Sicurezza: Salvati (Pd), serve un Consiglio comunale straordinario 

Sicurezza: Salvati (Pd), serve un Consiglio comunale straordinario 

Presenteremo una richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio comunale, auspicando la presenza del Prefetto e del Questore. L’efficacia dell’istituzione delle zone rosse è già messa in discussione dagli ultimi episodi di violenza, la carenza di personale della Polizia locale è ammessa dalla stessa Giunta Dipiazza, lo stesso per la Polizia di Stato.  Tralasciando le questioni di diritto, appare improbabile che aree così vaste della città possano essere sottoposte con efficacia a un regime di sorveglianza speciale. Le proposte del Pd in materia di sicurezza sono sempre derubricate dalla destra come non urgenti ed eccoci in piena emergenza”. 

Lo dichiara il consigliere comunale Luca Salvati (Pd), dopo l’aggressione a una persona anziana da parte di un giovane incappucciato e della rapina a mano armata in un locale di slot machine, ieri a Trieste. 

Un anno fa abbiamo discusso la mozione del Pd che chiedeva al Sindaco e alla Giunta di ripristinare la figura del vigile di quartiere e di chiedere un aumento del personale delle forze dell’ordine. In quella sede anche la maggioranza si era dichiarata favorevole alle proposte, ma nulla è stato fatto a riguardo. 

Il sindaco sa di avere chiuso il suo ciclo, la sua giunta è rassegnata e la situazione è fuori controllo, Dipiazza potrebbero farsi aiutare.

Scuole Dardi, Miela Reina e Julia: disagi continui e infrastrutture inadeguate

Scuole Dardi, Miela Reina e Julia: disagi continui e infrastrutture inadeguate

Nelle scuole di Trieste, la situazione è diventata insostenibile a causa delle numerose e ripetute problematiche infrastrutturali. La consigliera comunale del Partito Democratico, Rosanna Pucci, mette in luce una gestione comunale che procede in emergenza, incapace di pianificare a lungo termine e pronta solamente a fornire promesse mai mantenute.

L’Istituto Comprensivo, che include le scuole Dardi, Miela Reina e Julia, sta crescendo in numero di studenti e necessita urgentemente di spazi adeguati. Un problema significativo è la turnazione della mensa che coinvolge 350 bambini e 31 adulti, tra insegnanti ed educatori, costretti a turni estenuanti con l’ultimo che inizia alle 13:40, decisamente tardi per i bambini impegnati in lezione dalle 8 del mattino.

Rosanna Pucci ha preso posizione, proponendo una soluzione pratica: l’adibizione di un secondo locale della scuola per la preparazione dei pasti, per alleviare la pressione sul piccolo cucinotto attualmente in uso, con l’obiettivo di ridurre i tempi di attesa per i pasti.

La consigliera ha inoltre depositato una mozione per affrontare non solo la questione della mensa, ma anche per l’installazione di una rete di protezione sul soffitto della palestra della scuola media “Divisione Julia”. Tale misura è necessaria per prevenire danni causati dai palloni, che attualmente impediscono lo svolgimento di attività sportive con la palla.

Un altro punto critico è la riqualificazione del giardino interno alla scuola Dardi, una richiesta avanzata anni fa e che aveva visto il sindaco Dipiazza e l’assessore Lodi promettere interventi durante un sopralluogo nel giugno 2022. A distanza di più di due anni, questi lavori non sono ancora iniziati.

Di fronte a questo scenario di promesse non mantenute e ritardi inaccettabili, la Consigliera Pucci ha annunciato che solleverà un’interrogazione per ottenere risposte concrete sui motivi di questi ritardi e per spingere l’amministrazione comunale ad agire in modo responsabile e tempestivo per risolvere queste criticità che influenzano negativamente la quotidianità e l’apprendimento dei nostri bambini.

Altura: la destra boccia anche minimi interventi di manutenzione, cresce il degrado

Altura: la destra boccia anche minimi interventi di manutenzione, cresce il degrado

Ancora una volta l’amministrazione Dipiazza dimostra il suo totale disinteresse per il rione di Altura e boccia addirittura le proposte di interventi di ordinaria manutenzione. Ci vuole coraggio a girare le spalle di fronte a un semplice ordine del giorno che chiedeva di farsi carico di alcune evidenti problematiche emerse durante vari incontri con il Comitato del rione di Altura”.

Lo dichiara il consigliere comunale Luca Salvati (Pd), in merito al suo ordine del giorno dedicato alle problematiche del rione triestino di Altura.

Incomprensibile bocciare richieste come la derattizzazione, l’uso di dissuasori per l’elevata velocità delle vetture lungo via Alpi Giulie, l’installazione di una casetta dell’acqua o la riparazione dei marciapiedi.

La maggioranza di centrodestra non ha nemmeno provato ad emendare o a intervenire in aula per tentare di spiegare il perché della bocciatura in massa del documento. Un comportamento presuntuoso e irrispettoso delle prerogative e del ruolo del Consiglio comunale.

Il rione di Altura è simbolo delle difficoltà che si incontrano nelle aree periferiche della città, dove il degrado e la mancanza di servizi essenziali pongono sfide significative per i residenti.

Recenti tentativi da parte dei consiglieri del Partito Democratico di indirizzare questi problemi sono stati frustrati dalla mancata collaborazione dell’amministrazione comunale.

La proposta di riutilizzare l’ex centro commerciale come nuovo fulcro di servizi comunitari è stata uno degli ultimi sforzi per rivitalizzare il rione, suggerendo l’introduzione di uno sportello postale, negozi e uno studio medico, fondamentali per il benessere quotidiano degli abitanti​

La persistenza di questi problemi è indice dell’abbandono che i cittadini di Altura percepiscono da anni e che si manifesta anche con una crescente propensione all’astensione dal voto riscontrata nelle recenti consultazioni elettorali, in percentuali più marcate rispetto agli elettori di altre zone della città.

La situazione di stallo nei lavori pubblici ma anche la mancata presenza di Ater agli incontri con il Comitato dei cittadini di Altura, rappresentano un’ulteriore prova della disattenzione verso le necessità di una comunità che lotta quotidianamente con le difficoltà di un rione periferico trascurato​.

In questo contesto, l’impegno del Partito Democratico per le aree periferiche di Trieste emerge come un tentativo sincero di apportare cambiamenti positivi e necessari.

Al contrario, l’attuale amministrazione del centrodestra appare concentrata principalmente sulle zone centrali della città, trascurando quelle periferiche come Altura che richiederebbero un impegno maggiore e investimenti mirati per migliorare la qualità della vita dei loro residenti.

Il PD si pone quindi come portavoce delle esigenze di questi quartieri, lavorando per garantire che anche le periferie ricevano l’attenzione e le risorse che meritano, in contrasto con un’amministrazione che sembra ignorare le loro esigenze a favore di progetti nelle zone relativamente più ricche della città.

Coro e orchestra del Teatro Verdi: Dipiazza si attivi per rafforzare gli organici

Coro e orchestra del Teatro Verdi: Dipiazza si attivi per rafforzare gli organici

Il Teatro Verdi è uno dei più rappresentativi emblemi della cultura della città di Trieste. La sua produzione artistica deve essere di alto livello e, dunque, anche i suoi artisti devono esserlo. Pertanto, alla luce della decisione presa dalla Direzione del teatro, che prevede di affiancare al Coro stabile un coro amatoriale, quello del Friuli Venezia Giulia, nell’opera in programma per marzo ‘Der fliegende Holländer’ di Wagner, ho ritenuto doveroso invitare il sindaco Dipiazza, che è il Presidente della Fondazione del Teatro Verdi, ad attivarsi con la Direzione del teatro per risolvere la questione, che desta molte preoccupazioni, sia tra i coristi che tra i sindacati”.

 

Lo dichiara la consigliera comunale Rosanna Pucci, che ha dato seguito formale, depositando una mozione comunale nella quale si chiede, oltre alla risoluzione della questione suddetta, anche l’implementazione di un piano di assunzioni per rafforzare gli organici del Coro e dell’Orchestra e la costituzione di una graduatoria di coristi idonei.

Va evidenziato che gli organici del Teatro Verdi sono attualmente numericamente inferiori a quelli previsti dal Ministero della Cultura, 40 su 58 per il coro e 58 su 84 per l’orchestra. Va da sé che se gli organici fossero completi non ci sarebbe il bisogno di attingere personale da altre parti.

Il Teatro Verdi non è solo una prestigiosa istituzione culturale di Trieste, ma è anche un simbolo dell’anima storica e identitaria della città dove si fondono il melodramma romantico e verista, espressione della grande tradizione italiana e gli echi della Gesamtkunstwerk, l’opera d’arte totale di area tedesca e mitteleuropea.

Questa sintesi unica rende il Teatro Verdi un luogo fondamentale per la città, non solo per l’intrattenimento artistico, ma anche per il mantenimento e la valorizzazione della memoria storica e culturale di Trieste. Un luogo esclusivo e fecondo nel panorama italiano dei teatri d’opera.

La gestione della cultura “alta”, tuttavia, sembra essere trattata con superficialità dall’attuale amministrazione comunale e dal sindaco Dipiazza, che, in quanto Presidente della Fondazione Teatro Verdi, ha precise responsabilità nella tutela e nella promozione di questa eccellenza cittadina.

La scelta di affiancare al Coro stabile un coro amatoriale è solo l’ultima di una serie di decisioni che sembrano indicare una scarsa attenzione e un approccio poco lungimirante verso il futuro del Teatro.

In un momento in cui altre città italiane investono per rendere i loro teatri più competitivi e attrattivi, Trieste rischia di restare indietro. Questo è un rischio che Trieste non può permettersi di correre.

La cultura è una risorsa strategica e un motore di crescita economica, oltre che un valore identitario. Non garantire al Teatro Verdi gli strumenti adeguati per mantenere standard di eccellenza equivale a penalizzare l’intera comunità triestina.

Il sindaco Dipiazza deve assumersi le sue responsabilità e attivarsi immediatamente per invertire questa rotta.

L’impegno del PD per la sicurezza della scuola San Giusto: l’amianto c’è e sarà rimosso

L’impegno del PD per la sicurezza della scuola San Giusto: l’amianto c’è e sarà rimosso

Il recente successo ottenuto in IV Commissione consiliare che ha preso in carico il problema della questione dell’amianto alla Scuola San Giusto segna un importante passo avanti nella lotta per la sicurezza nelle nostre scuole.

La Consigliera Rosanna Pucci ha giocato un ruolo chiave nell’indirizzare l’attenzione su questa urgente problematica, facendosi portavoce delle ampie preoccupazioni dopo il crollo degli intonaci all’interno dell’edificio scolastico.

Questo caso ha rivelato non solo la presenza di amianto —fino ad ora taciuta dalla Giunta comunale— ma anche la gravità della negligenza da parte dell’amministrazione, che ha omesso di comunicare i rischi alla comunità.

L’amianto, noto per i suoi effetti nocivi sulla salute, è stato rinvenuto nella colla dei pavimenti di due aule del plesso scolastico, un dettaglio che ha intensificato l’urgenza di un intervento.

La mozione presentata dalla Consigliera Pucci ha re-indirizzato i lavori che fanno parte di un ampio progetto di ristrutturazione, già appaltato per un valore di 300 mila Euro; lavori che ora, oltre al rifacimento dei solai, assicureranno anche la rimozione dell’amianto, garantendo la sicurezza e la funzionalità degli spazi didattici per il futuro.

Il Partito Democratico si è impegnato a monitorare da vicino il progresso dei lavori, per assicurare che vengano completati tempestivamente e che gli studenti possano tornare quanto prima in un ambiente sicuro e adeguatamente equipaggiato.

La reattività del Partito Democratico in questa vicenda evidenzia l’importanza di una politica che risponde con rapidità alle emergenze e che lavora incessantemente per la trasparenza e la sicurezza.

Questo risultato dimostra l’importanza di una politica attenta e proattiva. Continueremo a lavorare per la sicurezza dei nostri bambini e per la trasparenza nelle decisioni che influenzano la nostra comunità.”

Ha commentato la Consigliera Pucci.

Il caso della Scuola San Giusto serve come promemoria del ruolo importante che la politica può giocare nel migliorare direttamente le condizioni di vita delle persone, specialmente in ambienti sensibili come le scuole. L’azione decisa e informata del PD di Trieste rappresenta un modello di impegno civico e responsabilità.

Attivazione supporto psicologico gratuito: l’assessore Tognolli snobba il Consiglio comunale

Attivazione supporto psicologico gratuito: l’assessore Tognolli snobba il Consiglio comunale

Con una mossa che ha sollevato non poco malcontento, l’assessore alle Politiche Sociali Massimo Tognolli, ha recentemente mancato di presentarsi alla discussione di una mozione su un argomento importante per il benessere dei cittadini più fragili economicamente.

Il consigliere Luca Salvati del Partito Democratico aveva proposto l’attivazione di un progetto di supporto psicologico gratuito, riconoscendo l’importanza crescente della salute mentale, aggravata dalle conseguenze della pandemia di Covid-19.

Non è accettabile che un membro della Giunta comunale dimostri una tale mancanza di riguardo istituzionale nei confronti del Consiglio comunale: auspico che non invalga l’abitudine di snobbare le riunioni delle Commissioni. Liquidare una discussione di mozioni dedicate alla salute come ‘irrilevante’ e ‘non meritevole della sua presenza’ reca disdoro alla carica ricoperta dall’assessore Tognolli.

Le linee di indirizzo non sono un orpello o una seccatura ma comportano impegni della Giunta comunale. Ringrazio tutti i colleghi che all’unanimità hanno convenuto di rinviare la seduta a quando sarà presente l’assessore, gli uffici regionali, i referenti dell’ordine psicologi e Asugi”.

Così il consigliere comunale Luca Salvati (Pd).

La mozione propone la “Attivazione progetto psicologo gratuito” per le persone che rischiano di trascurare la propria salute mentale per motivi economici.

Il Partito Democratico auspica che la prossima riunione possa portare a soluzioni concrete e immediate per migliorare l’accessibilità ai servizi psicologici, seguendo l’esempio di altre iniziative regionali di successo come il progetto ” InOltre” del Veneto.

L’impegno del nostro partito verso la salute mentale rimane saldo, e continueremo a spingere per politiche che garantiscano a tutti i cittadini il diritto a un supporto psicologico adeguato, libero da ostacoli economici o burocratici.

Inaugurazione Despar, Barbo: serve attenzione ai piccoli esercizi commerciali e ai locali storici cittadini

Inaugurazione Despar, Barbo: serve attenzione ai piccoli esercizi commerciali e ai locali storici cittadini

Auguriamo buon lavoro al nuovo Despar che apre in Viale al servizio dei residenti e che potrà vitalizzare meglio di un’arteria che non si arrende al degrado. In questo, la libera iniziativa imprenditoriale svolge un ruolo importante. Ma imprenditoria non sono solo i supermercati, lo sono anche le ben più numerose attività triestine che chiudono i battenti anche per la concorrenza impari con la grande distribuzione e le multinazionali: qui il sindaco Dipiazza non va mai né dice una parola.”

lo dichiara il consigliere comunale dem Giovanni Barbo.

Botteghe e locali storici scompaiono uno dietro l’altro, senza che il sindaco e la sua Giunta mettano in atto un ragionamento per tutelarli e, assieme a loro, preservare le peculiarità di un territorio che ha una preziosa storia alle sue spalle.

Ma si sa che lo sport preferito da Dipiazza è lo scaricabarile: quando un esercizio commerciale apre è merito del suo lavoro per la città, quando chiude è colpa del mercato o comunque degli altri.

Un supermercato porta occupazione e ciò è bene, ma invitiamo il Sindaco e la sua Giunta a darsi una svegliata e rendersi conto che c’è un’altra faccia della medaglia. 

Zone rosse: Salvati (Pd), Dipiazza doveva muoversi prima

Zone rosse: Salvati (Pd), Dipiazza doveva muoversi prima

Il sindaco Dipiazza vorrebbe far dimenticare ritardi e omissioni contro i fenomeni di violenza urbana e gli capita a fagiolo la direttiva del ministro dell’Interno sulle zone rosse. Sindaco e giunta dovevano muoversi molto prima e più in profondità con gli strumenti propri del Comune e magari col supporto della Regione. Ma una specialità di questa Giunta comunale è spostare ogni volta più in là il momento delle decisioni e delle soluzioni. Le forze dell’ordine fanno quel che possono ma sappiamo come sia difficile blindare una città. Finora non sono mancati annunci e proclami a base di ‘adesso basta’, mentre da anni la percezione di insicurezza è aumentata tra i cittadini e la Giunta non ha fatto abbastanza per almeno tentare di prevenire situazioni di marginalità e disagio”.

Lo dichiara il consigliere comunale Luca Salvati (Pd), commentando l’annuncio del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza il quale, dopo la rissa tra stranieri avvenuta nel centro della città, ha annunciato di voler chiedere l’istituzione di zone rosse.

«Dica trentadue!». Grande partecipazione al convegno sulla Sanità organizzato dal Forum Salute e Welfare del PD

«Dica trentadue!». Grande partecipazione al convegno sulla Sanità organizzato dal Forum Salute e Welfare del PD

Si è svolto martedì 14 gennaio il convegno organizzato dal Forum Salute e Welfare del Partito Democratico di Trieste, per discutere delle sfide e delle prospettive del nostro sistema sanitario.

Il confronto si è aperto con i saluti della segretaria provinciale Maria Luisa Paglia: “Oggi affrontiamo temi di fondamentale importanza per la vita di tutti noi. Le liste d’attesa rappresentano una delle principali preoccupazioni dei cittadini, una situazione che ha portato 5 milioni di italiani a rinunciare a curarsi.

Il crescente ricorso alla sanità privata, con una spesa che nel 2023 ha raggiunto i 46 miliardi di euro, sta trasformando la sanità pubblica da un diritto universale a un privilegio per pochi.

La recente manovra di bilancio, con tagli di 14 miliardi ai ministeri e agli enti locali, minano ulteriormente il nostro sistema sociale. La privatizzazione non colpisce solo la sanità e la previdenza, ma si estende anche alla scuola, compromettendo i pilastri fondamentali del nostro welfare.

È intollerabile, inoltre, che si cerchi di attribuire la responsabilità dell’eccesso di spesa nella sanità pubblica ai medici di famiglia, accusati di essere “ostaggi” dei pazienti che si informano su internet e poi richiedono esami specialistici. Questo tipo di retorica non fa che distogliere l’attenzione dalle vere responsabilità e dai necessari investimenti nel settore pubblico.

Infine, è doveroso ricordare che la sospensione o la chiusura delle attività di prenotazione è vietata dalla legge, ma continua a verificarsi, con gravi conseguenze per i pazienti e per la trasparenza del sistema. Divieto già previsto dalla legge 266 del 2005  (art. 1 comma 282).

In questo incontro” conclude Paglia “potremo ascoltare gli operatori del settore, discutere e proporre soluzioni concrete per garantire che il diritto alla salute torni a essere un diritto reale, accessibile a tutti, senza discriminazioni. È una sfida che richiede il contributo e l’impegno di ognuno di noi.”

Dopo i saluti di Caterina Conti e Roberto Cosolini, è intervenuta Marina Sereni, segreteria nazionale PD, responsabile salute e sanità:

La crisi della Sanità italiana è evidente: milioni di cittadini rinunciano alle cure perché non hanno soldi per rivolgersi al privato, medici e infermieri che fuggono dal SSN e quelli che restano costretti a lavorare con retribuzioni basse e turni impossibili. Il Pd chiede di portare l’investimento pubblico per la sanità alla media europea del 7,5% sul Pil, di attuare un piano straordinario di assunzioni, di rafforzare la medicina territoriale e di prossimità con le Case e gli Ospedali di Comunità. Dal Governo Meloni finora abbiamo ascoltato solo propaganda ma noi non ci arrendiamo e continueremo una battaglia nei territori e in Parlamento a fianco dei cittadini e degli operatori e operatrici della Sanita”.



Numerosi sono stati i contributi, tra i quali quello di Cosimo Quaranta, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Trieste, Michael Valentini, Presidente Ordine degli Infermieri di Trieste, moderati da Flavio Paoletti, coordinatore del Forum:

Il SSN non è in salute. È necessario un confronto serio e costruttivo tra istituzioni, sindacati e professionisti per rilanciarlo. La politica deve ascoltare i professionisti. Solo coinvolgendo tutti gli attori in gioco potremo costruire un sistema sanitario che risponda davvero ai bisogni dei cittadini. Solo con la partecipazione allargata dei diversi portatori di interessi potremmo dare un segnale forte e chiaro: il futuro del nostro sistema sanitario dipende da noi tutti.”

Presidio lavoratori TIRSO, il PD a supporto dei lavoratori

Presidio lavoratori TIRSO, il PD a supporto dei lavoratori

In questo momento di grande difficoltà economica, il Partito Democratico di Trieste vuole ribadire il suo impegno e la sua vicinanza ai 119 lavoratori e lavoratrici della Tirso che stanno affrontando gravi problemi occupazionali, aggravati dal mancato pagamento della cassa integrazione straordinaria e della tredicesima mensilità.

Per questo il PD è stato presente al presidio di protesta dei lavoratori TIRSO, svoltosi oggi sotto il palazzo della Prefettura.

“Lavoratori e lavoratrici in questo momento si sono visti negare per intoppi burocratici dall’INPS anche quello striminzito riconoscimento dovuto per legge. A dicembre non è stato possibile fare fronte alle normali scadenze che divorano la tredicesima. È pertanto necessario che si aprano linee di credito, con interessi a carico delle istituzioni, per permettere loro di sopravvivere a questo disastro.”

Lo dichiara Fiorella Bencic, segretaria del circolo PD di Muggia.

Presente anche Roberto Zingirian, responsabile del Forum Lavoro PD.

“Conosciamo bene le loro preoccupazioni e richieste, emerse nell’incontro organizzato dal nostro Forum Lavoro il mese scorso. Ora è il momento di essere presenti e visibili anche nelle strade, per sostenere concretamente chi è in sofferenza. I lavoratori già patiscono l’incertezza sul futuro dello stabilimento e ritardi nell’erogazione degli ammortizzatori non sono ammissibili, indipendentemente dal rimpallo delle responsabilità tra INPS e azienda.” 

 

Con la Cig agli sgoccioli e un futuro senza prospettive, siamo intervenuti in questa fredda giornata cercando di riscaldare non tanto il clima esterno, quanto quello di sentirsi abbandonati. Siamo impegnati a sostenere una causa così importante che poi sta alla base della nostra convivenza ovvero il diritto al lavoro con cui comincia il documento della Costituzione.”

Conclude Silvano Magnelli, presidente dell’assemblea provinciale PD Trieste, anch’egli presente al presidio.

La direttrice dell’INPS è nel frattempo intervenuta su sollecitazione sindacale per spiegare le ragioni del ritardo nel pagamento della mensilità di novembre della cassa integrazione che è da mettere in relazione con l’invio tardivo dei dati da parte dell’azienda, da parte sua ha assicurato che i lavoratori stanno ricevendo i messaggi di pagamento per novembre, a cui seguiranno a brevissimo termine quelli del mese di dicembre.

È essenziale che l’azienda Tirso, già censurabile per le scelte sul destino dei lavoratori, adotti tutte le misure necessarie per evitare ulteriori intoppi nell’accesso effettivo e l’erogazione tempestiva degli ammortizzatori sociali.