Targa commemorativa: PD, la Giunta falsifica la storia, celebrando allo stesso modo antifascisti e fascisti

Targa commemorativa: PD, la Giunta falsifica la storia, celebrando allo stesso modo antifascisti e fascisti

Esprimiamo la nostra più profonda indignazione per l’iniziativa di un’Associazione, evidentemente supportata dalla Giunta comunale, di installare una targa in cui, per il 4 novembre, si commemorano indistintamente le medaglie d’oro di triestini, istriani, fiumani e dalmati, mescolando nomi di chi ha combattuto per la libertà e contro il fascismo con figure tristemente legate a regimi oppressivi e ideologie antisemite.

Associando, in una stessa targa, figure eroiche come la partigiana Rita Rosani a individui come Nicolò Giani, promotore di idee razziste e fasciste, questa amministrazione offende la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per contrastare violenza e dittatura.

La Giunta dovrebbe smetterla di giocare con la storia e le memorie, senza alcun confronto con la città e con scelte che, guarda caso, finiscono sempre per riabilitare figure di un ventennio che tanto ha fatto male alla nostra città.


Questa decisione non è una celebrazione della memoria, ma un affronto alla verità storica e ai valori democratici che la Resistenza ha consegnato al nostro Paese.”

Lo dichiara Maria Luisa Paglia, segretaria del PD Trieste.

Equiparare in questo modo vittime e carnefici non solo è una falsificazione della storia, ma dimostra l’incapacità della giunta di rispettare il significato profondo della lotta antifascista, su cui si fonda la nostra Repubblica.

Come Partito Democratico di Trieste, ci opponiamo fermamente a questa iniziativa che tenta di riscrivere la storia in favore di una pericolosa ambiguità.

Stadio Rocco: Salvati (Pd), priorità campo praticabile e spiegazioni

Stadio Rocco: Salvati (Pd), priorità campo praticabile e spiegazioni

Ora la priorità è mettersi sotto seriamente e ripristinare una decente praticabilità per il campo del Rocco. Ma questo non esime il Comune dal fornire spiegazioni assai convincenti per quello che è accaduto, su cosa si sta facendo per rimediare e quali garanzie saranno fornite per evitare il ripetersi di questa oggettiva vergogna.” 

Lo dichiara il consigliere comunale Luca Salvati (Pd), annunciando una sua interrogazione dopo che sono state evidenziate le condizioni del manto erboso dello stadio Rocco. 

Ci auguriamo che l’assessore con delega agli impianti sportivi fornisca dettagliate risposte all’interrogazione che ho depositato in Consiglio comunale, non tanto perché lo chiede l’opposizione, ma perché tifosi e sportivi, senza colore di parte, hanno diritto di conoscere la sorte della casa della Triestina. 

Ne abbiamo viste di tutti i colori, sopra e intorno al campo del Rocco, incluso un cambio di deleghe che non pare abbia prodotto alcuna svolta. Posto che siamo appena nella prima fase del girone d’andata del campionato, sarebbe opportuno evitare di gettare altre milionate dei contribuenti per ottenere questi risultati.

Fine vita: Cosolini (Pd), serve una legge ma la destra continua a ignorarlo

Fine vita: Cosolini (Pd), serve una legge ma la destra continua a ignorarlo

La necessità di riconoscere il suicidio medicalmente assistito, così come garantito dalla sentenza della Corte Costituzionale, è un passo necessario che però il centrodestra continuare a ignorare. Dopo vari tentativi ci è stato detto che doveva essere il Parlamento a occuparsene, ma la maggioranza oggi ha dimostrato di essere alquanto smemorata visto che nemmeno il voto alle camere, uno strumento previsto dal nostro Statuto, ora va bene».

Lo afferma il consigliere regionale Roberto Cosolini (Pd), cofirmatario, insieme al consigliere Enrico Bullian (Patto per l’Autonomia/Civica Fvg) del documento che chiedeva al Consiglio regionale di approvare il voto alle Camere e al Governo (sottoscritto da tutti i gruppi di opposizione) per invitare a legiferare a livello nazionale sulla possibilità di ciascuna cittadina e ciascun cittadino di scegliere e ottenere con tempi certi e procedure lineari un “fine vita” dignitoso, a partire da quanto stabilito dalla sentenza della Corte costituzionale 242 del 2019 sul suicidio medicalmente assistito per le persone con patologie irreversibili e in condizioni di sofferenza intollerabili.

Abbiamo usato uno strumento previsto dallo statuto di autonomia, il cosiddetto voto alle camere, che è uno stimolo al Parlamento a legiferare, senza mettere sul tavolo quale dovrebbe essere il punto di conclusione. Ma il centrodestra (a esclusione del consigliere Novelli) non ha voluto votato nemmeno questo.

Evidentemente la destra non vuole affrontare un tema che però è sentito da milioni di cittadini, ovvero che serve una legge che disciplini la tematica del fine vita. Lo ha detto la Corte costituzionale, lo hanno detto tantissimi cittadini che hanno firmato, lo dice la maggioranza dell’opinione pubblica, ma è evidente che il centrodestra non vuol sentire.

Ovovia: Russo (Pd), imbarazzo Giunta regionale su ipotesi di finanziamenti

Ovovia: Russo (Pd), imbarazzo Giunta regionale su ipotesi di finanziamenti

Appare in tutta la sua evidenza il grande imbarazzo della Giunta regionale che, neppure davanti a una domanda diretta e chiara sull’ipotesi di un finanziamento della Regione destinato a coprire i finanziamenti persi del Pnrr, riesce ad affermare, senza ambiguità, che non spenderà i soldi dei cittadini del Friuli Venezia Giulia per un’opera inutile e dannosa come l’ovovia».

È incomprensibile il motivo per cui la Giunta Fedriga non prenda le distanze da Dipiazza e non ponga fine a una vicenda che vede la piena opposizione della popolazione, come dimostrato anche dalla manifestazione di cittadini che ha raggiunto dimensioni a Trieste non viste da anni. È altrettanto assurdo che nessuno si scusi per aver perso il più grande finanziamento Pnrr per il Comune di Trieste e il secondo più rilevante per l’intera Regione.

Attualmente, il centrodestra si affida alla vaga e incerta rassicurazione da parte del ministero che “è stata avviata un’istruttoria diretta all’emanazione di un decreto”, una supercazzola che serve a mascherare una promessa vana.

Sarebbe auspicabile, almeno da parte della Giunta regionale, una dichiarazione chiara ai cittadini di Trieste, che in maggioranza hanno dimostrato di opporsi a quest’opera. Inoltre ci si aspetterebbero delle scuse, ma è improbabile che arriveranno.

Scuolabus Sauro: Pucci (PD), il Comune assicuri il servizio

Scuolabus Sauro: Pucci (PD), il Comune assicuri il servizio

Togliere definitivamente al giovedì, a partire dal 4 novembre, la corsa delle 13:35 dello scuolabus Sauro-Spaccini significa che la giunta Dipiazza vuole privare gli alunni di un servizio prioritario per favorire la loro formazione. Perché – ricordiamocelo bene – proprio questa amministrazione non ha trovato una sede scolastica contenitore nelle vicinanze di via Tigor, dove è ubicato il plesso scolastico in oggetto, attualmente in ristrutturazione, e ha deciso in emergenza, perché non pianifica bene, di spostare le attività scolastiche alla scuola “ex Timeus”, in via dell’Istria a San Giacomo.”

Lo dichiara Rosanna Pucci, consigliera comunale dem.

Il problema della distanza per portare gli alunni a scuola da una parte all’altra della città lo ha creato la giunta Dipiazza – continua Pucci – e ora, approfittando delle condizioni capestro che ha fatto nel suo interesse e non per quello delle famiglie degli alunni, revoca un servizio di diritto allo studio. Fin da subito dissi che mettere delle condizioni capestro, fosse la premessa per la futura soppressione del servizio, la volontà del Comune era già espressa in nuce in quelle condizioni, solo gli ingenui non lo capiscono. E ora, alla luce della revoca del servizio della corsa delle 13:35 dello scuolabus Spaccini-Sauro di ogni giovedì, ho depositato una mozione comunale, nella quale chiedo la garanzia del servizio scuolabus per tutte le giornate di scuola per l’intero anno scolastico e per tutta la durata del trasferimento a San Giacomo”.

La consigliera comunale Rosanna Pucci ha dato così seguito formale alla notizia della soppressione al giovedì dello scuolabus Sauro-Spaccini.

Va puntualizzato che il trasporto degli alunni con lo scuolabus evita il congestionamento del traffico in via dell’Istria, nei pressi della rotonda. Una condizione che si verifica, purtroppo, nelle giornate di sciopero quando le famiglie portano gli alunni con le proprie auto. Inoltre pochi giorni fa una ragazza che andava a prendere la sorellina a scuola, è stata investita in via dell’Istria da un’auto guidata da un genitore di un altro bambino, quindi, meno mezzi di trasporto circolano in quella zona, dove famiglie ed alunni si muovono, meglio è per la loro sicurezza.

Trieste italiana: Famulari (PD), la vocazione speciale della città è ricchezza per tutto il Paese

Trieste italiana: Famulari (PD), la vocazione speciale della città è ricchezza per tutto il Paese

Presente a rappresentare il Gruppo del Partito democratico in Consiglio Comunale al concerto in occasione del 70° anniversario del ritorno di Trieste all’Italia, Laura Famulari, consigliera dem e vicepresidente del Consiglio comunale, dichiara:

Nei travagliati anni che precedettero l’evento, Trieste non ha mai perso, con la ferma volontà di essere italiana, il segno distintivo di essere e rimanere Porta d’Oriente e luogo franco di genti e culture. Oggi questo carattere e questa vocazione speciale sono una ricchezza per tutta la Regione e per il Paese.”

Aggressione consigliere Metz: Di Febo (PD), solidarietà e condanna dell’atto

Aggressione consigliere Metz: Di Febo (PD), solidarietà e condanna dell’atto

In qualità di capogruppo del Partito Democratico nella VI Circoscrizione, desidero esprimere, a nome del gruppo consiliare e di tutta la nostra comunità, una ferma e sentita condanna per l’episodio di violenza subito dal consigliere di Fratelli d’Italia, Francesco Metz.”

Queste le parole di Sandra Di Febo, dopo l’aggressione ai danni del consigliere FdI. 

Atti di violenza come questo sono inaccettabili e rappresentano una ferita non solo per la persona colpita, ma anche per il principio di rispetto e confronto civile che deve caratterizzare sia l’attività politica che la vita sociale del nostro territorio.

Confidiamo che le autorità competenti conducano rapidamente le indagini necessarie per fare piena luce su questo episodio e auspichiamo che, qualora emergano responsabilità, i colpevoli siano individuati e assicurati alla giustizia.”
 
Di Febo conclude rinnovando la nostra solidarietà al consigliere coinvolto e ribadiamo il nostro impegno per fare in modo che episodi di violenza come questo non trovino mai spazio nella nostra comunità.

Celebrazioni Trieste italiana, PD scrive a Prefetto: si ponga attenzione a eventi di stampo filonazista

Celebrazioni Trieste italiana, PD scrive a Prefetto: si ponga attenzione a eventi di stampo filonazista

In occasione dei 70 anni del ritorno della città all’Italia, sono previsti per il 26 ottobre a Trieste un concerto e un corteo, rispettivamente all’Ippodromo e in piazza Sant’Antonio.

I due eventi, che parlano di redenzione italiana, destano molta preoccupazione tra le fila del PD di Trieste, in particolare il corteo, che si svolge in luogo pubblico.

Riteniamo inaccettabile che eventi del genere, con contenuti che possono configurarsi come apologia del fascismo e del nazismo, trovino spazio nella nostra città. Siamo altresì preoccupati per le possibili reazioni e tensioni che potrebbero scaturire da queste manifestazioni, mettendo a rischio la sicurezza pubblica.”

Questo il pensiero condiviso dalla segreteria del PD di Trieste, da Giovanni Barbo e tutto il gruppo comunale PD e dai consiglieri regionali del PD Trieste, Francesco Russo e Roberto Cosolini.

A tal proposito, è stata inviata una richiesta al Prefetto e al Questore, affinché venga valutata attentamente l’opportunità di autorizzare il corteo e, nel caso in cui sia confermato, che venga predisposta una sorveglianza adeguata per garantire la sicurezza di tutte le cittadine e i cittadini e una vigilanza finalizzata anche ad accertare eventuali reati di apologia del nazismo o fascismo.

Turismo: Bressan (PD), il Comune lo regoli o il centro si spopola

Turismo: Bressan (PD), il Comune lo regoli o il centro si spopola

Domenica 13 ottobre si è conclusa la “Coppa d’Autunno “Barcolana”, una manifestazione sicuramente caratterizzante per Trieste. Senza nulla togliere al successo dell’evento e alla sua importanza anche in termini di ricadute economiche, si può constatare come la sua natura sia mutata negli anni e sia lecito interrogarsi su quale riscontro economico ottenuto possa risarcire i sacrifici dei residenti del centro città.

L’amministrazione comunale cominci a svolgere la sua funzione regolatrice altrimenti Trieste rischia di essere danneggiata dagli effetti deteriori del turismo incontrollato mordi e fuggi, tra cui l’insediamento quasi esclusivo in centro di attività “ricreative” dedicate praticamente ai soli turisti, con l’effetto di scalzarne altre più strategiche e di spopolare il centro storico da attività tradizionali e conseguentemente da parte dei residenti. La qualità della vita in centro è determinante per trattenere i residenti. Questo fenomeno è apparso anche in occasione dell’ultima Barcolana da poco conclusasi, ma caratterizza il quotidiano imbarco e sbarco di migliaia di crocieristi con le note conseguenze”.

Questo il ragionamento di Luca Bressan, capogruppo PD in IV Circoscrizione 

Sono le osservazioni dell’interrogazione proposta dal capogruppo Luca Bressan e sottoscritta dai colleghi del PD Andrea Abrami e Alberto Fileti, i quali chiedono all’Amministrazione di sapere “quali siano gli incassi diretti derivanti ad esempio dall’occupazione del suolo pubblico e se essa sia diversamente tassata a seconda del pregio dell’area. E quali siano le spese direttamente sostenute dal Comune, come i costi di pulizia e per l’ordine pubblico”.

Inoltre, abbiamo chiesto – specifica lo stesso Bressan – le motivazioni sottostanti la scelta di spostare i concerti da piazza dell’Unità. Alla base di tale decisione, infatti non può esserci la volontà di salvaguardare la pavimentazione della piazza: il suo utilizzo è molto frequente ed anche in occasione di questa Barcolana ha visto la posa di svariate strutture mobili (anche ben robuste) e di stand.

Un passaggio del testo è dedicato alla musica diffusa all’esterno nell’arco degli ultimi tre giorni della manifestazione. Il fenomeno ha interessato molte zone del centro, da via San Spiridione a piazza Barbacan, da via Trento a via Torino etc, con emissioni sonore a volume alto che si sono protratte a lungo, sollevando le lamentele dei residenti.

 

Crisi di leadership e politica di tagli: il PD denuncia la gestione della Sanità della Giunta regionale

Crisi di leadership e politica di tagli: il PD denuncia la gestione della Sanità della Giunta regionale

Si discute da giorni, e con la prospettiva di un dibattito che si protrarrà per mesi, dell’assestamento di bilancio per coprire i deficit economici generati dalle Aziende Sanitarie Regionali, nonché le nuove nomine dei Direttori Generali.

Il Forum Salute e Welfare, in accordo con il Gruppo Consiliare PD, ha sottolineato che una parte significativa della crisi che sta colpendo la sanità regionale è imputabile a scelte di appartenenza o vicinanza politica, piuttosto che alla competenza dei vertici aziendali. La mancanza di una leadership stabile è evidente anche nel continuo ricambio dei Direttori tra le diverse Aziende Sanitarie o all’interno delle stesse.

Nel caso specifico di ASUGI (Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina), dal 2019 a oggi, si sono avvicendati tre Direttori Sanitari, cinque Direttori Sociosanitari e due Direttori Amministrativi. I contratti dei Direttori prevedono una durata dai tre ai cinque anni, ma a parte il Direttore Generale, tutti gli altri sono stati sostituiti. Questo turnover solleva interrogativi: nuove opportunità o mancanza di visione comune?

Il continuo cambio di vertici, spesso provenienti da altre regioni e dunque bisognosi di un periodo di “formazione e conoscenza” delle specificità del Servizio Sanitario Regionale (SSR), ha rallentato o addirittura invertito processi organizzativi già avviati, generando confusione tra gli operatori e ricadute negative sui servizi offerti ai cittadini.

Un clima di incertezza, unito a carichi di lavoro elevati e a disparità salariali all’interno della stessa Azienda (tra area giuliana e isontina), ha spinto molti professionisti, in particolare infermieri e medici, ad abbandonare il sistema sanitario. Queste figure, di cui il sistema è già gravemente carente, sono fondamentali per ridurre le liste d’attesa, sviluppare la sanità territoriale e raggiungere gli obiettivi stabiliti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

A conferma di questo scenario, proprio oggi è stata resa nota la richiesta di uscita di 12 infermieri dalla SORES (Sala Operativa Regionale Emergenza Sanitaria) di Palmanova, tra dimissioni e domande di mobilità volontaria.

Nonostante i numerosi emendamenti presentati dal Partito Democratico per contrastare la fuga dei professionisti dal sistema sanitario pubblico, la Giunta regionale ha proseguito con i tagli ai servizi, adottando una gestione di tipo “militare”, calando decisioni dall’alto, spesso contro il parere non solo dei dipendenti, ma soprattutto dei cittadini. È emblematica la vicenda delle 10.000 firme raccolte contro i tagli ai servizi regionali, ignorate dal Presidente Fedriga, che ha rifiutato persino di incontrare i promotori della raccolta.

Questa Giunta ha ora l’opportunità di adottare scelte manageriali che valorizzino le competenze, piuttosto che basarsi su altri criteri.”

Lo sottolinea il Consigliere regionale Roberto Cosolini.

Come PD di Trieste non possiamo che condividere e rafforzare questo giudizio. L’arroganza con cui la Giunta regionale sta portando avanti una politica di tagli indiscriminati alla sanità pubblica è inaccettabile. Non solo sono stati ignorati i numerosi emendamenti mirati a salvaguardare la qualità dei servizi e il benessere dei professionisti, ma è stato anche rifiutato ogni dialogo con chi, come i cittadini e gli operatori del settore, vive quotidianamente le conseguenze di queste scelte. La vicenda delle 10.000 firme è solo l’ultimo esempio di una gestione autoritaria che ignora completamente il dissenso e la partecipazione democratica. Continueremo a lottare per una sanità pubblica efficiente e accessibile, al fianco dei cittadini e contro una Giunta sorda alle richieste del territorio.”

Lo afferma Maria Luisa Paglia, segretaria del PD di Trieste.