Sicurezza: servono investimenti sulle forze dell’ordine, non sulla vigilanza privata

Sicurezza: servono investimenti sulle forze dell’ordine, non sulla vigilanza privata

In un momento in cui, dopo anni di fallimentare amministrazione Dipiazza, Trieste è divenuta irriconoscibile e furti, aggressioni e risse sono all’ordine del giorno, bisogna trovare nuove strategie per garantire sicurezza ai triestini.

Erogare finanziamenti per vigilantes privati, come apprendiamo dalla stampa che la Regione Friuli Venezia Giulia intende fare, stanziando un milione di euro per supportare l’ingaggio di addetti ai servizi di controllo nei pubblici esercizi, non è la soluzione al problema.

La gestione della sicurezza pubblica deve essere improntata a criteri di economicità, efficacia ed efficienza. Investire risorse in vigilantes privati, quando già esistono forze dell’ordine qualificate, formate e operative sul territorio, appare una scelta discutibile e non ottimale.

Gli agenti di polizia, carabinieri e vigili urbani sono professionisti selezionati attraverso concorsi pubblici, sottoposti a un rigido iter formativo e costantemente aggiornati per affrontare le esigenze di sicurezza della cittadinanza.

Le telecamere, spesso citate come strumenti di prevenzione, sono invece un supporto alle indagini, ma non possono sostituire la presenza diretta e costante delle forze dell’ordine. Al contrario, il modello della sicurezza di prossimità, come i carabinieri di quartiere, i poliziotti e i vigili di quartiere, ha già dimostrato la sua efficacia nel garantire un controllo capillare e un contatto diretto con la cittadinanza.

I vigilantes privati hanno un iter di selezione, una formazione giuridica e operativa, nonché un addestramento psicoattitudinale paragonabile a quello della Polizia di Stato, dei Carabinieri o della Guardia di Finanza? Possono davvero garantire lo stesso livello di sicurezza per i cittadini?”

Questa la domanda fondamentale che si pone Maria Luisa Paglia, segretaria del PD.

Dopo un confronto tenutosi con il Forum PD Sicurezza e Coesione sociale, il Partito Democratico di Trieste chiede che le risorse pubbliche vengano impiegate per rafforzare il lavoro delle forze dell’ordine, potenziandone gli organici e migliorandone le condizioni operative, piuttosto che per soluzioni che non garantiscono la stessa qualità e affidabilità nella gestione della sicurezza pubblica.

Hacker contro il Porto di Trieste: non ci faremo intimidire

Hacker contro il Porto di Trieste: non ci faremo intimidire

“L’attacco informatico subito dal Porto di Trieste da parte del gruppo hacker filorusso NoName è un atto ostile che condanniamo con fermezza. Questi tentativi di destabilizzazione non ci intimidiscono, ma al contrario rafforzano la nostra determinazione nel difendere i valori di democrazia, libertà e sicurezza.”

Lo dichiara la segretaria del PD cittadino, Maria Luisa Paglia.

Piena solidarietà al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, bersaglio di attacchi verbali e strumentalizzazioni inaccettabili. L’Italia e l’Europa non si faranno piegare da chi tenta di minare la nostra stabilità con minacce e ritorsioni.

Ringraziamo l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale per l’immediata attivazione delle misure di contenimento e supporto, confermando che, come riportato dall’Autorità Portuale di Trieste, non vi sono stati impatti significativi sui servizi erogati.

“La nostra risposta a questi attacchi sarà unità, fermezza e collaborazione internazionale, affinché ogni tentativo di sabotare il nostro Paese e le nostre istituzioni si riveli vano. L’Italia non si piega e neanche Trieste.”

Crisi Flex: il bluff di Fair Cap e il silenzio assordante della multinazionale americana

Crisi Flex: il bluff di Fair Cap e il silenzio assordante della multinazionale americana

La vertenza dello stabilimento Flex di Trieste si fa sempre più preoccupante. Il tavolo ministeriale convocato ieri a Roma ha lasciato sul campo solo sconcerto e indignazione, a partire dall’assenza della multinazionale americana, che di fatto si è defilata dalle responsabilità riguardo al futuro del sito industriale.

Ad aggravare la situazione è stato il comportamento del fondo tedesco Fair Cap, subentrato nella gestione dell’impianto attraverso la nuova denominazione Adria Tronics, ma senza alcuna garanzia concreta su occupazione e continuità produttiva. Il piano industriale illustrato al Ministero si è rivelato un documento vuoto, privo di numeri e dettagli concreti, come denunciato dai sindacati, che hanno definito la situazione “una approssimazione inaccettabile”.

Non è accettabile un’operazione senza tutele per i lavoratori.”

A farsi portavoce della preoccupazione crescente è stato il Forum Lavoro del PD, con il suo coordinatore Roberto Zingirian, che ha espresso sconcerto per l’assenza di un piano industriale serio, sottolineando come questa vicenda “sembra assumere aspetti sempre meno chiari”. Sulla stessa linea la segretaria del PD, Maria Luisa Paglia, che ha ribadito l’inaccettabilità di un’operazione che si sta svolgendo senza garanzie precise per il futuro occupazionale e produttivo.

La destra al governo non può limitarsi a constatare il caos in cui versa questa vicenda, serve un intervento deciso per tutelare i lavoratori e impedire che Trieste perda un altro pezzo fondamentale del proprio tessuto industriale.”

Ha aggiunto la segretaria dem.

Una crisi che si aggrava: i nodi irrisolti

Oltre alla mancanza di impegni concreti, i sindacati hanno denunciato un altro punto critico: Fair Cap ha chiesto supporto alle istituzioni solo per la gestione degli ammortizzatori sociali, senza dare alcuna certezza sugli investimenti necessari per rilanciare lo stabilimento. Un approccio che alimenta il sospetto che l’operazione non sia altro che una manovra di smobilitazione a spese dei lavoratori.

Di fronte a questo scenario, il governo si è limitato a dichiarare l’intenzione di individuare eventuali responsabilità anche di carattere penale, senza però mettere sul tavolo soluzioni concrete per il rilancio dell’impianto.

Prossime tappe e la mobilitazione sindacale

Il prossimo appuntamento ufficiale è fissato per il 26 febbraio, quando il fondo Fair Cap sarà chiamato a presentare un vero piano industriale, non un semplice elenco di buone intenzioni. Intanto, già domani è stata convocata un’assemblea dei lavoratori, che si preannuncia come un passaggio cruciale per definire le strategie di mobilitazione.

Il PD al fianco dei lavoratori

Il Partito Democratico continuerà a essere al fianco delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori in questa battaglia, chiedendo chiarezza, trasparenza e responsabilità da parte delle aziende coinvolte e del governo. Non permetteremo che un altro pezzo della storia industriale triestina venga sacrificato senza resistenza.

Magistratura e riforma: capire la separazione delle carriere

Magistratura e riforma: capire la separazione delle carriere

24 Febbraio ore 17:45 19:45

In un periodo di acceso dibattito sulla giustizia in Italia, la proposta di separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri emerge come un tema di cruciale importanza.

Ma cosa implica realmente questa riforma? Quali potrebbero essere le sue conseguenze per i cittadini e per l’equilibrio della giustizia nel nostro Paese?

Il Partito Democratico invita la cittadinanza a partecipare a un importante evento in cui verrà esplorato in dettaglio il significato e gli impatti di questa proposta di riforma.

Introduce:
MARIA LUISA PAGLIA – Segretaria provinciale PD Trieste

Intervengono:
SERGIO BARTOLE – Professore emerito di diritto costituzionale Università di Trieste
DEBORA SERRACCHIANI – Deputata e responsabile giustizia Segreteria nazionale PD

 

 

via Cesare Battisti 18
Trieste, Trieste 34125 Italia
+ Google Maps

+39 040 366 833

Visualizza il sito dell'Organizzatore

Crisi industriale: ampia rappresentanza del PD di Trieste al corteo

Crisi industriale: ampia rappresentanza del PD di Trieste al corteo

Il PD si è presentato numeroso e compatto, questa mattina, a sfilare tra le vie cittadine per difendere il lavoro e denunciare la grave crisi industriale che sta colpendo il nostro territorio.

Il Partito Democratico di Trieste, attraverso il Forum Lavoro, ha portato avanti un percorso di ascolto e confronto con le realtà produttive in difficoltà, dando voce alle aziende in crisi e ai lavoratori. In particolare, segue da anni da vicino la situazione della Flex, simbolo di un sistema industriale che necessita di risposte immediate e di un piano strategico di rilancio.”

Lo afferma il coordinatore del Forum Lavoro PD Roberto Zingirian. 

La difesa del lavoro non può avere colore politico: servono soluzioni condivise e un’azione concreta per proteggere il tessuto produttivo della nostra città. La crisi non si affronta con indifferenza o con slogan, ma con un impegno serio e costante per il rilancio industriale del nostro territorio. Trieste ha bisogno di lavoro, non di promesse.”

Aggiunge la segretaria Maria Luisa Paglia

Foiba imbrattata: nel giorno di GO!2025 è un gesto ancora più inaccettabile

Foiba imbrattata: nel giorno di GO!2025 è un gesto ancora più inaccettabile

“Oggi è la giornata di Gorizia e Nova Gorica, capitali europee della cultura. È tanto più inaccettabile che proprio oggi, nascondendosi nella notte, qualcuno abbia voluto andare a imbrattare uno dei luoghi che maggiormente incarnano nel nostro territorio le memorie delle sofferenze che le genti di queste terre hanno sofferto nel XX secolo.”

Queste le parole di Maria Luisa Paglia sull’atto vandalico occorso alla Foiba di Basovizza.

A chi cerca di rinfocolare odii, da qualsiasi parte e con qualsiasi motivazione provenga, diciamo che questo territorio non farà un passo indietro. Viviamo in un mondo pieno di conflitti la cui risoluzione è purtroppo aldilà della portata di ognuno di noi. Abbiamo però la capacità e la responsabilità di non rinfocolare gli odii del passato.

L’anno scorso, su iniziativa del gruppo comunale del PD, la Giunta comunale aveva fatto propria una mozione che diceva no a ogni seminatore di odio e chiedeva di mostrarsi sempre vicina alle comunità non appena si manifestassero episodi di odio o di intolleranza.

Coerentemente con ciò non possiamo che auspicare che il Monumento Nazionale della Foiba di Basovizza venga ripristinato nel più breve tempo possibile. Troppo ha sofferto il nostro territorio, anche nel lungo dopoguerra e anche per atti vandalici come questo, per tollerare tali gesti.

Rifiutiamo ogni vandalismo, ogni intolleranza.

Crisi industria: sabato PD presente alla manifestazione perché la soluzione sia condivisa

Crisi industria: sabato PD presente alla manifestazione perché la soluzione sia condivisa

La segretaria provinciale del PD di Trieste, Maria Luisa Paglia, e il coordinatore del Forum Lavoro PD Roberto Zingirian saranno presenti alla manifestazione in difesa del lavoro, promossa da Cgil, Cisl e Uil, con l’adesione di Usb e Ugl, per denunciare la grave crisi industriale che sta colpendo il nostro territorio.

Accanto a loro, anche  la responsabile lavoro della segreteria regionale PD, Valentina Francescon.

Il Partito Democratico di Trieste, attraverso il Forum Lavoro, ha portato avanti un percorso di ascolto e confronto con le realtà produttive in difficoltà, dando voce alle aziende in crisi e ai lavoratori. In particolare, segue da anni da vicino la situazione della Flex, simbolo di un sistema industriale che necessita di risposte immediate e di un piano strategico di rilancio.”

Lo ricorda Roberto Zingirian.

Di fronte a un’emergenza occupazionale che mette a rischio il futuro economico di Trieste e delle famiglie che vi abitano, il PD ha lanciato un appello alla partecipazione insieme a tutte le forze politiche del centrosinistra che saranno presenti in modo unitario. 

La difesa del lavoro non può avere colore politico: servono soluzioni condivise e un’azione concreta per proteggere il tessuto produttivo della nostra città. La crisi non si affronta con indifferenza o con slogan, ma con un impegno serio e costante per il rilancio industriale del nostro territorio. Trieste ha bisogno di lavoro, non di promesse.”

Conclude la Segretaria Maria Luisa Paglia.

Zone rosse: propaganda inutile, la sicurezza è un’altra cosa

Zone rosse: propaganda inutile, la sicurezza è un’altra cosa

L’istituzione delle cosiddette ‘zone rosse’ a Trieste si conferma per quello che è: un’operazione di pura propaganda, che nulla ha a che vedere con una reale strategia per la sicurezza della città.”

Lo dichiara Maria Luisa Paglia, segretaria del PD di Trieste.

Gli episodi di martedì 4 febbraio parlano chiaro: auto bruciate, gomme tagliate, un accoltellamento in pieno giorno in via Pascoli. Tutto questo dimostra che la violenza e la criminalità non si combattono con misure di facciata, ma con interventi strutturati, investimenti sul presidio del territorio e politiche sociali serie.

L’amministrazione comunale e chi ha fatto campagna elettorale sbandierando il tema della sicurezza ora deve ammainare la bandiera del proprio fallimento. È evidente che le zone rosse non risolvono nulla: serve il potenziamento della polizia locale insieme a un lavoro di prevenzione che coinvolga servizi sociali, educatori e il rafforzamento delle reti territoriali.

La sicurezza vera, e non di facciata, è quella che parte dalla tutela dei cittadini e dalla coesione sociale, non da misure spot che non risolvono i problemi ma li spostano solo altrove.

Crisi Flex, Zingirian (PD): situazione inaccettabile

Crisi Flex, Zingirian (PD): situazione inaccettabile

La situazione emersa dall’incontro presso il MIMIT è allarmante e inaccettabile. La conferma da parte di Flex della trattativa con il fondo Fair Cap, senza alcuna garanzia occupazionale o industriale per il sito di Trieste, rappresenta un grave atto di irresponsabilità nei confronti dei lavoratori, delle loro famiglie e dell’intero tessuto economico della città.

Non possiamo tollerare che Flex, ignorando gli appelli delle organizzazioni sindacali, tenti un’uscita di scena senza assumersi alcuna responsabilità. Ancora più grave è il rifiuto di considerare soluzioni alternative che potrebbero garantire un futuro solido e sostenibile al sito industriale, lasciando invece la porta aperta a un fondo che non offre alcun piano credibile né garanzie di tutela per i lavoratori. Il Partito Democratico di Trieste sostiene con forza la richiesta di risposte chiare e impegni concreti, avanzata dai sindacati, che ha condannato la condotta di Flex e dichiarato di voler adottare ogni misura necessaria, anche di carattere legale, per tutelare il sito e i suoi dipendenti.”

Lo dichiara Roberto Zingirian, coordinatore del Forum Lavoro del partito. 

Trieste non può permettersi di perdere un altro pezzo del suo patrimonio industriale. Rivolgiamo un appello all’amministrazione comunale affinché non si limiti a concentrarsi sul turismo, ma intervenga con determinazione per contrastare questa crisi che rischia di devastare ulteriormente il tessuto economico e sociale della città.

Il PD di Trieste assicura il proprio impegno nel monitorare l’evoluzione della vicenda e nell’operare al fianco dei lavoratori, dei sindacati e delle istituzioni per garantire un futuro al sito industriale e preservare i livelli occupazionali. La difesa del lavoro e dell’industria a Trieste deve essere una priorità per tutti.”

Aggiunge la segretaria, Maria Luisa Paglia

Sentenza TAR su cabinovia: Paglia (PD), soddisfazione per il risultato ottenuto

Sentenza TAR su cabinovia: Paglia (PD), soddisfazione per il risultato ottenuto

La Segretaria provinciale del PD di Trieste, Maria Luisa Paglia, esprime profonda soddisfazione per la decisione del TAR del Friuli Venezia Giulia che, accogliendo i ricorsi presentati dalle associazioni ambientaliste e dai residenti, ha annullato gli atti regionali di concessione per la costruzione e l’esercizio della cabinovia.

La sentenza del TAR mette in evidenza come il Comune e la Regione abbiano voluto forzare i procedimenti autorizzativi di tale progetto in evidente violazione delle norme che regolamentano il rilascio delle concessioni regionali per gli impianti a fune.”

Lo puntualizza Sergio Persoglia, coordinatore del Forum ambiente e scienza del PD.

Infatti la Regione ha rilasciato la concessione alla costruzione ed esercizio della cabinovia anche in mancanza di presupposti ineludibili previsti dalla legge regionale quali la conformità urbanistica e la verifica dei vincoli territoriali e paesaggistici e in presenza di una valutazione negativa dell’opera già rilasciata dalla Regione stessa. E ciò sulla base di semplici e aspecifiche indicazioni da parte del rappresentante comunale alla conferenza di servizi del febbraio 2024 che la sentenza stessa ora confuta.

Come Partito Democratico, abbiamo sempre sostenuto che progetti di questa portata debbano essere basati su analisi rigorose e trasparenti, nel rispetto dell’ambiente e dei cittadini.”

Lo dichiara Paglia.

È inoltre fondamentale che ogni decisione si inserisca in un percorso condiviso, rispettoso delle norme e della volontà dei cittadini che vivono nei territori coinvolti.

Il Partito Democratico continuerà a sostenere le istanze dei cittadini e delle associazioni, ribadendo la propria contrarietà a un progetto che non risponde ai reali bisogni della città e che rischia di compromettere un patrimonio paesaggistico unico. Rimaniamo al fianco di chi lotta per un futuro più equo, sostenibile e rispettoso del nostro territorio, conclude la segretaria.