Barbo, c’è un progetto per il dopo-Tripcovich?

Barbo, c’è un progetto per il dopo-Tripcovich?

Si ricordi il barone de Banfield che ne fu promotore
“Da giunta del fare a giunta del disfare è un attimo: non si celebrano più le ‘grandi opere’ che non ci sono, ma si convocano conferenze stampa per annunciare abbattimenti. Attendiamo ancora di sapere cosa si intende fare al posto di una sala che pure ha avuto un’importante funzione culturale: al momento l’immagine è quella di una spianata di cemento in mezzo agli assi viari ad alto scorrimento che sono appena stati realizzati nell’ambito della riqualificazione di piazza Libertà. Ma c’è un progetto che aggiunga valore urbanistico al vuoto che si crea? Interessante saperlo, ma non dato. Speriamo almeno che sarà fatto il dovuto per ricordare il barone de Banfield che tanto si è adoperato per la musica a Trieste, e cui la sala era intitolata. Intanto i cantieri che la città aspetta, dal tram di Opicina alla galleria di Montebello passando per il Ponte Verde, sono fermi”. Lo dichiara il capogruppo del Pd nel Consiglio comunale di Trieste Giovanni Barbo, dopo che la Giunta Dipiazza ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per la demolizione della Sala Tripcovich.

 

 

Ucraina: Conti, Pd Trieste mobilitato per aiuti

Ucraina: Conti, Pd Trieste mobilitato per aiuti

Sosteniamo Ucraina, cuore calpestato della nostra Europa
“Tutto il Partito Democratico di Trieste esprime la sua vicinanza al popolo ucraino per la tremenda situazione che sta vivendo, e anche ai cittadini russi che subiscono con preoccupazione e dissentendo dalle decisioni dell’autocrazia di Putin”. Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, annunciando le prime iniziative del partito a fronte dell’emergenza umanitaria.
“La comunità ucraina è molto radicata nella nostra città, dove vive lavorando in pace – spiega la segretaria dem – spesso aiutando e sostenendo molte nostre famiglie. Rivolgiamo il nostro pensiero a quanti in Russia esprimono il loro dissenso e ne pagano il prezzo con arresti in massa. Rivendichiamo la coerenza del nostro partito che ha sempre tenuto ferma la barra sui valori della democrazia, dei diritti e dell’europeismo. La nostra volontà, il nostro cuore e le nostre azioni sono tese al ritorno della pace e della libertà in Ucraina. Lavoriamo per porre fine a un conflitto che strazia l’Europa e la riporta ai suoi anni più bui e distruttivi. Ci assumiamo la responsabilità – sottolinea Conti – di stare dalla parte di chi sta sotto le bombe, dalla parte delle donne e dei bambini che fuggono davanti ai blindati”. 
“Per questo, oltre ad avere già attivato una colletta di beni di prima necessità in consegna in queste ore, sosteniamo la raccolta di solidarietà di Croce Rossa, Unhcr e Unicef e – è l’appello di Caterina Conti – invitiamo tutti a chiamare il numero 45525 per sostenere l’Ucraina, il cuore calpestato della nostra Europa. Siamo a disposizione come punto di riferimento per chi volesse dare una mano, a prescindere da qualsiasi appartenenza”.

Pd Trieste, per centrodestra non se ne deve discutere

Pd Trieste, per centrodestra non se ne deve discutere

Famulari e Coricciati dopo la bocciatura in IV Circoscrizione
 “Per il centrodestra non deve esistere un luogo istituzionale dove discutere dei problemi della sanità triestina: si subisca in silenzio il volere di Riccardi. Sentire rispondere che la sanità ‘non è competenza delle circoscrizioni’ fa il paio con il trattamento riservato alla mia mozione sullo stesso tema, sottoscritta da tutta l’opposizione: non è nemmeno stata discussa in commissione e chissà quando approderà in Consiglio comunale, dove è già stato comunicato che l’assessore Riccardi non vuole partecipare alla contemporanea convocazione richiesta insieme ai vertici di Asugi. Esercizio del potere e bavaglio”. Lo dichiara la consigliera comunale Laura Famulari (Pd) dopo che la maggioranza di centrodestra del ‘parlamentino’ della Quarta circoscrizione ha rigettato la mozione delle opposizioni che chiedevano di rivedere l’atto aziendale di Asugi.
 Per Marina Coricciati, prima firmataria della mozione presentata in IV Circoscrizione e sottoscritta da tutto il centrosinistra, “ancora una volta la destra dimostra di non conoscere le regole della democrazia e dichiara strumentalmente che il tema non sarebbe di pertinenza della circoscrizione solo perché in realtà vuole difendere le posizioni di un’amministrazione amica, a loro volta alimentate da scelte di appartenenza politica che nulla hanno a che fare con la reale efficienza dei servizi erogati ai triestini. Fortunatamente i cittadini e i loro rappresentanti non abboccano più a questi trucchetti. Il tema era pienamente di pertinenza della circoscrizione e del dibattito democratico che il regolamento comunale le assegna. Se non si vuole discutere un tema perché politicamente scomodo si abbia coraggio di dirlo a viso aperto e non ci si nasconda dietro vuoti tecnicismi”.

Ovovia: Barbo, disturba Dipiazza se cittadini si esprimono?

Ovovia: Barbo, disturba Dipiazza se cittadini si esprimono?

“Se Dipiazza oggi gonfia il petto sul Porto vecchio e si fa vanto dei risultati del porto commerciale, lo deve a chi nel centrosinistra ha lavorato per la città. Quindi non ci provi neppure Dipiazza a buttarla in politica e a spacciare il centrosinistra come quello del ‘no se pol’. L’ovovia non c’entra con destra o sinistra, non ci si appiccica un’etichetta per dividere la città ‘o con me o contro di me’. Il Pd chiede che i triestini possano esprimersi: disturba? E se per Dipiazza quelli che la pensano come lui sono ‘persone intelligenti’, vorremmo sapere come giudica tutti gli altri. In ogni caso noi daremo il nostro contributo alla raccolta delle firme”. Lo afferma il capogruppo Pd nel Consiglio comunale di Trieste Giovanni Barbo, replicando al sindaco Roberto Dipiazza, secondo cui il “no” al progetto dell’ovovia dal Porto Vecchio al carso, sarebbe “politico”.

Ovovia: Conti, tanti cittadini condividono partecipazione

Ovovia: Conti, tanti cittadini condividono partecipazione

“E’ bello vedere tanti cittadini oggi in fila sotto la pioggia che condividono e danno corpo alla nostra idea di ampia partecipazione democratica. Il ‘no’ all’ovovia nasce all’interno del centrosinistra e molti esponenti del Pd hanno firmato stamattina per fermare un progetto che non ci convince e su cui chiediamo che la cittadinanza sia coinvolta. E’ un progetto che a nostro avviso non risolverebbe il problema dell’accesso alla città dal nord, con rilevanti aspetti di impatto paesaggistico e ambientale, e i cui costi rischierebbero di ricadere in futuro sui triestini. Chiediamo che l’Amministrazione ascolti i cittadini senza pregiudizi: spendere non significa per forza spendere bene”. Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, commentando l’alto afflusso di cittadini ai punti di raccolta firme allestiti in città per richiedere un referendum sulla realizzazione della cosiddetta “ovovia”.

Conti, basta “no greenpass” contro istituzioni

Conti, basta “no greenpass” contro istituzioni

La destra a Roma è contro emergenza, a Trieste a favore
“Il teppista ‘no greenpass’ che ha interrotto il Consiglio comunale dopo aver hackerato il sistema online ha commesso un violenza ingiustificabile, è stata l’ennesima squallida prevaricazione di chi distorce il concetto di libertà per imporre la propria presenza. Basta aggressioni alle istituzioni”. Lo afferma la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, dopo che la riunione del Consiglio comunale del capoluogo è stata interrotta dall’intrusione di un hacker “no greenpass” che ha postato una serie di messaggi contro il Governo instaurando parallelismi con il nazismo.
La segretaria dem auspica che “si agisca a norma di legge sporgendo denuncia per interruzione di pubblico servizio” e chiede che “i lavori del Consiglio comunale riprendano in presenza, non solo per evitare il rischio di altre intrusioni ma soprattutto perché, mentre le forze di destra protestano a Roma contro lo stato di emergenza, a Trieste lo tengono in vita per motivi inspiegabili”

Salvati, per Dipiazza niente problemi a Trieste

Salvati, per Dipiazza niente problemi a Trieste

Evidentemente per il sindaco Dipiazza a Trieste è tutto tranquillo e non ci sono problemi di sicurezza  disagio sociale, e il Consiglio comunale non deve discutere di quanto sta accadendo nel centro e nelle periferie della nostra città. Il centrodestra ha deciso che non è urgente la mozione presentata dal PD che chiede di rafforzare i controlli delle forze dell’ordine nella zona di via Bonomo, una richiesta che ora vale per tante zone della città centro incluso: cosa vogliono che accada perché ci sia un’urgenza?”. Lo afferma il consigliere comunale Luca Salvati (Pd), dopo che nel centro di Trieste, all’alba di sabato, due giovani stranieri sono stati aggrediti con arma da taglio.

Per Salvati “è inutile che il sindaco faccia la voce grossa dopo ogni episodio di violenza, è ridicolo che l’assessore Roberti invochi più competenze per la polizia locale, è irresponsabile continuare a raccontare una Trieste assai cambiata e sofferente dopo due anni di pandemia. Soffrono in primo luogo i cittadini più esposti, ragazzi e anziani, ma – conclude il consigliere dem – non se ne deve parlare”.

Resistenza: Conti, Anpi-Vzpi Trieste vigili su neofascismi

Resistenza: Conti, Anpi-Vzpi Trieste vigili su neofascismi

Preziosa l’autonomia Anpi dal sistema dei partiti
“Serve  un’Anpi-Vzpi vigile e forte, che lavori sulle nuove generazioni per preservare la memoria della Resistenza e dell’antifascismo, dato che sempre meno sono i testimoni diretti e che gli uomini tendono a dimenticare ciò che danno per scontato. Per vigilare su ogni forma di neofascismo e su ogni tentativo di strumentalizzare la storia e le memorie di questo territorio, plurale e complesso”. Lo ha detto la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, intervenendo all’apertura dei lavori del 14/mo Congresso provinciale dell’Anpi-Vzpi di Trieste, alla presenza del presidente nazionale ANPI Gianfranco Pagliarulo.
“Libertà, eguaglianza, democrazia, solidarietà, pace – ha riflettuto Conti – sono i pilastri valoriali della Resistenza successivamente incarnati nella Costituzione e sono gli ideali fondamentali dell’Anpi: la loro funzione è di essere guida permanente, di dare senso, significato e traguardo alle azioni che vengono condotte. Il ‘come’ vengano condotte queste azioni – ha puntualizzato la segretaria dem – è lo spazio in cui agisce la politica, cui spetta il ruolo della rappresentanza, della mediazione e, quando investita di questa responsabilità, del governo. Questa differenza specifica è ciò che nella consonanza dei valori rende preziosa l’autonomia dell’Anpi dal sistema dei partiti, anche quando – ha concluso – le storie personali si sovrappongono”.

Alpini: Conti, orgoglio per 100 anni sezione “Corsi” Trieste

Alpini: Conti, orgoglio per 100 anni sezione “Corsi” Trieste

Trieste ha un legame speciale con la montagna e con gli alpini, siamo tutti orgogliosi di una storia di amor di Patria e generosa presenza nella comunità. Siamo fieri di come il corpo degli Alpini ha rappresentato il Paese e Trieste nei fatti d’arme e nelle missioni internazionali, e di come è parte attiva della vita cittadina, in quanto associazione impegnata nel volontariato specie nell’ambito dellaProtezione civile. I 100 anni della ‘Guido Corsi’ di Trieste sono un bell’anniversario ma soprattutto auspicio per un futuro operoso”. Lo ha dichiarato la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, partecipando alla cerimonia per il centenario della sezione Ana “Guido Corsi” del capoluogo giuliano, presso il Monumento agli Alpini, alla presenza del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, del presidente nazionale dell’Ana Sebastiano Favero, del presidente della Sezione Guido Corsi Pierpaolo Candotti e del comandante dell’8° reggimento Alpini colonnello David Colussi.

Giorno Ricordo: Conti (Pd), riconosco in me dramma esuli

Giorno Ricordo: Conti (Pd), riconosco in me dramma esuli

Nel Giorno del Ricordo riviviamo il dramma che hanno vissuto moltissime famiglie a Trieste, che con l’Esodo sono arrivate in fuga dalla Jugoslavia. La nostra storia locale si colloca nella storia più generale dell’Europa del secondo dopoguerra, quando centinaia di migliaia e talvolta milioni di persone in tutto il continente hanno subito spostamenti forzati e lo sradicamento dalla propria terra. Gli esuli d’Istria Fiume e Dalmazia hanno molto spesso patito una condizione precaria fino ai campi profughi, la derisione, il silenzio delle Istituzioni, il negazionismo. Io stessa, nipote di esuli istriani, riconosco in me la parte d’identità familiare che viene da questa storia. La conservo nel cuore, protetta dal tumulto della politica”.

Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, in occasione del Giorno del Ricordo.

Le memorie non saranno mai condivise – ribadisce Conti – ma la pietà umana, la comprensione e gli approfonditi studi storici aiutano ad avvicinarsi, da sponde opposte, a riconoscere la follia di tutte le sopraffazioni etniche e ideologiche, a lavorare per vincere sospetti e rancori, a convivere in pace. Le Istituzioni – conclude – siano garanti di questo processo”.

Video della dichiarazione di Caterina Conti