Edilizia: Famulari, più Polizia per controlli su cantieri

Edilizia: Famulari, più Polizia per controlli su cantieri

 
Crollo impalcatura a Trieste: “vigilare su strutture moltiplicate ovunque”
 
“I cedimenti di impalcature che si sono verificati in cantieri a Trieste e nel territorio segnalano ulteriormente la necessità di alzare la vigilanza sulle strutture edili che si sono moltiplicate ovunque. La Giunta Dipiazza si impegni per potenziare il Nucleo di polizia edilizia e aumentare l’attività dei controlli nel 2022. Lo richiedono l’aumento importante del numero dei cantieri edili anche nella nostra città a seguito dell’introduzione degli incentivi fiscali, e l’alto numero di incidenti sul lavoro che purtroppo si stanno verificando in tutto il Paese e in particolare nell’edilizia”. Lo ha chiesto la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari, con un’interrogazione al sindaco Roberto Dipiazza e all’assessore competente, sollecitati sui controlli del Nucleo della polizia edilizia e sulla sicurezza nei cantieri, resa più attuale dai crolli di un’impalcatura a Trieste e in località Santa Croce nel vicino Comune di Duino Aurisina.
La consigliera dem chiede anche al sindaco “se intenda promuovere la stipula di un protocollo per la regolarità e la sicurezza del lavoro nel settore delle costruzioni, analogo a quello siglato dalla Regione Lombardia, dall’Anci regionale e da altri soggetti coinvolti per competenza per aumentare i controlli della polizia municipale nei cantieri edili in sinergia e a supporto degli altri organi preposti”. “Occorre che il Comune chieda alla Regione che i tecnici delle aziende sanitarie locali riprendano appieno la loro attività – conclude Famulari – a supporto degli ispettori del lavoro ministeriali”.

 

 

Famulari (Pd), atto aziendale Asugi cambi radicalmente

Famulari (Pd), atto aziendale Asugi cambi radicalmente

L’atto aziendale di Asugi deve cambiare radicalmente e restituire ai cittadini la certezza che non saranno intaccati i servizi sociosanitari territoriali, anzi saranno aumentatiCon i 148 milioni che toccano al Friuli Venezia Giulia dal riparto dei fondi del Pnrr devono crescere le prestazioni anche a Trieste: potenziare e creare strutture e presidi territoriali, rafforzare l’assistenza domiciliare e fare una più efficace integrazione ditutti i servizi socio-sanitari. Nel decreto del Governo non si parla di tagli,  di distretti né di centri di salute mentale. Si sappia che con provvedimenti come questo si va dritti verso il commissariamento della sanità regionale, previsto in caso di inadempienza a quanto disposto dal decreto del Governo. La Giunta Dipiazza non può esserecomplice di un piano di sfascio del ‘sistema Trieste’ che con la pandemia è stato sempre più sfibrato. Dipiazza abbia coraggio! Parli con gli operatori della sanità triestina, senta le loro preoccupazioni, e schieri il Comune a difesa dell’interesse legittimo dei triestini, almeno quanto fa il sindaco di Monfalcone ‘vicina al cuore’ della Giunta Fedriga. Il Partito democratico metterà in atto tutti i sistemi per evitare questo colpo di mano contro Trieste, prova generale di una demolizione generale della sanità pubblica in Friuli Venezia Giulia”. Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari, commentando i tagli ai servizi sanitari previsti nella bozza dell’atto aziendale rilasciato dall’Azienda sanitaria universitaria Giuliana.

Violenza sulle donne: Famulari-Barbo, inaugurata l’opera “Urlo di Penelope”

Violenza sulle donne: Famulari-Barbo, inaugurata l’opera “Urlo di Penelope”

Mettiamo la questione femminile in cima all’agenda politica

“La lotta alla violenza sulle donne sia un costante e pressante impegno, uno sdegno e un’angoscia che assilla il nostro lavoro nelle istituzioni e nella società, non il pensiero di un giorno o la retorica buona in tragiche circostanze. Ci assumiamo questa responsabilità e la rendiamo visibile nella sede del Partito democratico, dove da oggi il dolore delle donne ci parla col volto di un archetipo femminile dell’Occidente: Penelope”. Lo annunciano la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari e il capogruppo Pd in Consiglio comunale Giovanni Barbo che, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, hanno inaugurato l’Urlo di Penelope di Francesca Grosso, una calligraphy art contenente i nomi delle vittime di femminicidio dal 2006 al 2020. L’iniziativa è dell’associazione “Inoltre – Alternativa Progressista” che ha commissionato l’opera all’artista.
“L’aumento dei casi di violenza contro le donne registrati a Trieste anche in connessione alla pandemia – hanno spiegato Famulari e Barbo – deve essere un ulteriore stimolo a mettere la questione femminile in cima alla agenda politica: diritti, lavoro, welfare, sono aspetti di un unico fenomeno che è la reale liberazione della donna”.

 

Lavori pubblici: Famulari-Rossetti (Pd), Dipiazza si scusi per sbagli e ritardi Ponterosso

Lavori pubblici: Famulari-Rossetti (Pd), Dipiazza si scusi per sbagli e ritardi Ponterosso

“Di questo problema l’assessore ai Lavori pubblici doveva essere a conoscenza da mesi ma Dipiazza ha aspettato le elezioni per dire come stanno davvero le cose, e dopo un anno di disagi, sporcizia e puzza inutile risulta incredibile che il sindaco continui a vantarsi di essere l’Uomo del fare. L’impresa chiede di avere il suo compenso al completo perché l’errore di progettazione è del Comune, altro che ‘chi non fa non sbaglia’, qui si sbaglia, si tengono aperti cantieri infiniti con probabili danni economici a carico del pubblico e pure ci si vanta”. Lo affermano la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari e il presidente del la Quarta circoscrizione Marco Rossetti Cosulich, dopo l’annuncio del sindaco Roberto Dipiazza che il cantiere per la ristrutturazione del Ponte verde e del Ponte bianco sul Canal Grande deve ricominciare da zero.
“E’ emerso che c’era già uno studio del ‘93 – spiegano Famulari e Rossetti – che evidenziava il dato relativo al fondale del Canale e che tutti i corsi d’acqua che scendono verso la città sono tutti canalizzati comunque nel sedimento alluvionale e quindi c’è sempre un certo scorrimento de acqua prevalentemente piovana. Ma quel che appare grave è la noncuranza con cui il sindaco dà alla città la notizia che per un anno sono stati fatti lavori sbagliati, e non ha la buona creanza nemmeno di dire una parola di scusa, per i disagi passati e per quelli che ancora dovranno esserci”.

Famulari, ora Dipiazza segue proposte Pd

Famulari, ora Dipiazza segue proposte Pd

“Era ora, Dipiazza si è deciso a seguire le proposte fatte oltre dieci giorni fa dal Pd sui provvedimenti restrittivi per contenere i contagi a Trieste. Quel che allora era impossibile è oggi all’ordine del giorno: adesso lavoriamo tutti insieme per recuperare i livelli di sicurezza necessari. Come al solito Dipiazza si muove in ritardo, sulla spinta di un’emergenza non rinviabile e sull’onda del moto popolare, ma almeno si muove. Il Pd ribadisce da sempre piena fiducia nella ricerca scientifica, senza esitazioni o retropensieri politici”. Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari, dopo che il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza ha preannuciato provvedimenti limitativi di situazioni che possano sviluppare il contagio legato alle manifestazioni no green pass.
“Con assoluta convinzione ho subito firmato la petizione ‘Appello a Trieste’ – aggiunge Famulari – ovviamente a titolo personale ma consapevole che interpreta le preoccupazioni della città e anche la voglia di non tornare indietro”.

Famulari, Consiglio comunale Trieste sia in presenza

Famulari, Consiglio comunale Trieste sia in presenza

Sgombrare dubbi su indisponibilità a esibire green pass
 
La convocazione in via telematica del Consiglio comunale è un pessimo inizio per Dipiazza, che manda un bruttissimo e contraddittorio segnale ai cittadini. Non valgono a niente le proteste contro le manifestazioni dei no vax e no pass se poi non si dà esempio di coerenza nelle sedi istituzionali più alte della rappresentanza cittadina. Mentre addirittura il Parlamento si appresta a tornare a lavorare in normale presenza, l’aula del Consiglio comunale di Trieste rimane chiusa”.
 
Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari, con il gruppo consiliare Pd, a proposito della convocazione, fatta dal sindaco Roberto Dipiazza, della seduta di insediamento del Consiglio comunale di Trieste, che avverrà per via telematica.
 
Vorremmo almeno sia sgombrato il campo da ogni dubbio – puntualizza l’esponente dem – riguardante l’eventuale indisponibilità di qualche consigliere a esibire il green pass o simili remore. E proprio per questo alla seduta di insediamento ci aspettiamo che ogni singolo consigliere dichiari la propria disponibilità a usare il Green pass nel pieno rispetto della legge perché – spiega Famulari – quanto avvenuto nelle ultime settimane richiede un’assunzione pubblica di responsabilità degli eletti, sia di chi è a favore, sia di chi è contrario”.

 

Futuro Comune con Laura Famulari

Il giornalista Furio Baldassi dialoga con Laura Famulari, segretaria provinciale PD Trieste, consigliera comunale e candidata al Consiglio comunale.
L’iniziativa si svolgerà nel nostro Spazio Pd e verrà anche trasmessa in diretta qui sulla nostra pagina fb

Europa: Amendola, Trieste e porto da valorizzare 

Europa: Amendola, Trieste e porto da valorizzare 

Summer Institut è progetto d’interesse
 
Il Summer Institute è un progetto d’interesse, che può rientrare tra i progetti per il rilancio:: Trieste e il suo porto non sono solo una questione italiana ma europea, che tocca la sostenibilità ambientale e l’energia, i trasporti e i dati. La proiezione naturale e le relazioni solide con i Balcani fanno di Trieste una porta d’Europa da valorizzare. A un anno dall’accordo sul Next Generation EU è il momento di dare concretezza alle risorse e ai progetti del PNRR, per cui Trieste sarà certamente protagonista”.
 
Lo ha detto il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Vincenzo Amendola, nel corso di un incontro con alcuni rappresentanti delle istituzioni scientifiche del capoluogo giuliano.
È stato Stefano Fantoni, già champion di Esof 2020, a spiegare al sottosegretario il progetto di
 
istituire a Trieste un Summer Institute dedicato alla sostenibilità, sul modello statunitense di Santa Fe o Santa Barbara, che in Italia manca del tutto. Qui apriamo un dialogo tra scienza, imprenditoria e decisori politici. Accettiamo la sfida della sostenibilità e guardiamo attraverso l’Adriatico verso i Balcani”.
 
 
All’incontro, cui hanno partecipato anche il vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Russo e il consigliere regionale Roberto Cosolini, la Segretaria provinciale del PD e Consigliera comunale Laura Famulari, il professor Sandro Scandolo dell’Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics (ICTP) ha inoltre evidenziato
 
il contesto ricchissimo di ricercatori del territorio e la forte sinergia tra le istituzioni scientifiche triestine, insieme all’eredità di Esof e agli accordi come quello tra la Regione Friuli Venezia Giulia e Snam”.
 
Porto Vecchio: se vince il centro-sinistra forze sociali, economiche e cittadini coinvolti nelle scelte

Porto Vecchio: se vince il centro-sinistra forze sociali, economiche e cittadini coinvolti nelle scelte

Intervento di Laura Famulari, segretaria provinciale PD di Trieste, pubblicato sul quotidiano Il Piccolo il 2 aprile 2021

Il Porto Vecchio è la sfida su cui Trieste si gioca il futuro. Per questo, quando nel 2019 il Pd ha votato la delibera di indirizzo all’accordo di programma, abbiamo chiesto all’Amministrazione Dipiazza di avere coraggio. Sempre per questo, dopo ben due anni, abbiamo dovuto esprimere un voto negativo.

Porto Vecchio è un’occasione unica e irripetibile che non va sprecata per moltissimi motivi, ma soprattutto perché può essere la leva per invertire il drammatico calo demografico e attrarre i giovani che hanno abbandonato la città per la mancanza di opportunità di lavoro qualificato.

La Giunta Dipiazza sembra non averlo capito, e secondo noi ha sbagliato nel metodo e nel merito.

A cominciare dalla scelta di uno strumento – l’accordo di programma – che sacrifica la partecipazione dei cittadini, singoli o associati anche in gruppi di interesse, e sottrae alla cittadinanza la possibilità di contribuire a scegliere la direzione da prendere. È poi mancata la preparazione della discussione nei consigli circoscrizionali e in Consiglio comunale, segnando l’ennesima mancanza di rispetto per la funzione e le competenze di questi organi.

Guardando le carte, abbiamo visto che ci sono difformità rispetto agli indirizzi che parlavano di quota ridotta e complementare di residenzialità a fronte di una quota che ora può arrivare al 70% (circa dieci magazzini per mille abitanti). Il centrodestra si prende la responsabilità di una scelta simile in una Trieste che si sta desertificando: siamo sotto i 200 mila abitanti e abbiamo 10 mila alloggi sfitti.

Non solo mettono le mani in questo modo su Porto Vecchio, ma lo fanno senza nemmeno una valutazione dell’impatto sul resto della città. In particolare, se in quest’area si prospettano “trasferimenti” di funzioni oggi insediate nel centro cittadino, bisognerebbe stimare e gestire il contraccolpo anche attraverso il dialogo e la partecipazione di coloro che saranno investiti dalle conseguenze di queste dislocazioni.

Fedriga ha annunciato il trasferimento degli uffici regionali. Si tratta di una scelta discutibile dal punto di vista urbanistico in quanto comporterà la desertificazione, anche commerciale, delle zone dove attualmente quelle sedi si trovano. Questi impatti negativi non sono stati presi in considerazione né sono state valutate nuove ipotesi di destinazione degli immobili che rimarrebbero vuoti. Lo stesso recupero di quegli immobili rappresenterà un onere rilevante per la Regione, che potrebbe avere altre priorità di investimento.

A fronte di questa ipertrofia residenziale, c’è il nulla sull’innovazione, sull’industria leggera, nessun progetto sul green new deal, come esigono le richieste dell’Europa e le finalità del Recovery Fund. Soprattutto nulla per i giovani, per l’alta formazione, per la ricerca, per l’innovazione sociale, per attrarre nuovi abitanti.

Vogliamo parlare dei fondi appena stanziati dalla Regione per gli interventi? Stupisce che il Comune di Trieste li abbia ricevuti “in prestito” e quindi da restituire a carico dei triestini. In altri casi, ad esempio al comune di Monfalcone è andato un contributo a fondo perduto per la probabile realizzazione di un altro parco del mare.

Avevamo pensato al Porto Vecchio come a un’area alla portata di tutti in cui muoversi in modo sostenibile, e invece viene accantonato l’uso dell’infrastruttura ferroviaria che permette un collegamento a basso impatto ambientale e sostenibile economicamente. Al posto delle rotaie la giunta Dipiazza vuole l’ovovia, che dovrebbe nascere con fondi statali ancora da assegnare e senza un piano economico che ne sostenga i costi in futuro. Per tacere del connesso previsto aumento dei parcheggi.

A seguito di quanto previsto dalla Variante inoltre, gli immobili di proprietà del Comune non potranno che essere venduti al miglior offerente, aprendo la strada a processi non governati e di incerta capacità di sviluppo. La funzione del Consorzio Ursus, sotto questo profilo diventa chiara: “l’ambasciatore” che dovrebbe guidarlo farà sostanzialmente da agente immobiliare, andando alla ricerca di operatori ai quali proporre l’area come opportunità di investimento. Il punto è che in quell’area non basta creare dei contenitori, spostare uffici o costruire abitazioni d’élite.

Serviva un comitato strategico, che coinvolgesse le competenze che ci sono in questa città e fuori da essa, e che guardano con interesse a Porto Vecchio. Non si può pensare di poter fare tutto da soli. Per noi una società a maggioranza pubblica serviva, ma doveva avere la porta aperta alle grandi eccellenze delle città, quelle capaci di dialogare con il mondo e di apportare competenze. Abbiamo anche proposto di associare un grande soggetto pubblico che garantisca relazioni e finanziamenti. Ci ritroviamo un consorzio interamente pubblico con una dotazione iniziale di 300 mila euro e con una struttura debole in partenza, dato che le risorse umane saranno quelle degli enti pubblici soci che fanno fatica a gestire l’ordinario. Potrà questo soggetto guidare un’operazione straordinaria che reinventa ex novo un quinto della città?

Noi non ci rassegniamo a questa decadenza in cui tutto si quieta e si sopisce, per questo ci candidiamo a guidare la rinascita di Trieste.

 

Stagione sciistica: Pd Trieste, chiedere pacchetti feriali a PromoTurismoFvg

Stagione sciistica: Pd Trieste, chiedere pacchetti feriali a PromoTurismoFvg

Il Comune di Trieste dovrebbe chiedere a PromoTurismo Fvg e all’assessore regionale competente di mettere in campo una serie di azioni per favorire la presenza di sciatori regionali sugli impianti durante i giorni feriali. Si permetterebbe di evitare concentrazioni nel weekend a vantaggio della sicurezza e si aiuterebbero molte famiglie oggi in difficoltà per le ridotte capacità di spesa. La passione dei triestini per gli sport invernali è nota, come la loro propensione per località come il Tarvisiano o Sappada. Perciò il Pd presenterà una mozione urgente in Consiglio comunale e nelle Circoscrizioni per proporre soluzioni a favore dell’economia e del sociale”.
Lo afferma la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari, in una nota congiunta con il capogruppo dem nella sesta Circoscrizione, Luca Salvati.
 
Da qualche giorno il Comitato tecnico-scientifico ha dato il via libera all’attività sciistica dal 15 febbraio nelle Regioni in zona gialla e – spiegano gli esponenti dem – nella nostra regione vi sono rinomate località sciistiche, nelle quali l’affluenza è solitamente scarsa durante i giorni feriali. Alcune di queste azioni potrebbero consistere in promozioni al pernottamento, in convenzioni con i CUS della Regione, le federazioni sportive, le associazioni o altri soggetti da individuare”.