Statua a D’Annunzio, il Comune farebbe meglio a valorizzare la tradizione scientifica della nostra città

Statua a D’Annunzio, il Comune farebbe meglio a valorizzare la tradizione scientifica della nostra città

Lunedì in Consiglio, prima dell’elezione del Presidente l’assessore Rossi – rispondendo a una domanda della consigliera Sabrina Morena – ha rivelato qualche dettaglio sulla statua di D’Annunzio richiesta e finanziata dal Comune di Trieste, e che verrà collocata in Piazza della Borsa.

Ora, se nulla abbiamo da eccepire rispetto alla rilevanza culturale di D’Annunzio, ci lasciano quantomeno perplessi le motivazioni portate dall’assessore per la realizzazione della statua: ha detto chiaro e tondo che verrà fatta in virtù del “legame della città con i fatti avvenuti a Fiume, così come più in generale c’è un collegamento di Trieste con l’Istria, Fiume e Dalmazia, nell’ambito dei fatti avvenuti fra la Prima e la Seconda guerra mondiale”. Purtroppo è difficile non leggere in queste parole un’eco dell'”incidente” diplomatico di Tajani il 10 febbraio, e pure più recentemente nella condivisione – il 2 giugno – della cartina della “Grande Italia” da parte dell’assessore Giorgi, che paradossalmente dovrebbe occuparsi della progettazione europea. Quanti passi indietro ci stanno facendo fare?

Invece di fare statue a D’Annunzio, il Comune non farebbe meglio a valorizzare la grande tradizione scientifica della nostra città – da Budinich a Abdus Salam – anche in vista di un appuntamento così culturalmente rilevante come ESOF 2020? Non farebbe meglio a cogliere l’opportunità di tessere collaborazioni con la città di Fiume, che nello stesso anno sarà capitale europea della cultura, mettendo in comunicazione la scienza e la cultura in un ambito transfrontaliero e europeo, attraverso la promozione delle eccellenze di questo territorio che rappresenta il cuore dell’Europa e di quella incredibile cultura che nasce da incontri e incroci culturali antichi e profondi, ma soprattutto ricchi di diversità e oggi più che mai la nostra città dev’essere un ponte necessario perché se ne possano creare altri che individuino in linguaggi culturali comuni percorsi di unione e vicinanza tra paesi, popoli, etnie e religioni diverse?

Auspicando le scuse dell’assessore Giorgi, torniamo a ribadire con forza che Trieste, città più europea d’Italia, necessita di istituzioni e politici impegnati a rafforzare la pacifica convivenza, valorizzando la ricchezza rappresentata dalle tante diversità culturali, linguistiche e religiose presenti sul nostro territorio, lavorando nel creare condizioni favorevoli agli scambi piuttosto che ai conflitti e trovando un ulteriore supporto nell’ambito della comune casa europea. Per alimentare questo processo, nello spirito dello storico incontro dei tre Capi dello Stato a Trieste in occasione del concerto dei tre Presidenti nel 2010, è necessario continuare il percorso della pacificazione che consiste anche nel rifiuto di visioni stereotipate che riproducono pregiudizi, danno etichette e creano nuovi muri.”

Gruppo consiliare PD Trieste

 

Na ponedeljkovem občinskem svetu je obdbornik Rossi odgovoril na vprašanje svetnice Sabrine Morena in razkril nekaj podatkov o postavitvi kipa D’Annunziu na Borznem trgu. Gre za projekt, ki nastaja na pobudo in s finančnimi sredstvi Občine Trst.

Velike pomisleke odpirajo motivacije odbornika pri obrazložitvi projekta. Rossi je izjavil, da bo kip postavljen zaradi “povezave mesta Trst z dogodki, ki so se pripetili na Reki, tako kot bolj splošno obstaja naveza Trsta z Istro, Reko in Dalmacijo v sklopu dogajanj med prvo in drugo svetovno vojno.” Težko je spregledati v teh besedah asociacijo z “diplomatskim incidentom” Taianija 10.februarja na bazovskem šohtu in s spletno objavo 2.junija zemljevida “Velike Italije” s strani odbornika Giorgija, ki naj bi se presentljivo ukvarjal z evropskimi projekti.
Ti koraki nas vodijo v napačno smer in hitro nazadujemo.

Ne bi raje Občina ovrednotila znanstevno tradicijo, ki odlikuje naše mesto, od Budinicha do Abdus Salama, tudi glede na pomembni kulturni dogodek ESOF 2020? Ne bi raje izpostavila sodelovanje z Reko, ki bo istega leta prestolnica evropske kulture in tako povezala kulturo in znanost v čezmejnem in evropskem duhu s promocijo teritorija, ki predstavlja srce Evrope in stičišče različnih kultur, v katerem naše mesto mora prevzeti vlogo mostu , ki bo s skupnim kulturnim jezikom povezoval različne države, narode, etnične skupine in vere?

V pričakovanju na opravičilo odbornika Giorgija, poudarjamo, da Trst, najbolj evropsko mesto v Italiji, potrebuje institucije in politike, ki podpirajo strpno sožitje z ovrednotenjem bogastva kulturne, jezikovne in verske raznolikosti našega teritorija. Potrebno je ustvarjati ugodne pogoje za izmenjave in se izogibati konfliktom preko iskanja podpore v skupnem evropskem domu. Zgled predstavlja zgodovinsko srečanje treh najvišjih državnih predstavnikov ob priložnosti koncerta treh predsednikov, ki se je leta 2010 odvijal v Trstu. Potrebno je nadaljaveti na poti za sodelovanje in mir z odklonom stereotipnih razmišljanj, ki ustvarjajo predsodke in nove zidove.

Svetniška skupina Demokratske stranke v tržaškem občinskem svetu

Crisi industriali e del lavoro: bisogna intervenire subito

Crisi industriali e del lavoro: bisogna intervenire subito

Trieste, crisi industriali e del lavoro: una follia affidare il rilancio della città al solo turismo. Il Pd chiede l’apertura di urgente di un tavolo, con istituzioni e parti sociali. 

 

La città di Trieste non può rinunciare alla sua vocazione industriale e manifatturiera, illudendosi che le sia sufficiente il pur fondamentale contributo del settore turistico. È sulla base di questo convincimento di fondo che la consigliera comunale e segretaria del Pd Trieste Laura Famulari ha avanzato la richiesta, sottoscritta dagli altri membri del gruppo consiliare, di audizione in aula di Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro.

Nel corso dell’audizione, che si è svolta lunedì 6 maggio, Laura Famulari ha chiesto in particolare quale sia la visione strategica in campo per affrontare le gravi crisi industriali e occupazionali in corso sul territorio, suggerendo l’apertura immediata di un tavolo di lavoro che coinvolga tutte le parti sociali e le istituzioni.

Trieste, infatti, non può essere solo città di servizi e consumo, ma deve continuare a essere anche luogo di produzione, compreso anche il suo apporto al sistema siderurgico nazionale. Ed è quanto mai urgente – come ha sottolineato in aula la consigliera Pd Antonella Grim –  mettere in atto politiche attive per affrontare fin dalla scuola e dalla formazione le nuove sfide del mondo del lavoro, la sua evoluzione, le sue esigenze in termini di competenze e specializzazioni.

Nel frattempo, è nuovamente slittata per richiesta della maggioranza (“Non è stato ancora raggiunto un accordo”) la votazione del nuovo presidente del Consiglio comunale dopo le dimissioni di Marco Gabrielli (21 marzo). L’aula lavora dunque da quasi due mesi senza un presidente. “Un imbarazzante e scandaloso mercanteggiare tutto interno alla maggioranza” lo ha definito il consigliere Pd Toncelli. Per protesta, nella stessa seduta del 6 maggio, il nostro gruppo ha lasciato l’aula. “La maggioranza – denuncia Famulari – è ostaggio della Lega, Trieste merita di meglio.”

 

 

 

Gruppo PD in Consiglio Comunale: l’aggressione alla consigliera Famulari

Un fatto gravissimo ha macchiato la seduta del Consiglio comunale del 15 aprile. Durante la discussione di una mozione urgente, l’assessore all’educazione Brandi ha prima invitato la segretaria del Partito Democratico e consigliera comunale, Laura Famulari, a uscire dall’aula e poi l’ha aggredita fisicamente, strattonandola con forza. Episodi del genere sono inaccettabili ovunque, ma lo sono ancora di più all’interno di un consiglio comunale, dove testimoniano della degenerazione verso un clima di violenza e di mancanza di rispetto. Per questo, Pd, OpenFVG e i Cittadini hanno chiesto le dimissioni dell’assessore Brandi, dimostratasi inadeguata rispetto al ruolo che ricopre.

Gruppo PD in Consiglio Comunale: la riqualificazione di piazza Sant’Antonio

Il 4 aprile la quarta commissione si è riunita per un ulteriore approfondimento della riqualificazione di piazza Sant’Antonio. Con Giovanni Barbo e Antonella Grim abbiamo evidenziato la contrarietà a non aver scelto un concorso pubblico di idee. Vi è inoltre il rischio di una condivisione con la cittadinanza che porti allo svuotamento di responsabilità da parte dell’amministrazione.

 

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TriestePrima.it

 

Gruppo PD in Consiglio Comunale: 1 e 2 aprile: sessioni dedicate al bilancio 2019

Con importanti tagli ai servizi sociali e alla cultura e l’aumento delle tariffe Tari (tassa sui rifiuti), il bilancio del Comune per il 2019 si presenta sciatto e fallimentare. La giunta di centrodestra ha deciso infatti di far pagare a tutti noi la conclamata assenza di qualsiasi politica seria e pluriennale per il miglioramento della raccolta differenziata e il risultato è che, a fine maggio, ci ritroveremo tutti tariffe Tari più salate! E servizi sempre uguali, purtroppo, con l’eccezione di qualche contenitore per deiezioni canine in più e qualche giardino ripulito. Inoltre, cosa mai accaduta fino ad ora, sono stati tagliati importanti fondi destinati al sociale e alla cultura, con procedure poco trasparenti e nella totale mancanza di dialogo con le opposizioni.

Il gruppo consiliare del Pd ha cercato di fare un’opposizione ferma ma costruttiva e ha presentato diversi emendamenti, dalla richiesta di aumento dei posti negli asili nido convenzionati, all’aumento delle corse degli autobus nel fine settimana, a un ulteriore incremento delle risorse per la ristrutturazione dei serramenti nelle scuole. Esito? Tutti bocciati.

Persiste dunque l’atteggiamento di chiusura da parte dell’attuale amministrazione, che nega sistematicamente all’opposizione una discussione nel merito dei contenuti e sembra essersi dimenticata che il suo compito è gestire il presente e costruire il futuro della città: da mesi, infatti, preferisce concentrare tutta la sua attenzione sul passato, strumentalizzandolo quotidianamente a fini politici.

 

Rassegna stampa

Il Piccolo di Trieste
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