Autovelox, il Comune di Trieste accoglie la richiesta di sospensione del PD

Autovelox, il Comune di Trieste accoglie la richiesta di sospensione del PD

Accogliamo con soddisfazione la decisione del Comune di Trieste di sospendere l’utilizzo dei rilevatori di velocità, in linea con quanto già fatto dal Comune di Muggia, in attesa degli aggiornamenti necessari dei sistemi di rilevamento della velocità. Questa decisione segue le interrogazioni presentate dai consiglieri Bussani, Salvati e Pucci e l’intervento della Segreteria PD di Trieste e del Forum Sicurezza e Coesione Sociale.

Inoltre, il nuovo decreto del Ministero delle Infrastrutture sugli autovelox, che entrerà in vigore domani 28 maggio, impone ai comuni di ottenere l’autorizzazione del prefetto per l’installazione di autovelox mobili. I comuni dovranno dimostrare che nelle strade interessate gli automobilisti superano frequentemente i limiti di velocità e installare una segnaletica adeguata.

“È fondamentale la sensibilizzazione al rispetto delle norme sulla sicurezza stradale” dichiara Michele Tarlao, coordinatore del Forum Sicurezza e Coesione Sociale del PD di Trieste, “e garantire la legalità nell’accertamento delle violazioni commesse da conducenti indisciplinati attraverso l’uso di sistemi elettronici. Non comprendo le perplessità manifestate dalle due amministrazioni comunali sui contenuti della decisione della Corte di Cassazione.”

Maria Luisa Paglia, segretaria provinciale PD, ha auspicato che “anche il Comune di Trieste si allinei a tali decisioni e adegui prontamente i dispositivi alle nuove norme.” Il nuovo decreto concede ai sindaci 12 mesi per conformare gli autovelox, dopodiché quelli non adeguati dovranno essere disinstallati.

Rimaniamo vigili nel nostro impegno per promuovere una cultura della sicurezza stradale e del rispetto delle normative vigenti, evidenziando la necessità di ottenere le dovute autorizzazioni e garantire la correttezza nell’uso dei dispositivi di rilevamento della velocità.

Disagio giovanile: Paglia (PD) la soluzione non è la sorveglianza. Serve un impegno concreto e coordinato

Disagio giovanile: Paglia (PD) la soluzione non è la sorveglianza. Serve un impegno concreto e coordinato

“Chi pensa di risolvere il problema del disagio giovanile con una semplice pattuglia all’esterno delle scuole denota una totale mancanza di comprensione delle vere necessità dei nostri giovani.”

Queste le parole di Maria Luisa Paglia, segretaria del PD di Trieste.

“Le forze di polizia dovrebbero essere maggiormente coinvolte nelle attività scolastiche, creando un rapporto di fiducia con studenti e insegnanti, come già avviene con la polizia municipale e la polizia postale in alcuni contesti.

I minori stranieri soffrono maggiormente il disagio per la mancanza di supporto familiare. I tagli e l’eliminazione dei fondi per la mediazione culturale, strumenti indispensabili per migliorare la comunicazione e il benessere della comunità scolastica, hanno aggravato la situazione.”

La segretaria avanza alcune proposte: “Sarebbe utile investire per inserire questi minori in percorsi di attività sportive, che rappresentano un’opportunità importante per prevenire il disagio e favorire lo sviluppo di competenze sociali e relazionali. Lo sport è un potente strumento per italiani e stranieri che aiuta i ragazzi a costruire relazioni positive, a sviluppare la disciplina e a migliorare il benessere psicofisico.

Per affrontare in modo efficace queste criticità, è necessaria anche la collaborazione dei distretti sanitari, dove le scuole hanno sempre avuto dei riferimenti sicuri. Purtroppo questa collaborazione è adesso quasi impossibile a causa della loro riduzione. La presenza di psicologi e di altri professionisti della salute mentale è fondamentale per offrire supporto e consulenza sia ai giovani che alle loro famiglie, aiutandoli a superare le difficoltà emotive e psicologiche.”

“Peccato che l’assessore alla sicurezza della nostra Regione nell’aver proposto 6,4 milioni di euro di spesa, tra cui per acquisto di impianti di video sorveglianza, armamenti e per potenziare nuove forme associative – conclude Paglia – non abbia avuto un confronto con le istituzioni scolastiche che sono in prima linea per gestire queste difficoltà.

Il disagio dei giovani non è circoscritto a una sola scuola o a un singolo contesto, ma è una problematica diffusa che richiede interventi coordinati e multidisciplinari e non si risolverà con il presidio davanti alle scuole, dedicando risorse che forse dovrebbero essere impiegate in forme di criminalità più pervasive e pericolose, come la corruzione, i condizionamenti nelle gare di appalti pubblici o le infiltrazioni di criminalità organizzata che mettono a serio rischio la sicurezza della nostra comunità.”

Lavori pubblici: Bressan (PD) in Largo Santos Comune fa e disfa

Lavori pubblici: Bressan (PD) in Largo Santos Comune fa e disfa

“I cittadini guardano e si chiedono se c’è un criterio nella tempistica dei lavori pubblici. In Largo Santos la ciclabile è stata inaugurata solo lo scorso febbraio e già la sede stradale della bretella è fatta a pezzi dai lavori per la posa di tubature. Oltre ai disagi c’è anche da fare un ragionamento sui costi a carico della collettività, che appaiono difficilmente giustificabili. Soprattutto ricordando che il sindaco Dipiazza ha dichiarato che i lavori erano prevedibili trattandosi di uno scavo per la posa di sottoservizi”.

È il motivo della richiesta di chiarimenti che ha formulato il capogruppo PD in IV Circoscrizione Luca Bressan, con un’interrogazione all’Amministrazione comunale.

“Nella stessa interrogazione – spiega Bressan – ho chiesto lumi anche sull’intervento di rifacimento dei marciapiedi di via San Michele, che è stato fatto negli stessi giorni in cui il primo cittadino promuoveva, nella stessa via, l’istituzione del senso unico. Ci dicano cosa vogliono fare – incalza il capogruppo dem – perché in questo caso bisognerà probabilmente intervenire nuovamente sui marciapiedi, per allargarli in modo da ridurre la velocità di percorrenza veicolare”.
“In ogni caso – conclude Bressan – un simile modo di lavorare può essere ben descritto dalla saggezza popolare con ‘xe tuto un far e disfar’ o ‘la mano destra non sa cosa fa la sinistra’, per chi preferisce l’italico idioma”.

No all’ovovia: PD, un futuro diverso per Trieste centro d’Europa

No all’ovovia: PD, un futuro diverso per Trieste centro d’Europa

Si è tenuto questa mattina presso l’Antico Caffè San Marco di Trieste un incontro molto affollato, che ha visto la partecipazione della Deputata europea Elisabetta Gualmini, il Presidente del Comitato NO OVOVIA William Starc e il Vice Presidente del Consiglio Regionale Francesco Russo.

La riunione è stata introdotta dalla Segretaria Provinciale del PD, Maria Luisa Paglia, che ha ringraziato la Deputata Gualmini per la sua “capacità di ascolto durante gli ultimi cinque anni e l’impegno costante nel portare avanti le istanze del territorio di Trieste con determinazione”.

Il Presidente Starc ha sottolineato “l’importanza di non arrendersi nella battaglia per contrastare il progetto dell’amministrazione comunale dell’ovovia”, ribadendo così la volontà del Comitato di continuare la lotta contro il progetto.

Francesco Russo ha evidenziato come la Deputata Gualmini sia stata “rappresentativa del territorio e attiva sia sul campo del contrasto del progetto ovovia sia nel campo dei diritti del lavoro”.

La Deputata Gualmini, facendo un excursus su quanto realizzato durante il suo precedente mandato, ha ribadito “l’importanza della difesa dei diritti dei lavoratori” e ha condannato “certi lavori automatizzati che rischiano la disumanizzazione”.

È stata un’occasione per discutere sia del progetto NO OVOVIA che di tematiche di rilevanza generale e per ribadire l’importanza delle future elezioni europee, nonché della collaborazione tra istituzioni e cittadini nell’affrontare le sfide presenti e future.

 

Video dell’evento con gli interventi di Maria Luisa Paglia, Francesco Russo, William Starc e le conclusioni di Elisabetta Gualmini

 

Le foto dell’incontro

Migranti: Majorino (PD), la destra alimenta la cultura dell’emergenza permanente per consenso politico

Migranti: Majorino (PD), la destra alimenta la cultura dell’emergenza permanente per consenso politico

Un incontro molto partecipato di confronto e spunti reciproci tra interlocutori e pubblico quello di ieri al Caffè San Marco con Pier Francesco Majorino, responsabile politiche migratorie nella segreteria del Partito democratico, a tema migranti e accoglienza diffusa.

L’accoglienza diffusa può contribuire a ridurre il rischio di ghettizzazione  e favorire un maggiore coinvolgimento della comunità locale nel processo di integrazione e inclusione, promuovendo la coesione sociale, la conoscenza e il rispetto reciproco tra migranti e residenti.”

Così nei saluti introduttivi Maria Luisa Paglia, segretaria del PD di Trieste –

La destra continua a investire sulla non gestione della vicenda e punta addirittura sul fallimento della propria azione politica, perché questa è in questo modo che può coltivare l’emergenza permanente sull’immigrazione e far crescere l’insicurezza e la paura.”

Ha detto Majorino, dopo gli interventi anche di Linda Tomasinsig, sindaca di Gradisca e responsabile immigrazione PD FVG, e Gianfranco Schiavone, presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà.

Occorre cambiare il sapore di una vicenda che è storia di uomini, donne, bambini, deve mutare l’atteggiamento generalizzato e questo cambiamento – ha continuato Majorino – si otterrà necessariamente dopo una battaglia politica giocata in attacco, perché nessuno ce lo regalerà, ma sarà necessario cambiare le regole, a partire dal superamento della legge Bossi-Fini. Dobbiamo insistere sul cambio di narrazione – ha concluso Majorino – e ricordarci che stiamo parlando di persone che non sono solo oggetto di assistenza da programmare, ma anche storie con cui confrontarsi.

 

Rivedi gli interventi di Gianfranco Schiavone, Linda Tomasinsig, Maria Luisa Paglia e Pierfrancesco Majorino e del pubblico in sala

 

Le foto della serata

 

HERA e CSM via Gambini: PD dalla parte dei lavoratori

HERA e CSM via Gambini: PD dalla parte dei lavoratori

Numerose le iniziative di protesta di lavoratori e lavoratrici triestini questa mattina. Diversi rappresentanti del PD cittadino sono stati presenti in varie sedi, per manifestare solidarietà alle ormai imprescindibili richieste.

Giovanni Barbo, capogruppo in Consiglio comunale, presente al presidio indetto dalle sigle sindacali in merito alle criticità di gestione del Gruppo Hera, con i loro riflessi sui lavoratori e sugli utenti:
Condivido la richiesta espressa ai Sindaci di esercitare il ruolo di governance garantito dal patto di sindacato: l’unica volta che abbiamo sentito parlare di Hera nelle scorse settimane in aula è quando Dipiazza è tornato gongolante da Padova per i dividendi appena raccolti. Ma dov’è, il Sindaco, rispetto alle denunce espresse dai lavoratori? Dov’è rispetto alle richieste di una migliore qualità del servizio?”

In stato d’agitazione anche il Centro per la salute mentale di via Gambini, alla cui conferenza stampa erano presenti Francesco Russo, vicepresidente del Consiglio regionale e Paolo Peretti, componente della Segreteria provinciale del PD, che dichiara:
La situazione viene descritta come drammatica a causa di carenza di personale, dagli OSS ai neuropsichiatri infantili. Per questo non si riesce a garantire l’H24 e i pazienti presenti devono essere trasferiti nel periodo notturno in altre strutture ospedaliere. Sul territorio ci sarebbe la necessità di venti neuropsichiatri infantili ne sono disponibili cinque. La psichiatria si inserisce in un degrado più generalizzato della sanità pubblica per cui il PD sarà accanto alle organizzazioni Sindacali che chiedono la sensibilità e l’interessamento per i bisogni dei cittadini.”
È indetto uno sciopero per il prossimo 9 maggio, dalle 8 alle 10, con presidio presso il centro di via Gambini.
Sciopero giornalisti RAI, il PD a sostegno dell’iniziativa

Sciopero giornalisti RAI, il PD a sostegno dell’iniziativa

Il Partito Democratico di Trieste esprime il suo pieno sostegno ai giornalisti della Rai che hanno annunciato lo sciopero per difendere l’indipendenza e la libertà dell’informazione. È fondamentale riaffermare il ruolo imprescindibile dei giornalisti nel garantire una informazione libera, imparziale e di qualità, pilastro fondamentale della democrazia.

Il diritto dei giornalisti di esercitare la propria professione senza pressioni esterne o interferenze politiche è sacrosanto e deve essere tutelato in ogni circostanza. Lo sciopero proclamato rappresenta un segnale forte e chiaro della determinazione dei giornalisti a difendere la propria autonomia e a garantire un servizio pubblico di informazione di qualità” sostiene Maria Luisa Paglia, segretaria del PD di Trieste.

Il PD di Trieste si schiera al fianco dei giornalisti nella loro battaglia per una Rai libera da condizionamenti politici o economici, in particolar modo in un momento in cui la principale emittente radiotelevisiva pubblica italiana sta muovendo un’accusa gravissima nei confronti di tutti i suoi giornalisti e giornaliste, accusandoli di mettere in circolo fake news e screditando in tal modo un’intera categoria.

Invitiamo le istituzioni competenti a prendere seriamente in considerazione le richieste di questi professionisti e a garantire un clima di lavoro sereno e rispettoso dei principi fondamentali della libertà di stampa. Solo attraverso il rispetto della libertà di informazione possiamo preservare la democrazia e il pluralismo delle idee.

Il partito Democratico ha portato la propria solidarietà al presidio dei giornalisti in sciopero sotto la sede regionale della RAI, presenti Manuela Mandler, Francesco Russo, Michele Tarlao e Roberto Treu.

Attuazione controllo del vicinato a San Vito, PD critico e preoccupato

Attuazione controllo del vicinato a San Vito, PD critico e preoccupato

Il PD esprime preoccupazione per l’iniziativa di istituire un patto di vicinato a San Vito e Campi Elisi, sottolineando la necessità di una preventiva discussione e obbligatoria regolamentazione adeguata, evitando il rischio di strumentalizzazione politica.

Michele Tarlao, coordinatore del forum Sicurezza e Coesione sociale del PD di Trieste sostiene:

Se da un lato l’idea di coinvolgere i cittadini nel prestare maggior cura e attenzione delle proprie comunità potrebbe essere condivisibile, qualora servisse ad aumentare la solidarietà e la coesione sociale, dall’altro è fondamentale sottolineare che la sicurezza, compito prioritario delle istituzioni a essa deputate, non può essere delegata ai cittadini. Questo potrebbe comportare la degenerazione in situazioni non auspicabili, come le Ronde, più volte invocate da rappresentanti del Cdx.”

È evidente che l’aumento dei furti e dei tentativi di intrusione nelle abitazioni ha generato un legittimo senso di preoccupazione tra i residenti. Tuttavia, la soluzione proposta sembra concentrarsi esclusivamente sulla partecipazione dei cittadini, trascurando il ruolo delle istituzioni nel garantire la sicurezza pubblica.”

Aggiunge Maria Luisa Paglia, segretaria del PD triestino.

Ci chiediamo se il Comune abbia sollecitato un intervento delle autorità competenti per aumentare la presenza delle forze dell’ordine sul territorio, anziché promuovere iniziative che potrebbero comportare rischi legali e di sicurezza.

È necessario, infatti, che Comune e Regione si facciano parte attiva nel richiedere al Ministro dell’Interno una maggior presenza di polizia sul territorio, anziché spingere i cittadini a iniziative che, se non regolamentate correttamente, potrebbero avere implicazioni negative anche dal punto di vista penale, come ad esempio violazioni della legge sulla privacy.

Inoltre, è importante sottolineare che il Controllo del Vicinato non deve essere strumentalizzato a fini politici. Le attività di vigilanza e monitoraggio devono essere regolamentate e condotte in modo trasparente e imparziale, al di fuori da logiche partitiche o di interesse personale.

Europee: inaugurazione campagna elettorale con Bonaccini e Vito

Europee: inaugurazione campagna elettorale con Bonaccini e Vito

Si è tenuta sabato 4 maggio al Caffè San Marco di Trieste, alla presenza di oltre 200 iscritti e sostenitori, l’apertura della campagna elettorale PD per le Europee di giugno, alla presenza di Stefano Bonaccini, candidato capolista nella circoscrizione Nordest, e Sara Vito, unica candidata FVG. Presenti anche Caterina Conti e Maria Luisa Paglia, rispettivamente segretaria regionale e provinciale PD.

Paglia esprime profonda gratitudine per l’impegno di entrambi i candidati, sottolineando quanto il Presidente Nazionale del PD, Stefano Bonaccini, nel panorama della politica italiana sia un esempio di operosità e vicinanza ai territori. La sua dedizione nel conoscere le realtà locali e le esigenze delle persone dimostra un’autentica sensibilità verso le sfide quotidiane dei cittadini.

È importante sottolineare come Bonaccini rappresenti un politico in grado di ascoltare e comprendere le necessità della gente comune, – dichiara Paglia – evidenziando l’importanza di un partito capace di dialogare con tutti, senza distinzioni di estrazione sociale o culturale. Il PD di Trieste riconosce in Bonaccini un leader che porta avanti valori di inclusione e solidarietà, fondamentali per costruire una società più equa e solidale”.

La sua candidatura come capolista nella circoscrizione Nordest rafforza la nostra convinzione che si tratti del candidato che tutelerà e potenzierà il ruolo di Trieste e del FVG presso l’UE, senza dimenticare le fasce più vulnerabili della società, così come siamo convinti che Sara Vito rappresenterà adeguatamente le istanze dei cittadini della nostra Regione.

 

Rivedi gli interventi di Stefano Bonaccini, Sara Vito, Maria Luisa Paglia e Caterina Conti

Intervista di Tele Quattro alla Segretaria provinciale Maria Luisa Paglia

Le foto di Stefano Bonaccini nella tappa in provincia di Trieste

Sospensione autovelox Muggia, soddisfazione dal PD

Sospensione autovelox Muggia, soddisfazione dal PD

Accogliamo con soddisfazione la decisione del Comune di Muggia di sospendere il servizio di autovelox-telelaser in attesa degli aggiornamenti necessari dei sistemi di rilevamento della velocità. Dopo la presentazione delle interrogazioni al Comune di Muggia e al Comune di Trieste riguardo alla mancata omologazione dei suddetti sistemi, siamo lieti di constatare che il Comune di Muggia abbia deciso di agire prontamente in conformità con le recenti decisioni della Suprema Corte di Cassazione.

Così Michele Tarlao, coordinatore del forum Sicurezza e Coesione sociale del PD di Trieste:
Ribadiamo l’importanza della sensibilizzazione al rispetto delle norme sulla sicurezza stradale e sottolineiamo l’importanza di garantire la legalità nell’accertamento delle violazioni commesse da conducenti indisciplinati attraverso l’uso di sistemi elettronici.”
Maria Luisa Paglia, segretaria provinciale PD aggiunge:
Auspicando che anche il Comune di Trieste si allinei a tali decisioni rimaniamo vigili nel nostro impegno per promuovere una cultura della sicurezza stradale e del rispetto delle normative vigenti.”