Parco di Villa Bazzoni, interrogazione sul degrado. Bressan: “Riqualificato con fondi pubblici, ora rischia l’abbandono”

Parco di Villa Bazzoni, interrogazione sul degrado. Bressan: “Riqualificato con fondi pubblici, ora rischia l’abbandono”

È stata depositata in IV Circoscrizione un’interrogazione a firma del capogruppo del Partito Democratico Luca Bressan, riguardante lo stato di conservazione del Parco di Villa Bazzoni, sito in via dei Navali 9. Dopo il restauro del 2018, costato circa 500.000 euro, l’area verde – un tempo giardino privato, oggi spazio pubblico – versa in condizioni critiche che ne compromettono il valore storico e la fruibilità da parte dei cittadini.

La riapertura del parco di Villa Bazzoni doveva rappresentare un segnale importante di valorizzazione del patrimonio storico e ambientale della città, Oggi, invece, riceviamo continue segnalazioni di incuria e abbandono: aiuole e roseto in degrado, sculture danneggiate, sentieri inaccessibili, e addirittura problemi di ristagni d’acqua e presenza di zanzare”,

Lo dichiara Luca Bressan, capogruppo PD in IV Circoscrizione e primo firmatario dell’interrogazione.

È doveroso da parte dell’Amministrazione intervenire tempestivamente per restituire decoro e funzionalità a un parco che dovrebbe essere un orgoglio per la comunità e non un simbolo di trascuratezza.

L’atto chiede in particolare se il Comune sia a conoscenza della situazione attuale e se intenda attuare interventi di ripristino delle aiuole, del roseto, della statua centrale raffigurante la Lupa, e delle aree superiori del parco, oltre a verificare il corretto funzionamento delle caditoie e la possibilità di procedere con interventi di disinfestazione nel periodo estivo.

Oltre a Luca Bressan, l’interrogazione è stata sottoscritta anche da Marina Coricciati, Andrea Abrami e Alberto Fileti.

Manufatto del Giardino di via San Michele, Bressan (PD): il Comune ne chiarisca il futuro

Manufatto del Giardino di via San Michele, Bressan (PD): il Comune ne chiarisca il futuro

A quasi un anno dall’avvio degli interventi straordinari, il Giardino di via San Michele mostra segni di miglioramento, ma resta irrisolta una questione fondamentale: il destino del manufatto storico, cuore pulsante di quell’area per decenni.”

Con queste parole Luca Bressan, capogruppo del Partito Democratico in IV Circoscrizione, commenta il deposito di una nuova interrogazione, sottoscritta anche dai consiglieri Marina Coricciati, Andrea Abrami e Alberto Fileti (PD), che torna a puntare l’attenzione sulla gestione e manutenzione del Giardino di via San Michele, con particolare riferimento all’edificio un tempo affidato all’associazione AnDanDes.

Nel 2023 avevamo chiesto alla giunta un intervento urgente per contrastare il degrado. Dopo mesi di silenzi, qualcosa si è mosso: sono stati avviati lavori di manutenzione straordinaria e installato un nuovo gioco per bambini. Ma resta ancora senza risposta un nodo centrale: che futuro avrà il manufatto all’interno del giardino?

Secondo quanto emerso in audizione pubblica l’8 aprile, la struttura non è di competenza dell’assessorato al verde, ma del patrimonio immobiliare comunale. Questa distinzione burocratica non può giustificare ulteriori ritardi. Vogliamo sapere se il Comune intende rinnovare l’affidamento ad AnDanDes, se ci sono altri soggetti interessati, e soprattutto se sono previsti lavori di messa in sicurezza e adeguamento.

Bressan ribadisce inoltre l’importanza di una gestione continua e strutturata del verde pubblico.

Chiediamo un calendario chiaro per lo sfalcio del prato, la potatura delle siepi, la manutenzione dei terrazzamenti e della fontana. La qualità della vita si misura anche nella cura degli spazi comuni.”

La IV Circoscrizione è disponibile a definire insieme all’amministrazione un piano di interventi periodici da monitorare. Il Giardino di Via San Michele è una risorsa preziosa per il rione e per tutta la città: merita risposte concrete, non promesse a metà.

Ponterosso: chiarezza sui lavori ai ponti Bianco e Verde, evitare errori del passato

Ponterosso: chiarezza sui lavori ai ponti Bianco e Verde, evitare errori del passato

Dopo l’annuncio da parte dell’amministrazione comunale di un nuovo intervento per il consolidamento del ponte Bianco e del ponte Verde sul canale di Ponterosso, il capogruppo Pd della IV Circoscrizione, Luca Bressan, ha presentato un’interrogazione per chiedere chiarimenti sulle modalità e sui tempi dei lavori. 

L’interrogazione è stata firmata anche da Marina Coricciati, Andrea Abrami e Alberto Fileti del gruppo PD.

La cittadinanza ha diritto a sapere come si intenda procedere e quali garanzie siano state adottate per evitare il ripetersi degli errori del 2021. All’epoca, l’area fu transennata per quasi un anno senza che i lavori venissero effettivamente realizzati, fino ad arrivare all’ammissione dell’errore progettuale da parte del Comune. Il cantiere venne poi rimosso senza alcun beneficio per la stabilità dei ponti, pur avendo comportato costi a carico della collettività”.

Lo dichiara Bressan.

L’interrogazione chiede all’Assessore e agli uffici tecnici competenti di fornire dettagli sul nuovo intervento, sulla tempistica prevista e sulle eventuali responsabilità per l’errore progettuale del 2021. 

È necessario sapere se l’amministrazione abbia individuato chi ha sbagliato e se abbia valutato la possibilità di rivalersi per le spese sostenute inutilmente. Inoltre, a distanza di anni, i ponti sono ancora inutilizzabili e i mezzi pesanti continuano a deviare il percorso attraverso il centro cittadino, creando disagi alla viabilità e ai residenti. 

Infine, viene chiesta la convocazione di un’audizione in IV Circoscrizione, con la partecipazione dell’Assessore e dei tecnici, per illustrare il progetto e garantire la massima trasparenza.

Non vogliamo rivedere lo stesso film di tre anni fa. Serve un confronto con l’amministrazione per assicurare che questa volta i lavori si facciano davvero e senza sprechi di denaro pubblico”.

Conclude Bressan.

Variazione di bilancio, in IV Circoscrizione il PD vota contro: troppi ritardi e poca trasparenza

Variazione di bilancio, in IV Circoscrizione il PD vota contro: troppi ritardi e poca trasparenza

Il Partito Democratico in IV Circoscrizione ha espresso voto contrario alla variazione di bilancio, denunciando ritardi cronici, scarsa trasparenza e una gestione finanziaria rigida.

Quasi la metà degli investimenti previsti per il 2025 – 24,6 milioni su 53 totali – erano già stanziati nel 2024 e semplicemente spostati. Questo dimostra l’incapacità dell’amministrazione di rispettare i tempi e le promesse ai cittadini,”

Lo dichiara Luca Bressan, capogruppo PD in IV Circoscrizione.

Esempi di questa inefficienza non mancano. Il Tram di Opicina, fermo per oltre otto anni e mezzo, è ripartito solo il 1° febbraio 2025. Ora si aggiungono altri 2 milioni di euro, senza chiarezza sui costi complessivi. In più, nei primi 45 giorni di servizio si è già fermato tre volte.

La piscina Acquamarina, crollata nel 2019, attende ancora la ricostruzione, nonostante le promesse e una delibera del 2022.

La Galleria di Piazza Foraggi ha richiesto dieci volte il tempo previsto, con pesanti disagi per la città.

Oltre ai ritardi, c’è un bilancio sempre più rigido e poco trasparente. Quasi 17 milioni di euro, ovvero il 32% degli investimenti, sono in Project Financing (PPP), che riduce il controllo pubblico sulle opere e vincola il Comune agli interessi dei privati. Anche questi fondi, già previsti nel 2024, sono stati rinviati.

A ciò si aggiunge l’uso massiccio dell’avanzo vincolato, che limita ulteriormente la capacità di spesa su nuove priorità.

Una gestione così inefficace e poco trasparente non poteva che portare a un parere negativo della IV Circoscrizione sulla variazione di bilancio. Il voto contrario del PD è quindi pienamente coerente con questa bocciatura, che conferma tutte le nostre preoccupazioni.

IV Circoscrizione: PD esprime scetticismo sulla mozione FdI sul «controllo di vicinato»

IV Circoscrizione: PD esprime scetticismo sulla mozione FdI sul «controllo di vicinato»

Nella seduta di ieri della IV Circoscrizione, il capogruppo di Fratelli d’Italia ha presentato una mozione per sperimentare il “controllo di vicinato” come strumento per migliorare la sicurezza in città. Tuttavia, come Partito Democratico, esprimiamo forte scetticismo riguardo a questa proposta per diverse ragioni.

Una misura che rischia di essere solo una foglia di fico poiché non accompagnata da alcuna strategia strutturale per la sicurezza.”

Lo dichiara Luca Bressan, capogruppo PD in IV Circoscrizione.

Negli ultimi tempi, Trieste ha assistito a numerosi episodi preoccupanti: spaccate nel centro città (gli ultimi casi in via Malcanton e via Lazzaretto), furti nei rioni di San Vito e Campi Elisi, danneggiamenti alle auto in sosta e ripetuti scippi. Di fronte a questa escalation, limitarsi a invocare il “controllo di vicinato” significa scaricare il problema direttamente sui cittadini invece di proporre soluzioni concrete.

La destra governa Trieste dal 2016, la Regione dal 2018 e il Paese dal 2022 eppure la sicurezza continua a essere un problema. Se hanno fallito, lo dicano chiaramente, senza delegare il compito ai residenti.”

Prosegue Bressan.


Riteniamo che un confronto con le forze dell’ordine sarebbe stato prioritario per valutare la reale utilità di questo strumento. Ci risulta infatti che anche tra gli operatori della sicurezza ci siano forti perplessità, soprattutto a fronte dei continui tagli alle risorse.

Sicuramente organizzeremo un momento di approfondimento con gli esperti per capire assieme a loro gli strumenti più adatti a contrastare questo preoccupante fenomeno”

Ha dichiarato il Presidente della IV Circoscrizione Marco Rossetti Cosulich.

Per noi, il “controllo di vicinato” potrebbe, al massimo, affiancarsi ad altre misure più incisive, ma non sostituire il necessario presidio del territorio. Servono più agenti, una valutazione dell’efficacia dell’armamento della polizia municipale. Inoltre, sarebbe utile l’istituzione del poliziotto o vigile di quartiere per un controllo più capillare.

Proprio per questo, nella stessa seduta la consigliera Coricciati ha presentato una mozione (sottoscritta dall’intero gruppo del PD) che chiede un maggiore presidio del territorio.

I cittadini si sentono insicuri e, visti i fatti di cronaca, hanno ragione. Non si può uscire di casa sperando di non trovarla a soqquadro, né lasciare la propria auto e ritrovarla vandalizzata. Serve un’azione immediata da parte di chi ha la responsabilità di garantire la sicurezza.”

Afferma Coricciati.

Questa mozione, approvata dal consiglio, rappresenta un’iniziativa concreta per affrontare il tema della sicurezza con misure efficaci e strutturali.
Per quanto riguarda la proposta di Fratelli d’Italia, abbiamo scelto di astenerci, ritenendola insufficiente e potenzialmente controproducente.

Area ex fiera, marciapiedi dissestati e promesse non mantenute: i cittadini chiedono risposte celeri

Area ex fiera, marciapiedi dissestati e promesse non mantenute: i cittadini chiedono risposte celeri

Alcuni cittadini hanno segnalato al Comune lo stato di degrado dei marciapiedi intorno alle loro abitazioni, ricevendo in risposta che «la situazione è nota», ma non si interviene perché le opere rientrano nei lavori di urbanizzazione a scomputo della ex Fiera. Purtroppo, i lavori non sono interventi eseguibili in regia diretta.

“Secondo le dichiarazioni del Sindaco Di Piazza, i lavori di riqualificazione dell’ex Fiera sarebbero dovuti partire già nell’ultima settimana di febbraio. Tuttavia, ad oggi nulla si è mosso, e i cittadini si chiedono se sia accettabile continuare a subire ritardi e promesse non mantenute. I residenti chiedono tempistiche certe ed affidabili: è dal 2017 che assistono a dichiarazioni e rinvii, ma la situazione resta invariata. Non possono più accettare questa presa in giro.”

Lo ricorda Laura Famulari, consigliera comunale PD. 

L’auspicio è che il Comune prenda finalmente provvedimenti concreti, mettendo fine a una situazione di degrado che si protrae da troppo tempo.

Rischio processionaria: Coricciati (PD), il Comune spieghi come intende prevenire

Rischio processionaria: Coricciati (PD), il Comune spieghi come intende prevenire

Con questa interrogazione, ho voluto chiedere quali siano le iniziative messe in atto dal Comune per fermare la processionaria, dato che la sua presenza purtroppo è aumentata in questi anni”

Lo dichiara Marina Coricciati, Consigliera PD nella IV Circoscrizione. 

Molto pericolosa per l’uomo, in particolare per i bambini, ha tra le sue prime vittime gli animali: gli oltre 23.000 cani censiti nel territorio di Trieste sono tutti potenzialmente a rischio e, ovviamente, nessuno vorrebbe vedere il proprio amico con la lingua in cancrena per essere venuto in contatto con tale larva. Per questi motivi è importantissimo sapere come l’amministrazione abbia inteso prevenire tale presenza.

Politica in lutto per la morte di Paolo Perini, le condoglianze del Partito Democratico

Politica in lutto per la morte di Paolo Perini, le condoglianze del Partito Democratico

La Segretaria Provinciale, il Gruppo comunale e il Gruppo della VI Circoscrizione del Partito Democratico, esprimono il loro più profondo cordoglio per la dolorosa scomparsa del Presidente del Consiglio della VI Circoscrizione, Paolo Perini. 
In questo momento di grande tristezza, ci uniamo al dolore della famiglia, degli amici e di tutti coloro che lo hanno conosciuto e hanno collaborato con lui.

 

Sospesa l’attività politica 

La conferenza stampa indetta dal gruppo consiliare del Partito Democratico Scuole, dai ritardi nei lavori edili a una gestione più che discutibile. Il punto sulle questioni aperte, inizialmente indetta per giovedì 30 gennaio, è stata rinviata, in segno di rispetto per il lutto che ha colpito la Famiglia Perini e FDI. 

L’appuntamento è rinviato a lunedì 3 febbraio ore 10 presso Sala Giunta del Comune di Trieste, ingresso da Largo Granatieri

Altura: un quartiere in cerca di rinascita tra promesse infrante e progetti contestati

Altura: un quartiere in cerca di rinascita tra promesse infrante e progetti contestati

Il rione di Altura a Trieste vive una situazione di crescente abbandono e degrado, nonostante le promesse e i progetti che si sono susseguiti negli anni. Tra edifici che un tempo pulsavano di vita commerciale e sociale e che oggi appaiono come gusci vuoti, la comunità locale si trova ad affrontare una realtà sempre più difficile.

Durante una recente conferenza stampa, il consigliere comunale del Partito Democratico, Luca Salvati, e il capogruppo della settima circoscrizione, Lorenzo Giachin, hanno rilanciato l’attenzione su una serie di problematiche che affliggono il quartiere. Al centro delle loro preoccupazioni vi è l’ex supermercato delle Coop, una struttura una volta vitale ora ridotta a simbolo del degrado urbano, attorniata da marciapiedi dissestati e un’evidente mancanza di servizi.

Salvati ha sottolineato l’indifferenza dell’amministrazione comunale verso il rione, che sembra dimenticato nonostante le richieste di maggiore attenzione da parte dei suoi residenti. La comunità chiede negozi di prossimità, spazi di aggregazione e infrastrutture adeguate per prevenire ulteriori episodi di degrado.

D’altra parte, Giachin ha messo in luce la problematica legata al progettato collegamento stradale tra la sopraelevata e Cattinara, un’opera che, secondo le intenzioni, dovrebbe facilitare il traffico ma che rischia di soffocare ulteriormente il quartiere con nuove ondate di traffico pesante. Questo progetto ha suscitato numerose preoccupazioni tra i residenti, che temono un aumento del degrado e della congestione.

Il panorama sociale di Altura è complesso, con segnalazioni di disagio giovanile che aumentano. Alcuni giovani trovano rifugio sui tetti dell’ex centro commerciale, creando situazioni di tensione e insicurezza. Anche le aree residenziali limitrofe come il complesso di case Ater di via Grego, noto come le case dei Puffi, hanno subito vandalismi e altri problemi legati a questi fenomeni di marginalità sociale.

In conclusione, la situazione di Altura richiede un intervento deciso e coordinato. Le infrastrutture devono essere migliorate, i servizi devono essere ripristinati, e la comunità ha bisogno di sentirsi supportata e ascoltata. L’impegno di Salvati e Giachin nel sollevare queste questioni è un passo nella giusta direzione, ma resta evidente la necessità di un cambiamento tangibile che possa realmente invertire la rotta verso il declino che questo quartiere sta subendo.

Sterilizzazione piccioni, approvata all’unanimità la mozione PD in IV Circoscrizione

Sterilizzazione piccioni, approvata all’unanimità la mozione PD in IV Circoscrizione

Il PD in IV Circoscrizione ha presentato con il capogruppo PD Luca Bressan una mozione per chiedere di limitare la proliferazione dei piccioni, sterilizzandoli con appositi mangimi. La presenza di questi pennuti in città negli ultimi anni è aumentata, sono veicolo di trasmissione di malattie infettive e parassitarie, oltre che nocivi del decoro ad esempio per i monumenti su cui depositano i loro escrementi. Con la stagione estiva, attratti dal cibo, creano disagio ai clienti nei dehors degli esercizi pubblici.

Sulla base delle esperienze maturate in passato per iniziativa della Regione Friuli Venezia Giulia, in alcuni comuni come Monfalcone, Spilimbergo e Muggia, e anche in città turistiche come Venezia, chiediamo all’amministrazione di valutare di procedere alla sterilizzazione degli animali attraverso la somministrazione di mangime anticoncezionale (atossico e senza effetti indesiderati per persone o altri animali) con funzioni antiparassitarie.

“Un testo simile era stato approvato, sempre su proposta del PD, in IV Circoscrizione a fine 2017 e l’idea di tornare sul tema – così come sottolinea il capogruppo PD in IV Circoscrizione Luca Bressan – è maturata in seguito alla scelta di avviare una sperimentazione in tal senso nella vicina Muggia. La mozione è stata approvata all’unanimità nella seduta del 11 giugno. Sono molto soddisfatto – conclude lo stesso Bressan – che tutte le forze politiche abbiano trovato valida la proposta senza necessità di alcuna modifica, ora auspichiamo che l’esempio di quella che dovrebbe essere un’amministrazione “amica”, convinca anche la Giunta di Trieste a percorrere questa strada che sembra dare risultati concreti”. Per essere ancora più chiari: “almeno in un caso Polidori ne ha fatta una giusta, Dipiazza copi”.