Salute Trieste: Mozione Gruppo PD Consiglio Comunale, riguardo la situazione della sanità triestina

Salute Trieste: Mozione Gruppo PD Consiglio Comunale, riguardo la situazione della sanità triestina

I problemi dell’ospedale di Cattinara, le ripetute segnalazioni sindacali in merito alla penuria di organico attivo e il blocco del cantiere per la riqualificazione architettonica degli edifici dell Hub ospedaliero Triestino, richiedono  risposte chiare da parte del Comune e dalla Regione;  pertanto il gruppo PD ha presentato in consiglio comunale, la seguente mozione :

 

PARTITO DEMOCRATICO
Mozione urgente: situazione sanità triestina

Considerato che ampiamente documentato dagli ultimi mesi di cronache cittadine, la situazione della sanità triestina ha raggiunto un preoccupante livello di criticità.

Viste le ripetute segnalazioni da parte delle organizzazioni sindacali in merito alla precarietà delle dotazioni organiche, probabilmente insufficienti oggi a garantire l’erogazione di servizi tempestivi e sicuri (il sistema sta garantendo il riposo di 11 ore previsto dalle norme europee?),nonché il mancato sblocco  al tetto di spesa per il personale sanitario da parte dell’assessore Riccardi – sebbene una norma nazionale già lo consenta- richiamano una responsabile presa d’atto di fronte ad una situazione da “allarme rosso”.

Considerato che al  dato drammatico degli organici si aggiunge la notizia, del blocco definitivo del cantiere per la riqualificazione dell’ospedale di Cattinara, uno dei due ospedali Hub del FVG. Dopo due anni di ping-pong incomprensibile ai cittadini, apprendiamo da notizie di stampa della rottura unilaterale del contratto. Il braccio di ferro legale già annunciato mette un pesante punto interrogativo sul futuro dei lavori, ed evidentemente  condanna l’ospedale di Cattinara a dover funzionare in condizioni di estremo disagio e con un forte ridimensionamento degli spazi da dedicare alle attività di cura. E non sappiamo per quanto tempo.

Ovviamente questa vicenda riguarda anche il Burlo, dove ci sono criticità non marginali.

Questa situazione va ulteriormente soppesata alla luce di quanto previsto dalla “controriforma” Riccardi-Fedriga, ovvero la fusione con Gorizia e Monfalcone e pur non essendo ora in grado di valutare ora l’impatto che la fusione avrà, possiamo immaginare che un sistema già provato come quello triestino, farà ulteriore fatica.

Avremmo voluto apprendere dagli atti di programmazione di ASUITS che questi aspetti sono stati presi in considerazione, attentamente valutati e ragionevolmente affrontati.

Purtroppo il Piano Attuativo Locale (PAL) approvato recentemente non riporta nulla che faccia capire che la situazione di lungo disagio per cittadini e operatori sarà affrontata con azioni e interventi mirati.

 

Valutato tutto ciò, preso atto dell’approvazione formale del PAL di ASUITS pronunciata dal Comune di Trieste in sede di Conferenza delle autonomie locali, e richiamata la funzione di tutela dei bisogni di salute della popolazione e delle comunità locali attribuita al Sindaco della città di Trieste,

si chiede

che il Sindaco si faccia urgentemente parte attiva nel rappresentare tali istanze all’assessore Riccardi e al Commissario Straordinario di ASUITS dott. Poggiana, oltre alle organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori e dei pensionati riferendo in Aula o in sede di audizione dei sindacati.