Riqualificazione di piazza del Perugino, mozione della consigliera dem Valentina Repini

Riqualificazione di piazza del Perugino, mozione della consigliera dem Valentina Repini

La consigliera comunale del Partito Democratico Valentina Repini ha presentato una mozione per la riqualificazione di Piazza del Perugino, un’area che nel corso degli anni ha subito un progressivo degrado e che necessita di un intervento strutturale per restituirle vivibilità e funzione sociale.
Nella sua mozione, la consigliera Repini ha evidenziato come le periferie siano spesso caratterizzate da fenomeni di marginalità, insicurezza e carenza di servizi adeguati. La rigenerazione urbana rappresenta uno strumento chiave per contrastare questi problemi, attraverso interventi mirati che migliorino la qualità della vita dei residenti.

Piazza del Perugino un tempo era un luogo di aggregazione e vitalità, ma oggi si presenta come un’ampia distesa di cemento, priva di verde e di spazi adeguati perla socialità. È fondamentale restituire ai cittadini un luogo vivibile, accogliente e sicuro”.

Lo ha dichiarato la consigliera Repini.

Gli obiettivi della mozione riguardano l’avvio di un progetto di riqualificazione per trasformare Piazza del Perugino in uno spazio verde e attrezzato, migliorandone accessibilità, sicurezza e vivibilità coinvolgendo la Quinta Circoscrizione e la cittadinanza nella fase di progettazione, garantendo così un percorso partecipativo e condiviso.

Si chiede inoltre di promuovere la sostenibilità ambientale attraverso la piantumazione di alberi, l’inserimento di aree verdi e la creazione di spazi per il raffrescamento naturale e di riorganizzare gli spazi per favorire la socialità, dotando la piazza di arredi urbani adeguati, aree gioco per bambini, spazi per eventi culturali e percorsi accessibili per persone con disabilità.

La riqualificazione andrebbe inoltre integrata con misure di sicurezza urbana, come un’illuminazione adeguata e la sorveglianza degli spazi da parte delle forze dell’ordine. 

I residenti attendono da anni un intervento che possa restituire dignità e funzionalità a questa piazza. La riqualificazione di Piazza del Perugino non è solo un atto dovuto, ma un’opportunità per migliorare il decoro urbano e la qualità della vita di tutto il quartiere”.

Ha concluso Repini.

La mozione è sostenuta dei consiglieri comunali dem Štefan Čok, Francesco Russo e Luca Salvati che condividono la necessità di un intervento tempestivo per restituire alla cittadinanza uno spazio pubblico decoroso e fruibile. Entrambi hanno sottolineato l’importanza di un approccio integrato e partecipativo nella rigenerazione urbana, auspicando un rapido avvio del processo di riqualificazione.

Sicurezza: Salvati (PD), Sindaco Trieste vive un in mondo parallelo

Sicurezza: Salvati (PD), Sindaco Trieste vive un in mondo parallelo

“Sembra che il sindaco Dipiazza e l’assessora alla sicurezza De Gavardo vivano in una realtà parallela colorata di rosa e senza violenza. La nostra richiesta di reintrodurre la figura del vigile di quartiere risale a più di un anno fa, si sono uniti anche membri della maggioranza ma è tutto ancora fermo. Con quanto accade ogni giorno non si può aspettare ancora”.

Il consigliere comunale Luca Salvati (PD) sollecita la Giunta Dipiazza dopo gli ultimi episodi di violenza di strada, vandalismo microcriminalità avvenuti a Trieste.

Il sindaco si decida finalmente ad andare in prefettura faccia arrivare al Viminale la richiesta precisa di adeguare all’organico il personale delle forze dell’ordine sul territorio e magari spieghi che lo spiegamento sul confine è una vignetta ridicola. E torniamo a chiedere che l’assessore comunale alla Sicurezza chieda all’assessore regionale Roberti di dare una mano vera alla sua città non solo annunci, proclami.

Purtroppo il sindaco ha lasciato le redini dell’amministrazione per le dichiarazioni roboanti, non fa sintesi della città e non risponde al disagio dei triestini. Un lavoro che non fanno nemmeno alcuni componenti della Giunta comunale, che amano le conferenze stampa ma poi non incidono.

La questione della sicurezza è sempre più urgente, i cittadini parlano preoccupati dei casi di crimini di strada, furti, risse, che avvengono ogni giorno ma l’assessore delegato si compiace di esporre al pubblico l’organigramma della sua area”.

Conclude Salvati.

IV Circoscrizione: PD esprime scetticismo sulla mozione FdI sul «controllo di vicinato»

IV Circoscrizione: PD esprime scetticismo sulla mozione FdI sul «controllo di vicinato»

Nella seduta di ieri della IV Circoscrizione, il capogruppo di Fratelli d’Italia ha presentato una mozione per sperimentare il “controllo di vicinato” come strumento per migliorare la sicurezza in città. Tuttavia, come Partito Democratico, esprimiamo forte scetticismo riguardo a questa proposta per diverse ragioni.

Una misura che rischia di essere solo una foglia di fico poiché non accompagnata da alcuna strategia strutturale per la sicurezza.”

Lo dichiara Luca Bressan, capogruppo PD in IV Circoscrizione.

Negli ultimi tempi, Trieste ha assistito a numerosi episodi preoccupanti: spaccate nel centro città (gli ultimi casi in via Malcanton e via Lazzaretto), furti nei rioni di San Vito e Campi Elisi, danneggiamenti alle auto in sosta e ripetuti scippi. Di fronte a questa escalation, limitarsi a invocare il “controllo di vicinato” significa scaricare il problema direttamente sui cittadini invece di proporre soluzioni concrete.

La destra governa Trieste dal 2016, la Regione dal 2018 e il Paese dal 2022 eppure la sicurezza continua a essere un problema. Se hanno fallito, lo dicano chiaramente, senza delegare il compito ai residenti.”

Prosegue Bressan.


Riteniamo che un confronto con le forze dell’ordine sarebbe stato prioritario per valutare la reale utilità di questo strumento. Ci risulta infatti che anche tra gli operatori della sicurezza ci siano forti perplessità, soprattutto a fronte dei continui tagli alle risorse.

Sicuramente organizzeremo un momento di approfondimento con gli esperti per capire assieme a loro gli strumenti più adatti a contrastare questo preoccupante fenomeno”

Ha dichiarato il Presidente della IV Circoscrizione Marco Rossetti Cosulich.

Per noi, il “controllo di vicinato” potrebbe, al massimo, affiancarsi ad altre misure più incisive, ma non sostituire il necessario presidio del territorio. Servono più agenti, una valutazione dell’efficacia dell’armamento della polizia municipale. Inoltre, sarebbe utile l’istituzione del poliziotto o vigile di quartiere per un controllo più capillare.

Proprio per questo, nella stessa seduta la consigliera Coricciati ha presentato una mozione (sottoscritta dall’intero gruppo del PD) che chiede un maggiore presidio del territorio.

I cittadini si sentono insicuri e, visti i fatti di cronaca, hanno ragione. Non si può uscire di casa sperando di non trovarla a soqquadro, né lasciare la propria auto e ritrovarla vandalizzata. Serve un’azione immediata da parte di chi ha la responsabilità di garantire la sicurezza.”

Afferma Coricciati.

Questa mozione, approvata dal consiglio, rappresenta un’iniziativa concreta per affrontare il tema della sicurezza con misure efficaci e strutturali.
Per quanto riguarda la proposta di Fratelli d’Italia, abbiamo scelto di astenerci, ritenendola insufficiente e potenzialmente controproducente.

Trieste e i suoi “finalmente”: il PD riflette sulla gestione della città    

Trieste e i suoi “finalmente”: il PD riflette sulla gestione della città    

Lettera pubblicata da Il Piccolo giovedì 13 marzo 2025, inviata a doppia firma da Maria Luisa Paglia, Segretaria provinciale e Giovanni Barbo, capogruppo PD in Comune. 

 

Il concetto di “finalmente”, richiamato dal direttore del Piccolo, descrive bene la realtà di Trieste: una città in cui ogni traguardo viene raggiunto con tempi eccessivamente lunghi, tra annunci ripetuti e continui rinvii.

La nuova sede di Esatto annunciata per giugno 2023 è stata inaugurata a marzo 2025.

L’inaugurazione della nuova sede di Esatto, avvenuta il 7 marzo, è solo l’ultimo esempio. Un risultato positivo, certo, ma che arriva dopo ritardi e date promesse e poi disattese: giugno 2023, febbraio 2024 e infine marzo. E non è un caso isolato.

Questa Giunta e il Sindaco ci hanno ormai abituati a opere pubbliche annunciate con toni trionfalistici e poi rimandate, spesso senza spiegazioni chiare. Certamente gli imprevisti possono capitare e non tutto dipende dalla politica, ma quando i ritardi diventano la regola, chi governa la città dovrebbe assumersi le proprie responsabilità, evitando proclami prematuri e infondati.

Se allarghiamo lo sguardo proprio intorno alla nuova sede di Esatto, la situazione non cambia. La piscina terapeutica crollata sei anni fa è ancora una spianata vuota, nonostante le promesse di ricostruzione.

Il mercato ortofrutticolo ha visto annunci di nuove sedi che poi non si sono concretizzate, con l’assurdo paradosso di un immobile acquistato dal Comune e poi rivenduto.

L’ex Fiera è un altro simbolo dell’immobilismo: nel 2019 l’attuale maggioranza ha approvato una variante urbanistica che ha aumentato il valore dell’area, giustificandolo con la realizzazione di spazi pubblici come giardini e aree gioco. A distanza di anni, però, quelle opere non sono nemmeno iniziate e ora apprendiamo della rivendita.

Tutto questo non può che destare preoccupazione quando si parla del futuro di Porto Vecchio. Siamo d’accordo con chi, da Fedriga a Dipiazza, lo definisce un’opportunità unica e irripetibile per Trieste. Ma se l’amministrazione ha gestito in questo modo i progetti finora elencati, come possiamo fidarci che saprà gestire un’occasione così importante?

A questo proposito, vale la pena ricordare l’emendamento Russo del 2014 alla legge di stabilità, che ha reso possibile la sdemanializzazione di Porto Vecchio. All’epoca, il centrodestra e lo stesso Fedriga si opposero a questa decisione, salvo poi cambiare idea nel tempo. Da allora sono trascorsi nove anni: è fondamentale non perderne altrettanti per dare finalmente a quest’area un futuro chiaro e prospero, trasformandola in un vero volano di sviluppo per la città.

Siamo d’accordo con le dichiarazioni di Fedriga e Dipiazza che vedono in Porto Vecchio un’area che necessita di un progetto di portata europea, il più grande intervento di riqualificazione urbana sul mare a livello nazionale. Un’opportunità enorme per Trieste e per chi deciderà di investire. Tuttavia, il curriculum della Giunta in materia di gestione dei progetti pubblici non è rassicurante: come possiamo non essere preoccupati della capacità di portare a termine una sfida così rilevante?

Ad oggi, dopo anni di attesa, l’unica proposta concreta per tutta l’area è quella di Costim. Tutte le altre 60 proposte pervenute riguardavano solo porzioni limitate del sito e non offrivano una visione complessiva. Ma se Porto Vecchio è davvero una risorsa straordinaria, come mai non è stato capace di attrarre grandi investitori internazionali? La Giunta ha partecipato più volte alla fiera di Cannes per promuovere l’area, ma i risultati sono ancora insufficienti. E quindi chiediamo a Comune e Regione di pianificare e realizzare una campagna di promozione internazionale della gara di alto livello per poter poi dire che, finalmente, si sarà riusciti ad attrarre a Trieste il migliore imprenditore che avremmo potuto avere.

E se l’obiettivo è davvero quello di far diventare Porto Vecchio un motore di sviluppo per la città, non basta riempire gli spazi: bisogna creare opportunità per il lavoro e per i giovani.

Per questo chiediamo che il progetto non si limiti a un’operazione immobiliare, ma preveda l’insediamento di aziende innovative, il rafforzamento del settore universitario e della ricerca, e un’offerta residenziale diversificata, che contempli anche soluzioni accessibili per lavoratori e giovani, e non solo abitazioni di lusso.

Se vogliamo davvero dire “finalmente” con soddisfazione e non con rassegnazione, serve un cambio di metodo. Proponiamo quindi l’istituzione di un tavolo di confronto che coinvolga esperti di vari settori, investitori, professionisti, architetti e cittadini, garantendo trasparenza e ambizione nel progetto. Perché solo con una visione condivisa, seria e ambiziosa, possiamo garantire che Porto Vecchio diventi davvero quel volano di sviluppo che Trieste aspetta da troppo tempo.

 

Maria Luisa Paglia – Segretaria PD Trieste

Giovanni Barbo – Capogruppo PD Comune

Area ex fiera, marciapiedi dissestati e promesse non mantenute: i cittadini chiedono risposte celeri

Area ex fiera, marciapiedi dissestati e promesse non mantenute: i cittadini chiedono risposte celeri

Alcuni cittadini hanno segnalato al Comune lo stato di degrado dei marciapiedi intorno alle loro abitazioni, ricevendo in risposta che «la situazione è nota», ma non si interviene perché le opere rientrano nei lavori di urbanizzazione a scomputo della ex Fiera. Purtroppo, i lavori non sono interventi eseguibili in regia diretta.

“Secondo le dichiarazioni del Sindaco Di Piazza, i lavori di riqualificazione dell’ex Fiera sarebbero dovuti partire già nell’ultima settimana di febbraio. Tuttavia, ad oggi nulla si è mosso, e i cittadini si chiedono se sia accettabile continuare a subire ritardi e promesse non mantenute. I residenti chiedono tempistiche certe ed affidabili: è dal 2017 che assistono a dichiarazioni e rinvii, ma la situazione resta invariata. Non possono più accettare questa presa in giro.”

Lo ricorda Laura Famulari, consigliera comunale PD. 

L’auspicio è che il Comune prenda finalmente provvedimenti concreti, mettendo fine a una situazione di degrado che si protrae da troppo tempo.

Emergenza medici di famiglia, PD: situazione grave anche a Trieste

Emergenza medici di famiglia, PD: situazione grave anche a Trieste

Il problema della carenza di medici di famiglia è grave anche a Trieste ed è noto ormai da alcuni anni.

Da tempo chiediamo con forza a Regione e azienda sanitaria di lavorare a delle soluzioni urgenti, per dare risposte ai tanti cittadini senza medico, e contestualmente a delle soluzioni strutturali per superare il problema a medio termine. Molte cose si potrebbero già fare senza attendere soluzioni miracolose dal governo nazionale che, al contrario, alimenta un dibattito talmente confuso e superficiale da creare ancor più incertezza tra i giovani medici che vengono così ulteriormente disincentivati a intraprendere il percorso per diventare medico di medicina generale.

Si esprime così il Forum Salute e Welfare del PD di Trieste.

La Regione ascolti i professionisti e chi li rappresenta e dia finalmente le risposte che servono ai cittadini!”

Conclude Maria Luisa Paglia, segretaria del Pd di Trieste.

Ricreatori: Salvati (Pd), De Blasio batta i pugni in Regione

Ricreatori: Salvati (Pd), De Blasio batta i pugni in Regione

L’assessore De Blasio batta i pugni in Regione per avere fondi e riavviare le convenzioni con i soggetti terzi come le società sportive, dato il buon esito della sperimentazione nel periodo Covid. Ascolti i genitori che sollecitano affinché il progetto ‘growing up’ dedicato alla fascia 11 ai 16 anni sia scorporato dal Ricrestate. Il servizio educativo ascolti i ragazzi e le famiglie per progettare un’offerta più adeguata ai tempi di oggi e quindi più appetibile, se vogliamo che i ragazzi ci vadano”.

Sono alcune delle osservazioni del consigliere comunale del Pd Luca Salvati, oggi all’esito della riunione della commissione dedicata ai centri estivi comunali.

Pur esprimendo apprezzamento verso l’assessore comunale con delega all’Educazione De Blasio e ai suoi uffici per aver recepito il lavoro svolto nelle commissioni richieste dall’opposizione in questi anni, con cui è potuto arrivare al punto di oggi, Salvati ha formulato una serie di richieste alla luce della esigenza di assorbire il maggior numero di richieste possibili da parte delle famiglie che si trovano a dover fronteggiare sempre maggiori spese e spesso non riescono a mandare i propri figli a centri estivi privati.

“Valutiamo positivamente il fatto che è stato accolto il criterio dell’iscrizione al ricreatorio in base a un certo punteggio, ma va sottolineato che la mera iscrizione va distinta dalla frequenza”.

Così conclude Salvati.

Scuole Sauro-Spaccini: rischio mancato rientro e perdita fondi PNRR?

Scuole Sauro-Spaccini: rischio mancato rientro e perdita fondi PNRR?

Sono due tra i molteplici quesiti rivolti alla Giunta Dipiazza dalla consigliera comunale Rosanna Pucci, riguardo alla situazione stagnante che sta caratterizzando ormai da troppo tempo l’intervento di ristrutturazione del complesso scolastico Sauro-Spaccini-Dante di via Tigor n.3, via Colonna n.1 e via Madonna del mare n.11.

Tutta la comunità scolastica è preoccupata: genitori, insegnanti, educatori si chiedono se questi ritardi nei lavori inficeranno nel rientro, previsto per l’anno scolastico 2026-27, dei bambini nelle loro scuole originarie a San Vito. E condivido con loro una certa apprensione, dopo aver letto gli atti relativi alla perizia suppletiva e di variante, risalenti allo scorso ottobre, da cui emerge una serie di nuovi interventi da apportare.” 

Lo afferma la consigliera comunale dem, Rosanna Pucci, che ha dato seguito formale depositando un’interrogazione comunale. 

Il ritardo dei lavori

Fino a ottobre 2024, lo scavo per la formazione delle strutture di fondazione non era stato ancora iniziato, e la situazione richiedeva, inoltre, interventi migliorativi per la resistenza e la funzionalità delle murature portanti, una diversa modalità di scavo archeologico richiesto dalla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio, saggi stratigrafici, la rimozione di pavimenti in vinile-amianto, il trasporto di elementi lapidei ecc..

Un elenco di interventi che, di fatto, ha aumentato i costi di circa 450 mila euro, ma soprattutto ha spostato i termini di ultimazione lavori al 19 ottobre 2025, ben tre mesi dopo quelli previsti.

Ma se dalla perizia di ottobre scorso, i lavori si sono fermati ulteriormente, ad oggi sono sospesi, è logico pensare che la loro conclusione slitterà conseguentemente, ed è altrettanto lecito nutrire dei dubbi rispetto alla data di rientro degli alunni a scuola e dei termini imposti per i fondi PNRR.

E proprio per avere delle risposte certe da parte dell’amministrazione comunale, è stata predisposta un’interrogazione a prima firma Pucci su questa questione infinita.

Nell’eventualità, non augurata che i lavori continueranno per anni, invito la Giunta comunale a trovare per tempo un edificio scuola-contenitore a San Vito, ad esempio la (scuola “De Amicis” di via Combi, perché gli alunni, i genitori e gli insegnanti hanno il diritto di sapere con certezza i prossimi sviluppi che riguarderanno la loro scuola, anche per poter programmare con serenità la loro vita”.

Conclude la consigliera Pucci.

La risposta controversa dell’assessore Lodi

Rispondendo all’interrogazione l’assessore Lodi respinge le critiche ritenendo che non sussistano situazioni stagnanti ma normali contrattempi tipici dei lavori svolti su immobili vincolati. In questo caso lo stop si è reso necessario per riadattare le opere strutturali ai reperti archeologici rinvenuti sotto la palestra.

Non sfugge però che l’assessore abbia fissato il termine dei lavori in tempo utile per l’anno scolastico 2026-2027, spostandolo di dodici mesi rispetto alle sue recenti dichiarazioni, pericolosamente a cavallo del limite tassativo imposto dalla rendicontazione dei progetti sostenuti dal PNRR, cioè il 30 giugno 2026.  

Non sfugge neppure che i lavori siano fermi da ben quattro mesi e che l’assessore nulla abbia chiarito in merito ai costi che, con il prolungarsi del cantiere, saranno inevitabilmente destinati a salire.

Certo che anche l’intervento sulla Sauro-Spaccini si va ad aggiungere al lungo elenco di appalti mal gestiti dall’assessorato ai lavori pubblici, come la galleria Foraggi, l’ex caserma di Roiano, il ponte sulle rive, il tram di Opicina per fare degli esempi.

Ucraina, piena solidarietà del Pd di Trieste

Ucraina, piena solidarietà del Pd di Trieste

Il Partito Democratico di Trieste esprime piena solidarietà al popolo ucraino. Crediamo in una pace giusta, non in una resa che metterebbe a rischio i valori fondamentali dell’Europa.”

Lo dichiara il consigliere dem Štefan Čok.

Per questo, e anche alla luce dell’annunciata manifestazione del 15 marzo a Roma, il PD ha presentato una mozione urgente, che auspichiamo possa trovare un’ampia condivisione, finalizzata a ribadire la convinta adesione del Consiglio Comunale ai principi e ai valori dell’unità europea, democratica e plurale.

In un momento in cui il futuro del nostro continente è in gioco chiediamo un’Europa più forte e coesa, capace di difendere la democrazia, la libertà e i diritti di tutti.”

Aggiunge Maria Luisa Paglia, segretaria provinciale del PD.

Dimissioni anticipate del direttore del Teatro Rossetti: sia fatta chiarezza

Dimissioni anticipate del direttore del Teatro Rossetti: sia fatta chiarezza

Assistiamo con preoccupazione a quanto in questi giorni sta avvenendo all’interno della principale istituzione teatrale di prosa della Regione.”

Lo afferma Sabrina Morena, coordinatrice del Forum cultura del Pd di Trieste.

La scelta improvvisa del Direttore, Paolo Valerio, avviene mentre vi è un Consiglio di Amministrazione in regime di prorogatio. Che un direttore molto prima della scadenza del contratto abbandoni una istituzione prestigiosa per assumere un altro incarico, e che questo avvenga in un periodo molto positivo per il teatro, con incassi e presenze in forte aumento, temiamo sia sintomo di una situazione fortemente conflittuale tra le figure poste alla guida del teatro stesso che, poiché si parla di una istituzione pubblica, è urgente sia portata alla conoscenza della cittadinanza.

È evidente che il teatro si trovi in una situazione di stallo dirigenziale e che la prima azione da mettere in campo per superarlo passa per il nuovo Consiglio di Amministrazione.

Auspichiamo che i membri del nuovo Consiglio siano scelti con le competenze necessarie e non per meri equilibri di partito”.

Conclude Morena.

Il futuro del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia “Il Rossetti” è in gioco e le istituzioni devono garantire il buon funzionamento di un ente di tale importanza per la vita della comunità cittadina e regionale.