Coro e orchestra del Teatro Verdi: Dipiazza si attivi per rafforzare gli organici

Coro e orchestra del Teatro Verdi: Dipiazza si attivi per rafforzare gli organici

Il Teatro Verdi è uno dei più rappresentativi emblemi della cultura della città di Trieste. La sua produzione artistica deve essere di alto livello e, dunque, anche i suoi artisti devono esserlo. Pertanto, alla luce della decisione presa dalla Direzione del teatro, che prevede di affiancare al Coro stabile un coro amatoriale, quello del Friuli Venezia Giulia, nell’opera in programma per marzo ‘Der fliegende Holländer’ di Wagner, ho ritenuto doveroso invitare il sindaco Dipiazza, che è il Presidente della Fondazione del Teatro Verdi, ad attivarsi con la Direzione del teatro per risolvere la questione, che desta molte preoccupazioni, sia tra i coristi che tra i sindacati”.

 

Lo dichiara la consigliera comunale Rosanna Pucci, che ha dato seguito formale, depositando una mozione comunale nella quale si chiede, oltre alla risoluzione della questione suddetta, anche l’implementazione di un piano di assunzioni per rafforzare gli organici del Coro e dell’Orchestra e la costituzione di una graduatoria di coristi idonei.

Va evidenziato che gli organici del Teatro Verdi sono attualmente numericamente inferiori a quelli previsti dal Ministero della Cultura, 40 su 58 per il coro e 58 su 84 per l’orchestra. Va da sé che se gli organici fossero completi non ci sarebbe il bisogno di attingere personale da altre parti.

Il Teatro Verdi non è solo una prestigiosa istituzione culturale di Trieste, ma è anche un simbolo dell’anima storica e identitaria della città dove si fondono il melodramma romantico e verista, espressione della grande tradizione italiana e gli echi della Gesamtkunstwerk, l’opera d’arte totale di area tedesca e mitteleuropea.

Questa sintesi unica rende il Teatro Verdi un luogo fondamentale per la città, non solo per l’intrattenimento artistico, ma anche per il mantenimento e la valorizzazione della memoria storica e culturale di Trieste. Un luogo esclusivo e fecondo nel panorama italiano dei teatri d’opera.

La gestione della cultura “alta”, tuttavia, sembra essere trattata con superficialità dall’attuale amministrazione comunale e dal sindaco Dipiazza, che, in quanto Presidente della Fondazione Teatro Verdi, ha precise responsabilità nella tutela e nella promozione di questa eccellenza cittadina.

La scelta di affiancare al Coro stabile un coro amatoriale è solo l’ultima di una serie di decisioni che sembrano indicare una scarsa attenzione e un approccio poco lungimirante verso il futuro del Teatro.

In un momento in cui altre città italiane investono per rendere i loro teatri più competitivi e attrattivi, Trieste rischia di restare indietro. Questo è un rischio che Trieste non può permettersi di correre.

La cultura è una risorsa strategica e un motore di crescita economica, oltre che un valore identitario. Non garantire al Teatro Verdi gli strumenti adeguati per mantenere standard di eccellenza equivale a penalizzare l’intera comunità triestina.

Il sindaco Dipiazza deve assumersi le sue responsabilità e attivarsi immediatamente per invertire questa rotta.

L’impegno del PD per la sicurezza della scuola San Giusto: l’amianto c’è e sarà rimosso

L’impegno del PD per la sicurezza della scuola San Giusto: l’amianto c’è e sarà rimosso

Il recente successo ottenuto in IV Commissione consiliare che ha preso in carico il problema della questione dell’amianto alla Scuola San Giusto segna un importante passo avanti nella lotta per la sicurezza nelle nostre scuole.

La Consigliera Rosanna Pucci ha giocato un ruolo chiave nell’indirizzare l’attenzione su questa urgente problematica, facendosi portavoce delle ampie preoccupazioni dopo il crollo degli intonaci all’interno dell’edificio scolastico.

Questo caso ha rivelato non solo la presenza di amianto —fino ad ora taciuta dalla Giunta comunale— ma anche la gravità della negligenza da parte dell’amministrazione, che ha omesso di comunicare i rischi alla comunità.

L’amianto, noto per i suoi effetti nocivi sulla salute, è stato rinvenuto nella colla dei pavimenti di due aule del plesso scolastico, un dettaglio che ha intensificato l’urgenza di un intervento.

La mozione presentata dalla Consigliera Pucci ha re-indirizzato i lavori che fanno parte di un ampio progetto di ristrutturazione, già appaltato per un valore di 300 mila Euro; lavori che ora, oltre al rifacimento dei solai, assicureranno anche la rimozione dell’amianto, garantendo la sicurezza e la funzionalità degli spazi didattici per il futuro.

Il Partito Democratico si è impegnato a monitorare da vicino il progresso dei lavori, per assicurare che vengano completati tempestivamente e che gli studenti possano tornare quanto prima in un ambiente sicuro e adeguatamente equipaggiato.

La reattività del Partito Democratico in questa vicenda evidenzia l’importanza di una politica che risponde con rapidità alle emergenze e che lavora incessantemente per la trasparenza e la sicurezza.

Questo risultato dimostra l’importanza di una politica attenta e proattiva. Continueremo a lavorare per la sicurezza dei nostri bambini e per la trasparenza nelle decisioni che influenzano la nostra comunità.”

Ha commentato la Consigliera Pucci.

Il caso della Scuola San Giusto serve come promemoria del ruolo importante che la politica può giocare nel migliorare direttamente le condizioni di vita delle persone, specialmente in ambienti sensibili come le scuole. L’azione decisa e informata del PD di Trieste rappresenta un modello di impegno civico e responsabilità.

Attivazione supporto psicologico gratuito: l’assessore Tognolli snobba il Consiglio comunale

Attivazione supporto psicologico gratuito: l’assessore Tognolli snobba il Consiglio comunale

Con una mossa che ha sollevato non poco malcontento, l’assessore alle Politiche Sociali Massimo Tognolli, ha recentemente mancato di presentarsi alla discussione di una mozione su un argomento importante per il benessere dei cittadini più fragili economicamente.

Il consigliere Luca Salvati del Partito Democratico aveva proposto l’attivazione di un progetto di supporto psicologico gratuito, riconoscendo l’importanza crescente della salute mentale, aggravata dalle conseguenze della pandemia di Covid-19.

Non è accettabile che un membro della Giunta comunale dimostri una tale mancanza di riguardo istituzionale nei confronti del Consiglio comunale: auspico che non invalga l’abitudine di snobbare le riunioni delle Commissioni. Liquidare una discussione di mozioni dedicate alla salute come ‘irrilevante’ e ‘non meritevole della sua presenza’ reca disdoro alla carica ricoperta dall’assessore Tognolli.

Le linee di indirizzo non sono un orpello o una seccatura ma comportano impegni della Giunta comunale. Ringrazio tutti i colleghi che all’unanimità hanno convenuto di rinviare la seduta a quando sarà presente l’assessore, gli uffici regionali, i referenti dell’ordine psicologi e Asugi”.

Così il consigliere comunale Luca Salvati (Pd).

La mozione propone la “Attivazione progetto psicologo gratuito” per le persone che rischiano di trascurare la propria salute mentale per motivi economici.

Il Partito Democratico auspica che la prossima riunione possa portare a soluzioni concrete e immediate per migliorare l’accessibilità ai servizi psicologici, seguendo l’esempio di altre iniziative regionali di successo come il progetto ” InOltre” del Veneto.

L’impegno del nostro partito verso la salute mentale rimane saldo, e continueremo a spingere per politiche che garantiscano a tutti i cittadini il diritto a un supporto psicologico adeguato, libero da ostacoli economici o burocratici.

Inaugurazione Despar, Barbo: serve attenzione ai piccoli esercizi commerciali e ai locali storici cittadini

Inaugurazione Despar, Barbo: serve attenzione ai piccoli esercizi commerciali e ai locali storici cittadini

Auguriamo buon lavoro al nuovo Despar che apre in Viale al servizio dei residenti e che potrà vitalizzare meglio di un’arteria che non si arrende al degrado. In questo, la libera iniziativa imprenditoriale svolge un ruolo importante. Ma imprenditoria non sono solo i supermercati, lo sono anche le ben più numerose attività triestine che chiudono i battenti anche per la concorrenza impari con la grande distribuzione e le multinazionali: qui il sindaco Dipiazza non va mai né dice una parola.”

lo dichiara il consigliere comunale dem Giovanni Barbo.

Botteghe e locali storici scompaiono uno dietro l’altro, senza che il sindaco e la sua Giunta mettano in atto un ragionamento per tutelarli e, assieme a loro, preservare le peculiarità di un territorio che ha una preziosa storia alle sue spalle.

Ma si sa che lo sport preferito da Dipiazza è lo scaricabarile: quando un esercizio commerciale apre è merito del suo lavoro per la città, quando chiude è colpa del mercato o comunque degli altri.

Un supermercato porta occupazione e ciò è bene, ma invitiamo il Sindaco e la sua Giunta a darsi una svegliata e rendersi conto che c’è un’altra faccia della medaglia. 

Zone rosse: Salvati (Pd), Dipiazza doveva muoversi prima

Zone rosse: Salvati (Pd), Dipiazza doveva muoversi prima

Il sindaco Dipiazza vorrebbe far dimenticare ritardi e omissioni contro i fenomeni di violenza urbana e gli capita a fagiolo la direttiva del ministro dell’Interno sulle zone rosse. Sindaco e giunta dovevano muoversi molto prima e più in profondità con gli strumenti propri del Comune e magari col supporto della Regione. Ma una specialità di questa Giunta comunale è spostare ogni volta più in là il momento delle decisioni e delle soluzioni. Le forze dell’ordine fanno quel che possono ma sappiamo come sia difficile blindare una città. Finora non sono mancati annunci e proclami a base di ‘adesso basta’, mentre da anni la percezione di insicurezza è aumentata tra i cittadini e la Giunta non ha fatto abbastanza per almeno tentare di prevenire situazioni di marginalità e disagio”.

Lo dichiara il consigliere comunale Luca Salvati (Pd), commentando l’annuncio del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza il quale, dopo la rissa tra stranieri avvenuta nel centro della città, ha annunciato di voler chiedere l’istituzione di zone rosse.

«Dica trentadue!». Grande partecipazione al convegno sulla Sanità organizzato dal Forum Salute e Welfare del PD

«Dica trentadue!». Grande partecipazione al convegno sulla Sanità organizzato dal Forum Salute e Welfare del PD

Si è svolto martedì 14 gennaio il convegno organizzato dal Forum Salute e Welfare del Partito Democratico di Trieste, per discutere delle sfide e delle prospettive del nostro sistema sanitario.

Il confronto si è aperto con i saluti della segretaria provinciale Maria Luisa Paglia: “Oggi affrontiamo temi di fondamentale importanza per la vita di tutti noi. Le liste d’attesa rappresentano una delle principali preoccupazioni dei cittadini, una situazione che ha portato 5 milioni di italiani a rinunciare a curarsi.

Il crescente ricorso alla sanità privata, con una spesa che nel 2023 ha raggiunto i 46 miliardi di euro, sta trasformando la sanità pubblica da un diritto universale a un privilegio per pochi.

La recente manovra di bilancio, con tagli di 14 miliardi ai ministeri e agli enti locali, minano ulteriormente il nostro sistema sociale. La privatizzazione non colpisce solo la sanità e la previdenza, ma si estende anche alla scuola, compromettendo i pilastri fondamentali del nostro welfare.

È intollerabile, inoltre, che si cerchi di attribuire la responsabilità dell’eccesso di spesa nella sanità pubblica ai medici di famiglia, accusati di essere “ostaggi” dei pazienti che si informano su internet e poi richiedono esami specialistici. Questo tipo di retorica non fa che distogliere l’attenzione dalle vere responsabilità e dai necessari investimenti nel settore pubblico.

Infine, è doveroso ricordare che la sospensione o la chiusura delle attività di prenotazione è vietata dalla legge, ma continua a verificarsi, con gravi conseguenze per i pazienti e per la trasparenza del sistema. Divieto già previsto dalla legge 266 del 2005  (art. 1 comma 282).

In questo incontro” conclude Paglia “potremo ascoltare gli operatori del settore, discutere e proporre soluzioni concrete per garantire che il diritto alla salute torni a essere un diritto reale, accessibile a tutti, senza discriminazioni. È una sfida che richiede il contributo e l’impegno di ognuno di noi.”

Dopo i saluti di Caterina Conti e Roberto Cosolini, è intervenuta Marina Sereni, segreteria nazionale PD, responsabile salute e sanità:

La crisi della Sanità italiana è evidente: milioni di cittadini rinunciano alle cure perché non hanno soldi per rivolgersi al privato, medici e infermieri che fuggono dal SSN e quelli che restano costretti a lavorare con retribuzioni basse e turni impossibili. Il Pd chiede di portare l’investimento pubblico per la sanità alla media europea del 7,5% sul Pil, di attuare un piano straordinario di assunzioni, di rafforzare la medicina territoriale e di prossimità con le Case e gli Ospedali di Comunità. Dal Governo Meloni finora abbiamo ascoltato solo propaganda ma noi non ci arrendiamo e continueremo una battaglia nei territori e in Parlamento a fianco dei cittadini e degli operatori e operatrici della Sanita”.



Numerosi sono stati i contributi, tra i quali quello di Cosimo Quaranta, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Trieste, Michael Valentini, Presidente Ordine degli Infermieri di Trieste, moderati da Flavio Paoletti, coordinatore del Forum:

Il SSN non è in salute. È necessario un confronto serio e costruttivo tra istituzioni, sindacati e professionisti per rilanciarlo. La politica deve ascoltare i professionisti. Solo coinvolgendo tutti gli attori in gioco potremo costruire un sistema sanitario che risponda davvero ai bisogni dei cittadini. Solo con la partecipazione allargata dei diversi portatori di interessi potremmo dare un segnale forte e chiaro: il futuro del nostro sistema sanitario dipende da noi tutti.”

Presidio lavoratori TIRSO, il PD a supporto dei lavoratori

Presidio lavoratori TIRSO, il PD a supporto dei lavoratori

In questo momento di grande difficoltà economica, il Partito Democratico di Trieste vuole ribadire il suo impegno e la sua vicinanza ai 119 lavoratori e lavoratrici della Tirso che stanno affrontando gravi problemi occupazionali, aggravati dal mancato pagamento della cassa integrazione straordinaria e della tredicesima mensilità.

Per questo il PD è stato presente al presidio di protesta dei lavoratori TIRSO, svoltosi oggi sotto il palazzo della Prefettura.

“Lavoratori e lavoratrici in questo momento si sono visti negare per intoppi burocratici dall’INPS anche quello striminzito riconoscimento dovuto per legge. A dicembre non è stato possibile fare fronte alle normali scadenze che divorano la tredicesima. È pertanto necessario che si aprano linee di credito, con interessi a carico delle istituzioni, per permettere loro di sopravvivere a questo disastro.”

Lo dichiara Fiorella Bencic, segretaria del circolo PD di Muggia.

Presente anche Roberto Zingirian, responsabile del Forum Lavoro PD.

“Conosciamo bene le loro preoccupazioni e richieste, emerse nell’incontro organizzato dal nostro Forum Lavoro il mese scorso. Ora è il momento di essere presenti e visibili anche nelle strade, per sostenere concretamente chi è in sofferenza. I lavoratori già patiscono l’incertezza sul futuro dello stabilimento e ritardi nell’erogazione degli ammortizzatori non sono ammissibili, indipendentemente dal rimpallo delle responsabilità tra INPS e azienda.” 

 

Con la Cig agli sgoccioli e un futuro senza prospettive, siamo intervenuti in questa fredda giornata cercando di riscaldare non tanto il clima esterno, quanto quello di sentirsi abbandonati. Siamo impegnati a sostenere una causa così importante che poi sta alla base della nostra convivenza ovvero il diritto al lavoro con cui comincia il documento della Costituzione.”

Conclude Silvano Magnelli, presidente dell’assemblea provinciale PD Trieste, anch’egli presente al presidio.

La direttrice dell’INPS è nel frattempo intervenuta su sollecitazione sindacale per spiegare le ragioni del ritardo nel pagamento della mensilità di novembre della cassa integrazione che è da mettere in relazione con l’invio tardivo dei dati da parte dell’azienda, da parte sua ha assicurato che i lavoratori stanno ricevendo i messaggi di pagamento per novembre, a cui seguiranno a brevissimo termine quelli del mese di dicembre.

È essenziale che l’azienda Tirso, già censurabile per le scelte sul destino dei lavoratori, adotti tutte le misure necessarie per evitare ulteriori intoppi nell’accesso effettivo e l’erogazione tempestiva degli ammortizzatori sociali.

Scuolabus Sauro-Spaccini, soluzione a portata di mano ma l’assessore de Blasio la snobba

Scuolabus Sauro-Spaccini, soluzione a portata di mano ma l’assessore de Blasio la snobba

Il servizio scuolabus per le scuole “Sauro-Spaccini”, cruciale per le famiglie colpite dalla ristrutturazione scolastica, torna al centro del dibattito politico.

In una recente sessione della Quinta commissione, presieduta da Manuela Declich (Lega), la consigliera comunale del PD Rosanna Pucci ha portato all’attenzione pubblica l’urgenza di ripristinare un servizio scuolabus adeguato. La ristrutturazione della sede di via Tigor ha forzato gli alunni a spostarsi lontano, a San Giacomo, rendendo il trasporto un servizio non più optional ma essenziale. Nonostante ciò, l’assessore all’istruzione ha impostato barriere quasi insormontabili, come la frequenza minima del 60% per mantenere attivo il servizio, una politica che ha causato la cancellazione delle corse delle 13:35, i giovedì di del mese di novembre.

L’approccio dell’amministrazione, descritto dall’assessore all’educazione Maurizio de Blasio, punta sulla sostenibilità finanziaria del servizio, ma sembra trascurare le reali esigenze delle famiglie.

Di fronte a questa rigidità, Pucci ha presentato una soluzione chiara e fattibile: l’utilizzo di un minibus da 20 posti per il trasporto dei 13 bambini, già nel parco mezzi di Trieste Trasporti, con un costo gestibile di meno di 5000 Euro all’anno, coperto anche dai fondi della Fondazione Crt che ha elargito 30 mila euro per sostenere il servizio.

Questa proposta garantirebbe la ripresa della corsa eliminata, ma l’assessore De Blasio non ha accolto l’iniziativa, continuando a penalizzare ingiustamente studenti e famiglie. L’ostinazione dell’amministrazione di destra nel limitare un servizio fondamentale come lo scuolabus riflette una gestione che privilegia la burocrazia a scapito del benessere dei suoi cittadini più giovani e delle loro famiglie.

Lo ha dichiarato la Consigliera comunale del PD Rosanna Pucci. 

La battaglia della consigliera Pucci e di tutto il PD per un cambiamento è emblematica dell’importanza del ruolo dell’opposizione nel vigilare e sfidare le politiche comunali per garantire che nessun bambino venga lasciato indietro. La comunità deve sostenere queste iniziative e spingere per politiche più inclusive e attente alle reali necessità dei cittadini.

È tempo di far sentire la nostra voce e assicurare che l’educazione e il benessere dei nostri bambini siano sempre al primo posto nelle agende politiche.

Sentenza TAR su cabinovia: Paglia (PD), soddisfazione per il risultato ottenuto

Sentenza TAR su cabinovia: Paglia (PD), soddisfazione per il risultato ottenuto

La Segretaria provinciale del PD di Trieste, Maria Luisa Paglia, esprime profonda soddisfazione per la decisione del TAR del Friuli Venezia Giulia che, accogliendo i ricorsi presentati dalle associazioni ambientaliste e dai residenti, ha annullato gli atti regionali di concessione per la costruzione e l’esercizio della cabinovia.

La sentenza del TAR mette in evidenza come il Comune e la Regione abbiano voluto forzare i procedimenti autorizzativi di tale progetto in evidente violazione delle norme che regolamentano il rilascio delle concessioni regionali per gli impianti a fune.”

Lo puntualizza Sergio Persoglia, coordinatore del Forum ambiente e scienza del PD.

Infatti la Regione ha rilasciato la concessione alla costruzione ed esercizio della cabinovia anche in mancanza di presupposti ineludibili previsti dalla legge regionale quali la conformità urbanistica e la verifica dei vincoli territoriali e paesaggistici e in presenza di una valutazione negativa dell’opera già rilasciata dalla Regione stessa. E ciò sulla base di semplici e aspecifiche indicazioni da parte del rappresentante comunale alla conferenza di servizi del febbraio 2024 che la sentenza stessa ora confuta.

Come Partito Democratico, abbiamo sempre sostenuto che progetti di questa portata debbano essere basati su analisi rigorose e trasparenti, nel rispetto dell’ambiente e dei cittadini.”

Lo dichiara Paglia.

È inoltre fondamentale che ogni decisione si inserisca in un percorso condiviso, rispettoso delle norme e della volontà dei cittadini che vivono nei territori coinvolti.

Il Partito Democratico continuerà a sostenere le istanze dei cittadini e delle associazioni, ribadendo la propria contrarietà a un progetto che non risponde ai reali bisogni della città e che rischia di compromettere un patrimonio paesaggistico unico. Rimaniamo al fianco di chi lotta per un futuro più equo, sostenibile e rispettoso del nostro territorio, conclude la segretaria.

Natale: Paglia (PD), lo è davvero per tutti?

Natale: Paglia (PD), lo è davvero per tutti?

Mentre la città si illumina di luci natalizie e ci prepariamo a celebrare la festività della natività, non possiamo ancora tollerare una realtà dolorosa: molte persone sono costrette a trovare rifugio nei cunicoli sotterranei della città. Lo fanno per ripararsi dal freddo, dalla pioggia e dal vento gelido, non avendo altra alternativa.”

Questa la riflessione di Maria Luisa Paglia, segretaria del PD di Trieste

Questi esseri umani, con una dignità pari alla nostra, vivono in condizioni che nessuno dovrebbe mai sperimentare: tra rifiuti, fango e deiezioni canine. Non c’è alcun riparo ad accoglierli, né alcuna soluzione concreta che sia stata predisposta in previsione dell’inverno.

Questo contrasto è particolarmente stridente in un periodo in cui celebriamo il Natale, una festa che richiama i valori di solidarietà e accoglienza, mentre molte persone sono lasciate a vivere in situazioni disumane, invisibili ai più.

Paglia rivolge un ulteriore appello all’amministrazione comunale.

E’ il momento di guardare questa realtà con occhi e cuore aperti. Il diritto a un riparo, al calore umano, e a vivere con dignità non è un lusso, non è strategia politica, ma una necessità fondamentale. Una decisione giusta, quella di organizzare un dormitorio, può fare la differenza, non solo per chi è in difficoltà, ma per tutta la comunità che si arricchisce quando nessuno viene lasciato indietro.”

Riflettiamo insieme a quale significato vogliamo dare al Natale di quest’anno.