Se il comune vuole uno spazio in grado di accogliere un futuro centro di aggregazione giovanile perché non usa quello che si trova al civico 7 di via Gozzi? Al piano di sopra c’è uno spazio perfetto per essere dedicato ai giovani. La struttura è stata restaurata ma non è utilizzata. I lavori sull’immobile erano stati commissionati dalla segretaria provinciale PD, Laura Famulari, quando era assessore alle politiche sociali. I lavori sono finiti, ma quando si è insediata la nuova amministrazione non è partito il bando di gara e lo spazio è di fatto inutilizzato dal comune. La chiusura del centro di via Udine è pertanto l’ennesimo provvedimento demagogico di questa amministrazione, che con la scusa di pensare ai giovani, lascia per strada senza-tetto e migranti, andando di fatto a rendere più insicura la città.
Chiusura del Centro diurno: propaganda irresponsabile sulla pelle dei più deboli
Molta propaganda irresponsabile e il solito “benaltrismo”: questo ci appare oggi la scelta dell’amministrazione di chiudere il Centro diurno di via Udine.
Per fare qualcosa “per i giovani” non è certo necessario smantellare una struttura molto importante della nostra città, luogo di approdo temporaneo e ristoro che offre da anni una doccia, un caffè, qualche ora al caldo d’inverno a tanti fragili e senza dimora, italiani, comunitari ed extracomunitari.
“Indebolire la rete della solidarietà – fa notare la segretaria Pd Famulari – non risolve certo il problema, anzi rende più insicura la città, nelle cui vie inevitabilmente si riverserà chi oggi bussa alla porta di via Udine.”
Il consigliere regionale Russo lancia un appello: confidiamo che l’assessore Grilli, di cui conosciamo la sensibilità per le esigenze dei più deboli, non si pieghi alle scelte propagandistiche della Lega e intervenga a evitare che venga vanificato l’enorme lavoro dei tanti operatori e dei volontari della Comunità di San Martino al Campo.