Industria: Shaurli “Fedriga assente su crisi Trieste”

Industria: Shaurli “Fedriga assente su crisi Trieste”

Impressiona e stupisce l’assenza del presidente Fedriga di fronte al declino manifatturiero di Trieste. Ogni giorno qualche decina di lavoratori perde il posto in città: uno stillicidio continuo che sta svuotando la città delle sue capacità produttive, addirittura di quelle legate all’economia del mare. Chiediamo al presidente della Regione di cominciare a impegnarsi finalmente su questioni concrete e urgenti, su come tenere sul territorio industria e lavoro, a Trieste e nel resto della regione. Perché tutti gli indicatori dicono che la situazione rischia di diventare gravissima e occorre un impegno istituzionale al massimo livello.

Lo afferma il segretario regionale Cristiano Shaurli, in relazione alle situazioni di crisi industriali aperte nel capoluogo regionale e in particolare della chiusura di Novenco Marine & Offshore Italia srl, col licenziamento di 15 dipendenti.

L’ottimismo dell’assessore Bini e i pannicelli caldi dell’assessore Zilli  non possono sostituire la mancanza di una strategia complessiva, di una politica industriale capace di aiutare il tessuto produttivo a fare un salto di qualità, a diventare più strutturato e competitivo, a cogliere le sfide della modernizzazione e della sostenibilità ambientale. I contributi a pioggia forse servono a far consenso, e anche poco, nell’immediato ma non creano nuovi posti di lavoro e non fanno progredire territorio, manifattura e impresa in genere.

Scuola e Ambiente Trieste  : Pd Trieste, “Da riscaldamento eccessivo sprechi e disagi a studenti, finestre aperte per troppo caldo”

Scuola e Ambiente Trieste : Pd Trieste, “Da riscaldamento eccessivo sprechi e disagi a studenti, finestre aperte per troppo caldo”

Troppo caldo nelle scuole e si studia con le finestre aperte.

Così commentano i consiglieri comunali triestini Giovanni Barbo, Valentina Repini e Fabiana Martini del Partito, i quali hanno presentato un’interrogazione sul tema del risparmio energetico

in realtà riguarda tutti gli edifici pubblici e che è di strettissima attualità, vista l’emergenza climatica e ambientale.

Così I consiglieri commentano la situazione climatica attuale :

Siamo all’assurdo, se gli insegnanti sono costretti a tenere aperte le finestre per abbassare la temperatura nelle aule dove studiano i ragazzi.

Per questo, nell’interrogazione si chiede chiaramente

.. come l’Amministrazione comunale intenda evitare disagi, spreco di risorse pubbliche e inquinamento da riscaldamento incontrollato. Oltre a dissipare energia e denaro, bisogna pensare anche alla salute: con temperature sui 20 gradi, riscaldare gli ambienti non fa bene né agli adulti né ai bambini.

Inoltre I consiglieri del  gruppo chiedono anche che

  le scuole siano provviste di termostato di regolazione della temperatura dell’ambiente e se sui radiatori siano installate le valvole termostatiche. Servono dispositivi che permettano al riscaldamento di spegnersi o accendersi quando la temperatura raggiunge i gradi desiderati.  Proprio perché il problema riguarda tutti gli edifici pubblici chiediamo se vi è stata mantenuta la riduzione di un grado centigrado prevista dal Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) del 2014, che prevedeva una serie di azioni per ridurre l’emissione di CO2 del 20% entro il 2020

Fermare l’offensiva armata turca contro il popolo curdo di Siria, mozione urgente PD

Fermare l’offensiva armata turca contro il popolo curdo di Siria, mozione urgente PD

Il PD invita il Comune di Trieste a prendere una posizione ufficiale sul conflitto che contrappone le milizie curde attive nel nord-est della Siria e la Turchia di Erdogan. Posizione da far pervenire al Governo italiano invitandolo a fare pressione sul Governo turco affinché interrompa l’offensiva armata.

 

Mozione urgente

Fermare l’offensiva armata turca verso i curdi

Il Consiglio comunale,

Premesso che:

  • il 9 ottobre 2019 il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato l’inizio dell’operazione militare “Sorgente di pace” contro i combattenti e la popolazione curda nel nord-est della Siria’ Un’offensiva lanciata dalle Forze armate turche, insieme all’Esercito nazionale siriano, e agevolata dall’annuncio del presidente statunitense Donald Trump di ritirare i soldati americani presenti nella zona;
  • Erdogan ha dichiarato che lo scopo dell’operazione è quello di creare una “zona cuscinetto” nel nordest della Siria a est del fiume Eufrate che allontani dal confine con la Turchia le milizie dell’Ypg, le unità combattenti di protezione popolare curde, considerate dal governo turco un gruppo terroristico allo stesso modo del Pkk, i paramilitari del Partito dei lavoratori curdo, che da decenni si batte per vedere riconosciuta l’autonomia curda in territorio turco;
  • gli Stati Uniti hanno sostenuto e finanziato le Forze democratiche siriane, le Sdf, composte in gran parte dalle Ypg, le milizie curde che hanno combattuto sul territorio lo Stato lslamico, liberando tra le altre città anche Raqqa;
  • ad agosto, a seguito di un accordo Usa-Turchia che prevedeva la creazione di una “safe zone” che avrebbe dovuto dividere le forze turche da quelle curde, il governo americano aveva convinto i curdi a ritirarsi da alcuni avamposti di frontiera con la Turchia, promettendo loro protezione e sicurezza;
  • a settembre Erdogan ha minacciato l’Unione europea, con cui ha siglato un accordo nel 2016 per il controllo dei migranti, sostenendo di essere pronto ad “aprire le porte” ai rifugiati se non verrà creata una zona di sicurezza nel nord della Siria;
  • a sorpresa, a inizio ottobre Trump ha annunciato il ritiro dei soldati americani presenti nel nordest della Siria in modo da non interferire nelle operazioni militari turche. Per i curdi si tratta di “una pugnalata alle spalle”;
  • davanti all’ampiezza delle reazioni negative, il presidente Trump ha fatto un voltafaccia, affermando che non aveva dato il via libera alla Turchia per intervenire in Siria e ha limitato la portata del numero di militari da ritirare;
  • la conseguenza più rilevante di un’invasione turca nel nordest della Siria riguarda l’lSlS, che non è ancora stato completamente sconfitto, né in lraq né in Siria: nonostante da diversi mesi non esista più il Califfato, l’lSlS è tornato a organizzarsi in piccole cellule, riattivando le sue reti di finanziamento, ricominciando a reclutare nuovi membri, provocando attentati nelle città già liberate;
  • i miliziani dell’lsis attualmente nelle carceri siriane, che i curdi stimano in 12mila, e dei loro70mila familiari, sono una grande e rischiosa incognita, in quanto la necessità di disporre di tutti gli uomini abili al combattimento sta spingendo le forze curde a lasciare pressoché incustodite le prigioni in cui sono rinchiusi decine di migliaia di jihadisti dello Stato islamico;
  • in Siria rischia di prodursi una tragedia umanitaria e politica dalle conseguenze devastanti per I’intera regione mediorientale e per I’Europa,

Per tutto ciò premesso,

IMPEGNA IL SINDACO

 

  • a far pervenire per vie ufficiali al Governo nazionale la fortissima preoccupazione del Comune di Trieste per il precipitare degli eventi in Siria a causa dell’attacco deciso dalla Turchia;
  • ferma restando la volontà di mantenere i pacifici rapporti bilaterali con la Turchia, a chiedere al
    Governo nazionale di esercitare ogni più efficace pressione nei confronti del Governo turco affinché interrompa I’offensiva armata in atto e apra canali di dialogo;
  • a far pervenire al Governo la richiesta di assumere iniziative al Consiglio europeo e presso la Commissione Europea affinché l’Unione dimostri la volontà politica e offra la sua capacità militare a garanzia della pace e della sicurezza dell’area, chiedendo agli USA di fare altrettanto.

 

 

Salute Trieste: Mozione Gruppo PD Consiglio Comunale, riguardo la situazione della sanità triestina

Salute Trieste: Mozione Gruppo PD Consiglio Comunale, riguardo la situazione della sanità triestina

I problemi dell’ospedale di Cattinara, le ripetute segnalazioni sindacali in merito alla penuria di organico attivo e il blocco del cantiere per la riqualificazione architettonica degli edifici dell Hub ospedaliero Triestino, richiedono  risposte chiare da parte del Comune e dalla Regione;  pertanto il gruppo PD ha presentato in consiglio comunale, la seguente mozione :

 

PARTITO DEMOCRATICO
Mozione urgente: situazione sanità triestina

Considerato che ampiamente documentato dagli ultimi mesi di cronache cittadine, la situazione della sanità triestina ha raggiunto un preoccupante livello di criticità.

Viste le ripetute segnalazioni da parte delle organizzazioni sindacali in merito alla precarietà delle dotazioni organiche, probabilmente insufficienti oggi a garantire l’erogazione di servizi tempestivi e sicuri (il sistema sta garantendo il riposo di 11 ore previsto dalle norme europee?),nonché il mancato sblocco  al tetto di spesa per il personale sanitario da parte dell’assessore Riccardi – sebbene una norma nazionale già lo consenta- richiamano una responsabile presa d’atto di fronte ad una situazione da “allarme rosso”.

Considerato che al  dato drammatico degli organici si aggiunge la notizia, del blocco definitivo del cantiere per la riqualificazione dell’ospedale di Cattinara, uno dei due ospedali Hub del FVG. Dopo due anni di ping-pong incomprensibile ai cittadini, apprendiamo da notizie di stampa della rottura unilaterale del contratto. Il braccio di ferro legale già annunciato mette un pesante punto interrogativo sul futuro dei lavori, ed evidentemente  condanna l’ospedale di Cattinara a dover funzionare in condizioni di estremo disagio e con un forte ridimensionamento degli spazi da dedicare alle attività di cura. E non sappiamo per quanto tempo.

Ovviamente questa vicenda riguarda anche il Burlo, dove ci sono criticità non marginali.

Questa situazione va ulteriormente soppesata alla luce di quanto previsto dalla “controriforma” Riccardi-Fedriga, ovvero la fusione con Gorizia e Monfalcone e pur non essendo ora in grado di valutare ora l’impatto che la fusione avrà, possiamo immaginare che un sistema già provato come quello triestino, farà ulteriore fatica.

Avremmo voluto apprendere dagli atti di programmazione di ASUITS che questi aspetti sono stati presi in considerazione, attentamente valutati e ragionevolmente affrontati.

Purtroppo il Piano Attuativo Locale (PAL) approvato recentemente non riporta nulla che faccia capire che la situazione di lungo disagio per cittadini e operatori sarà affrontata con azioni e interventi mirati.

 

Valutato tutto ciò, preso atto dell’approvazione formale del PAL di ASUITS pronunciata dal Comune di Trieste in sede di Conferenza delle autonomie locali, e richiamata la funzione di tutela dei bisogni di salute della popolazione e delle comunità locali attribuita al Sindaco della città di Trieste,

si chiede

che il Sindaco si faccia urgentemente parte attiva nel rappresentare tali istanze all’assessore Riccardi e al Commissario Straordinario di ASUITS dott. Poggiana, oltre alle organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori e dei pensionati riferendo in Aula o in sede di audizione dei sindacati.

Salute Trieste: Famulari “Riccardi risponda su ospedale Cattinara”

Salute Trieste: Famulari “Riccardi risponda su ospedale Cattinara”

Il futuro dell’ospedale di Cattinara, la carenza di personale e il Dipartimento delle dipendenze. Questi i punti su cui la segretaria provinciale  Laura Famulari ha espresso preoccupazione oggi in Consiglio comunale, nel corso dell’audizione dell’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi.

Al di là delle responsabilità e della delicatezza di una scelta come quella di chiudere il cantiere dell’ospedale di Cattinara vorremmo sapere se esiste un ‘piano b’, in caso si debba ricominciare dall’inizio la procedura di assegnazione, quali sono le sue tappe e la tempistica. Non si può tenere la città in una situazione di attesa indefinita: la risposta di un assessore non può essere infastidita. Chiarezza sulle modalità della fusione che partirà dal 1/o gennaio 2019, tra le aziende sanitarie di Trieste e Gorizia, in particolare sull’attribuzione delle funzioni”.

La segretaria pone poi l’attenzione sul tema del personale sanitario, ponendo il  problema del blocco di nuovi ingressi:

Se è sufficiente o se è costretto a turni suppletivi, perché non sia ancora stato sbloccato il tetto per le assunzioni e quali aspettative vi siano in merito, rassicurazioni

Per questa situazione sono state chieste delle rassicurazioni e anche riguardo al mantenimento in piena efficienza del Dipartimento delle dipendenze e dei distretti che , secondo cui per la segretaria provinciale:

Negli anni hanno fornito un servizio sempre più essenziale.

Sicurezza Trieste: Laura Famulari “Roberti zero in sicurezza”

Sicurezza Trieste: Laura Famulari “Roberti zero in sicurezza”

Dal 2016 la Lega governa Trieste, dal 2018 la Regione, per 15 mesi ha governato anche l’Italia, e Roberti ha il coraggio di parlare ancora del Pd? Si prenda la responsabilità di aver fatto promesse e di non averle mantenute: in sicurezza merita zero”.
Replica cosi la segretaria provinciale Laura Famulari, all’ultima uscita dell ‘assessore regionale agli Enti locali Pierpaolo Roberti, secondo il quale “la situazione ereditata dall’amministrazione Cosolini sul fronte della sicurezza era a dir poco imbarazzante”.
Aggiunge la segretaria:
L’imbarazzo dev’essere tutto di Roberti e della Lega se dopo quasi quattro anni stanno ancora a parlare di ‘eredità’ e non dei magnifici risultati ottenuti proprio sul fronte della sicurezza. Siamo noi ora che poniamo il problema di una percezione di insicurezza che peggiora la qualità della vita della città, a cui le Amministrazioni non danno risposte adeguate. Facile vincere sulla paura della gente, ma poi servono risposte che in questi anni non sono arrivate. Presenteremo anche questo conto”
Accoltellamento in Scala dei Giganti: Laura Famulari,  “Servono interventi immediati, la Regione metta in atto Patto per sicurezza integrata”

Accoltellamento in Scala dei Giganti: Laura Famulari, “Servono interventi immediati, la Regione metta in atto Patto per sicurezza integrata”

“Servono interventi immediati, coordinamento e monitoraggio delle zone a rischio. L’episodio di violenza che è avvenuto nel centro di Trieste deve essere affrontato con grande fermezza e attenzione, non solo dalle forze dell’ordine ma anche dall’amministrazione comunale e regionale. Ci sono fasce di disagio che si allargano, pezzi di città in degrado, una comunità impaurita e una Giunta che sta a guardare o mostra il pugno di ferro con i poveracci.
Lo afferma la segretaria provinciale del Pd di Trieste Laura Famulari, commentando l’accoltellamento avvenuto sabato scorso in Scala dei Giganti ai danni di un ragazzo di 17 anni.
C’è un Patto per la promozione della sicurezza integrata del Friuli Venezia Giulia, lasciato in eredità dal centrosinistra a Fedriga che non ne ha fatto nulla, in cui sono previsti interventi specifici per le città, tra cui la polizia di prossimità, il controllo del territorio ai fini della tutela della sicurezza urbana, l’utilizzo della videosorveglianza, l’attenzione a nuove forme criminali e delittuose che destano allarme sociale.
Le telecamere finanziate dalla Regione possono servire ma prima bisogna rendere funzionanti e collegate tutte quelle che già ci sono, altrimenti sarà solo uno spreco di denaro. Il coordinamento delle forze di polizia dello Stato e locali va migliorato.
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“FLEX TRIESTE, da produzione di eccellenza a magazzino?”. Assemblea Pubblica Circolo PD «Ondina Peteani»

“FLEX TRIESTE, da produzione di eccellenza a magazzino?”. Assemblea Pubblica Circolo PD «Ondina Peteani»

Per molti anni l’azienda Flex di Trieste è stata una delle eccellenze top del territorio, nella produzione di telecomunicazioni digitali, oggi, a parte qualche collaudo o assemblamento di materiale prodotto in Romania, sembra sia divenuto un vero e proprio magazzino che serve principalmente alla distribuzione.
Cosa fare dei lavoratori ? Si produce in modo delocalizzato?

ASSEMBLEA PUBBLICA
“FLEX TRIESTE, da produzione di eccellenza a magazzino?”

 Venerdì 11ottobre alle ore 17.00 l’Enfap in Via S. Francesco D’assisi, n° 25, Trieste.

Questo dibattito pubblico organizzato dal V° Circolo  è aperto a tutti gli iscritti, ai sostenitori, agli elettori del PD, ma anche a tutti i cittadini che intendono condividere una opinione o una esperienza sul tema  dell’industria e del lavoro.

Intervengono durante l’assemblea le maggiori rappresentanze sindacali del nostro territorio e la deputata Debora Serracchiani capogruppo Pd nella commissione lavoro in Parlamento.

 

“Incontriamo ed Ascoltiamo le Persone”. Assemblea Pubblica PD Trieste

“Incontriamo ed Ascoltiamo le Persone”. Assemblea Pubblica PD Trieste

Nelle ultime settimane Matteo Renzi ha deciso di fondare un nuovo partito. Nella nostra realtà locale, al momento, la fuoriuscita dal Partito appare molto contenuta. Allo stesso tempo peraltro il Partito, proprio in queste ultime settimane, ha assunto il ruolo di governo di questo Paese. Da una situazione di opposizione abbiamo riconquistato un ruolo di responsabilità primaria per affrontare e risolvere i problemi dell’Italia.

Questi due importanti avvenimenti ci convincono sempre più sulla necessità di ripercorrere e rivisitare tutti assieme, anche nella nostra comunità locale, i motivi per cui decidiamo e ci impegniamo ad essere “forza politica” che contribuisce alla crescita del nostro Paese: i valori in cui crediamo, le analisi politiche che portiamo avanti, le proposte di rinnovamento.

Vogliamo essere una Comunità aperta, che assieme, nel dibattito continuo e nelle relazioni quotidiane costruisce la propria proposta politica. Invitiamo tutti alla

 

ASSEMBLEA PUBBLICA

che si terrà Venerdì 4 ottobre alle ore 18.00 presso la Sala Giubileo dell’Hotel Filoxenia, Riva 3 Novembre, 9.

 

L’iniziativa è aperta a tutti gli iscritti, ai sostenitori, agli elettori del PD, ma anche a tutti i cittadini che intendono dare un apporto alla costruzione della nuova stagione del Partito, con i loro interventi e le loro proposte.

È anche giornata del tesseramento: sarà l’occasione per rinnovare la tessera per coloro che ancora non l’hanno fatto o per acquisirla ex novo per i cittadini che intendono essere protagonisti del cambiamento in atto.

Saranno presenti per l’occasione, oltre alla Segretaria Provinciale Laura Famulati, i parlamentari on. Debora Serracchiani e Tatiana Rojc, i consiglieri regionali Roberto Cosolini e Francesco Russo che esprimeranno indirizzi di saluto e di riflessione.

Ma i protagonisti saranno i cittadini, con la loro presenza e le loro proposte.

 

Nucleare: la destra non impara dai disastri

Nucleare: la destra non impara dai disastri

Serrachiani: Fedriga insiste su partnership con centrale Krsko
 
 L’insistenza della giunta Fedriga sull’opzione nucleare è fuori dal tempo e fuori dal buon senso. Il rischio rappresentato da una centrale nucleare a 130 km dai nostri confini non può essere sottovalutato in modo così grossolano, inventando ruoli di politica estera che nemmeno una Regione autonoma può esercitare”. Lo afferma la deputata Debora Serracchiani (Pd), commentando la posizione illustrata dall’Esecutivo della Regione Fvg, che ha aperto alla “possibilità di un partenariato” per la gestione della centrale nucleare di Krsko in Slovenia. 
 
A quanto pare i disastri di Chernobyl e Fukushima – aggiunge la parlamentare – non hanno insegnato nulla alla destra italiana, né in materia di rischi ambientali né di energie rinnovabili, su cui invece è fortemente impegnato il nuovo Governo e il Pd in particolare.
 
La centrale di Krsko – precisa Serracchiani -dovremmo chiedere che venga chiusa prima possibile, adoperando tutti i metodi di pressione come ha fatto la Slovenia per impedire la realizzazione del rigassificatore a Zaule vicino Trieste.