Sembra si vada configurando, da parte del governo, il respingimento di alcuni emendamenti presentati dal Partito Democratico nel decreto “Disposizioni in Materia di Lavoro” che andrebbero a sostegno dei lavoratori portuali.
Si tratta di emendamenti che prevedono il riconoscimento di lavoro usurante per diverse figure operative in ambito portuale e lo sblocco del fondo per l’incentivazione al pensionamento per i lavoratori dei porti.
Il fondo per l’incentivazione al pensionamento dei lavoratori portuali, già avviato nel rinnovo contrattuale del 2021, è particolarmente atteso dai lavoratori di banchina perché risolve numerose problematiche di lavoratori non più idonei a tutte le attività da svolgere nel porto.
Così Paolo Peretti, coordinatore del forum Porto e Trasporti del Partito Democratico di Trieste:
Quest’ultima proposta, che non comporta nessun onere aggiuntivo sul bilancio pubblico, prevedeva una soluzione esclusivamente tecnica per rendere finalmente esigibile il percorso di istituzione del fondo con risorse che le aziende ed i lavoratori (per espressa previsione contrattuale) e le Autorità di sistema portuale (per norma di legge già vigente) stanno già accantonando da più anni.”
Anche nel porto di Trieste, l’età media è molto elevata e supera i 53 anni ad eccezione delle due nuove aziende (Adriafer e Porto Trieste Servizi), collegate all’Autorità di Sistema Triestina in cui hanno un’età media è meno elevata.
Riteniamo quindi come PD provinciale di Trieste, che il mancato recepimento di questi due emendamenti danneggerebbe in modo notevole la stessa potenzialità del nostro Porto, che con personale più giovane e professionalizzato potrebbe migliorare ulteriormente le sue potenzialità oltre che creare maggiore occupazione giovanile nel nostro territorio.
Alla luce di quanto esposto, conclude il coordinatore del Forum è evidente che le politiche del governo nazionale stanno penalizzando ingiustamente i lavoratori del nostro Porto.”
Il Partito Democratico provinciale esprime la sua ferma opposizione a queste misure che minano la stabilità economica e sociale di una componente fondamentale della nostra comunità.
Lo dichiara Maria Luisa Paglia, segretaria del PD di Trieste. “Chiediamo con urgenza un cambio di rotta, affinché vengano adottate politiche più eque e lungimiranti, capaci di garantire dignità e sicurezza a tutti i lavoratori portuali. Il nostro impegno sarà incessante nel difendere i diritti e gli interessi di coloro che ogni giorno contribuiscono con il loro lavoro allo sviluppo e alla prosperità del nostro territorio.”