Poligono Opicina: Pd-Punto Franco, Giunta si muova

Poligono Opicina: Pd-Punto Franco, Giunta si muova

L’Amministrazione comunale si muova e ponga finalmente rimedio alle problematiche del Poligono di Opicina-Opčine, un luogo che per gli abitanti ha un potente significato memoriale e un forte impatto sulla vita quotidiana per le attività che vi si svolgono. L’intervento della Magistratura è l’ultimo episodio di una situazione lasciata deplorevolmente fuori controllo”.
Lo chiedono i consiglieri comunali Štefan Čok, Valentina Repini e Stefano Ukmar del Pd e Giorgio Sclip della lista Punto Franco.
“Negli ultimi anni abbiamo più volte posto l’accento – ricordano i consiglieri di opposizione – con emendamenti e ordini del giorno sulle irrisolte questioni gravitanti attorno a questa struttura. Nessuna risposta sostanziale è venuta dalla Giunta alle basilari richieste di ridare dignità a un luogo della memoria e della sofferenza del nostro territorio, di evitare gli spari nelle giornate in cui vi si tengono commemorazioni, di intervenire per mitigare il disagio arrecato ai residenti da livelli sonori e orari di sparo spesso fuori regola”.
“Apprendere che è stato necessario fare dei lavori a causa della cessione di un’area per la realizzazione del Parco della Pace – aggiungono gli esponenti del Pd e di PF – suona quasi come una beffa, dato che quel luogo non ha ancora trovato la sua pace, né per il passato né per il presente”.
Schengen: Štefan Čok, Dipiazza segua Ziberna su apertura confini

Schengen: Štefan Čok, Dipiazza segua Ziberna su apertura confini

Dipiazza segua l’esempio di Ziberna e prenda posizione per un rapido ripristino della libera circolazione ai confini. Qui non ci sono forzature ideologiche né pregiudizi di partito ma anzi l’evidenza che per le popolazioni di queste terre i confini sono ormai un relitto del passato e tali devono restare. Proponiamo che il Consiglio comunale si esprima chiarendo che la città aspira al ritorno della normalità”.
I consiglieri comunali del Pd Stefan Čok, Giovanni Barbo e Valentina Repini, già proponenti di una mozione simile a quella fatta propria da Ziberna ma alla quale a Trieste è stata negata l’urgenza all’indomani del ripristino dei controlli.
“Il ripristino dei controlli ai confini – spiega Čok – può aver avuto finora un impatto limitato sulla vita delle genti di confine, ma è doveroso chiedersi se i disagi e gli stessi costi del dispositivo di sicurezza sui confini siano stati proporzionati all’efficacia effettiva del provvedimento”
“Inoltre chiunque si può rendere conto che con i confini – aggiunge il consigliere dem – si è reinserito nella vita quotidiana un elemento di incertezza e un riflesso psicologico che avevamo dimenticato ma che sul lungo periodo incide eccome. Ciò vale ancora di più per chi ogni giorno attraversa i confini per motivi di lavoro, studio o privati”.
Čok propone dunque al Consiglio comunale, anche a partire da un OdG sul Bilancio, di “fare una valutazione sugli impatti economici, occupazionali e sociali di un prospettato prolungamento della sospensione dal trattato di Schengen e auspicare che la libera circolazione di merci e persone sia ripristinata il prima possibile”.