CasaPound: provocatori usurpano luoghi democrazia

CasaPound: provocatori usurpano luoghi democrazia

"Quanto oggi accaduto nell’aula del Consiglio regionale ove era riunita una commissione è gravissimo; non è accettabile che un manipolo di provocatori usurpi i luoghi della partecipazione democratica, cercando di strumentalizzare a proprio vantaggio la questione migranti. La comunità regionale del Pd vuole lanciare un monito a tutta la società civile regionale dicendo  chiaramente: attenzione, non si è trattato di uno scherzo o di una bravata, né ancor meno di un atto sopra le righe determinato dall’esasperazione di una situazione peculiare, ma di un atto politico molto pericoloso e che politicamente va respinto con forza da tutti. È in gioco la democrazia in regione, nel nostro Paese e in Europa. Tutti devono smettere le parole dell’odio e tutti devono cercare una soluzione a problemi mondiali quali l’immigrazione che coniughi dignità, rispetto e legalità". Così si legge in una nota sottoscritta dal segretario e dal vicesegretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli e Paolo Coppola, dai segretari provinciali del Pd di Udine, Trieste e Gorizia, Roberto Pascolat, Laura Famulari e Diego Moretti. Ha firmato anche il segretario cittadino di Udine, Francesco Martines.

Famulari, Dipiazza sia fermo sulle norme

Famulari, Dipiazza sia fermo sulle norme

"Messaggio sbagliato da primo responsabile salute"
 "Al sindaco delle grigliate in periodo lockdown non basta dare il cattivo esempio, ora incita direttamente a non rispettare le norme di tutela della salute. Gli chiediamo di essere fermo sul rispetto delle leggi e delle norme di sicurezza. Noi stiamo con tutti quegli esercenti che stanno facendo un lavoro enorme e difficile per assicurare servizi nel rispetto delle norme, e ce ne sono tanti. Ma proprio Dipiazza, che è il primo responsabile della salute dei triestini, lancia un messaggio sbagliato e insinua il dubbio che le forze dell’ordine non stiano facendo bene il loro dovere. Nel giorno in cui lo stesso presidente Fedriga conferma con ordinanza l’obbligo di distanziamenti e mascherine, Dipiazza porta personalmente il suo plauso a un assembramento. Triste immagine quella del sindaco che, scomparso nel periodo in cui a Trieste morivano i nostri anziani, oggi si tuffa nelle feste e protesta se la polizia applica la legge". Lo afferma la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari, in merito all’atteggiamento del sindaco Roberto Dipiazza verso l’applicazione delle norme anti-Covid 19, dopo aver partecipato ad una serata in uno stabilimento balneare sulla costa triestina, poi multato per assembramento e mancanza di licenza per intrattenimento danzante.

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Per una nuova organizzazione della mobilità sul Carso – Comunicato Stampa

Per una nuova organizzazione della mobilità sul Carso – Comunicato Stampa


Per i residenti come per i turisti “Il Carso a 30 all’ora” può essere un nuovo brand di qualità della vita sull’Altopiano triestino!

La positiva partecipazione del Comune di Trieste al progetto europeo CIVITAS PORTIS ha avviato la elaborazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), rivolto a rendere sostenibile il sistema della nostra mobilità nel breve e nel medio termine corrispondendo a valori universali affermati dalle Nazioni Unite con l’Agenda 2030 e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ed alla politica di “sviluppo verde” dell’Unione Europea. Il PUMS triestino è imperniato sul rapporto fra aree portuali e città, incluse le vie di accesso dal circondario. Manca però una considerazione specifica dei problemi del Carso triestino e della mobilità su tutto il Carso.

I Circoli PD Altopiano Est e Altopiano Ovest ritengono che sia quindi il momento di realizzare progressi sostanziali anche nella sostenibilità del sistema dei trasporti sul territorio del Carso per migliorare la qualità della vita in termini di sicurezza delle persone e dell’ambiente naturale (agricoltura, fauna, flora).

Va garantita l’efficienza del servizio di Trasporto Pubblico Locale nel rispondere alle esigenze degli abitanti del Carso rivedendo l’attuale assetto delle linee, ripensando la funzionalità dei mezzi di trasporto per definire un piano di conversione e adeguamento (mini-bus) e verificando la qualità del servizio a terra (informazione e ricoveri). Anche l’organizzazione di piste ciclabili funzionali alla mobilità fra le località del Carso e l’offerta di servizi di bike-sharing regolati dal sistema pubblico possono essere sviluppati, a partire dall’adeguamento di percorsi stradali compatibili (es. una magistrale ciclabile da Basovizza a Santa Croce a servizio della mobilità dei residenti).

La priorità per i Circoli PD di Altopiano Est ed Ovest è l’introduzione a breve termine del limite dei 30 km su tutte le direttrici di attraversamento dei villaggi carsici nel Comune di Trieste con la semplice installazione di segnaletica verticale e orizzontale ed un servizio di vigilanza rafforzato. Il posizionamento della nuova segnaletica sarà da specificare in una collaborazione diretta fra Amministrazione Comunale e Consigli Circoscrizionali, anche come istituzioni della partecipazione popolare. I costi di questo intervento sono limitati e la sua realizzazione può essere tempestiva.

Non servono complicate sperimentazioni, né sono in gioco asseriti impedimenti al transito di mezzi in emergenza. Il limite dei 30 km orari all’interno dei borghi è già spesso vigente nei fatti per la morfologia delle strade e delle vie, ma serve una prescrizione specifica che porti lo stato di fatto a consapevolezza generale della popolazione e degli automobilisti in transito sulle direttrici di scorrimento.

Comunicato Stampa del Circolo PD Altopiano Est condiviso dal Circolo PD Altopiano Ovest sulla mobilità sostenibile SUL Carso
Ospedale di Cattinara: Famulari, Lega è contro comitato di cittadini

Ospedale di Cattinara: Famulari, Lega è contro comitato di cittadini

"Fedriga e Polidori capiscano che non si vive per sempre di scaricabarile"

“La protesta per l’abbattimento del piccolo bosco di Cattinara è nata da un movimento spontaneo di cittadini. Noi c’eravamo, ma la Lega sbaglia bersaglio: non si scaglia contro il Pd ma contro il comitato che ha promosso il flash mob e abbracciato gli alberi. I seguaci di Fedriga e Polidori capiscano che non si vive per sempre di rendita e di scaricabarile: da quattro anni tengono il Comune, la Regione da quasi tre e hanno la faccia tosta di dare la colpa all’eredità del passato, di cose del 2014! Non abbiamo difficoltà a dire che ci saremmo mossi per salvare la pineta anche con la Regione di centrosinistra. La Lega poteva e può rivedere le scelte fatte precedentemente, fermare l’abbattimento, pensare a una variante, insomma agire. Prendiamo atto che, invece di darsi da fare, preferiscono attaccare il Pd. E tanto peggio per i cittadini”. Lo afferma la segretaria provinciale del Pd di Trieste Laura Famulari, replicando ai consiglieri comunali della Lega che hanno accusato i dem di fare “sceneggiate” in merito al progetto di riqualificazione dell’Ospedale di Cattinara, che prevede la realizzazione di parcheggi al posto di una pineta.

 

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Consiglio Comunale del 20 luglio 2020

Consiglio Comunale del 20 luglio 2020

È stata quasi interamente dedicata all’assestamento di bilancio la seduta del Consiglio comunale che si è svolta lunedì 20 luglio nell’Aula del Consiglio regionale. La discussione e la votazione sulla delibera è stata preceduta dalla ratifica di tre variazioni: alla prima, che riguardava i fondi provenienti dal Ministero dell’Interno per far fronte alle spese per gli interventi di sanificazione, e alla seconda, concernente il milione e mezzo stanziato per l’organizzazione di Ricrestate e centri estivi, abbiamo dato voto favorevole, mentre sulla terza, relativa ai lavori eseguiti sul tetto del Rossetti, ci siamo astenuti. Sull’assestamento abbiamo espresso voto contrario innanzitutto perché è mancata una vera e propria condivisione, così come era stata promessa dalla maggioranza, che si è limitata ad anticipare quanto era già stato deciso; in secondo luogo sono mancati a nostro avviso coraggio e immaginazione: gli interventi messi in campo hanno riguardato prevalentemente gli esercenti, mentre poco o niente si è visto sulla cultura e su temi come la mobilità sostenibile. Inoltre non è stato sfruttato questo momento per promuovere delle sperimentazioni che sicuramente sarebbero state utili tra qualche mese quando si auspica che molte attività saranno riprese in presenza. Infine abbiamo affrontato la delibera TARI: anche in questo caso il nostro voto è stato negativo, non solo per il sensibile aumento ma anche per il lavoro che non è stato fatto sulla raccolta differenziata. La seduta era stata aperta dalle domande di attualità: due presentate dal consigliere Toncelli (una sulla consultazione elettorale di settembre e una sul Parco del Mare) e due dalla consigliera Martini (una sulla possibilità di celebrare matrimoni civili all’aperto e una sulle code che si formano per entrare al Pedocin).

Non abbattere alberi della Pineta di Cattinara, non serve un altro parcheggio

Non abbattere alberi della Pineta di Cattinara, non serve un altro parcheggio

Il Partito Democratico si batterà per impedire alla giunta Dipiazza di abbattere gli alberi della Pineta dell’ospedale di Cattinara. In questa battaglia siamo accanto ad associazioni e cittadini attenti alla difesa del verde.

Lo ha detto ieri il capogruppo Dem nella Sesta Circoscrizione Luca Salvati, partecipando alla manifestazione promossa dal Comitato di Cattinara per chiedere che la Pineta di Cattinara non sia sacrificata per far spazio a un parcheggio.
Nel corso della manifestazione, culminata nel flash mob “abbracciamo un albero”, è stato ricordato dagli organizzatori che “attualmente esistono già due parcheggi, uno dei quali posto dinanzi alla Pineta e fortemente sottoutilizzato”.
I manifestanti, tra cui anche rappresentanti di varie associazioni quali ‘Triestebella’ e ‘Legambiente’, hanno spiegato il valore storico, simbolico e funzionale di quegli alberi e sottolineato che la Pineta rappresenta una delle poche aree verdi di vicinato ancora presenti a Trieste, accessibili da parte di persone a bassa mobilità come anziani, bambini, disabili, cioè chi più frequenta le aree verdi.
E’ stata inoltre ricordata la funzione terapeutica che svolge il verde attorno alle strutture di cura, aumentando la velocità di recupero dei pazienti.

 

Dipiazza mantenga parola su centro di aggregazione San Giovanni

Dipiazza mantenga parola su centro di aggregazione San Giovanni

Migliaia di firme, una mozione della Sesta circoscrizione e la parola del sindaco Dipiazza: vedremo se tanto basterà a ottenere per il rione di San Giovanni uno spazio d’incontro e socializzazione all’interno del nuovo impianto polisportivo e a ricavare un’area verde per bambini, anziani e persone con disabilità. Per ora sembra che la Giunta si muova in direzione opposta sulla testa dei cittadini, e per questo è stata depositata un’interrogazione in Consiglio comunale.

Così la consigliera comunale Valentina Repini (Pd), assieme ai consiglieri dem della sesta circoscrizione Luca Salvati e Gentian Metani.

Il 4 aprile 2019 davanti al Consiglio della sesta circoscrizione – ricordano Salvati e Metani – Dipiazza aveva promesso alle rappresentanze di associazioni e realtà culturali del rione un confronto entro un anno per dettagliare come sarebbero stati utilizzati gli spazi interni ed esterni del Polisportivo. Dipiazza aveva anche assicurato che la gestione del Polisportivo sarebbe stata condivisa con la popolazione di San Giovanni e non sarebbe stata una gestione esterna.
Ora invece – evidenzia Repini – veniamo a sapere che il progetto è stato già presentato alla Giunta dall’assessore Lodi e che il Comune intende affidare il complesso ad un unico gestore. E per questo chiediamo che sia il sindaco a convocare un tavolo di concertazione con il Consiglio circoscrizionale e le realtà territoriali del rione che da anni esprimono l’esigenza di un centro di aggregazione a beneficio delle associazioni e dei cittadini. In ogni caso – aggiunge la consigliera dem – si deve vincolare il soggetto gestore a recepire le richieste delle realtà territoriali affinché siano destinati spazi adeguati alle attività associative rionali.

Famulari, Regione rassicuri lavoratori somministrati

Famulari, Regione rassicuri lavoratori somministrati

“Confidiamo che stia arrivando in queste ore una chiara rassicurazione della Regione ai lavoratori in somministrazione in esubero del Gruppo Arvedi, che sono tra i più deboli nella trattativa che ha portato alla chiusura dell’Accordo di programma. In questo documento la Regione si è impegnata a fornire ‘le più ampie assicurazioni al fine di supportare organizzativamente e finanziariamente, nell’ambito delle disposizioni di legge esistenti, l’attività formativa necessaria a sostenere l’impegnativa modificazione dell’area a caldo di Servola’. A prescindere da qualunque posizione espressa da questo o quel sindacato, crediamo che quell’impegno vada mantenuto e che veramente nessuno debba rimanere per strada. Se sono state fatte le verifiche annunciate dall’assessore al Lavoro sulla possibilità di partecipare ai corsi di formazione senza essere disoccupati, siano comunicati gli esiti, oppure si valuti un supporto diretto della Regione per coloro che dovranno licenziarsi delle Agenzie interinali”. Così la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari in merito alla situazione del personale somministrato in esubero del Gruppo Arvedi, che dovrebbe iniziare i percorsi formativi predisposti tramite il centro per l’impiego.
Italia-Slovenia: giornata sia pietra di paragone per futuro

Italia-Slovenia: giornata sia pietra di paragone per futuro

Pd ha sempre sostenuto processi di pacifica convivenza

"Abbiamo vissuto una giornata così bella, forte e densa di significati che resterà nella storia e speriamo sia pietra di paragone per le scelte e i comportamenti futuri, nemmeno le strumentalizzazioni riescono a scalfirne il significato. Il riconoscimento reciproco dei drammi della storia contestualizzati nel ‘900 per guardare all’Europa e soprattutto a un futuro di rispetto e collaborazione: questa la lezione di Mattarella e Pahor che serve da antidoto contro il veleno di chi ancora oggi sa solo lucrare sulle divisioni". Commentando gli atti dei due Capi di Stato, lo ha detto oggi a Trieste il segretario del Pd Fvg Cristiano Shaurli, che ha partecipato nel pomeriggio a una manifestazione davanti al Narodni Dom, dove sono state deposte corone d’alloro dalle associazioni rappresentative della comunità slovena e da forze politiche.
Per il Partito democratico sono intervenute la senatrice Tatjana Rojc, la segretaria provinciale Laura Famulari con la coordinatrice della componente slovena Maja Tenze, oltre a consiglieri comunali dem di Trieste e alle sindache dei comuni carsici di Sgonico e Monrupino, Monika Hrovatin e Tanja Kosmina. Nel suo intervento Famulari ha ricordato che "il Pd ha sempre sostenuto i processi di pacifica convivenza fra le diverse anime della città e del territorio. Ricordare serenamente ciò che è avvenuto senza alimentare nuovi conflitti è presupposto per costruire assieme il futuro".

 

 

 

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Manifesti contro Mattarella: condanna netta

Manifesti contro Mattarella: condanna netta

"Grazie presidente per storico atto pacificazione
"Condanna netta e durissima per gli eredi del fascismo di frontiera che si sono manifestati con la solita viltà, di nascosto nella notte. Grazie al presidente Mattarella per aver voluto imprimere il suo sigillo a uno storico atto di pacificazione nelle terre sul confine orientale, dove ancora qualcuno tenta di rinfocolare antichi rancori". Lo dichiara la segretaria provinciale del Pd di Trieste Laura Famulari intervenendo a proposito dei manifesti che sono stati affissi sulla porta della sede del V Circolo del Pd di Trieste e in altri punti della città, recanti anche in sloveno la scritta "Mattarella / come Pertini / titini oggi / titini ieri". L’atto si colloca a due giorni dalla visita a Trieste dei presidenti d’Italia e Slovenia Mattarella e Pahor, per la restituzione del Narodni dom alla comunità slovena. 
"Questi manifesti sono medaglie per noi – aggiunge Famulari – perché riconoscono il lavoro che stiamo facendo da anni per costruire una nuova storia, e smettere di vivere con la testa tuffata nel passato. Trieste è stufa di portarsi dietro questa zavorra, andiamo avanti. Di questi disperati attacchini nostalgici dell’epoca più buia – conclude – si occuperanno le forze dell’ordine".