Durante la presentazione della Variazione n.12 al Bilancio di previsione 2024-2026 del Comune di Trieste, si è verificato un episodio che ha sollevato preoccupazioni riguardo al rispetto delle minoranze linguistiche nella nostra città.
I consiglieri circoscrizionali, riuniti nell’Aula consiliare, hanno assistito a uno scambio che ha destato sconcerto. Il consigliere Matia Premolin, vicepresidente della Circoscrizione II Altipiano Est, ha chiesto se durante la seduta fosse garantita la traduzione simultanea dallo sloveno all’italiano. Questa richiesta mirava a permettere interventi in lingua slovena, come previsto nelle circoscrizioni I e II, dove la presenza della comunità slovena è storicamente significativa.
L’assessore Everest Bertoli ha risposto in modo inatteso, replicando in albanese. Questo gesto è stato percepito come irrispettoso nei confronti della comunità slovena e della storia multiculturale di Trieste. Non si tratta di mettere in discussione la lingua albanese, ma di sottolineare l’importanza di riconoscere e rispettare le minoranze linguistiche che fanno parte integrante dell’identità cittadina.
L’articolo 1 dello Statuto del Comune di Trieste afferma chiaramente: “Trieste, Comune della Repubblica Italiana e capoluogo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, con particolari caratteristiche riguardo alla portualità marittima, la posizione geografica, il passato storico, la convivenza tra la comunità italiana e le altre etnie storicamente presenti sul territorio, in particolare quella slovena…”.
L’episodio sembra contraddire lo spirito di inclusione e rispetto sancito dallo Statuto comunale. È fondamentale che i rappresentanti istituzionali mostrino sensibilità verso la storia e l’identità multiculturale di Trieste. Chiediamo all’assessore Bertoli di riflettere sul suo comportamento e di porgere le sue scuse alla comunità slovena e a tutta la cittadinanza.
Inoltre, sollecitiamo l’Amministrazione comunale a garantire, in tutte le sedute istituzionali in cui è previsto, il servizio di traduzione simultanea dallo sloveno all’italiano. Solo attraverso il rispetto e la valorizzazione delle diverse identità culturali potremo continuare a costruire una città aperta e inclusiva.
Il Partito Democratico rimane impegnato nel promuovere il dialogo interculturale e nel difendere i diritti della Comunità slovena, convinto che la diversità sia una straordinaria ricchezza da tutelare per il bene di tutta la città.
Scarica il comunicato firmato congiuntamente dai capigruppo dei Consigli delle Circoscrizioni I, II, III, IV, V, VI e VII del Comune di Trieste del campo progressista (Lista Russo, Slovenska Skupnost, Partito Democratico, Adesso Trieste e Movimento 5 Stelle)