“Quello che sta accadendo con il ‘trasloco’ di centinaia di studenti da una parte all’altra della città rivela ancora un enorme problema di pianificazione nella giunta Dipiazza, che non sa gestire i progetti e non riesce a stabilire un corretto coordinamento tra assessorato all’Educazione e ai Lavori pubblici. La vicenda relativa al trasferimento degli alunni nella fase della ristrutturazione del plesso ‘Spaccini Sauro Dante’ è l’ultima di una serie di situazioni riguardanti l’edilizia scolastica gestite malissimo dalle assessore Lodi e Matteoni, quest’ultima distratta dagli impegni romani, almeno quanto l’assessora e sottosegretaria Savino. I genitori nei giorni scorsi hanno manifestato il loro dissenso e fatto le loro richieste: noi chiediamo che le assessore si prendano la responsabilità di ascoltarli e trovare una soluzione che sia accettabile, e che in futuro situazioni come queste non si ripetano.”
Il gruppo Pd nel Consiglio comunale di Trieste oggi in conferenza stampa, presenti il capogruppo Giovanni Barbo, con i colleghi Laura Famulari, Rosanna Pucci e Luca Salvati, ha fatto emergere le criticità connesse agli spostamenti di alunni, per ristrutturazione degli edifici, dalle sedi dei plessi scolastici ordinari a “scuole-contenitore” anche lontane dai rioni d’origine con disagio per le famiglie, che hanno a loro volta espresso lamentele.
“Non è possibile calare dall’alto dall’oggi al domani, per di più in mezzo all’anno scolastico, una soluzione penalizzante in termini di territorialità e mobilità sostenibile – ha aggiunto Barbo – con tutto quel che ne consegue in tema di conciliazione quando la necessità di intervenire era nota dalla scorsa primavera”.
“Solo poche settimane fa la giunta voleva far rimanere all’ex Timeus la scuola Duca D’Aosta” – ha rilevato Pucci, ricordando che “riguardo il plesso scolastico Spaccini Sauro Dante ho scritto già a settembre un’interrogazione rimasta senza risposta e a dicembre una mozione che chiede il trasferimento del plesso in un edificio ubicato nel territorio di appartenenza per creare meno disagi possibili per le famiglie e gli studenti.”
“Prima di avviare progettualità importanti sarebbe il caso – è intervenuto Salvati – di coinvolgere i cittadini del rione. In questi anni si sente parlare dell’ex caserma di via Rossetti: nulla in contrario che alcuni istituti possono essere trasferiti lì, ma se iniziano ad essere tanti diventa un problema ingestibile per la viabilità.”
“Noi vorremmo che si vada incontro ai bisogni delle famiglie – ha puntualizzato Famulari – sapere se vi sono altri spostamenti già decisi e soluzioni alternative per evitare congestioni, e in ultima analisi se non dovessero essere individuate altre strutture più vicine chiediamo di allestire degli scuolabus”.