Giovedì 29 agosto il V Circolo PD di Trieste organizza un presidio per la raccolta delle firme per il referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Saremo presenti dalle 17:00 alle 19.30 in Piazza Perugino.
Al banchetto si proseguirà anche con la raccolta delle firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare per il salario minimo.
Perché siamo contrari all’autonomia differenziata? Perché introduce una forma di federalismo competitivo che divide l’Italia, danneggiando sia il Sud che il Nord, compromettendo la necessità vitale di un paese unito e coeso.
La legge impoverisce il lavoro, aumentando la disparità e la precarietà attraverso una distribuzione ineguale delle risorse e delle opportunità. Compromette le politiche ambientali, limitando la capacità di attuare politiche sostenibili su scala nazionale.
Colpisce direttamente l’istruzione e la sanità pubblica, settori in cui la qualità e l’accessibilità dei servizi dovrebbero essere garantiti equamente a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L’autonomia differenziata determinerà lo smantellamento del welfare universalistico, con un impatto negativo su tutte le fasce della popolazione, specialmente quelle più vulnerabili. Colpirà i comuni e le aree interne, aumentando le difficoltà di chi vive lontano dai grandi centri urbani.
Inoltre, questa legge aumenterà la burocrazia complicando la vita alle imprese, rallentando processi che dovrebbero essere snelli e diretti, e di conseguenza frenerà lo sviluppo economico del nostro paese.
Sabato 24 agosto il IV Circolo PD di Trieste organizza un presidio per la raccolta delle firme per il referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Saremo presenti dalle 10:00 alle 12.30 in largo Bonifacio (mascheroni). Al banchetto si proseguirà anche con la raccolta delle firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare per il salario minimo.
Perché siamo contrari all’autonomia differenziata? Perché introduce una forma di federalismo competitivo che divide l’Italia, danneggiando sia il Sud che il Nord, compromettendo la necessità vitale di un paese unito e coeso.
La legge impoverisce il lavoro, aumentando la disparità e la precarietà attraverso una distribuzione ineguale delle risorse e delle opportunità. Compromette le politiche ambientali, limitando la capacità di attuare politiche sostenibili su scala nazionale.
Colpisce direttamente l’istruzione e la sanità pubblica, settori in cui la qualità e l’accessibilità dei servizi dovrebbero essere garantiti equamente a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L’autonomia differenziata determinerà lo smantellamento del welfare universalistico, con un impatto negativo su tutte le fasce della popolazione, specialmente quelle più vulnerabili. Colpirà i comuni e le aree interne, aumentando le difficoltà di chi vive lontano dai grandi centri urbani.
Inoltre, questa legge aumenterà la burocrazia complicando la vita alle imprese, rallentando processi che dovrebbero essere snelli e diretti, e di conseguenza frenerà lo sviluppo economico del nostro paese.
Giovedì 29 agosto il Circolo PD di Muggia organizza un presidio per la raccolta delle firme per il referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Saremo presenti dalle 9.30 alle 11.30 in Piazza Repubblica a Muggia. Al banchetto si proseguirà anche con la raccolta delle firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare per il salario minimo.
Perché siamo contrari all’autonomia differenziata? Perché introduce una forma di federalismo competitivo che divide l’Italia, danneggiando sia il Sud che il Nord, compromettendo la necessità vitale di un paese unito e coeso.
La legge impoverisce il lavoro, aumentando la disparità e la precarietà attraverso una distribuzione ineguale delle risorse e delle opportunità. Compromette le politiche ambientali, limitando la capacità di attuare politiche sostenibili su scala nazionale.
Colpisce direttamente l’istruzione e la sanità pubblica, settori in cui la qualità e l’accessibilità dei servizi dovrebbero essere garantiti equamente a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L’autonomia differenziata determinerà lo smantellamento del welfare universalistico, con un impatto negativo su tutte le fasce della popolazione, specialmente quelle più vulnerabili. Colpirà i comuni e le aree interne, aumentando le difficoltà di chi vive lontano dai grandi centri urbani.
Inoltre, questa legge aumenterà la burocrazia complicando la vita alle imprese, rallentando processi che dovrebbero essere snelli e diretti, e di conseguenza frenerà lo sviluppo economico del nostro paese.
Venerdì 30 agosto il III Circolo PD organizza un presidio per la raccolta delle firme per il referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Saremo presenti dalle 16:00 alle 19:00 nel comprensorio Stock, nei pressi dell’ingresso del supermercato PAM. Al banchetto si proseguirà anche con la raccolta delle firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare per il salario minimo.
Perché siamo contrari all’autonomia differenziata? Perché introduce una forma di federalismo competitivo che divide l’Italia, danneggiando sia il Sud che il Nord, compromettendo la necessità vitale di un paese unito e coeso.
La legge impoverisce il lavoro, aumentando la disparità e la precarietà attraverso una distribuzione ineguale delle risorse e delle opportunità. Compromette le politiche ambientali, limitando la capacità di attuare politiche sostenibili su scala nazionale.
Colpisce direttamente l’istruzione e la sanità pubblica, settori in cui la qualità e l’accessibilità dei servizi dovrebbero essere garantiti equamente a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L’autonomia differenziata determinerà lo smantellamento del welfare universalistico, con un impatto negativo su tutte le fasce della popolazione, specialmente quelle più vulnerabili. Colpirà i comuni e le aree interne, aumentando le difficoltà di chi vive lontano dai grandi centri urbani.
Inoltre, questa legge aumenterà la burocrazia complicando la vita alle imprese, rallentando processi che dovrebbero essere snelli e diretti, e di conseguenza frenerà lo sviluppo economico del nostro paese.
Martedì 27 agosto il III Circolo PD organizza un presidio per la raccolta delle firme per il referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Saremo presenti dalle 16:00 alle 19:00 in Largo a Roiano, innanzi l’ingresso della Coop. Al banchetto si proseguirà anche con la raccolta delle firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare per il salario minimo.
Perché siamo contrari all’autonomia differenziata?
Perché introduce una forma di federalismo competitivo che divide l’Italia, danneggiando sia il Sud che il Nord, compromettendo la necessità vitale di un paese unito e coeso.
La legge impoverisce il lavoro, aumentando la disparità e la precarietà attraverso una distribuzione ineguale delle risorse e delle opportunità. Compromette le politiche ambientali, limitando la capacità di attuare politiche sostenibili su scala nazionale.
Colpisce direttamente l’istruzione e la sanità pubblica, settori in cui la qualità e l’accessibilità dei servizi dovrebbero essere garantiti equamente a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L’autonomia differenziata determinerà lo smantellamento del welfare universalistico, con un impatto negativo su tutte le fasce della popolazione, specialmente quelle più vulnerabili. Colpirà i comuni e le aree interne, aumentando le difficoltà di chi vive lontano dai grandi centri urbani.
Inoltre, questa legge aumenterà la burocrazia complicando la vita alle imprese, rallentando processi che dovrebbero essere snelli e diretti, e di conseguenza frenerà lo sviluppo economico del nostro paese.
Venerdì 9 agosto il VII Circolo PD organizza un presidio per la raccolta delle firme per il referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Saremo presenti dalle 16:30 alle 18:00 a Servola all’incrocio tra Via Soncini e Via di Servola ossia sotto il Circolo Arci Falisca. Al banchetto si proseguirà anche con la raccolta delle firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare per il salario minimo.
Perché siamo contrari all’autonomia differenziata?
Perché introduce una forma di federalismo competitivo che divide l’Italia, danneggiando sia il Sud che il Nord, compromettendo la necessità vitale di un paese unito e coeso.
La legge impoverisce il lavoro, aumentando la disparità e la precarietà attraverso una distribuzione ineguale delle risorse e delle opportunità. Compromette le politiche ambientali, limitando la capacità di attuare politiche sostenibili su scala nazionale.
Colpisce direttamente l’istruzione e la sanità pubblica, settori in cui la qualità e l’accessibilità dei servizi dovrebbero essere garantiti equamente a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L’autonomia differenziata determinerà lo smantellamento del welfare universalistico, con un impatto negativo su tutte le fasce della popolazione, specialmente quelle più vulnerabili. Colpirà i comuni e le aree interne, aumentando le difficoltà di chi vive lontano dai grandi centri urbani.
Inoltre, questa legge aumenterà la burocrazia complicando la vita alle imprese, rallentando processi che dovrebbero essere snelli e diretti, e di conseguenza frenerà lo sviluppo economico del nostro paese.
I Partiti e le Associazioni che hanno presentato il quesito referendario per l’abrogazione della Legge 86 / 2024 terranno una conferenza stampa per illustrare le ragioni del no a questa legge divisiva per il Paese.
Sebbene la raccolta firme sia già partita con grande successo, gli organizzatori ritengono opportuno vi sia un momento di riflessione collettivo e pubblico per meglio far comprendere la pericolosità di questa legge sull’Autonomia Differenziata e sostenere quindi la campagna referendaria che punta all’abrogazione in toto della norma.
Aderiscono:
Partito Democratico Movimento 5 Stelle Sinistra Italiana Europa Verde – Verdi Trieste Cgil Uil Anpi Comitato Difesa Costituzione WWF
Il futuro dell’ex centro commerciale di Altura deve essere lasciato in mano al Mercato oppure il Comune deve assumere un ruolo per tutelare l’interesse dei contribuenti residenti? Perdiamo l’ennesimo treno o è invece un’opportunità per insediare una serie di servizi territoriali di prossimità in un rione che ne è privo?
Il PD si mobilita e organizza una conferenza stampa per oggi pomeriggio, l’evento, promosso dal consigliere comunale Luca Salvati, vedrà la partecipazione dei consiglieri del PD della VII circoscrizione e i rappresentanti della Lega Spi Cgil di Domio. Sono invitati i residenti di Altura, di tutta la VII Circoscrizione e i rappresentanti del Comitato di Quartiere.
Scopo dell’incontro è creare un dibattito costruttivo e approfondito sulle gravi inefficienze del sistema penitenziario italiano, analizzando perché le recenti misure governative risultano insufficienti per affrontare le emergenze e i drammi quotidiani delle carceri.
L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle reali condizioni delle carceri e proporre soluzioni concrete per migliorare la qualità della vita dei detenuti e del personale penitenziario, garantendo al contempo la sicurezza e la dignità di tutti.
L’incontro, moderato dalla Segretaria Provinciale del PD Maria Luisa Paglia, vedrà la partecipazione dell’on. Debora Serracchiani, che offrirà una prospettiva legislativa sulle recenti iniziative del Governo in materia penitenziaria.
Interverranno:
Emilia Colella, Presidente dei Docenti per l’istruzione in carcere, che illustrerà l’importanza dell’istruzione e della formazione per il reinserimento sociale dei detenuti. Elisabetta Burla, Garante comunale dei diritti delle persone private delle libertà personale, che esporrà le criticità quotidiane affrontate nelle carceri italiane. Un rappresentante della CGIL, Luigi Marcianò della CISL, Alessandro Penna di UILPA e Mirko Romano del SAPP
Manifestazione unitaria in difesa dei servizi educativi pubblici comunali e contro l’affidamento della gestione del nuovo nido di Roiano ad operatori privati.