San Giusto d’Oro, Sindaco abbandona l’aula: ipocrisia e cinismo da chi amministra la città

San Giusto d’Oro, Sindaco abbandona l’aula: ipocrisia e cinismo da chi amministra la città

“Nel giorno in cui una nave ONG, una delle tante criminalizzate dal governo, ha salvato una bambina che resisteva da sola nel Mediterraneo, aggrappata a una camera d’aria usata come salvagente, siamo costretti a registrare un altro episodio di ipocrisia e cinismo da parte di chi amministra Trieste. Mentre nel mare continuano a morire esseri umani e le organizzazioni umanitarie si prodigano per salvare vite, la Giunta di destra di Trieste ha scelto di abbandonare l’aula, insultando chi si impegna ogni giorno per l’accoglienza e la dignità dei più vulnerabili.

Così Maria Luisa Paglia, segretaria provinciale del PD.

La volontaria dell’associazione Linea d’Ombra, che ha ritirato il San Giusto d’Oro a nome della Rete solidale Trieste premiata per l’impegno nel sociale, ha avuto il coraggio di ricordare la reale situazione che i migranti vivono in città. Ebbene, proprio in quel momento, il sindaco, una parte della sua Giunta e l’assessore regionale all’immigrazione, ha deciso di alzarsi e lasciare l’aula. “Non è stata solo una dimostrazione di arroganza politica, ma una vergogna per ogni cittadino che crede nei principi di solidarietà e accoglienza.” afferma Paglia.

La reazione di chi ha commentato che “non era il momento di esprimere opinioni e visioni differenti” è a dir poco surreale. Vogliono farci credere che le parole di chi denuncia la verità, la sofferenza e l’abbandono siano opinioni? No, quelle non sono opinioni. Sono la cruda realtà di una città e di un Paese governato da una destra populista, che ogni giorno tradisce i valori di solidarietà e accoglienza a cui si appellano solo in vista delle elezioni.

Oggi più che mai, siamo testimoni di un’amministrazione padronale che non ha il coraggio di confrontarsi con la verità, di ascoltare chi vive il territorio e conosce le difficoltà reali. Un’amministrazione che, al contrario, mette in scena un teatrino di indifferenza e cinismo.

Tutta l’Italia sa che la situazione dei migranti nelle nostre città è una drammatica realtà, non un’invenzione o una “opinionistica” tesi da condannare. La destra al governo tradisce ogni valore di solidarietà umana, di cristianesimo, e di dignità. Questa amministrazione sceglie l’indifferenza al posto della speranza e della solidarietà.

Quella speranza che ci arriva tramite una bambina che si è aggrappata ad una camera d’aria per tre giorni e tre notti, in mezzo a un mare gelido. Lei è il simbolo del vero Natale.”

Così conclude la segretaria.

Crisi comparto industriale: Zingirian (PD), difendiamo il lavoro e il futuro dei lavoratori FLEX e Wärtsilä

Crisi comparto industriale: Zingirian (PD), difendiamo il lavoro e il futuro dei lavoratori FLEX e Wärtsilä

Il Forum lavoro del Partito Democratico, tramite il suo responsabile Roberto Zingirian, esprime profonda preoccupazione per la mancanza di risposte concrete sulla crisi dello stabilimento FLEX, emersa dall’incontro al MIMIT.

Questa situazione di stallo non è accettabile. La FLEX rappresenta un pezzo fondamentale della manifattura triestina e un simbolo della capacità produttiva del nostro territorio.

Siamo al fianco dei lavoratori riuniti oggi in assemblea e ribadiamo con forza che va trovata una soluzione che tuteli l’occupazione e salvaguardi le competenze locali, assicurando nel frattempo l’accesso agli ammortizzatori sociali. La tutela dei lavoratori non è negoziabile.

A destare ulteriore allarme è la proposta di Wärtsilä di esternalizzare l’attività di manualistica tecnica, con il conseguente trasferimento a un’altra azienda di 23 lavoratori. Questa decisione è un chiaro atto di violazione degli accordi sottoscritti poche settimane fa, che non può passare sotto silenzio.

La difesa del comparto industriale di Trieste non può essere messa in discussione. Una città che punta a un futuro stabile e prospero non può vivere di solo turismo. Serve un’azione chiara e determinata per garantire livelli occupazionali stabili e una visione industriale concreta, affinché Trieste resti una città dove si produce, si innova e si lavora.

La segretaria del PD di Trieste, Maria Luisa Paglia lancia un appello.

Invitiamo le istituzioni e tutte le forze politiche a unirsi in questa battaglia per il lavoro e per il futuro della nostra comunità: il lavoro è dignità, e difenderlo è il nostro impegno.”

Musei a orario ridotto? La decisione contraddittoria che interroga il futuro di Trieste

Musei a orario ridotto? La decisione contraddittoria che interroga il futuro di Trieste

In una recente dichiarazione, l’assessore ha sollevato più dubbi che risposte riguardo la decisione della giunta di ridurre gli orari di apertura dei musei della città.

Se il futuro di Trieste è orientato verso il turismo, come affermato ripetutamente dal sindaco e dalla sua amministrazione, sembra paradossale che si voglia limitare l’accesso ai principali attrattori culturali, essenziali sia per i turisti che per i cittadini”.

Lo dichiara Sabrina Morena, vicesegretaria del PD di Trieste e coordinatrice del Forum Cultura.

L’assessore Rossi ha evidenziato la necessità per l’intera giunta di prendere piena consapevolezza del ruolo del turismo, sottolineando l’importanza di un bilancio coerente e di interventi urbanistici e viabilistici adeguati, in modo che i benefici del turismo non si traducano in disagi per i residenti.

Una delle questioni più critiche riguarda la gara d’appalto che ha portato alla riduzione degli orari di apertura, influenzando anche gli orari di lavoro degli operatori museali. Questo solleva interrogativi non solo sull’efficacia della gestione municipale del patrimonio culturale, ma anche sulle condizioni lavorative del personale impiegato.

Nonostante le migliorie salariali degli ultimi anni, la precarietà rimane una costante preoccupante per questi lavoratori, una condizione che merita maggiore stabilità e chiarezza. Se si riduce l’orario di lavoro, non vorremmo che si riducessero anche le paghe”.

Aggiunge Sabrina Morena.

I musei, per la loro intrinseca vocazione, dovrebbero essere centri di aggregazione e formazione permanente, aperti a lungo al pubblico. Tuttavia, questa riduzione oraria sembra fare il contrario, limitando l’accesso alla cultura e, di conseguenza, la lotta contro l’ignoranza e la solitudine, nonché la promozione della coesione sociale.

Questo approccio contraddittorio solleva seri dubbi sulle reali priorità e sulla visione futura dell’amministrazione cittadina. La giunta si trova quindi di fronte a un bivio cruciale: continuare su questa strada di restrizioni o rivedere la propria strategia per valorizzare pienamente i musei come risorse vitali per il benessere culturale, sociale ed economico di Trieste? La risposta a questa domanda sarà determinante per definire il futuro della città.

Ovovia: Salvati (Pd), valutare rischio falso in bilancio

Ovovia: Salvati (Pd), valutare rischio falso in bilancio

La Giunta valuti se correre il rischio di un falso in bilancio, mantenendo nel documento di previsione 2025-2027 il riferimento ai fondi PNRR a copertura dei costi di realizzazione della cabinovia Trieste-Porto Vecchio-Carso. Il bilancio di previsione deve osservare scrupolosamente il principio di verità e quanto riportato nella descrizione del capitolo di spesa 20220140, col riferimento a ‘PNRR_M2C2I4.2’, appare palesemente in contrasto con la realtà degli atti. Ho dunque presentato un emendamento soppressivo inteso a tutelare il Comune”.

 

Lo rende noto il consigliere comunale Luca Salvati (Pd), spiegando il merito della sua proposta di emendamento alla proposta di delibera della Giunta comunale di Trieste avente ad oggetto “Bilancio di previsione 2025-2027. Approvazione”

Salvati ricorda che in base alla corrispondenza intercorsa tra il Comune di Trieste ed il Ministero dei Trasporti, il finanziamento statale per la realizzazione della cabinovia non potrà essere collegato ai fondi PNRR” e che rimane aperta l’individuazione delle fonti di finanziamento alternative.

Il consigliere dem sottolinea inoltre che il bilancio di previsione del Comune non può nemmeno essere costruito tenendo conto degli annunci verbali del Ministro dei Trasporti, finché non siano sostenuti da precisi e documentati impegni di spesa.

Cena di fine anno 2024

Cena di fine anno 2024

18 Dicembre ore 19:00 23:00

32€ prezzo della cena 25 Euro + almeno 7 Euro di autofinanziamento
Cena di fine anno 2024

La tradizionale cena di fine anno è un momento speciale per tutti noi del Partito Democratico di Trieste. Quest’anno abbiamo tanto da festeggiare: successi ottenuti, impegno condiviso e la passione di tutti gli iscritti e sostenitori!

La serata sarà molto più di una semplice cena. Sarà un’opportunità per riunirci, condividere idee e discutere insieme delle iniziative che avvieremo nel 2025.

Il prezzo fisso concordato per la cena è di 25 Euro a persona per il seguente menù: Salumi, formaggi, bruschetta e strudel salato – Bis di primi – Gallina in tegame con patate al forno – Panettone e pandoro di buon augurio – Vino e acqua

Chiediamo inoltre un modesto contributo di 7 Euro per l’autofinanziamento del nostro partito provinciale. Un gesto di sostegno fondamentale per realizzare le nostre attività.

I posti sono limitati ed è necessario confermare la presenza per sé e per i propri ospiti rispondendo a questa email o telefonando in sede allo 040-366833, entro le ore 12:00 di lunedì 16 dicembre.

Programma della serata:

  • Intervento di saluto della segretaria provinciale Maria Luisa Paglia
  • Libagioni
  • Lotteria di autofinanziamento con premi belli e divertenti


La nostra è una comunità unita e ogni contributo, piccolo o grande che sia, è fondamentale per sostenere le nostre iniziative e per continuare a lottare per i valori in cui crediamo.

+39 040 366 833

Visualizza il sito dell'Organizzatore

Via Darsella di San Bartolomeo 20
Muggia, TS 34015 Italy
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«Porto Vecchio: rigenerazione o depredazione» Il PD apre il dibattito

«Porto Vecchio: rigenerazione o depredazione» Il PD apre il dibattito

15 Gennaio 2025 ore 18:00 20:00

Il Partito Democratico di Trieste invita i cittadini a una serie di incontri pubblici critici e costruttivi sotto il titolo provocatorio “Porto Vecchio: rigenerazione o depredazione?”. Questa iniziativa nasce dalla necessità di esaminare le ombre e le contraddizioni del progetto Costim, approvato in Consiglio Comunale dalla sola maggioranza e senza un reale coinvolgimento delle comunità locali, degli esperti e delle associazioni attive sul territorio.

L’obiettivo di questi incontri è duplice: da una parte offrire una piattaforma di informazione oggettiva e dall’altra stimolare una riflessione sulla trasformazione dell’area di Porto Vecchio. Crediamo che il futuro di Trieste debba essere scritto attraverso una partecipazione democratica e informata, dove ogni voce può contribuire a definire una visione coraggiosa e moderna per la nostra città.

Gli eventi saranno coordinati dai segretari dei circoli del PD, con il supporto essenziale di esperti del Forum Ambiente e Scienza del PD. I consiglieri comunali del partito porteranno la loro esperienza diretta nella discussione in Consiglio. Verranno illustrati i limiti di metodo e di merito del progetto e le opportunità che avrebbero potuto essere colte; ci si confronterà su una diversa visione per quell’area così importante per il futuro della nostra città, con l’intuito di poter ancora contribuire, come possibile, nel miglioramento del progetto.

Il quarto appuntamento si terrà: mercoledì 15 gennaio 2025 e alle 18:00, presso la sede delle Acli di Campo San Giacomo 15 Trieste

Questa serie di incontri è aperta a tutti coloro che desiderano approfondire e discutere il futuro di Porto Vecchio e di Trieste.

Intervengono:

Carlo De Donato, Segretario del V circolo PD
Maria Luisa Paglia, Segretaria provinciale PD Trieste
Roberto Dambrosi, Architetto e componente del Forum Ambiente e Scienza del PD.
Sergio Persoglia, Coordinatore del Forum Ambiente e Scienza
Valentina Repini Consigliera Comunale del Partito Democratico
Štefan Čok, Consigliere comunale PD

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Criminalità a Trieste: Paglia (Pd), la sicurezza che non si vede

Criminalità a Trieste: Paglia (Pd), la sicurezza che non si vede

Trieste è una città che sta cambiando volto. Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un preoccupante aumento di risse, pestaggi, rapine, accoltellamenti e aggressioni. Una situazione che non può essere ignorata e che ci obbliga a porci delle domande, non solo sulla sicurezza, ma anche sull’efficacia delle scelte amministrative adottate per garantirla. È la riflessione della segretaria del Pd di Trieste, Maria Luisa Paglia, a fronte di una situazione di cui, dati odierni alla mano, pare si stia perdendo il controllo.

Ci chiediamo a cosa sono servite tutte le risorse economiche investite dalla Giunta di destra per disseminare la città di telecamere? Questi dispositivi, tanto celebrati come soluzione miracolosa, si sono dimostrati un fallimento, incapaci non solo di prevenire i reati, ma anche di restituire ai cittadini quel senso di sicurezza che dovrebbe essere la base della vita di una comunità. Le telecamere, a quanto pare, guardano, ma non agiscono”.

Ironia della sorte, l’unica cosa che pare aumentare sotto la loro sorveglianza è proprio la criminalità. Forse è il momento di rivedere le priorità e di ascoltare chi, come il Questore Ostuni, sottolinea l’importanza di investire in percorsi di crescita e progetti di educazione alla legalità.

Se le stesse risorse, invece che su strumenti che si limitano a filmare il crimine, fossero state destinate a educare i giovani, a rafforzare le reti sociali e a promuovere il rispetto delle regole, lo scenario sarebbe oggi diverso. È una strada più lunga ma i risultati sarebbero stati sicuramente apprezzabili.

Come Partito Democratico, chiediamo alla Giunta comunale di Trieste un cambio di rotta: la sicurezza vera non si ottiene con una proliferazione di telecamere, ma con un lavoro quotidiano per costruire una comunità più coesa, consapevole e rispettosa delle regole. Speriamo che, almeno questa volta la Giunta riesca a guardare oltre l’obiettivo delle telecamere”.

Porto Vecchio: Russo (Pd), sia opportunità per i giovani, non miope operazione immobiliare 

Porto Vecchio: Russo (Pd), sia opportunità per i giovani, non miope operazione immobiliare 

Si è svolto questa sera il terzo degli incontri “Porto Vecchio: rigenerazione o depredazione? aperti al pubblico, organizzati dal PD di Trieste, volti a informare i cittadini sul progetto Costim e a stimolare una riflessione sull’area di Porto Vecchio.

Tra i partecipanti, il vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Russo.

 Ho promosso la sdemanializzazione di Porto Vecchio perché credevo e credo che sia la più grande opportunità per attirare nella nostra città risorse economiche, imprese e giovani talenti. Il progetto che il centrodestra vorrebbe imporre non ha nulla di tutto ciò.” 

Al presidente Fedriga, che nei giorni scorsi ha reagito nervosamente alle nostre osservazioni puntuali, ha aggiunto Russo, voglio ricordare che quelle stesse critiche le poneva lui solo qualche anno fa, quando temeva una speculazione edilizia. Oggi sono lui e la sua maggioranza ad andare in quella direzione.

Non solo si stanno sprecando centinaia di milioni per l’inutile trasferimento degli uffici della Regione in Porto Vecchio, ma soprattutto si vogliono realizzare residenze di lusso da vendere a 10mila euro al metro quadro a ricchi turisti stranieri.

Non è quello che vogliono i triestini che chiedono non miopi operazioni immobiliari ma opportunità di futuro per i propri giovani. E siamo certi che sapranno punire l’arroganza con cui il centrodestra – dall’ovovia a Porto Vecchio – gioca con il futuro della nostra città.”

Anche Maria Luisa Paglia, segretaria del PD cittadino, presente all’incontro, critica l’attuale progetto presentato da Costim, ritenendolo carente in ambizione e innovazione.

“Ci troviamo di fronte a un progetto che non rispecchia le potenzialità di Trieste come centro di attrazione per talenti e competenze internazionali. Il Porto Vecchio potrebbe essere una vetrina dell’innovazione, un luogo di crescita per start-up e aziende tecnologiche, invece è relegato a un mero sviluppo immobiliare. 

Nel modello progettuale non vediamo concretezza nelle proposte di creazione di posti di lavoro qualificati per i nostri giovani, elemento fondamentale per il rilancio economico e sociale della città: non saranno certo 300 posti di lavoro scarsi e per giunta precari e sottopagati, come tipico del settore ricettivo e commerciale, ad invertire l’andamento negativo della curva demografica della città.

Maria Luisa Paglia conclude auspicando un ripensamento dell’approccio al progetto, integrando visioni più ampie che includano sviluppo tecnologico, opportunità occupazionali significative per i giovani e una vera internazionalizzazione dell’area.

 

Lavoro: Salvati (Pd), ora per addetti museali CCNL Federculture

Lavoro: Salvati (Pd), ora per addetti museali CCNL Federculture

“Rivendichiamo il risultato ottenuto per gli addetti museali, frutto di un lavoro portato avanti nel tempo di concerto con l’assessore Giorgio Rossi, le sigle sindacali e i consiglieri responsabili della maggioranza. L’adeguamento salariale in vigore da più di un anno e l’aggiudicazione del nuovo appalto al Consorzio con l’applicazione del Ccnl multiservizi era tra i nostri obiettivi dichiarati. 

Il consigliere comunale Luca Salvati (Pd) commenta quanto emerso dalla riunione della Quinta commissione consiliare, la cui convocazione era stata richiesta dallo stesso Salvati per fare il punto sulla situazione lavorativa e contrattuale degli addetti museali.

Sottolineando l’importanza che il turismo sta rivestendo per la nostra città e la necessità che gli addetti museali acquisiscano competenze adeguate al loro ruolo.  Salvati giudica positivo che la Giunta si sia impegnata attraverso l’assessore Rossi a fornire a questi lavoratori una formazione adeguata.

Altrettanto rilevante, per il consigliere dem, è anche l’impegno assunto di applicare quanto prima il contratto Federculture, già adottato in molte altre città per questi lavoratori. Su tutto questo – conclude Salvati – rimarremo attenti e propositivi.

Cabinovia Trieste-Opicina: il PD contesta la visione del Ministro Salvini

Cabinovia Trieste-Opicina: il PD contesta la visione del Ministro Salvini

È forte lo stupore per l’annuncio del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, riguardante il finanziamento della cabinovia Trieste-Opicina. Mentre il Ministro ha anticipato la copertura finanziaria del progetto, il PD ritiene che l’eventuale impiego di risorse pubbliche sia non solo inappropriato per la natura dell’opera, ma anche irrispettoso verso la cittadinanza.

Il progetto della cabinovia non risponde alle reali esigenze di mobilità sostenibile e integrata di Trieste e del suo hinterland. La decisione di procedere con una infrastruttura così invasiva e costosa rappresenta una scelta non solo discutibile dal punto di vista ambientale, ma anche inadeguata sotto il profilo del miglioramento della rete trasportistica locale.”

Lo dichiara Maria Luisa Paglia segretaria provinciale del PD di Trieste.

Paglia sottolinea la mancanza di attenzione nei confronti della cittadinanza e le associazioni locali, che hanno più volte manifestato dubbi e perplessità sul progetto. Non si può decidere il futuro del nostro territorio senza tenere conto dell’opinione dei triestini. La massiccia mobilitazione dei cittadini contro la cabinovia dimostra una netta contrarietà a un’opera ritenuta non solo superflua, ma squisitamente dannosa per il paesaggio unico che Trieste custodisce.

Inoltre, la censura è anche verso la modalità di comunicazione scelta da Salvini, che sembra trascurare le critiche costruttive e le alternative più sostenibili proposte da esperti e residenti.

Chiediamo che si faccia un passo indietro su questo progetto e si avvii una riflessione più ampia sulle priorità infrastrutturali della città, privilegiando interventi che garantiscano beneficio reale e a lungo termine per tutti i cittadini, afferma Maria Luisa Paglia che, infine, lancia una critica pungente al Ministro Salvini per la sua gestione delle infrastrutture prioritarie.

Invece di girare l’Italia promuovendo progetti faraonici e di dubbia utilità come il Ponte sullo Stretto o la Cabinovia di Trieste, il Ministro dovrebbe concentrarsi su questioni più urgenti, come i lavori sulla linea ferroviaria Trieste-Venezia, che versa in condizioni non accettabili e limita gravemente la crescita dei traffici del porto di Trieste. È inaccettabile che le infrastrutture esistenti vengano trascurate mentre si lanciano nuove iniziative per ragioni di marketing politico.

Più che soldi per la cabinovia vorremmo che il Ministro garantisse, ad esempio, la puntualità dei treni italiani, notevolmente peggiorata sotto il suo mandato da Ministro delle infrastrutture”