Poste: Salvati (Pd), ok unanime a mozione per salvare uffici

Poste: Salvati (Pd), ok unanime a mozione per salvare uffici

Spero che questo significativo atto del Consiglio comunale dia impulso e piena legittimazione alla Giunta per agire a 360 gradi ed evitare che Trieste perda presidi essenziali come gli uffici postali. Il taglio delle Poste tocca pesantemente tutto il Friuli Venezia Giulia e Trieste può essere capofila di un movimento che coinvolga la Regione e gli Enti Locali in difesa di un servizio pubblico”.


Il consigliere comunale Luca Salvati (Pd) accoglie “con soddisfazione” l’approvazione all’unanimità di una sua mozione intesa a fermare il “continuo e progressivo prosciugamento della presenza degli uffici postali sul territorio”, nonché a preservare la qualità del servizio.

Nel merito, la mozione approvata dà mandato al sindaco di “coinvolgere tutti i livelli istituzionali, a cominciare dal rappresentante del Governo italiano che occupa il ruolo di sottosegretario al Mef, soggetto detentore delle quote di maggioranza di Poste Italiane, e che al contempo siede nella Giunta comunale, senza dimenticare la Giunta Regionale, i parlamentari del territorio a prescindere da qualunque appartenenza politica, o comunque ogni soggetto in grado di interporre azioni positive intese a salvare gli uffici postali in discussione”.


Per Salvati “se vogliamo ottenere qualche risultato occorre un lavoro di lobbying trasversale che vada oltre la stessa città di Trieste e riaffermi la centralità degli uffici postali. La privatizzazione di società comunque controllate dallo Stato non può andare a danno dei cittadini, soprattutto nelle fasce più deboli come gli anziani e nelle zone più disagiate come le aree interne e montane”.

 

Exploit case vacanza a Trieste: Paglia (Pd), la città non diventi un luna park turistico

Exploit case vacanza a Trieste: Paglia (Pd), la città non diventi un luna park turistico

Colpiscono i numeri in crescita vertiginosa di case vacanze in città, con una conversione a ritmi giornalieri di immobili residenziali in bed&breakfast e alloggi ad affitto breve.

Una situazione che porta sicuro compiacimento al sindaco e alla sua giunta, focalizzati su portare turisti a Trieste senza alcuna visione costruttiva se non quella di accumulare introiti, a partire dalle imposte di soggiorno fino a tutto l’indotto.


La situazione è in realtà preoccupante. Per chi ha bisogno di una casa residenziale a Trieste la ricerca è diventata impossibile, tra la scarsa offerta e i prezzi esorbitanti. E questo atteggiamento di apertura totale al turismo, a qualsiasi costo, comporta grosse difficoltà a chi si trova a Trieste non per turismo, ma per vivere.”

Lo fa notare Maria Luisa Paglia, segretaria del Pd di Trieste.

Siamo a conoscenza che intere palazzine in centro stanno per essere lasciate dagli attuali locatari, sfrattati perché, dagli appartamenti attualmente abitati dalle loro famiglie, verranno ricavate unità di metratura più ridotta, finalizzate ad affitti a breve termine.

Non si può permettere che tutto sia finalizzato alla rendita, senza nessuna visione per la città.  Occorre attenzione a non trasformare la città in una realtà in cui, chi ci lavora o studia, vede aprirsi una voragine tra chi può permettersi quel poco che resta e chi, con grandi sacrifici, dovrà trovare soluzioni diverse”

Conclude Paglia.

Accoglienza migranti a Trieste, presentato esposto per violazione diritti

Accoglienza migranti a Trieste, presentato esposto per violazione diritti

Durante l’incontro organizzato da AMeC dal titolo “Attendendo un sussulto di dignità”, che si è tenuto il 23 novembre, abbiamo appreso con grande attenzione dell’azione intrapresa dall’Associazione Avvocato di Strada odv, nella persona del suo presidente Antonio Mumolo. L’associazione ha presentato un esposto presso la Procura della Repubblica per accertare eventuali violazioni di legge e reati relativi alla mancata accoglienza dei richiedenti asilo a Trieste, con particolare attenzione ai minori.

Come Partito Democratico di Trieste riteniamo che la tutela dei diritti umani e il rispetto delle leggi debbano essere al centro dell’azione di ogni amministrazione. Siamo e continueremo a essere vigili su questa vicenda, come abbiamo fatto finora, affinché la gestione dell’accoglienza avvenga nel pieno rispetto della legalità e della dignità delle persone.

Lo afferma Maria Luisa Paglia, segretaria del Pd Trieste.

Vogliamo ricordare a chi ci governa che è pagato dai cittadini per risolvere i problemi, non per crearli. La strumentalizzazione delle situazioni di vulnerabilità per ottenere consenso politico è un atto di irresponsabilità gravissima, che calpesta i principi di solidarietà e dignità umana sanciti dalla nostra Costituzione e dalla coscienza collettiva della nostra comunità.

Siamo grati ad associazioni come Avvocato di Strada odv, che con coraggio e determinazione lavorano per difendere i diritti dei più fragili, richiamandoci tutti a un dovere di umanità.”.

Biblioteca Hortis: Pd, vigilanza alta su lavori in corso e garanzie sul servizio 

Biblioteca Hortis: Pd, vigilanza alta su lavori in corso e garanzie sul servizio 

La commissione tenutasi venerdì mattina, su richiesta del primo firmatario dem Luca Salvati, avente a oggetto l’illustrazione della situazione della Biblioteca Civica Attilio Hortis e del sistema bibliotecario cittadino nasce soprattutto a seguito dai lavori di ristrutturazione che riguarderanno la Biblioteca. L’esigenza è quindi avere rassicurazioni relativamente alla consultazione del materiale durante il periodo di chiusura, nonché apprendere la destinazione temporanea dell’Emeroteca.

Il consigliere Pd Štefan Čok ha sottolineato che la necessità di affrontare il sistema bibliotecario come un sistema complesso, rivolto sì all’educazione, ma anche alla ricerca, grazie al grande patrimonio di conoscenza custodito (per esempio i periodici storici, per i quali bisogna continuare nell’opera di digitalizzazione) e alla lettura anche nella sua dimensione di socialità.

Particolarmente importante il tema delle sedi: sono passati 16 anni dalla chiusura di quella storica di piazza Hortis e ancora oggi non ci sono notizie certe sulla riapertura. Nel 2004 il Comune aveva deciso di destinare l’intero edificio di piazza Hortis alla Biblioteca, procedendo con la ristrutturazione del palazzo a lotti, per permettere nel frattempo il funzionamento della storica Istituzione. Nel dicembre 2005 era stata inaugurata l’Emeroteca al piano terra, unico spazio del palazzo riaperto al pubblico.

Diversi i quesiti che abbiamo posto, fra cui se il finanziamento regionale, pari a quello richiesto nel 2004 per il progetto di riqualificazione della Hortis e di restauro di palazzo Biserini sarà sufficiente a finire i lavori e a riconsegnare alla città una sua istituzione storica e con quale tempistica.

Considerate le rassicurazioni date non solo all’opposizione, ma a tutta la città quest’oggi da parte dell’assessore De Blasio e degli uffici comunali, il nostro auspicio è che i finanziamenti siano sufficienti a terminare i lavori (cosa che abbiamo visto assai di rado per molte opere pubbliche avviate dalla Giunta Di Piazza), che questi si concludano nei tempi previsti e non ci sia alcuna interruzione di servizio o disservizi. In quanto opposizione, vigileremo che il tutto si svolga nella migliore maniera possibile.”

Lo affermano i consiglieri comunali Salvati e Čok

Crisi comparto industriale, il PD incontra i sindacati e i lavoratori di Flex, Tirso e Wärtsilä

Crisi comparto industriale, il PD incontra i sindacati e i lavoratori di Flex, Tirso e Wärtsilä

Si è tenuta venerdì, 22 novembre, un’importante iniziativa sulla situazione del comparto industriale giuliano, organizzata dal Forum lavoro e sviluppo economico del PD di Trieste, finalizzata in particolare ad ascoltare le proposte e le richieste avanzate direttamente da componenti delle RSU di FLEX, TIRSO e WÄRTSILÄ.

L’iniziativa, organizzata in collaborazione con le segreterie provinciali di CGIL, CISL e UIL e i sindacati di categoria, è sorta perché, come ha ricordato la  segretaria provinciale Maria Luisa Paglia, “Trieste non può permettersi di perdere altre imprese industriali”.

Da sempre il PD è impegnato a sostenere una presenza della manifattura a Trieste, come garanzia di un modello di sviluppo equilibrato. Oggi, mentre la città e le pubbliche amministrazioni sembrano essere indifferenti, nel nostro territorio alcune aziende industriali si trovano ad affrontare una situazione di crisi con crescente preoccupazione sul futuro dei loro dipendenti.” 

Lo afferma Roberto Zingirian, responsabile del Forum.

Le crisi industriali in atto hanno un impatto non indifferente sulla comunità triestina in quanto coinvolge circa 700 famiglie, considerando pure le aziende dell’indotto, spesso non tenuto sufficientemente in considerazione.

Nel corso dell’incontro, i rappresentanti delle RSU di TIRSO, WARTSILA e FLEX hanno evidenziato le specifiche problematiche delle rispettive aziende, le trattative tra privati in corso, gli incontri e i tavoli aperti a livello regionale e a Roma. Si tratta di aziende facenti parte di settori strategici, dove scelte imprenditoriali sbagliate o, meglio, “sciagurate”, come definite dai lavoratori, hanno portato a operazioni di delocalizzazione di attività produttive e know-how impoverendo e svuotando le aziende locali. In particolare, una folta rappresentanza di lavoratori della FLEX ha evidenziato la difficile situazione di stallo in cui si trova lo stabilimento, dove i lavoratori sono in contratto di solidarietà e le linee produttive ferme e la preoccupazione per la paventata cessione dello stabilimento a un fondo di investimento estero. 

Similarmente i lavoratori della TIRSO, prevalentemente donne, in cassa integrazione, attendono l’esito delle trattative per la vendita e la riconversione dello stabilimento nel settore alimentare. 

Per la WARTSILA, al contrario, dopo la positiva acquisizione dello stabilimento produttivo da parte della INNOWAY, si manifestano i primi problemi legati al mancato rispetto degli accordi nei confronti dei lavoratori tecnici rimasti dipendenti della WARTSILA con la denuncia di un numero, ancorché limitato, di nuovi esuberi.

Alle forze politiche, con le diverse responsabilità di governo e di opposizione, è stato chiesto di agire a sostegno e difesa di queste storiche aziende del comparto industriale locale e a garanzia del rispetto degli accordi presi.  

Per Francesco Russo, intervenuto a conclusione della discussione per evidenziare le criticità emerse e i possibili scenari che si aprono per il comparto manifatturiero.

I lavoratori coinvolti in queste crisi vanno tutelati sul piano politico. Oggi manca una politica industriale regionale”.

La riunione del Forum Lavoro non è stata finalizzata quindi a manifestare solo la solidarietà del PD ai lavoratori, ma soprattutto a impedire che le crisi in atto vengano dimenticate in una città che si riempie di alberi e lucette per il periodo natalizio, dando voce diretta ai lavoratori al fine di individuare insieme le possibili soluzioni e le iniziative da intraprendere. Su questo il PD c’è e ci sarà.

Pineta di Cattinara: non è strumentalizzazione, ma attenzione a bambini e cittadini tutti

Pineta di Cattinara: non è strumentalizzazione, ma attenzione a bambini e cittadini tutti

Il dibattito sulla gestione dello spazio verde a Cattinara si intensifica. Riccardo Riccardi, Assessore regionale alla Salute, si è trovato al centro delle critiche dopo aver espresso polemicamente disappunto per la partecipazione dei bambini durante le proteste contro la distruzione della pineta. Gli alunni delle scuole locali, che avevano pianificato una lezione all’aria aperta per la Giornata nazionale degli alberi, si sono ritrovati invece a testimoniare l’inizio dei lavori e l’area transennata.

Dispiace che, nel commentare quanto sta avvenendo a Cattinara, dove il destino della pineta sembra segnato malgrado le accorate e continue proteste della popolazione locale, l’assessore regionale alla sanità Riccardi non trovi di meglio che parlare di strumentalizzazione politica che coinvolge i bambini.”

Così Štefan Čok, consigliere comunale Pd sulla vicenda della Pineta di Cattinara.

I bambini sono coinvolti loro malgrado, poiché andranno a perdere un polmone verde che era per loro importante. E l’unica cosa a esser strumentalizzata, purtroppo, è la pazienza dei cittadini di una zona che nel corso dei decenni ha vissuto la presenza di interventi molto impattanti, realizzatisi, e interventi compensativi solo a parole.” 

Gli fa eco il collega consigliere Luca Salvati.

Non ci rassegniamo che alla popolazione venga chiesto di dover scegliere fra la sanità (in merito alla quale peraltro molto ci sarebbe da dire in questa Regione) e attenzione verso l’ambiente.”

Conclude la dem Valentina Repini. 

Il caso di Cattinara solleva questioni più ampie su come le decisioni urbane influenzino direttamente la qualità della vita dei residenti e l’importanza di includere le comunità locali nelle decisioni che impattano il loro ambiente diretto. La salvaguardia degli spazi verdi rimane un punto cruciale per garantire non solo la salute ambientale, ma anche quella sociale e psicologica delle future generazioni.

Ancora nessuno riesce a comprendere perché, con tanto spazio non piantumato a disposizione, sia stato deciso di costruire un parcheggio sotterraneo proprio nell’area occupata dal bosco di conifere, unica area verde presente nel comprensorio.

La pineta è composta da circa 400 alberi sani e maturi, e la sua eliminazione ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alle conseguenze ambientali che questo comporterebbe. L’importanza ecologica di questa pineta non è trascurabile, dato che gli alberi presenti assorbono circa 170 tonnellate di CO2 all’anno.

Presentazione del libro «Sono schizofrenica e amo la mia follia», incontro con l’autrice Elena Cerkvenič

Presentazione del libro «Sono schizofrenica e amo la mia follia», incontro con l’autrice Elena Cerkvenič

29 Novembre ore 18:00 20:00

Sono schizofrenica e amo la mia follia

L’incontro bilingue è promosso dalla Componente slovena del PD, la Società Culturale Slovena – Tabor, la Biblioteca Pinko Tomažic e Compagni in collaborazione con la libreria Librarna.

La senatrice Tatjana Rojc e Sabrina Morena dialogheranno con l’autrice, una donna eccezionale e una grande operatrice culturale che da anni si impegna per diffondere la conoscenza della lingua e della cultura slovena tra il pubblico italiano, nonché per promuovere l’uguaglianza di genere.

Il libro è un toccante e coraggioso memoir in cui l’autrice descrive la sua malattia, che è sopraggiunta inaspettatamente nella sua vita e l’ha cambiata radicalmente.

L’evento sarà l’occasione per ricordare l’eccezionale figura di Franco Basaglia, uno dei protagonisti della cosiddetta “Rivoluzione Psichiatrica”, che è iniziata a Gorizia nel 1961 e si è sviluppata a Trieste.

Il libro Sono schizofrenica e amo la mia follia, pubblicato quest’estate dalla casa editrice milanese Meltemi, potrà essere acquistato durante l’evento grazie alla collaborazione della libreria Librarna.

 

 

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Sgombero di Porto Vecchio: Paglia (Pd), gestione o propaganda?

Sgombero di Porto Vecchio: Paglia (Pd), gestione o propaganda?

Con lo sgombero di Porto Vecchio dai migranti che vi avevano trovato rifugio, sembra volersi inscenare uno “show mediatico”, piuttosto che affrontare in modo strutturale e umano una questione tanto complessa quanto urgente.

Ci chiediamo: è davvero diverso lo sgombero di Porto Vecchio da quello di un alloggio, di un albergo, o di un’abitazione abusivamente occupata? O si tratta solo di un’operazione una tantum, volta più a suscitare clamore che a trovare soluzioni concrete?”

Queste le domande che si pone Maria Luisa Paglia, segretaria del Pd di Trieste.

Questo intervento, infatti, rivela inefficienza e incapacità di pianificazione. I trasferimenti annunciati con grande enfasi e senza alcun confronto con le associazioni che quotidianamente si occupano delle persone senza dimora si limiteranno a spostare il problema altrove, senza alcuna risposta di lungo periodo.

Da stanotte altri arriveranno, riempiendo di nuovo quegli stessi spazi o trovandone di nuovi in città. A meno che l’Amministrazione non intenda presidiare ogni angolo dove uomini, donne e bambini possano cercare riparo e la questione si ripresenterà, lasciando tutti nel medesimo stato di abbandono.

È questo il futuro che vogliamo? Una città che risponde ai bisogni umani con clamore mediatico, senza mai cercare soluzioni integrate? 

Chiediamo invece di pensare davvero a queste persone e alla sicurezza di tutti i cittadini, lavorando per offrire percorsi regolari e sostenibili di accoglienza; prevenire fenomeni come il taglieggiamento e i ricatti, che emergono in un contesto di abbandono totale; collaborare con chi opera ogni giorno sul campo per garantire risposte umane e dignitose.


Trieste ha bisogno di visione, non di propaganda. La sicurezza di tutti passa attraverso l’inclusione, il dialogo e la capacità di pianificare.”

Donna Vita Libertà. Un grido di resistenza universale!

Donna Vita Libertà. Un grido di resistenza universale!

15 Novembre ore 18:00 20:00

Un’occasione per confrontarci sulla condizione femminile, le conquiste da proteggere e le sfide che ci attendono.

intervengono:

  • G.O.A.P. Centro Antiviolenza Trieste
  • Maria Vanto, già dirigente di Consultorio familiare e attivista del Comitato per i Consultori familiari
  • Monica Hrovatin, portavoce delle Donne Democratiche di Trieste e sindaca di Sgonico
  • Maria Luisa Paglia, segretaria provinciale PD
  • Shady Alizadeh, avvocata e attivista del Movimento Donna Vita Libertà
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Ora Basta! Grande corteo No Ovovia

Ora Basta! Grande corteo No Ovovia

25 Ottobre ore 17:30 19:00

Grande corteo No Ovovia

Partenza da Piazza Oberdan, Trieste
Arrivo in piazza Unità ore 19

Il progetto ovovia non ha ottenuto i fondi PNRR, ma la battaglia non è ancora finita. È il momento di farci sentire!
Venerdì 25 ottobre diremo il nostro grande NO!

Non possiamo più restare in silenzio dopo la sfrontatezza con cui l’amministrazione si è ostinata a voler portare avanti questo progetto illegittimo, impattante, inutile, insostenibile e insicuro. La perdita dei fondi PNRR deve essere la pietra tombale sulla follia dell’ovovia. Con decine di migliaia di firme raccolte più volte contro il progetto, con tutti i ricordi al TAR ancora pendenti, con tutti gli ostacoli amministrativi insormontabili, non è possibile intestardirsi e cercare altri fondi.

È arrivato il momento di alzare la voce. Quando noi del Comitato abbiamo lanciato una chiamata alla città, la risposta è sempre stata generosa e numerosa oltre ogni aspettativa. Oggi ti chiediamo di nuovo di scendere in strada con noi, di far sentire forte e chiara la nostra voce: NON SULLE NOSTRE TESTE, NON DALLE NOSTRE TASCHE!
Unisciti a noi venerdì 25 e convinci tutti i tuoi contatti a venire! È un gesto importante per il futuro della nostra città! Porta con te amici, familiari e chiunque voglia unirsi a questa battaglia!

🗣️ Facciamo sentire il nostro dissenso! Non mancare

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