Criminalità a Trieste: Paglia (Pd), la sicurezza che non si vede

Criminalità a Trieste: Paglia (Pd), la sicurezza che non si vede

Trieste è una città che sta cambiando volto. Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un preoccupante aumento di risse, pestaggi, rapine, accoltellamenti e aggressioni. Una situazione che non può essere ignorata e che ci obbliga a porci delle domande, non solo sulla sicurezza, ma anche sull’efficacia delle scelte amministrative adottate per garantirla. È la riflessione della segretaria del Pd di Trieste, Maria Luisa Paglia, a fronte di una situazione di cui, dati odierni alla mano, pare si stia perdendo il controllo.

Ci chiediamo a cosa sono servite tutte le risorse economiche investite dalla Giunta di destra per disseminare la città di telecamere? Questi dispositivi, tanto celebrati come soluzione miracolosa, si sono dimostrati un fallimento, incapaci non solo di prevenire i reati, ma anche di restituire ai cittadini quel senso di sicurezza che dovrebbe essere la base della vita di una comunità. Le telecamere, a quanto pare, guardano, ma non agiscono”.

Ironia della sorte, l’unica cosa che pare aumentare sotto la loro sorveglianza è proprio la criminalità. Forse è il momento di rivedere le priorità e di ascoltare chi, come il Questore Ostuni, sottolinea l’importanza di investire in percorsi di crescita e progetti di educazione alla legalità.

Se le stesse risorse, invece che su strumenti che si limitano a filmare il crimine, fossero state destinate a educare i giovani, a rafforzare le reti sociali e a promuovere il rispetto delle regole, lo scenario sarebbe oggi diverso. È una strada più lunga ma i risultati sarebbero stati sicuramente apprezzabili.

Come Partito Democratico, chiediamo alla Giunta comunale di Trieste un cambio di rotta: la sicurezza vera non si ottiene con una proliferazione di telecamere, ma con un lavoro quotidiano per costruire una comunità più coesa, consapevole e rispettosa delle regole. Speriamo che, almeno questa volta la Giunta riesca a guardare oltre l’obiettivo delle telecamere”.

Porto Vecchio: Russo (Pd), sia opportunità per i giovani, non miope operazione immobiliare 

Porto Vecchio: Russo (Pd), sia opportunità per i giovani, non miope operazione immobiliare 

Si è svolto questa sera il terzo degli incontri “Porto Vecchio: rigenerazione o depredazione? aperti al pubblico, organizzati dal PD di Trieste, volti a informare i cittadini sul progetto Costim e a stimolare una riflessione sull’area di Porto Vecchio.

Tra i partecipanti, il vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Russo.

 Ho promosso la sdemanializzazione di Porto Vecchio perché credevo e credo che sia la più grande opportunità per attirare nella nostra città risorse economiche, imprese e giovani talenti. Il progetto che il centrodestra vorrebbe imporre non ha nulla di tutto ciò.” 

Al presidente Fedriga, che nei giorni scorsi ha reagito nervosamente alle nostre osservazioni puntuali, ha aggiunto Russo, voglio ricordare che quelle stesse critiche le poneva lui solo qualche anno fa, quando temeva una speculazione edilizia. Oggi sono lui e la sua maggioranza ad andare in quella direzione.

Non solo si stanno sprecando centinaia di milioni per l’inutile trasferimento degli uffici della Regione in Porto Vecchio, ma soprattutto si vogliono realizzare residenze di lusso da vendere a 10mila euro al metro quadro a ricchi turisti stranieri.

Non è quello che vogliono i triestini che chiedono non miopi operazioni immobiliari ma opportunità di futuro per i propri giovani. E siamo certi che sapranno punire l’arroganza con cui il centrodestra – dall’ovovia a Porto Vecchio – gioca con il futuro della nostra città.”

Anche Maria Luisa Paglia, segretaria del PD cittadino, presente all’incontro, critica l’attuale progetto presentato da Costim, ritenendolo carente in ambizione e innovazione.

“Ci troviamo di fronte a un progetto che non rispecchia le potenzialità di Trieste come centro di attrazione per talenti e competenze internazionali. Il Porto Vecchio potrebbe essere una vetrina dell’innovazione, un luogo di crescita per start-up e aziende tecnologiche, invece è relegato a un mero sviluppo immobiliare. 

Nel modello progettuale non vediamo concretezza nelle proposte di creazione di posti di lavoro qualificati per i nostri giovani, elemento fondamentale per il rilancio economico e sociale della città: non saranno certo 300 posti di lavoro scarsi e per giunta precari e sottopagati, come tipico del settore ricettivo e commerciale, ad invertire l’andamento negativo della curva demografica della città.

Maria Luisa Paglia conclude auspicando un ripensamento dell’approccio al progetto, integrando visioni più ampie che includano sviluppo tecnologico, opportunità occupazionali significative per i giovani e una vera internazionalizzazione dell’area.

 

Lavoro: Salvati (Pd), ora per addetti museali CCNL Federculture

Lavoro: Salvati (Pd), ora per addetti museali CCNL Federculture

“Rivendichiamo il risultato ottenuto per gli addetti museali, frutto di un lavoro portato avanti nel tempo di concerto con l’assessore Giorgio Rossi, le sigle sindacali e i consiglieri responsabili della maggioranza. L’adeguamento salariale in vigore da più di un anno e l’aggiudicazione del nuovo appalto al Consorzio con l’applicazione del Ccnl multiservizi era tra i nostri obiettivi dichiarati. 

Il consigliere comunale Luca Salvati (Pd) commenta quanto emerso dalla riunione della Quinta commissione consiliare, la cui convocazione era stata richiesta dallo stesso Salvati per fare il punto sulla situazione lavorativa e contrattuale degli addetti museali.

Sottolineando l’importanza che il turismo sta rivestendo per la nostra città e la necessità che gli addetti museali acquisiscano competenze adeguate al loro ruolo.  Salvati giudica positivo che la Giunta si sia impegnata attraverso l’assessore Rossi a fornire a questi lavoratori una formazione adeguata.

Altrettanto rilevante, per il consigliere dem, è anche l’impegno assunto di applicare quanto prima il contratto Federculture, già adottato in molte altre città per questi lavoratori. Su tutto questo – conclude Salvati – rimarremo attenti e propositivi.

Cabinovia Trieste-Opicina: il PD contesta la visione del Ministro Salvini

Cabinovia Trieste-Opicina: il PD contesta la visione del Ministro Salvini

È forte lo stupore per l’annuncio del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, riguardante il finanziamento della cabinovia Trieste-Opicina. Mentre il Ministro ha anticipato la copertura finanziaria del progetto, il PD ritiene che l’eventuale impiego di risorse pubbliche sia non solo inappropriato per la natura dell’opera, ma anche irrispettoso verso la cittadinanza.

Il progetto della cabinovia non risponde alle reali esigenze di mobilità sostenibile e integrata di Trieste e del suo hinterland. La decisione di procedere con una infrastruttura così invasiva e costosa rappresenta una scelta non solo discutibile dal punto di vista ambientale, ma anche inadeguata sotto il profilo del miglioramento della rete trasportistica locale.”

Lo dichiara Maria Luisa Paglia segretaria provinciale del PD di Trieste.

Paglia sottolinea la mancanza di attenzione nei confronti della cittadinanza e le associazioni locali, che hanno più volte manifestato dubbi e perplessità sul progetto. Non si può decidere il futuro del nostro territorio senza tenere conto dell’opinione dei triestini. La massiccia mobilitazione dei cittadini contro la cabinovia dimostra una netta contrarietà a un’opera ritenuta non solo superflua, ma squisitamente dannosa per il paesaggio unico che Trieste custodisce.

Inoltre, la censura è anche verso la modalità di comunicazione scelta da Salvini, che sembra trascurare le critiche costruttive e le alternative più sostenibili proposte da esperti e residenti.

Chiediamo che si faccia un passo indietro su questo progetto e si avvii una riflessione più ampia sulle priorità infrastrutturali della città, privilegiando interventi che garantiscano beneficio reale e a lungo termine per tutti i cittadini, afferma Maria Luisa Paglia che, infine, lancia una critica pungente al Ministro Salvini per la sua gestione delle infrastrutture prioritarie.

Invece di girare l’Italia promuovendo progetti faraonici e di dubbia utilità come il Ponte sullo Stretto o la Cabinovia di Trieste, il Ministro dovrebbe concentrarsi su questioni più urgenti, come i lavori sulla linea ferroviaria Trieste-Venezia, che versa in condizioni non accettabili e limita gravemente la crescita dei traffici del porto di Trieste. È inaccettabile che le infrastrutture esistenti vengano trascurate mentre si lanciano nuove iniziative per ragioni di marketing politico.

Più che soldi per la cabinovia vorremmo che il Ministro garantisse, ad esempio, la puntualità dei treni italiani, notevolmente peggiorata sotto il suo mandato da Ministro delle infrastrutture”

Progetto Porto Vecchio: Paglia (PD), chiediamo maggiore ambizione e benefici reali per i triestini

Progetto Porto Vecchio: Paglia (PD), chiediamo maggiore ambizione e benefici reali per i triestini

In risposta alle recenti dichiarazioni del Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, sul progetto di riqualificazione del Porto Vecchio di Trieste, la segretaria provinciale del Partito Democratico, Maria Luisa Paglia, sottolinea la necessità di un approccio più ambizioso che vada oltre le attuali proposte.


Paglia critica l’attuale progetto presentato da Costim, ritenendolo carente in ambizione e innovazione.

Ci troviamo di fronte a un progetto che non rispecchia le potenzialità di Trieste come hub di innovazione e centro di attrazione per talenti e competenze internazionali. Il Porto Vecchio potrebbe essere una vetrina dell’innovazione, un luogo di crescita per start-up e aziende tecnologiche, che invece è relegato a un mero sviluppo immobiliare.”


La Segretaria evidenzia, inoltre, la mancanza di prospettive occupazionali qualificate per i giovani di Trieste nel progetto attuale.

“Nel modello progettuale squisitamente residenziale, turistico-ricettivo non vediamo concretezza nelle proposte di creazione di posti di lavoro qualificati per i nostri giovani, elemento fondamentale per il rilancio economico e sociale della città, non saranno certo 300 posti di lavoro scarsi e per giunta precari e sottopagati, come tipico del settore ricettivo e commerciale, ad invertire l’andamento negativo della curva demografica della città”.

L’assenza di un piano per l’insediamento di aziende innovative dal respiro internazionale è un’altra lacuna significativa del progetto. “Trieste non merita di essere solo un villaggio vacanze per ricchi o un centro commerciale allargato. Porto Vecchio deve diventare un luogo dove le nuove tecnologie e  la ricerca avanzata trovano terreno fertile.” 

Maria Luisa Paglia conclude invitando il Presidente Fedriga, il Sindaco (e il Ministro Salvini) a ripensare l’approccio al progetto, integrando visioni più ampie che includano sviluppo tecnologico, opportunità occupazionali significative per i giovani e una vera internazionalizzazione dell’area.

Commissione Pari Opportunità, Morena: troppo esigua la voce in bilancio 

Commissione Pari Opportunità, Morena: troppo esigua la voce in bilancio 

Hanno espresso voto contrario le commissarie di parità Sabrina Morena e Sara Gattesco all’approvazione del bilancio ieri in Commissione Pari Opportunità del Comune di Trieste.

A fronte di 876 milioni di bilancio, soltanto 38.000 sono destinati alle pari opportunità e poco alle iniziative contro la violenza sulle donne. È una decisione che non tiene conto delle urgenze evidenziate dall’attualità, da cui deriva una necessità immediata di intervento a tanti livelli”. 

Lo fa notare Sabrina Morena, Pd.

Morena ha inoltre sottolineato la mancanza di volontà della giunta Di Piazza rispetto alla stesura del Bilancio di Genere, dal quale si vedrebbero in modo approfondito le azioni positive o le mancate azioni in favore della parità di genere. La maggioranza ha purtroppo bocciato la proposta delle opposizioni perché si stilasse un bilancio di genere, rinunciando a uno strumento di trasparenza serio ed efficace. 

“Una cifra davvero irrisoria quella stanziata se si pensa a quanto destinato al progetto insostenibile dell’ovovia” che è anche la ragione del voto contrario: Morena ha bocciato in commissione tutta l’operazione del porto Vecchio che vede una tassa di concessione di 200.000 dopo il terzo anno per 50 anni che dovrà pagare l’impresa vincitrice.

Davanti a un’operazione immobiliare di ampia portata ci sembra anche questa una previsione di entrata nelle casse comunali molto esigua. Quindi se la coperta è corta, come dice l’Assessore Bertoli, lo è perché non si vogliono prevedere delle entrate più sostanziose da chi fa affari nella nostra città.” 

Così conclude Morena.

Truffe mercato energia: triestini tra i più esposti e il Comune è inerte

Truffe mercato energia: triestini tra i più esposti e il Comune è inerte

Nel mercato dell’energia le truffe sono in crescita e la popolazione triestina, vista l’età media, è tra le più esposte: questo hanno evidenziato ieri le associazioni dei consumatori e anche su questo il Comune di Trieste è totalmente assente.”

Lo afferma Giovanni Barbo, consigliere comunale e capogruppo PD.

Il 20 febbraio abbiamo depositato una mozione perché si attivasse uno sportello anche con l’ausilio delle associazioni dei consumatori riconosciute ufficialmente dalla Regione, ma anche questo appello è caduto nel vuoto, e chissà quanti cittadini triestini ne hanno risentito.

Altri Comuni del Friuli Venezia Giulia, guidati da Giunte di destra e di sinistra, hanno attivato canali di informazione per la cittadinanza, in modo da dare alle persone elementi per evitare di diventare vittime della truffa. Qui a Trieste niente, si continua a lasciare che le cose accadano senza muovere un dito.

Violenza di genere, affisso cartello 1522 nella sede PD di Trieste

Violenza di genere, affisso cartello 1522 nella sede PD di Trieste

Presso la sede del Partito Democratico di Trieste, la portavoce delle Donne Democratiche, Monica Hrovatin, e la segretaria provinciale del PD Maria Luisa Paglia hanno fissato un cartello con il numero 1522, il numero gratuito anti-stalking e anti-violenza sulle donne.

Questo gesto simbolico vuole ricordare a tutte le persone che entrano nella nostra sede l’importanza di diffondere la conoscenza di questo servizio, un punto di riferimento decisivo per chi subisce violenze o minacce.”

Lo ha dichiarato Paglia.

Ogni anno, in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il numero 1522 registra un picco di chiamate, dimostrando quanto sia necessario e vitale per tante donne. Ma la violenza di genere è un dramma che non si limita a una giornata: richiede un impegno costante e diffuso.

Il nostro impegno, come Conferenza delle Donne Democratiche, è quello di promuovere percorsi e attività che sensibilizzino l’intera comunità, non solo nel giorno della ricorrenza ma durante tutto l’anno. Questo significa continuare a lavorare per far conoscere la rete di supporto presente sul territorio, fatta di centri antiviolenza, case rifugio e servizi di ascolto, che possono offrire aiuto concreto a chi si trova in difficoltà.”

Lo ha affermato Monica Hrovatin. 

Aggiunge Maria Luisa Paglia: “Contrastare la violenza di genere richiede la collaborazione di tutti: partiti, associazioni, movimenti e cittadini. Ogni gesto, ogni iniziativa, ogni parola che promuova il rispetto e il supporto alle donne vittime di violenza è un passo verso una società più giusta e sicura. Il PD di Trieste invita tutta la comunità a unirsi in questo impegno: insieme possiamo costruire un futuro in cui nessuna donna debba più vivere nella paura.”

Per informazioni e supporto, chiama il 1522. Il numero è gratuito e attivo 24 ore su 24.

«Sono schizofrenica. Amo la mia follia». Sold out alla presentazione del libro

«Sono schizofrenica. Amo la mia follia». Sold out alla presentazione del libro

L’incontro di presentazione de libro di Elena Cerkvenič “Sono schizofrenica. Amo la mia follia”, promosso dalla Componente slovena del PD, la Società Culturale Slovena – Tabor, dalla Biblioteca Pinko Tomažic e Compagni in collaborazione con la libreria Librarna che si è svolto il 28 novembre scorso, ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso e appassionato.

La senatrice Tatjana Rojc e Sabrina Morena hanno dialogato con l’autrice, una donna eccezionale e una grande operatrice culturale che da anni è impegnata per diffondere la conoscenza della lingua e della cultura slovena tra il pubblico italiano, nonché per promuovere l’uguaglianza di genere.

Il libro di Elena Cerkvenič è un inno alla vita fatta di luci e ombre, dove Elena lotta e si dispera, si cura grazie alla rete della salute mentale che Franco Basaglia ha creato, dove Elena si impegna nel dialogo interculturale e dove esprime tutto la sua passione per la natura e la cultura. Il libro va letto e lo trovate in libreria!

Il libro di Elena ha anche il merito di mettere in relazione non solo due culture come quella italiana e slovena, ma anche di aggiungere un altro elemento trasversale che riguarda le vite di tutti, che è quello della salute e in particolare quello della salute mentale, a cui bisogna sommare anche il tema più generale della sanità pubblica.

È quindi un manifesto rispetto al ruolo centrale che deve avere la sanità pubblica nell’esistenza di tutte le persone.

Grazie a Sabrina Morena per l’appassionata introduzione, a Tatjana Rojc per la sua analisi del testo con tutta la sua sapienza di critica letteraria e Valentina Repini che ha pensato di organizzare questo momento interculturale in sloveno e italiano, denso di emozioni e di pensieri positivi rispetto alla salute mentale e l’importanza della sanità pubblica.

Soprattutto grazie Elena per aver condiviso con tutti noi la tua storia raccontata nel libro autobiografico con una sincerità disarmante.

Parlare della malattia mentale, del peso che comporta e del modo in cui si può imparare a conviverci, non è solo un atto di forza personale, ma un gesto di immenso valore per tutta la comunità.

Il testo è in vendita nelle librerie e sugli principali store online, quali IBS Libri / Feltrinelli 

 

70 anni dell’Unione Culturale Economica Slovena, i saluti della segretaria PD

70 anni dell’Unione Culturale Economica Slovena, i saluti della segretaria PD

Questa sera, la segretaria provinciale del Pd Maria Luisa Paglia sarà presente alle celebrazioni del 70° Anniversario dell’Unione Culturale Economica Slovena.   Questo il testo dei saluti:

A nome del Partito Democratico di Trieste, desidero esprimere i più sentiti auguri per il settantesimo anniversario della costituzione dell’Unione Culturale Economica Slovena.  

Questo traguardo rappresenta non solo la celebrazione di una storia di impegno e dedizione per il progresso sociale generale e la valorizzazione della minoranza linguistica slovena in Italia in campo linguistico, culturale, economico, educativo, sportivo e sociale, ma anche un simbolo di dialogo, integrazione e condivisione che arricchisce l’intero territorio.  

In questa importante occasione, vogliamo rinnovare la nostra volontà di costruire insieme percorsi comuni di collaborazione, consapevoli che il rispetto, la cooperazione tra le culture e lo sviluppo dei rapporti democratici sono fondamentali per il progresso sociale ed economico della nostra città.  

Auguriamo all’Unione Culturale Economica Slovena di continuare il suo prezioso lavoro con lo stesso entusiasmo e spirito di servizio che hanno caratterizzato questi 70 anni, e assicuriamo il nostro impegno a sostegno di una Trieste sempre più inclusiva e unita.  

Najlepše želje ob tej pomembni obletnici!
Con stima e affetto,  

Maria Luisa Paglia

 

V imenu tržaške Demokratske stranke vam iskreno čestitam ob 70-letnici ustanovitve Slovensko gospodarske-kulturne zveze.
Vaš visoki jubilej ne pomeni le praznovanje zgodovine predanosti in doprinosa k splošnemu družbenemu napredku ter prizadevanja za slovensko jezikovno manjšino v Italiji na jezikovnem, kulturnem, političnem, gospodarskem, izobraževalnem, športnem in socialnem področju, temveč predstavlja tudi svetel primer dialoga, povezovanja in izmenjav, ki bogatijo celotno ozemlje.


Ob tej pomembni obletnici želimo obnoviti željo po sooblikovanju skupnih poti sodelovanja, saj se zavedamo, da so spoštovanje, razvoj medkulturnih in demokratičnih odnosov temeljni za družbeni in gospodarski napredek našega mesta.

Slovensko gospodarski-kulturni zvezi želimo uspešno nadaljevanje svojega dragocenega dela z enakim entuziazmom in dovzetnostjo, ki sta zaznamovala teh 70 let, in zagotavljamo naše sodelovanje za vse bolj vključujoči in povezani Trst.

Najlepše želje ob tej pomembni obletnici!
S spoštovanjem in naklonjenostjo,

Maria Luisa Paglia