IL PD SMENTISCE IL SINDACO DI PIAZZA SUL FUTURO DEL COMPRENSORIO DI BANNE

IL PD SMENTISCE IL SINDACO DI PIAZZA SUL FUTURO DEL COMPRENSORIO DI BANNE

 

Non c’è nessuno stadio del ghiaccio e tantomeno piste per go-kart nella visione del PD sul futuro del parco di Banne! 

 

Nei giorni scorsi (venerdì 30 aprile) nel corso di una intervista televisiva il Sindaco Di Piazza ha attaccato il Partito Democratico per le proposte di recupero dell’area della Caserma Monte Cimone a Banne. 

 

Ciò appare sorprendente a pochi giorni dall’accoglimento da parte della sua Giunta di un Ordine del Giorno dei consiglieri comunali del PD, che impegna il Comune di Trieste ad “avviare l’iter per il recupero all’uso della comunità ed il riutilizzo di questo, che è il più grande dei siti abbandonati presenti sul territorio triestino, ovvero di definire le condizioni della sua sdemanializzazione e di realizzare uno studio di fattibilità sui costi della sua bonifica e riqualificazione, inclusa la verifica della congruità delle previsioni urbanistiche attualmente vigenti, e ciò al fine di poter accedere alle opportunità di finanziamento offerte dalla nuova programmazione regionale dei fondi strutturali e di investimento europei 2021 – 2027”. 

 

Nella sciatta e confusionaria descrizione delle attività della sua Giunta, il Sindaco ha erroneamente attribuito al PD proposte del tutto estranee ed incompatibili con la visione di sostenibilità ambientale alla quale si ispira la posizione del PD a livello comunale e circoscrizionale. Ciò ha creato disagio e preoccupazione fra i residenti di Banne e non solo. 

 

E’ vero altresì che personaggi privi di qualsiasi rappresentatività hanno circolato in passato simili ipotesi (stadio del ghiaccio, piste per go-kart) sul futuro dell’area. 

 

Il Circolo PD Altopiano Est ribadisce il proprio impegno a sostegno della battaglia per il recupero all’uso pubblico del parco e dell’area della Caserma Monte Cimone di Banne ed invita i propri eletti in Comune ed in Regione a vigilare contro la circolazione di ipotesi di intervento speculativo e devastante dell’ambiente naturale che si intende recuperare. 

Famulari, Dipiazza dia a palestre uso aree comunali

Famulari, Dipiazza dia a palestre uso aree comunali

Copiamo da città che hanno già adottato simili provvedimenti

La giunta Dipiazza individui spazi su aree pubbliche all’aperto e ne autorizzi l’uso a palestre, associazioni, società sportive, enti di promozione e attività fisica. Diamo una risposta non solo a chi pratica attività fisiche e sportive ma anche agli operatori del settore, che operano nella stretta osservanza delle misure di distanziamento ed anti-assembramento. Altre città nella nostra regione hanno adottato simili provvedimenti: non occorre inventare, basta copiare”.

E’ la proposta della segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari, formalizzata con una mozione urgente depositata in Consiglio comunale.

“Siamo in una fase in cui è giusto aiutare attività che sono state a lungo fermate dalla pandemia e – spiega Famulari – il Comune può permettere che con l’inizio della stagione mite almeno un certo numero di operatori riprendano a lavorare all’aperto, mitigando gli effetti negativi subiti a causa delle limitazioni imposte dai protocolli di sicurezza. Non mancano nel nostro Comune aree con le caratteristiche necessarie che potrebbero essere affidate con un semplice bando in cui – conclude la segretaria dem – gli appassionati potrebbero praticare al sicuro attività utili alla salute e al benessere psico-fisico”.

 

Vaccino: Famulari (Pd), in area triestina siamo nel caos

Vaccino: Famulari (Pd), in area triestina siamo nel caos

 
“La parola migliore per descrivere la situazione è caos. Dal numero regionale sempre occupato a scelte di politica sanitaria incomprensibili e non trasparenti, chiediamo al presidente Fedriga di spiegarci cosa sta succedendo sul nostro territorio, a chi sono andate le dosi Pfizer che mancano per i vulnerabili (persone già elencate con precisione dal Ministero) e come intendono procedere, indicando tempistiche precise e chiare”. Lo afferma la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari, dopo che l’assessore alla Salute Riccardo Riccardi ha annunciato che “l’aumento di vaccino Pfizer consentirà di aprire ulteriori agende vaccinali a partire da quella per i disabili”.
Per la segretaria dem “mentre altre categorie sono già state vaccinate, è sicuro che disabili e caregiver dovranno attendere, lo dice Riccardi, mentre in altre Regioni già li stanno vaccinando da tempo. C’è da sperare che le tempistiche non siano come quelle indicate oggi da Asugi ai nostri medici di base, i quali sono stati avvisati che frequenteranno un apposito corso d’avvio ai vaccini solo in aprile e in maggio. Invece non sanno ancora nulla i 250 specializzandi che han dato la disponibilità e per cui Riccardi mena vanto dell’accordo con  le università. Si rafforza di giorno in giorno la sensazione – aggiunge Famulari – che la Regione abbia rinunciato a governare il sistema della sanità nella pandemia, abbandonando Asugi alla buona volontà degli operatori”.
Vaccino. Dipiazza chiarisca con Asugi problemi anziani e disabili

Vaccino. Dipiazza chiarisca con Asugi problemi anziani e disabili

   


Disservizi al Cup, novantenni lasciati soli, disabili senza vaccino

La segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari ha chiesto al sindaco Dipiazza e alla Giunta di riferire al Consiglio comunale “se siano a conoscenza in maniera specifica e approfondita del piano vaccinale promosso da Asugi”, ponendo una cosiddetta “domanda di attualità”, a cui si chiede una risposta alla prima seduta del Consiglio Comunale della città di Trieste.
“Numerose sono le problematiche emerse in fase di prenotazione – spiega Famulari – dalle code in farmacia, ai disservizi connessi con il centralino CUP, ma anche appuntamenti fissati a distanza di 2 mesi e in molti casi in Aziende fuori comune.  Ci sono cittadini ultra novantenni che non sono stati contattati dall’Azienda Sanitaria al fine di verificare la loro volontà a vaccinarsi, conoscere il loro stato di salute e capire se sono nelle condizioni di potersi spostare dal proprio domicilio. Alcuni addirittura hanno dovuto contattare personalmente il CUP, che ha dato loro appuntamento per la metà di aprile in ospedale, dato che alla loro richiesta di riceverlo a domicilio, hanno ricevuto risposta negativa”.
“Chiarezza” chiede Famulari anche per gli over 90, per i quali interroga “se l’Azienda abbia promosso un piano straordinario di contatto diretto e stabilito corsie preferenziali di prenotazione”. L’esponente dem vuole anche sapere se “l’Amministrazione comunale e i Servizi Sociali abbiano intenzione di sollecitare l’ASU-FC affinché vengano con urgenza inseriti nella fase2 anche tutti i disabili a carico delle loro famiglie, unitamente ai loro caregiver e tutti gli estremamente vulnerabili che sono, come ha dichiarato l’assessore Riccardi, esclusi dai vaccini Astrazeneca”. 

Recovery: Famulari, nessuna visione strategica per Porto vecchio Trieste

Recovery: Famulari, nessuna visione strategica per Porto vecchio Trieste

  


“Lascia senza parole la richiesta della Regione di utilizzare 150 milioni di fondi europei per trasferire il personale regionale da uffici esistenti in città in altri uffici ricavati in Porto vecchio: un intervento che non ha nessuna visione strategica, che si esaurisce in se stesso e non costituisce leva economica per lo sviluppo del territorio. E’ questa la cosa giusta da fare a Trieste con 26 milioni della Regione? Già stupisce che ne dia notizia un assessore regionale: che ne pensa Dipiazza, che fino a ieri non aveva fatto parola di questa “soluzione”? Si continua a sbagliare pensando che investire equivalga a fare progetti immobiliari, come se Trieste fosse una città in piena espansione, invece che alle prese con crisi demografica e sociale. Non sappiamo con chi si è confrontata la Giunta Fedriga prima di produrre questo progetto, che ha già l’aspetto della cattedrale sul mare, speculare all’intervento in Sacchetta col Parco del mare. Riqualificare il Porto vecchio significa creare le condizioni per attrarre nuovi residenti, altri fondi, e invece vogliono metterci sempre gli stessi triestini, in palazzi che la sera saranno vuoti”. Sono le osservazioni della segretaria provinciale del Pd di Trieste Laura Famulari al progetto “Porto vecchio”, presentato oggi dall’assessore regionale al Patrimonio Sebastiano Callari. 

 

Famulari, fondi Parco del Mare per centro congressi

Famulari, fondi Parco del Mare per centro congressi

“Per concludere i lavori del centro congressuale ed espostivo serve ancora 1 milione e mezzo di euro.  Oggi ho proposto in commissione di chiedere alla Camera di commercio di utilizzare parte delle risorse accantonate per il progetto del Parco del Mare. A fronte di un progetto ormai invecchiato e superato per la città, ci sono soldi che possono essere utilizzati subito per completare un’opera e renderla completamente operativa”. Lo afferma la segretaria provinciale del Pd di Trieste Laura Famulari, che è intervenuta oggi durante la seduta della seconda commissione del Consiglio comunale, che si è tenuta proprio nel centro congressi in Porto Vecchio.
 “Sono stati spesi circa 15 milioni e – ricorda Famulari – recentemente abbiamo messo 800mila euro di fondi del Comune e 1,5 milioni di privati. Al di là delle scelte di gestione futura su cui gravano ancora delle incognite, è chiaro che è interesse della città accelerare il completamento. Dove ci sono risorse ferme da anni che possono essere utilizzate subito – conclude – sarebbe bene sbloccare e spenderle”.
Famulari (Pd), case di riposo sempre punto sensibile

Famulari (Pd), case di riposo sempre punto sensibile

 

“L’assessore Riccardi dovrebbe essere più cauto nel manifestare sicumera e fastidio verso chi gli chiede dati e gli sollecita più attenzione sulle case di riposo, che non sono nate per gestire l’emergenza ma la cronicità e inevitabilmente sono un punto sensibile del sistema sociosanitario. Purtroppo l’impennata record dei contagi conferma che siamo ancora tutti a rischio e gli anziani in modo particolare”. Lo afferma la segretaria provinciale del Pd di Trieste, alla luce del nuovo focolaio individuato in una casa di riposo del territorio triestino e degli ultimi dati sui contagi.
“L’esperienza dolorosa del passato sulla quale in tanti avremmo voluto fosse fatta luce da una commissione consiliare d’inchiesta – spiega la segretaria dem – dovrebbe indurre a prudenza nell’esibire primati e certezze, o nello scaricare responsabilità su amministrazioni precedenti.
Stiamo tutti lottando dalla stessa parte”. 

Scuola: servizi integrativi con stesse rette e meno posti

Scuola: servizi integrativi con stesse rette e meno posti

 

Da assessore Brandi nessuna volontà di garantire continuità a SIS
Nota del Gruppo Pd nel sesto Consiglio circoscrizionale

In data mercoledì 2 settembre 2020 si è tenuta la seduta di Consiglio della VI Circoscrizione, alla presenza dell’assessore Brandi, con all’ordine del giorno l’unico punto “il nuovo anno scolastico”.
L’assessore Brandi con delega all’Educazione e alla scuola, ma anche al Decentramento, ha chiesto che l’incontro avvenisse a porte chiuse, violando gli articoli n. 1 e n. 14 del regolamento riguardante il funzionamento delle Circoscrizioni che recitano rispettivamente che “Il Consiglio circoscrizionale è strumento di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica” e che “le sedute dei Consigli circoscrizionali
sono pubbliche”. Così facendo l’assessore si è poi sottratto ai primi doveri di un pubblico amministratore: il confronto con i cittadini e i soggetti coinvolti nella questione, nello specifico famiglie e scuole. Nonostante questo, come gruppo PD della VI Circoscrizione abbiamo partecipato alla seduta con senso di responsabilità e secondo il mandato affidatoci dai cittadini.
A fine incontro il nostro disappunto si è trasformato in profonda delusione date le risposte evasive e non esaustive forniteci dall’Assessore, nonché per la mancanza di volontà di adoperarsi affinché in particolare il servizio di pre-accoglimento previsto con il SIS, indispensabile per molte famiglie, possa trovare continuità.
Ancora: le rette del SIS continueranno ad essere le stesse, nonostante il servizio ridotto, e i ricreatori non potranno accogliere lo stesso numero di bambini dell’anno scorso.
Questi elencati sono solo alcuni dei disagi cui le famiglie andranno incontro con l’inizio del nuovo anno scolastico.
Invitiamo l’Amministrazione Dipiazza a fare molto di più, stipulando accordi con il territorio per poter usufruire di ulteriori spazi, garantendo l’accesso ai ricreatori allo stesso numero di bambini degli anni passati con un numero congruo di educatori, attivandosi per garantire alle famiglie il servizio di pre-accoglimento presso gli istituti scolastici che abbiano spazi idonei (come da richiesta delle famiglie dell’Istituto IQBAL MASIH).
Ci permettiamo infine di invitare l’Amministrazione a collaborare con la Regione, referente per gli istituti superiori, coordinandosi per non lasciare inutilizzati spazi che potrebbero essere indispensabili a scongiurare la didattica a distanza in un periodo di non emergenza.
Un’amministrazione che si è sempre dichiarata dalla parte dei cittadini ha l’obbligo di dare maggiori risposte ai cittadini stessi e alle famiglie. E di rassicurarli, non negandosi al confronto pubblico.

Luca Salvati, Sandra di Febo, Gentian Metani e Elisabetta Schiavon
Partito Democratico della sesta Circoscrizione

 
Referendum: Pd Trieste, votare in sedi alternative alle scuole

Referendum: Pd Trieste, votare in sedi alternative alle scuole

"Stiamo formalizzando una richiesta al sindaco Dipiazza affinché verifichi la possibilità di votare al referendum in sedi alternative alle scuole. Questa scelta è già stata fatta nella nostra regione dal comune di Pordenone, che ha avuto il via libera dalla Commissione circondariale prefettizia, e crediamo che anche a Trieste si debba tentare in tutti i modi di evitare disagi a studenti, docenti e famiglie". Così la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari annuncia l’iniziativa del gruppo dei Democratici nel Consiglio comunale del capoluogo giuliano.
"Spero che il Sindaco e la Giunta vorranno prendere in seria considerazione questa possibilità – continua la segretaria dem – che permetterebbe di evitare la chiusura delle scuole a brevissima distanza dalla riapertura del 16 settembre. Crediamo che valga la pena di fare uno sforzo organizzativo per ottenere un risultato che sarebbe senza dubbio apprezzato da tutta la cittadinanza".

Per Famulari "tra Comune e Regione dovrebbe essere possibile reperire spazi adeguati, anche dal punto di vista della sicurezza sanitaria, in cui svolgere le operazioni di voto. Senza recriminare sul tempo già passato, abbiamo due settimane in cui ci si può dedicare all’organizzazione e all’informazione per cui – conclude – usiamole nel modo migliore".

Per una nuova organizzazione della mobilità sul Carso – Comunicato Stampa

Per una nuova organizzazione della mobilità sul Carso – Comunicato Stampa


Per i residenti come per i turisti “Il Carso a 30 all’ora” può essere un nuovo brand di qualità della vita sull’Altopiano triestino!

La positiva partecipazione del Comune di Trieste al progetto europeo CIVITAS PORTIS ha avviato la elaborazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), rivolto a rendere sostenibile il sistema della nostra mobilità nel breve e nel medio termine corrispondendo a valori universali affermati dalle Nazioni Unite con l’Agenda 2030 e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ed alla politica di “sviluppo verde” dell’Unione Europea. Il PUMS triestino è imperniato sul rapporto fra aree portuali e città, incluse le vie di accesso dal circondario. Manca però una considerazione specifica dei problemi del Carso triestino e della mobilità su tutto il Carso.

I Circoli PD Altopiano Est e Altopiano Ovest ritengono che sia quindi il momento di realizzare progressi sostanziali anche nella sostenibilità del sistema dei trasporti sul territorio del Carso per migliorare la qualità della vita in termini di sicurezza delle persone e dell’ambiente naturale (agricoltura, fauna, flora).

Va garantita l’efficienza del servizio di Trasporto Pubblico Locale nel rispondere alle esigenze degli abitanti del Carso rivedendo l’attuale assetto delle linee, ripensando la funzionalità dei mezzi di trasporto per definire un piano di conversione e adeguamento (mini-bus) e verificando la qualità del servizio a terra (informazione e ricoveri). Anche l’organizzazione di piste ciclabili funzionali alla mobilità fra le località del Carso e l’offerta di servizi di bike-sharing regolati dal sistema pubblico possono essere sviluppati, a partire dall’adeguamento di percorsi stradali compatibili (es. una magistrale ciclabile da Basovizza a Santa Croce a servizio della mobilità dei residenti).

La priorità per i Circoli PD di Altopiano Est ed Ovest è l’introduzione a breve termine del limite dei 30 km su tutte le direttrici di attraversamento dei villaggi carsici nel Comune di Trieste con la semplice installazione di segnaletica verticale e orizzontale ed un servizio di vigilanza rafforzato. Il posizionamento della nuova segnaletica sarà da specificare in una collaborazione diretta fra Amministrazione Comunale e Consigli Circoscrizionali, anche come istituzioni della partecipazione popolare. I costi di questo intervento sono limitati e la sua realizzazione può essere tempestiva.

Non servono complicate sperimentazioni, né sono in gioco asseriti impedimenti al transito di mezzi in emergenza. Il limite dei 30 km orari all’interno dei borghi è già spesso vigente nei fatti per la morfologia delle strade e delle vie, ma serve una prescrizione specifica che porti lo stato di fatto a consapevolezza generale della popolazione e degli automobilisti in transito sulle direttrici di scorrimento.

Comunicato Stampa del Circolo PD Altopiano Est condiviso dal Circolo PD Altopiano Ovest sulla mobilità sostenibile SUL Carso