
“L’atto aziendale di Asugi deve cambiare radicalmente e restituire ai cittadini la certezza che non saranno intaccati i servizi sociosanitari territoriali, anzi saranno aumentati. Con i 148 milioni che toccano al Friuli Venezia Giulia dal riparto dei fondi del Pnrr devono crescere le prestazioni anche a Trieste: potenziare e creare strutture e presidi territoriali, rafforzare l’assistenza domiciliare e fare una più efficace integrazione ditutti i servizi socio-sanitari. Nel decreto del Governo non si parla di tagli, né di distretti né di centri di salute mentale. Si sappia che con provvedimenti come questo si va dritti verso il commissariamento della sanità regionale, previsto in caso di inadempienza a quanto disposto dal decreto del Governo. La Giunta Dipiazza non può esserecomplice di un piano di sfascio del ‘sistema Trieste’ che con la pandemia è stato sempre più sfibrato. Dipiazza abbia coraggio! Parli con gli operatori della sanità triestina, senta le loro preoccupazioni, e schieri il Comune a difesa dell’interesse legittimo dei triestini, almeno quanto fa il sindaco di Monfalcone ‘vicina al cuore’ della Giunta Fedriga. Il Partito democratico metterà in atto tutti i sistemi per evitare questo colpo di mano contro Trieste, prova generale di una demolizione generale della sanità pubblica in Friuli Venezia Giulia”. Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari, commentando i tagli ai servizi sanitari previsti nella bozza dell’atto aziendale rilasciato dall’Azienda sanitaria universitaria Giuliana.
“Liberare le rive dalle macchine non significa soltanto eliminare i parcheggi di superficie ma ridurre drasticamente i flussi veicolari sulla strada che corre lungo il tratto ‘nobile’ del fronte mare di Trieste: questo servirebbe davvero per valorizzare il centro storico della nostra città, incentivando la vera mobilità sostenibile. Se la specialità di Dipiazza è creare parcheggi rivolga altrove la sua attenzione e si occupi di incentivare sul serio l’uso dei parcheggi già esistenti e limitrofi al centro: Silos, via Locchi, Bovedo. Scavare altri parcheggi sotterranei in centro sarà forse meno impattante dal punto di vista estetico (anche questo da discutere, a vedere altri esempi in città e pensando all’impatto visivo sui croceristi) ma otterrebbe l’effetto di fungere da attrattore di traffico. E’ curioso, peraltro, che questo argomento salti fuori negli stessi giorni in cui si discute – ovovia sì, ovovia no – di come ridurre l’arrivo di veicoli dall’altipiano. Come al solito la proposta arriva calata dall’altosenza nessuna condivisione, sopra la testa delle Circoscrizioni che invece hanno come priorità la mobilità sostenibile, la riduzione del traffico, il verde pubblico e la rigenerazione urbana”. E’ la posizione del capogruppo consiliare Pd Giovanni Barbo, a fronte dell’intenzione annunciata dal sindaco di Trieste Roberto Dipiazza di dare il via al progetto di un parcheggio interrato sulle Rive di fronte alla Stazione Marittima.
Mettiamo la questione femminile in cima all’agenda politica
“La lotta alla violenza sulle donne sia un costante e pressante impegno, uno sdegno e un’angoscia che assilla il nostro lavoro nelle istituzioni e nella società, non il pensiero di un giorno o la retorica buona in tragiche circostanze. Ci assumiamo questa responsabilità e la rendiamo visibile nella sede del Partito democratico, dove da oggi il dolore delle donne ci parla col volto di un archetipo femminile dell’Occidente: Penelope”. Lo annunciano la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari e il capogruppo Pd in Consiglio comunale Giovanni Barbo che, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, hanno inaugurato l’Urlo di Penelope di Francesca Grosso, una calligraphy art contenente i nomi delle vittime di femminicidio dal 2006 al 2020. L’iniziativa è dell’associazione “Inoltre – Alternativa Progressista” che ha commissionato l’opera all’artista.
“L’aumento dei casi di violenza contro le donne registrati a Trieste anche in connessione alla pandemia – hanno spiegato Famulari e Barbo – deve essere un ulteriore stimolo a mettere la questione femminile in cima alla agenda politica: diritti, lavoro, welfare, sono aspetti di un unico fenomeno che è la reale liberazione della donna”.
“Dopo la breve parentesi della faccia feroce contro i cortei no vax, Dipiazza si è rituffato nel silenzio e nell’inerzia sul fronte Covid, preferendo occuparsi di lucette e alberetti. Intanto Trieste sta soffrendo più di tutti. Noi con la nostra interrogazione vogliamo stimolare il sindaco e la giunta a muoversi e prendere iniziative in tema di promozione delle vaccinazioni e contenimento dei contagi. Non ci si può nascondere dietro le ‘competenze’, perché il sindaco del capoluogo ha un grande potere di influenza istituzionale e quando vuole lo esercita. In primo luogo pensiamo che il sindaco con i suoi uffici dovrebbe promuovere le vaccinazioni attraverso una comunicazione istituzionale capillare, svolta anche in collaborazione con i soggetti territoriali di carattere associativo, scolastico e religioso”. Il capogruppo Pd nel Consiglio comunale di Trieste Giovanni Barbo illustra l’interrogazione che ha indirizzato al sindaco Roberto Dipiazza, rilevando che “la drammaticità della situazione nelle nostre strutture sanitarie è ormai conclamata ed è tale da mettere a rischio i bisogni sanitari della popolazione”.
Nel dettaglio, il documento dei democratici a Palazzo Sipario chiede al sindaco “se abbia già preso contatto con la dirigenza dell’Asugi e con le rappresentanze sindacali al fine di acquisire informazioni utili a ottimizzare le sinergie tra il Comune e le strutture sanitarie territoriali, o se abbia intenzione di farlo” e lo invita a “coinvolgere il Consiglio comunale nell’azione preventiva e contenitiva del contagio, eventualmente prevedendo di intervenire con un’informativa al Consiglio stesso, contestuale a un’audizione dei sopracitati rappresentanti della sanità nella competente commissione”.
L’interrogazione non manca di tornare sul punto dei consiglieri “no pass”, domandando a Dipiazza di chiedere ai consiglieri comunali di maggioranza di “chiarire la loro posizione rispetto ai vaccini, in modo da evitare di mandare messaggi equivoci alla popolazione in un momento in cui è necessario mostrare compattezza d’intenti e comportamenti di fronte al Covid”.
Mobilità sostenibile e riduzione del traffico, verde pubblico e rigenerazione urbana, promozione dei processi partecipativi in particolare sull’utilizzo di spazi pubblici, sono alcuni dei punti programmatici su cui il Partito democratico e Adesso Trieste hanno trovato solide ragioni di convergenza e costruito un accordo che assegna ai democratici la presidenza della Quarta Circoscrizione e al soggetto municipalista la guida della Quinta Circoscrizione, prevedendo un avvicendamento a metà mandato. Siamo giunti a questo accordo dopo che, nelle ultime settimane, tutti i consiglieri hanno lavorato a documenti programmatici condivisi, senza decidere nulla a priori.
Lo rende noto la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari.
Le figure che ricopriranno la carica di presidente nelle due Circoscrizioni – precisa Famulari – sono Marco Rossetti Cosulich (Pd) nella Quarta e Michela Novel (AT) nella Quinta. Marco Rossetti Cosulich sarà supportato dalla vicepresidenza Franca Vilevich (AT), Michela Novel da quella di Alex Pellizer (PD). A metà mandato l’avvicendamento nei ruoli in entrambe le Circoscrizioni. A loro e ai Consigli andrà anche il compito di avviare la revisione del regolamento di funzionamento delle Circoscrizioni amministrative, alle quali dovrebbero essere affidate competenze operative, un budget da impiegare per interventi ordinari o manutentivi e strumenti per favorire la partecipazione delle persone, in un’ottica – conclude la segretaria dem – di vero decentramento operativo a contatto con il territorio”.