Bagno diurno di via Veronese: un gioiello da rilanciare

Edificio e istituto di assoluto valore storico, culturale e identitario, tanto quanto l’amatissimo stabilimento balneare La Lanterna (“Pedocin”), il bagno diurno comunale di via Paolo Veronese, una sorta di “spa” locale dei primi del ’900, è una peculiarità di Trieste da conservare e rilanciare. È questo il contenuto della mozione presentata da Antonella Grim (Pd) e discussa in commissione il 16 maggio. L’obiettivo del rilancio – come ha spiegato la consigliera Grim – può essere raggiunto attraverso una gestione mista pubblico-privato, anche in sinergia con il settore alberghiero locale, promuovendo adeguatamente il servizio di sauna e bagno turco. Il wellness e la cura della persona, del resto, sono “plus” sempre più ricercati e di buon ritorno economico. Fa ben sperare per il futuro del progetto la condivisione raggiunta con l’assessore Rossi e gli altri consiglieri.

Crisi industriali e del lavoro: bisogna intervenire subito

Crisi industriali e del lavoro: bisogna intervenire subito

Trieste, crisi industriali e del lavoro: una follia affidare il rilancio della città al solo turismo. Il Pd chiede l’apertura di urgente di un tavolo, con istituzioni e parti sociali. 

 

La città di Trieste non può rinunciare alla sua vocazione industriale e manifatturiera, illudendosi che le sia sufficiente il pur fondamentale contributo del settore turistico. È sulla base di questo convincimento di fondo che la consigliera comunale e segretaria del Pd Trieste Laura Famulari ha avanzato la richiesta, sottoscritta dagli altri membri del gruppo consiliare, di audizione in aula di Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro.

Nel corso dell’audizione, che si è svolta lunedì 6 maggio, Laura Famulari ha chiesto in particolare quale sia la visione strategica in campo per affrontare le gravi crisi industriali e occupazionali in corso sul territorio, suggerendo l’apertura immediata di un tavolo di lavoro che coinvolga tutte le parti sociali e le istituzioni.

Trieste, infatti, non può essere solo città di servizi e consumo, ma deve continuare a essere anche luogo di produzione, compreso anche il suo apporto al sistema siderurgico nazionale. Ed è quanto mai urgente – come ha sottolineato in aula la consigliera Pd Antonella Grim –  mettere in atto politiche attive per affrontare fin dalla scuola e dalla formazione le nuove sfide del mondo del lavoro, la sua evoluzione, le sue esigenze in termini di competenze e specializzazioni.

Nel frattempo, è nuovamente slittata per richiesta della maggioranza (“Non è stato ancora raggiunto un accordo”) la votazione del nuovo presidente del Consiglio comunale dopo le dimissioni di Marco Gabrielli (21 marzo). L’aula lavora dunque da quasi due mesi senza un presidente. “Un imbarazzante e scandaloso mercanteggiare tutto interno alla maggioranza” lo ha definito il consigliere Pd Toncelli. Per protesta, nella stessa seduta del 6 maggio, il nostro gruppo ha lasciato l’aula. “La maggioranza – denuncia Famulari – è ostaggio della Lega, Trieste merita di meglio.”

 

 

 

Gruppo PD in Consiglio Comunale: l’aggressione alla consigliera Famulari

Un fatto gravissimo ha macchiato la seduta del Consiglio comunale del 15 aprile. Durante la discussione di una mozione urgente, l’assessore all’educazione Brandi ha prima invitato la segretaria del Partito Democratico e consigliera comunale, Laura Famulari, a uscire dall’aula e poi l’ha aggredita fisicamente, strattonandola con forza. Episodi del genere sono inaccettabili ovunque, ma lo sono ancora di più all’interno di un consiglio comunale, dove testimoniano della degenerazione verso un clima di violenza e di mancanza di rispetto. Per questo, Pd, OpenFVG e i Cittadini hanno chiesto le dimissioni dell’assessore Brandi, dimostratasi inadeguata rispetto al ruolo che ricopre.

Gruppo PD in Consiglio Comunale: la riqualificazione di piazza Sant’Antonio

Il 4 aprile la quarta commissione si è riunita per un ulteriore approfondimento della riqualificazione di piazza Sant’Antonio. Con Giovanni Barbo e Antonella Grim abbiamo evidenziato la contrarietà a non aver scelto un concorso pubblico di idee. Vi è inoltre il rischio di una condivisione con la cittadinanza che porti allo svuotamento di responsabilità da parte dell’amministrazione.

 

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Gruppo PD in Consiglio Comunale: 1 e 2 aprile: sessioni dedicate al bilancio 2019

Con importanti tagli ai servizi sociali e alla cultura e l’aumento delle tariffe Tari (tassa sui rifiuti), il bilancio del Comune per il 2019 si presenta sciatto e fallimentare. La giunta di centrodestra ha deciso infatti di far pagare a tutti noi la conclamata assenza di qualsiasi politica seria e pluriennale per il miglioramento della raccolta differenziata e il risultato è che, a fine maggio, ci ritroveremo tutti tariffe Tari più salate! E servizi sempre uguali, purtroppo, con l’eccezione di qualche contenitore per deiezioni canine in più e qualche giardino ripulito. Inoltre, cosa mai accaduta fino ad ora, sono stati tagliati importanti fondi destinati al sociale e alla cultura, con procedure poco trasparenti e nella totale mancanza di dialogo con le opposizioni.

Il gruppo consiliare del Pd ha cercato di fare un’opposizione ferma ma costruttiva e ha presentato diversi emendamenti, dalla richiesta di aumento dei posti negli asili nido convenzionati, all’aumento delle corse degli autobus nel fine settimana, a un ulteriore incremento delle risorse per la ristrutturazione dei serramenti nelle scuole. Esito? Tutti bocciati.

Persiste dunque l’atteggiamento di chiusura da parte dell’attuale amministrazione, che nega sistematicamente all’opposizione una discussione nel merito dei contenuti e sembra essersi dimenticata che il suo compito è gestire il presente e costruire il futuro della città: da mesi, infatti, preferisce concentrare tutta la sua attenzione sul passato, strumentalizzandolo quotidianamente a fini politici.

 

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