“La mano di qualche teppista fascisteggiante ha infierito contro il monumento ad Alma Vivoda, donna, comunista, combattente, caduta a Trieste nel 1943. Un altro sfregio alla memoria della Resistenza, un altro atto vile verso la figura di una partigiana che ha dato la vita combattendo il fascismo nel Litorale adriatico. Non so se sia il clima di una campagna elettorale che sta alzando troppo i toni, ma certo non è la prima volta che in questa terra già martoriata si rifanno vivi i segni dell’intolleranza”. Lo afferma la capogruppo Pd Debora Serracchiani, dopo che le è stata riportata la notizia dell’atto vandalico commesso oggi da ignoti contro il monumento situato nel parco del Ferdinandeo a Trieste, dove è stata verosimilmente data alle fiamme la corona d’alloro deposta ai piedi del monumento bronzeo con la targa in memoria della partigiana. Alma Vivoda, originaria di Muggia e attivista in Istria, fu ferita proprio nell’area dove ora sorge il monumento, morendo poi per le ferite.