Lavoro usurante portuali, Governo respinge gli emendamenti del Partito democratico

Lavoro usurante portuali, Governo respinge gli emendamenti del Partito democratico

In Commissione Lavoro il 18 settembre, il Governo ha respinto gli emendamenti sul lavoro portuale che il Partito Democratico ha presentato per il riconoscimento di lavoro usurante per diverse figure professionali operative in ambito portuale e lo sblocco del fondo per l’incentivazione al pensionamento per i lavoratori dei porti. Il PD nazionale sta sollecitando lo sblocco di questo ultimo provvedimento, che non comporterebbe lo stanziamento di risorse aggiuntive.

E così, nonostante tanti proclami di riforme annunciate e mai attuate, come la privatizzazione dei porti per fare cassa, nonostante i commissariamenti nelle Autorità di sistema che non consentono una piena operatività, nonostante il rischio di parcellizzazione e indebolimento che porterà l’autonomia differenziata, l’unica cosa reale è la mancanza di azioni concrete a sostegno della portualità e dei suoi lavoratori.


Questo per i lavoratori del porto di Trieste potrebbe creare numerose situazioni problematiche vista l’età media estremamente elevata in numerose aziende del porto triestino. Oltre al fatto che un turnover avrebbe potuto favorire una maggiore produttività nelle numerose aziende in crescita che operano nello scalo Giuliano. Il rammarico è vedere la scarsa attenzione nei confronti di quei lavoratori che nel periodo del COVID tanto hanno dato, con il loro lavoro alla città, alla regione e al Paese.”


Lo afferma Paolo Peretti, coordinatore del Forum trasporti del PD di Trieste.

Portuali, Governo respinge emendamenti PD favorevoli ai lavoratori

Portuali, Governo respinge emendamenti PD favorevoli ai lavoratori

Sembra si vada configurando, da parte del governo, il respingimento di alcuni emendamenti presentati dal Partito Democratico nel decreto “Disposizioni in Materia di Lavoro” che andrebbero a sostegno dei lavoratori portuali.

Si tratta di emendamenti che prevedono il riconoscimento di lavoro usurante per diverse figure operative in ambito portuale e lo sblocco del fondo per l’incentivazione al pensionamento per i lavoratori dei porti.

Il fondo per l’incentivazione al pensionamento dei lavoratori portuali, già avviato nel rinnovo contrattuale del 2021, è particolarmente atteso dai lavoratori di banchina perché risolve numerose problematiche di lavoratori non più idonei a tutte le attività da svolgere nel porto.

Così Paolo Peretti, coordinatore del forum Porto e Trasporti del Partito Democratico di Trieste:

Quest’ultima proposta, che non comporta nessun onere aggiuntivo sul bilancio pubblico, prevedeva una soluzione esclusivamente tecnica per rendere finalmente esigibile il percorso di istituzione del fondo con risorse che le aziende ed i lavoratori (per espressa previsione contrattuale) e le Autorità di sistema portuale (per norma di legge già vigente) stanno già accantonando da più anni.”

Anche nel porto di Trieste, l’età media è molto elevata e supera i 53 anni ad eccezione delle due nuove aziende (Adriafer e Porto Trieste Servizi), collegate all’Autorità di Sistema Triestina in cui hanno un’età media è meno elevata.

Riteniamo quindi come PD provinciale di Trieste, che il mancato recepimento di questi due emendamenti danneggerebbe in modo notevole la stessa potenzialità del nostro Porto, che con personale più giovane e professionalizzato potrebbe migliorare ulteriormente le sue potenzialità oltre che creare maggiore occupazione giovanile nel nostro territorio.

Alla luce di quanto esposto, conclude il coordinatore del Forum è evidente che le politiche del governo nazionale stanno penalizzando ingiustamente i lavoratori del nostro Porto.”

Il Partito Democratico provinciale esprime la sua ferma opposizione a queste misure che minano la stabilità economica e sociale di una componente fondamentale della nostra comunità.

Lo dichiara Maria Luisa Paglia, segretaria del PD di Trieste. “Chiediamo con urgenza un cambio di rotta, affinché vengano adottate politiche più eque e lungimiranti, capaci di garantire dignità e sicurezza a tutti i lavoratori portuali. Il nostro impegno sarà incessante nel difendere i diritti e gli interessi di coloro che ogni giorno contribuiscono con il loro lavoro allo sviluppo e alla prosperità del nostro territorio.”

 

Linea marittima Trieste-Grado, il PD chiede soluzioni

Linea marittima Trieste-Grado, il PD chiede soluzioni

Con una domanda di attualità della consigliera dem Rosanna Pucci, è stato chiesto come il Comune di Trieste intende gestire la linea marittima Trieste-Grado e in che tempi.

L’ipotesi che la motonave Audace, gestita dal APT Gorizia e attualmente sotto sequestro, venga sostituita dalla “Adriatica”, secondo Paolo Peretti, responsabile del Forum Porto e Trasporti del PD di Trieste, non deve nemmeno essere presa in considerazione: “La “Adriatica”, barca già dell’armatore Vidali, lo stesso dell’Audace, a suo tempo era stata considerata poco adatta.

Non si comprende come mai tali navigazioni siano state affidate a un armatore veneto pur esistendo armatori triestini che forse, conoscendo meglio le caratteristiche ambientali del golfo di Trieste, potrebbero dotare tali linee di navigazione di battelli più idonei a questi tratti di mare”

Quanto alle corriere sostitutive messe in campo per sopperire alla mancanza del battello “Non crediamo possano sostituire il trasporto passeggeri via mare, anche per una questione di attrattiva turistica. Tali corriere, inoltre, vanno a gravare sul personale conducente, già scarso, soprattutto in un periodo di ferie estive”.

Lavori alla Galleria Carso, PD: urge siano adeguati i servizi di viabilità

Lavori alla Galleria Carso, PD: urge siano adeguati i servizi di viabilità

In seguito ai notevoli, prevedibili disagi causati dalla chiusura della Galleria Carso per lavori di manutenzione interna (lunghe code e rallentamenti sulla bretella che da Padriciano porta al Bivio H), ci rivolgiamo al Sindaco (sperando non sia troppo impegnato a denigrare i lavoratori della Rai) e all’Assessore competente “per chiedere se sono stati predisposti adeguati servizi di viabilità per gestire il traffico intenso e se per caso non sia stato distolto del personale per svolgere invece degli atipici servizi di polizia di frontiera.” così Michele Tarlao, responsabile del Forum Sicurezza e Coesione Sociale PD Trieste, e Maria Luisa Paglia, segretaria PD Trieste.

“In vista di questi importanti lavori e dei relativi disagi,” dichiara Paolo Peretti del Forum PD Trasporti “compresi quelli derivanti dai lavori al cavalcavia di Sistiana che aggravano ulteriormente la situazione e, nel caso dello scorso fine settimana, complicati anche dallo sciopero dei trasporti, chiediamo alle autorità competenti se sono state adottate misure specifiche per garantire una gestione efficiente del traffico. In particolare, desideriamo sapere se è stato previsto un adeguato impiego della Polizia Locale per coordinare e monitorare la viabilità, al fine di minimizzare i disagi per i cittadini e gli utenti della strada.”

Porto: PD, la nomina di Torbianelli positiva continuità con D’Agostino

Porto: PD, la nomina di Torbianelli positiva continuità con D’Agostino

La nomina di Vittorio Torbianelli a Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale rappresenta un elemento di positiva continuità rispetto al presidente Zeno D’Agostino dimissionario.”

Lo dice Paolo Peretti, responsabile del Forum Porto e Trasporti del PD di Trieste. “Vittorio Torbianelli, a cui auguriamo fin d’ora buon lavoro, già Segretario Generale dall’aprile del 2021, su proposta di D’Agostino, e presente in Autorità già dal 2017, rappresenta un elemento di continuità sia di visione che gestionale, cosa fondamentale anche alla luce dei numerosi e notevoli investimenti previsti.”

“Ci auguriamo, in ogni modo, che, data la grande rilevanza del Porto di Trieste, si proceda celermente alla nomina del nuovo presidente” aggiunge Maria Luisa Paglia, segretaria PD Trieste, “che nella pienezza del ruolo possa continuare sulla strada intrapresa da Zeno D’Agostino.”

Ovovia: Peretti-Salvati (PD), da Ministeri pietra tombale su progetto

Ovovia: Peretti-Salvati (PD), da Ministeri pietra tombale su progetto

Il lavoro coordinato del Comitato “No Ovovia” assieme alle associazioni ambientaliste, ai partiti e agli scienziati e tecnici di molte aree ha oggi segnato un risultato sorprendente con la risposta definitiva dei Ministeri delle Finanze e dell’Ambiente. Il PD di Trieste, impegnandosi a tutti i livelli, ha contribuito con tenacia a questo esito grazie alle interrogazioni sia a Roma che in Europa, al lavoro del gruppo consigliare comunale e regionale, tutte attività avviate sin dai primi momenti e non certo per campagna elettorale.

I calcoli di sostenibilità esposti dal Dott. De Pinguente, poi, parlano da soli: già i soli costi di gestione porterebbero una perdita nell’ordine di 2,8 milioni all’ anno. E poi i costi per successivi monitoraggi e interventi, nell’ordine di un milione e 150 mila euro per i 10 anni previsti, tutti a carico dei triestini solo per un errore diventato puntiglio politico.

Paolo Peretti, coordinatore del forum PD Porto e Trasporti, intervenuto alla conferenza stampa di questa mattina, ha evidenziato che “tutti i candidati alle europee del PD per il Nordest, dal presidente del partito Bonaccini a Sara Vito, candidata FVG, hanno sottoscritto l’impegno di contrastare il progetto Ovovia.” Facendo seguito a quanto detto dal presidente del comitato Willian Starc sul parere negativo dei due ministeri, Peretti ha aggiunto che “pur essendoci valide alternative come il tram ferroviario che parte da campo Marzio e arriva a Rozzol, già agibile, la giunta comunale insiste con arroganza a non amministrare nell’interesse dei cittadini ma a comandare.”

Luca Salvati, consigliere comunale dem, anch’egli presente alla conferenza stampa: “La pietra tombale sull’Ovovia l’hanno messa i Ministeri dell’Ambiente e delle Finanze. Le loro risposte alle richieste di chiarimento del Comitato No Ovovia mettono fine a una farsa durata quattro anni con spreco di denaro pubblico e impiego del personale comunale, e soprattutto con la maggioranza dei cittadini contraria al progetto.”