Spiace constatare come il centrodestra triestino non perda occasione per strumentalizzare cinicamente a fini politici l’emergenza profughi, sempre dimenticando peraltro che l’accoglienza di chi scappa da situazioni di guerra è un dovere umanitario sancito a livello internazionale. È strumentale e pericoloso in particolare contrapporre le esigenze di chi chiede asilo a quelle delle fasce sociali più deboli.
Come Partito democratico, alle dichiarazioni di Claudio Giacomelli e Fabio Scoccimarro (Fratelli d’Italia) preferiamo rispondere con i fatti.
Il sindaco Cosolini e la sua giunta stanno operando nel migliore dei modi su entrambi i fronti. Da un lato, la recente manovra fiscale sulla TASI e soprattutto sull’addizionale IRPEF (portata dall’amministrazione Dipiazza all’aliquota massima consentita!), è una dimostrazione concreta e tangibile dell’attenzione di questa amministrazione proprio per i redditi medio-bassi e i concittadini in maggiore difficoltà economica. All’azzeramento o riduzione dell’addizionale Irpef sono interessate, è bene ricordarlo, oltre 16.000 persone.
Quanto alla gestione di rifugiati politici e richiedenti asilo, invitiamo nuovamente i due rappresentanti di Fratelli d’Italia a onestà e responsabilità di fronte a un’emergenza innegabile, che però si affronta mettendo in atto buone pratiche e non fomentando infondate paure nella popolazione. Suggeriamo loro anche di informarsi prima di lanciarsi in dichiarazioni a mezzo stampa: il palazzo di via dei Bonomo, che loro chiamano con disprezzo Palazzo Kabul, ospita famiglie siriane, ragazzi africani e afghani, che vi convivono pacificamente.
Di più, il modello di accoglienza diffusa adottato a Trieste funziona ed è l’unica strada percorribile per affrontare la situazione. E non lo diciamo solo noi o i molti triestini che riferiscono – intervistati dalla stampa locale – di non registrare problemi di sicurezza o ordine pubblico nelle zone della città in cui sono presenti gruppi di accolti. Le soluzioni trovate, infatti, sono state riconosciute come molto positive anche in una recente inchiesta del “Fatto Quotidiano”, nella quale la nostra città viene indicata come esempio virtuoso a livello nazionale e internazionale per la buona gestione del problema.
Il modello Trieste, dunque, non solo funziona, ma è da augurarsi che venga preso ad esempio e seguito anche da altre città italiane.
Matej Iscra
Nerio Nesladek
Partito democratico Trieste