier del Mercato coperto che “doveva chiudersi nel 2023” e solo ora “dopo anni di annunci, proclami e mille ipotesi sembra sia depositata una proposta, su cui chiediamo di essere coinvolti”. La rivitalizzazione di quell’area è stata collegata ai problemi di sicurezza dell’adiacente piazza Goldoni.
Sulla sicurezza ha insistito anche la consigliera Rosanna Pucci, la quale ha reso noto che “nel 2024 non ci saranno assunzioni per la Polizia locale, non c’è un report sulla funzionalità delle telecamere e sono insufficienti i fondi per l’illuminazione dei giardini”.
Criticità anche sul fronte scuole, mentre Luca Salvati ha lamentato le condizioni dell’impiantistica sportiva cui “la giunta non dà giusta attenzione” portando gli esempi di Chiarbola o San Giovanni, fermo da decenni, delle palestre Cobolli e del liceo Oberdan.
Dal consigliere Štefan Čok l’invito al sindaco di “non essere prigioniero di veti che provengono da pezzi sua maggioranza” dando riposte sulla sezione slovena dell’asilo di San Giovanni e trovando una soluzione all’area del poligono di tiro di Opicina, altamente simbolico. “Sarebbe importante – ha concluso il consigliere della minoranza slovena in relazione alla sospensione di Schengen – se anche da parte del Comune venisse un segno che la caduta dei confini è un punto di non ritorno. Ma finora non è stato possibile nemmeno citare il tema”.