Toponomastica, mozione PD per intitolazione strade al femminile

Toponomastica, mozione PD per intitolazione strade al femminile

La toponomastica può farsi parte attiva e responsabile nell’azione di recupero della memoria storica delle donne che hanno agito e prodotto cultura.”

Così Laura Famulari, consigliera Dem e vicepresidente del Consiglio comunale, di cui si è discussa la mozione depositata in occasione della campagna ANCI «8 marzo, tre donne, tre strade – Toponomastica femminile».

Riteniamo fondamentale mostrare a cittadine e cittadini il ruolo che le donne hanno avuto nell’evoluzione della storia, delle scienze e delle arti e offrire in tal modo alle giovani generazioni una pluralità di prospettive che permettano di superare gli stereotipi imposti in modo pervasivo nel nostro vissuto quotidiano.

Per questo motivo chiediamo al Sindaco di intitolare le prossime vie, aree verdi, rotonde, sentieri, piste ciclabili etc. a figure femminili, locali o nazionali, al fine di ridurre l’attuale divario nella memoria collettiva.

Durante la Commissione, la consigliera Rosanna Pucci ha portato all’attenzione la figura di Margherita Hack, già oggetto di varie sue mozioni precedenti per la titolazione di una via e la dedica di una statua. Il dott. Sicco presente in Commissione ha informato che la commissione toponomastica ha accolto la richiesta di intitolare una via a Margherita Hack.

Nella mozione, le richieste sono volte a far sì che all’interno delle Commissioni toponomastiche deputate alla selezione dei nomi a cui dare pubblico merito, sia paritaria la componente femminile proveniente dai diversi settori della cultura di genere; che i Comuni siano dotati di un Regolamento toponomastico che suggerisca criteri di equità; che venga favorito un confronto partecipato sulle scelte dei nomi, attivando progetti di ricerca per una cittadinanza attiva e consapevole.

Porto Vecchio, sopralluogo utile ma tardivo: sei mesi di rinvii confermano l’opacità della Giunta

Porto Vecchio, sopralluogo utile ma tardivo: sei mesi di rinvii confermano l’opacità della Giunta

Dopo sei mesi di attesa, finalmente la Commissione consiliare ha effettuato il tanto atteso sopralluogo nell’area di Porto Vecchio, richiesto il 2 ottobre 2024 dalla consigliera Rosanna Pucci del Partito Democratico e sottoscritto da tutte le forze di opposizione. Un ritardo che non può essere liquidato come una mera questione “organizzativa” o meteorologica.

Si tratta di una scelta politica precisa, con cui l’amministrazione Dipiazza ha tentato di svilire il ruolo del Consiglio comunale e indebolire la possibilità di compiere valutazioni consapevoli sulla trasformazione urbanistica più importante per il futuro di Trieste”.

Lo afferma a margine Rosanna Pucci.

Il sopralluogo, seppur tardivo, ha confermato l’utilità dell’iniziativa. La consigliera Pucci ha sottolineato come la visita sul posto abbia permesso di comprendere davvero le destinazioni d’uso degli edifici, la loro dimensione reale e la complessità del sito, cosa che nessuna planimetria avrebbe potuto restituire.

Abbiamo visto da vicino gli edifici vincolati, quelli oggetto del project financing e quelli destinati alla Regione – ha spiegato Pucci –. Solo così è stato possibile rendersi conto della portata della trasformazione e della necessità di monitorarla con la massima attenzione”.

Continua Pucci.

Eppure, questo accesso conoscitivo è stato concesso solo dopo che il Consiglio si era già espresso sulla proposta Costim, approvata a metà ottobre 2024. Una tempistica che lascia pochi dubbi sull’intento dell’amministrazione: limitare l’azione di controllo e informazione dei consiglieri. L’ennesima dimostrazione di un approccio opaco e arrogante da parte della Giunta, che non è nuova a forzature e ritardi nel percorso di confronto istituzionale.

Il sopralluogo è cominciato con un acceso scambio tra la consigliera Pucci e il presidente della Commissione, Cinquepalmi (FdI), proprio sul tema del ritardo. L’assessore Bertoli ha ribadito che le destinazioni d’uso previste dal Piano Regolatore 2021 sono vincolanti e garantite dal partenariato pubblico-privato. Ma questa rassicurazione non cancella il dubbio che il Consiglio sia stato posto, di fatto, davanti a un fatto compiuto.

Sul piano tecnico, le problematiche non mancano. Se da un lato l’Ingegnere Bernetti ha spiegato la funzione futura di ogni edificio, dall’altro sono emerse criticità concrete. In particolare, il cantiere del viale monumentale – una delle opere chiave del piano di rigenerazione– è afflitto da infiltrazioni d’acqua marina. Per fronteggiarle sono previste trincee profonde e pompe ausiliarie, soluzioni tecniche che lasciano intendere una fragilità di base nella progettazione del sito e un rischio elevato di ritardi.

Non è la prima volta che l’amministrazione Dipiazza inciampa nella gestione dei lavori pubblici. La storia recente della città è costellata di inaugurazioni rinviate, cantieri aperti a rilento, progetti annunciati e mai decollati.

Ecco perché il Partito Democratico continua a denunciare, con fermezza, la mancanza di trasparenza e pianificazione su Porto Vecchio. Non si tratta solo di una questione procedurale: è una visione di città che si gioca, un’idea di sviluppo che dovrebbe appartenere a tutti e non essere calata dall’alto sotto dettatura di singoli interessi.

Trieste ha davanti a sé un’opportunità storica. Ma se vogliamo che Porto Vecchio diventi davvero la leva per lo sviluppo sostenibile e inclusivo della città, bisogna restituire piena dignità al confronto democratico e al ruolo del Consiglio comunale. Per questo, il PD continuerà a vigilare, a proporre, a informare i cittadini.

Stop alla zone rosse: decisione opportuna. Ora sicurezza di prossimità e politiche sociali

Stop alla zone rosse: decisione opportuna. Ora sicurezza di prossimità e politiche sociali

Il Partito Democratico di Trieste accoglie con favore la decisione del Prefetto Pietro Signoriello di non rinnovare le cosiddette “zone rosse” sul territorio cittadino. Una scelta definita “opportuna” dalla segretaria dem Maria Luisa Paglia, maturata grazie all’analisi approfondita dei dati dalla quale emerge chiaramente una diminuzione complessiva dei reati a Trieste.

Come illustrato dal Prefetto, negli ultimi undici anni il numero complessivo di delitti è calato del 23%. Non sono quindi giustificabili misure emergenziali. 

Nonostante questi dati positivi, la percezione di insicurezze resta elevata tra i cittadini. Secondo il PD, ciò è dovuto all’amplificazione mediatica degli episodi di criminalità, ma soprattutto a una precisa strategia politica della destra, che deliberatamente alimenta l’allarme sociale e stigmatizza alcuni gruppi, in particolare gli stranieri.

Pur riconoscendo che persistono episodi di microcriminalità, in particolare nelle periferie, riteniamo che questi non possano essere affrontati attraverso strumenti emergenziali come le zone rosse. Al contrario, serve un rafforzamento della sicurezza di prossimità, come ad esempio il ritorno dei poliziotti di quartiere: una presenza costante e vicina ai cittadini, capace di ricostruire fiducia, prevenire alcuni reati di strada e garantire un controllo rassicurante del territorio.”

Lo dichiara Maria Luisa Paglia.

Secondo il Partito Democratico, gli episodi di microcriminalità andrebbero affrontati innanzitutto combattendo la povertà economica, la povertà educativa e le condizioni di emarginazione in cui vivono alcuni settori della società, soprattutto minori e stranieri. La soluzione non risiede dunque nella militarizzazione della città, come chiaramente espresso anche dal Prefetto.

Le “zone rosse”, attive per poco più di due mesi, hanno portato a 38 ordini di allontanamento, circa uno ogni due giorni. Un risultato oggettivamente limitato rispetto agli ingenti costi sostenuti per le indennità di trasferta, le spese di vitto e di alloggio per svariate decine di agenti impegnati nei controlli.

“Continueremo a sostenere politiche di sicurezza efficaci, equilibrate e rispettose dei diritti di tutti. Sarebbe inoltre auspicabile un rinnovato impegno dell’amministrazione comunale nella promozione di politiche sociali rivolte soprattutto alle giovani generazioni e agli anziani.”

Conclude Paglia.

 

Il PD a fianco di CGIL e Coordinamento Salute in difesa della sanità pubblica

Il PD a fianco di CGIL e Coordinamento Salute in difesa della sanità pubblica

Il Partito Democratico presente alla manifestazione promossa dalla CGIL e dal Coordinamento della salute in difesa della sanità pubblica, per ribadire il proprio impegno a tutela di un sistema sanitario equo, accessibile e universalistico.

La sanità pubblica è un pilastro della nostra democrazia ed è nostro dovere difenderla da tagli, disuguaglianze e logiche di profitto. Siamo al fianco di chi ogni giorno lavora negli ospedali, nei presidi territoriali, nei servizi di prevenzione, e lottiamo affinché ogni cittadino possa avere accesso a cure tempestive e di qualità”.

Lo dichiara la segretaria Maria Luisa Paglia.

In Consiglio Comunale continueremo a sollevare la questione della sanità locale, chiedendo una programmazione seria dei servizi sul territorio. La salute non può essere sacrificata sull’altare dei bilanci o dell’inefficienza burocratica».

Lo aggiunge il capogruppo PD in Comune Giovanni Barbo. 

Difendere la sanità pubblica significa difendere i diritti fondamentali di tutte e tutti.

 

 

 

 

Europa: serve ripensarne il ruolo e le strategie

Europa: serve ripensarne il ruolo e le strategie

Ricchi di spunti e di riflessioni gli interventi dei relatori all’incontro organizzato dal PD di Trieste, tenutosi questa mattina, Il coraggio delle scelte in un’Europa che cambia, cui hanno preso parte Caterina Conti, Fabio Spitaleri e Gianni Cuperlo.

A introdurre, Maria Luisa Paglia, segretaria provinciale.

Viviamo un momento di grandi trasformazioni politiche e internazionali, che pongono l’Europa di fronte a scelte decisive per il proprio futuro. Trieste, per la sua storia e la sua posizione strategica, può essere un crocevia naturale delle trasformazioni che stanno interessando l’Europa. Il dibattito sul futuro dell’Europa e sulle nuove alleanze toccherà anche il ruolo del porto e Trieste dovrà cercare di cogliere i cambiamenti come opportunità di crescita.”

A seguire l’intervento della segretaria regionale Caterina Conti, che sottolinea quanto la politica internazionale in questo momento storico ci stia togliendo il sonno e che è il momento in cui, fatti gli europei, occorre fare l’Europa e portarla all’altezza della situazione in cui ci troviamo.

Quindi l’intervento di Fabio Spitaleri, Professore Diritto dell’Unione Europea, il quale ha innanzi tutto posto in evidenza la scomparsa dei tre pilastri su cui si sono fondate la stabilità e la crescita economica negli ultimi 30 anni: la difesa militare, affidata essenzialmente agli Stati Uniti nel contesto della NATO; il libero commercio, fondato su filiere internazionali, che per molti beni partono dalla Cina; l’approvvigionamento energetico, a basso costo, dalla Russia.

“Questo mondo non esiste più.” afferma il Professore. 

Conclude gli interventi il deputato dem Gianni Cuperlo che si auspica, in questo mondo che è in fiamme e in cui l’Europa è afona e la democrazia molto fragile, che torni una politica con tutta la sapienza e la saggezza che le tragedie del passato ci hanno lasciato in eredità.    

Molti e profondi gli interventi successivi da parte del pubblico.

 

 

 

Non sia solo un sogno una biblioteca adeguata a una città del ventunesimo secolo

Non sia solo un sogno una biblioteca adeguata a una città del ventunesimo secolo

Un pubblico coinvolto e interessato ha preso parte questa sera all’evento organizzato dal Forum cultura del PD, coordinato da Sabrina Morena, “Ci vediamo in biblioteca?”

L’iniziativa è nata per affrontare il tema della Biblioteca e della sua missione che non sia solo luogo di conservazione della conoscenza, ma anche luogo della condivisione e della socialità. 

“Abbiamo domandato al Comune quale sia il progetto di biblioteca che sta alla base della riqualificazione, se corrisponda alle necessità della popolazione, profondamente mutate in questi decenni, come profondamente mutata è la nostra società.”

Lo dichiara Maria Luisa Paglia, segretaria del PD e moderatrice dell’incontro.

Temiamo che i finanziamenti non siano sufficienti a terminare i lavori di riqualificazione della Hortis e di restauro di palazzo Biserini e così si protrarranno all’infinito, come accade per molte opere pubbliche che la Giunta Di Piazza non riesce a portare a termine. Le risposte dell’Assessore De Blasio sono state vaghe e poco convincenti.

All’incontro hanno partecipato: Maria Stella Rasetti, dirigente del Servizio Cultura e Tradizioni, Turismo e Informatica del Comune di Pistoia; Diego Marani, scrittore, ex funzionario europeo incaricato della diplomazia culturale dell’UE e già Direttore dell’istituto Italiano di Cultura di Parigi; Bianca Cuderi, già dirigente delle Biblioteche del Comune di Trieste

 

 

 

Ponterosso: chiarezza sui lavori ai ponti Bianco e Verde, evitare errori del passato

Ponterosso: chiarezza sui lavori ai ponti Bianco e Verde, evitare errori del passato

Dopo l’annuncio da parte dell’amministrazione comunale di un nuovo intervento per il consolidamento del ponte Bianco e del ponte Verde sul canale di Ponterosso, il capogruppo Pd della IV Circoscrizione, Luca Bressan, ha presentato un’interrogazione per chiedere chiarimenti sulle modalità e sui tempi dei lavori. 

L’interrogazione è stata firmata anche da Marina Coricciati, Andrea Abrami e Alberto Fileti del gruppo PD.

La cittadinanza ha diritto a sapere come si intenda procedere e quali garanzie siano state adottate per evitare il ripetersi degli errori del 2021. All’epoca, l’area fu transennata per quasi un anno senza che i lavori venissero effettivamente realizzati, fino ad arrivare all’ammissione dell’errore progettuale da parte del Comune. Il cantiere venne poi rimosso senza alcun beneficio per la stabilità dei ponti, pur avendo comportato costi a carico della collettività”.

Lo dichiara Bressan.

L’interrogazione chiede all’Assessore e agli uffici tecnici competenti di fornire dettagli sul nuovo intervento, sulla tempistica prevista e sulle eventuali responsabilità per l’errore progettuale del 2021. 

È necessario sapere se l’amministrazione abbia individuato chi ha sbagliato e se abbia valutato la possibilità di rivalersi per le spese sostenute inutilmente. Inoltre, a distanza di anni, i ponti sono ancora inutilizzabili e i mezzi pesanti continuano a deviare il percorso attraverso il centro cittadino, creando disagi alla viabilità e ai residenti. 

Infine, viene chiesta la convocazione di un’audizione in IV Circoscrizione, con la partecipazione dell’Assessore e dei tecnici, per illustrare il progetto e garantire la massima trasparenza.

Non vogliamo rivedere lo stesso film di tre anni fa. Serve un confronto con l’amministrazione per assicurare che questa volta i lavori si facciano davvero e senza sprechi di denaro pubblico”.

Conclude Bressan.

Paglia: complimenti ai Carabinieri per il pronto intervento. La sicurezza è una questione di competenza

Paglia: complimenti ai Carabinieri per il pronto intervento. La sicurezza è una questione di competenza

Ci congratuliamo con i due carabinieri che, pur essendo fuori servizio, sono prontamente intervenuti per fermare un minore sorpreso a rubare una tuta in un negozio della nostra città. Grazie alla loro esperienza e alla profonda conoscenza del territorio, i due militari sono riusciti ad acciuffare il ragazzo, recuperare la refurtiva e garantire che il commerciante non subisse alcun danno.

Questo episodio dimostra, ancora una volta, quanto sia fondamentale affidare la sicurezza alla professionalità delle forze dell’ordine. Se al posto dei carabinieri ci fosse stato un semplice gruppo di vicinato, privo di preparazione e strumenti adeguati, il massimo che avrebbero potuto fare sarebbe stato telefonare alla polizia. Nel frattempo, però, il ragazzo si sarebbe già dileguato, lasciando il negoziante con il danno subito.”

Lo afferma Maria Luisa Paglia, segretaria PD Trieste

Il lavoro di chi garantisce la sicurezza non può essere improvvisato: servono competenza, preparazione e capacità di intervento rapido. Episodi come questo confermano l’importanza di investire nelle forze dell’ordine, rafforzando la loro presenza sul territorio e garantendo loro tutti i mezzi necessari per svolgere il proprio compito con efficacia.

Ancora grazie ai due militari per il loro spirito di servizio, anche nel loro giorno di riposo. La sicurezza si tutela con la professionalità, non con soluzioni improvvisate.”

Conclude Paglia.

Variazione di bilancio, in IV Circoscrizione il PD vota contro: troppi ritardi e poca trasparenza

Variazione di bilancio, in IV Circoscrizione il PD vota contro: troppi ritardi e poca trasparenza

Il Partito Democratico in IV Circoscrizione ha espresso voto contrario alla variazione di bilancio, denunciando ritardi cronici, scarsa trasparenza e una gestione finanziaria rigida.

Quasi la metà degli investimenti previsti per il 2025 – 24,6 milioni su 53 totali – erano già stanziati nel 2024 e semplicemente spostati. Questo dimostra l’incapacità dell’amministrazione di rispettare i tempi e le promesse ai cittadini,”

Lo dichiara Luca Bressan, capogruppo PD in IV Circoscrizione.

Esempi di questa inefficienza non mancano. Il Tram di Opicina, fermo per oltre otto anni e mezzo, è ripartito solo il 1° febbraio 2025. Ora si aggiungono altri 2 milioni di euro, senza chiarezza sui costi complessivi. In più, nei primi 45 giorni di servizio si è già fermato tre volte.

La piscina Acquamarina, crollata nel 2019, attende ancora la ricostruzione, nonostante le promesse e una delibera del 2022.

La Galleria di Piazza Foraggi ha richiesto dieci volte il tempo previsto, con pesanti disagi per la città.

Oltre ai ritardi, c’è un bilancio sempre più rigido e poco trasparente. Quasi 17 milioni di euro, ovvero il 32% degli investimenti, sono in Project Financing (PPP), che riduce il controllo pubblico sulle opere e vincola il Comune agli interessi dei privati. Anche questi fondi, già previsti nel 2024, sono stati rinviati.

A ciò si aggiunge l’uso massiccio dell’avanzo vincolato, che limita ulteriormente la capacità di spesa su nuove priorità.

Una gestione così inefficace e poco trasparente non poteva che portare a un parere negativo della IV Circoscrizione sulla variazione di bilancio. Il voto contrario del PD è quindi pienamente coerente con questa bocciatura, che conferma tutte le nostre preoccupazioni.

Anniversario morte Hrovatin e Alpi, PD presente alla manifestazione

Anniversario morte Hrovatin e Alpi, PD presente alla manifestazione

Cerimonia partecipata quella giovedì 20 marzo per ricordare il 31° anniversario della morte di Miran Hrovatin e Ilaria Alpi a Mogadiscio.

Il Partito Democratico era presente con Fiorella Benčič, componente della segreteria provinciale e segretaria del circolo PD di Muggia, che ha esortato i giovani a non lasciarsi condizionare da chi va predicando che conoscevano il rischio a cui andavano incontro e potevano restare a casa.

Nel corso della cerimonia sono state raccolte testimonianze e appelli alla ricerca della verità e, tra i presenti, Fabiana Martini ha rivolto un appello alla popolazione affinché chieda all’unanimità la liberazione del giornalista Alberto Trentini, detenuto in Venezuela.