“Alle persone e le famiglie che ogni giorno si confrontano con il disagio psichico problematica bisogna offrire percorsi e sostegni di inclusione nella società più forti e capillari. Facciamo nostra l’intuizione di Cristicchi che canta “la mia patologia è che son rimasto solo”, e stiamo accanto a un popolo silenzioso che affrontano con coraggio enormi difficoltà. Guarire è possibile”. Lo afferma la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, in occasione della Giornata mondiale per la salute mentale.
“Ascoltare le loro storie, condividere la sofferenza quotidiana delle situazioni – continua l’esponente dem – aiuta a capire quanto importante sia ciò che può fare per loro la medicina del territorio e chi amministra questo settore”.
“Aggiorniamola ma teniamoci cara l’esperienza basagliana a Trieste che – precisa Conti – mette al centro la persona e le sue esigenze. In nome della salute mentale ci opponiamo alla destra che vuole ridiscutere ideologicamente questo modello e smantellare progressivamente l’assistenza ai soggetti con disturbo e alle loro famiglie”.
Per la segretaria del Pd triestino “è fondamentale offrire un servizio complessivo a sostegno di ciascuna specificità, con la presa in carico delle fragilità, dare continuità alla presenza di medici e operatori, favorire l’aggiornamento del sistema dei Centri di salute mentale con progettualità su lungo respiro e – conclude – con una fondamentale azione di prevenzione”.